martedì 2 settembre 2025

I conti del Sole

 Prima di tutto, perché  gli Amici Amatissimi vengono prima di tutto, il benvenuto più grande va dato al nostro Boog: un benvenuto che è un bentornato, ed è così bello saperlo qui, che c'è. 

Siamo stati bene al Villaggio Incantato, Fabullo aveva sempre gli occhi pieni di luce, di gioia, di meraviglia.

Una volta capito che tutte le emergenze erano rientrate rapidamente, che l'aspetto respiratorio aveva qualche problema, ma sai che novità, e quindi l'avremmo gestito, dato per scontato che tanto non è che a casa sarebbe andata meglio col caldo che faceva, siamo stati davvero così contenti, così leggeri.

Davvero, leggeri.

Che pare poco congruo, e anche buffo, ma tutto dipende dal carico che si è abituati a portare.


Non abbiamo pensato a ciò che non si poteva fare, tipo portare Fabullo sui guadi del torrente: lo avrebbe amato, però richiedeva un allontanamento da casa di almeno 20 minuti, e sarebbero stati troppi in caso di problemi. E quindi è stato bello ciò che abbiamo avuto: Fabullo il torrente lo ha visto dal ponte e lo ha ascoltato tanto, lo ha guardato le scintille dell'acqua sotto il sole che scendeva dietro le cime. (PS: non è vero che non ci abbiamo pensato, figuriamoci; è stato un sangrìn. che vuole dire una di quelle cose che stringono il cuore e lo fanno sanguinare. Ma pazienza: l'alternativa era farne una di quelle questioni su cui rimuginare a permanenza, cercando il capello da spaccare in quattro sul dove si era arenata la nostra vita, eventualmente per colpa di chi; oppure sapere che sarebbe stato meraviglioso, ma goderci ciò che le Valli Valdesi avevano comunque in regalo per noi; di meglio non abbiamo saputo che fare, sempre beati i saggi che avrebbero avuto comportamenti appropriati).
Fabullo è uscito di casa a girellare sia la mattina che il pomeriggio (dopo settimane di reclusione, tra l'altro), in carrozzina anche due ore di seguito. Ovviamente c'era sempre qualcuno che doveva raccontargli mille cose, in ogni singolo momento.


Il sole era feroce, ma l'arietta all'ombra qualcosa di impagabile. La Cavalla Evita è sempre stata presente, nel senso che si piazza in qualunque intersezione di sentieri sia necessario transitare, lei è così e basta, simpatica; così come Mirò il Gatto, custode e padrone assoluto della piazzetta della Chiesa. Il quale Mirò, ad un certo punto, è scomparso per tre giorni e si è fatto trovare su un divano della borgata vicina. Non ha offerto spiegazioni, solo sguardi sdegnati.
Poi è arrivata la Cagnolina Ipa, che ha le orecchie più incredibili che esistano, e la faccia più seria.


Abbiamo ricevuto insalata fresca e zucchine, e fatto la coda al furgone del margaro per il formaggio: la coda di un'ora abbondante ovviamente è inclusa nell'esperienza, e permette di raccontare mille cose. 
Fabullo ha ritrovato i suoi amici e se ne è fatti altrettanti, perché nel Villaggio Incantato tutti arrivano camminando tra i sentieri e inesorabilmente si fermano. Impossibile non sedersi lì è semplicemente chiacchierare: si chiama stare tra persone, sconosciute,  che si piacciono e si vogliono bene. Anche al volo, perchè arrivate lì così, incontrandosi dal nulla senza apparente e comprensibile ragione. 


Gli Amici del Villaggio Incantato sono altro che magici: hanno lavorato un anno, dandosi gli appuntamenti all'alba, al tramonto, all'equinozio e al solstizio, studiando inclinazioni e meridiani e latitudini e hanno progettato la Meridiana che proprio nei giorni della nostra permanenza è stata conclusa e dipinta sul muro del vecchio forno. Hanno collaborato di artigiani che ci hanno messo il trabattello e la sistemazione del muro, i falegnami, il fisico che ha fatto tutti gli studi, la restauratrice che ha dipinto. 
È emozionante trascorrere il tempo con le belle persone.
Poi ovviamente ci hanno spiegato che ogni Meridiana indica il tempo di quell'esatto punto di questa galassia, quindi l'ora esatta rispetto al sole del Villaggio Incantato non coincide al minuto con quella convenzionale degli orologi. Per avere l'ora precisa dell'orologio,  dopo averla letta sulla meridiana, bisognava aggiungere un'ora e mezza abbondante: un'ora per via  dell'ora ora legale,  i 30 e più minuti a causa della specifica inclinazione dell'asse terrestre rispetto a quel luogo e a qualcos'altro che riguarda il riferimento internazionale per il calcolo dell'ora che c'è sull'Etna. Io ho spiegato che non potevo pensare nemmeno lontanamente di fare un conto simile, e quindi mi sarei limitata ad amare con tutta me stessa la Meridiana e la grande passione di chi l'aveva creata. Figuriamoci se potevo superare La tabellina del 2.
Vi abbracciamo Amici Amatissimi, Boog per primo, ovviamente.
Buona Giornata.
Angela 

lunedì 1 settembre 2025

Gestiamo subito le scarpe.

 Amici amatissimi, vi vogliamo bene sempre. 

Grazie per quanto ci avete pensato. 

Facciamo come al solito, che ci togliamo prima le seccature, così poi le spalle sono più lievi, per non parlar del cuore. Nel senso che vi conto le cose che non sono andate proprio brillantemente, un po' preventivate e un po' no. Che non ci hanno impedito di essere in qualche modo, e comunque,  in vacanza, e una volta dette, ce le togliamo definitivamente: come quei sassi che si tirano fuori dalle scarpe, e poi uno cammina meglio. 

Siamo partiti la domenica che già Fabullo non respirava proprio bene: chissà se era il caldo incipiente che stava tornando crudele, o se ancora non eravamo usciti completamente dai pasticci del passaggio in Pronto Soccorso per gli esami per la gastro. Fatto sta che prima che arrivasse l'ambulanza io gli avevo già dato il Bentelan. Poi a Pinerolo abbiamo attaccato 2 litri di ossigeno. 

Siamo arrivati nel Villaggio Incantato dopo una bella coda, perché c'era una macchina in panne, e ovviamente su per la montagna non si può far altro che stare l'uno dietro l'altro, anche se il traffico in realtà non sarebbe stato chissà che: e lì abbiamo ringraziato ulteriormente di aver fatto viaggiare Fabullo sdraiato, perché altrimenti sarebbe stata veramente una tortura per lui. 

Siamo arrivati alla piazzetta del Villaggio Incantato dove c'erano gli Amici che stavano già scaricando il nostro furgone, perché Paulo Aimo Austista era giunto poco prima. 

E Fabullo era già felice. 

Gli Amici, quando siamo sbarcati, ci hanno guardato in faccia e non hanno detto niente, avevano scritto negli occhi che gli spettri sarebbero stati più in forma di noi. Gli Amici ci hanno abbracciato e hanno scaricato, che sempre siano benedetti.

Le prime 24 ore sono state l'equivalente di un film dell'orrore. 

Abbiamo continuato a dare ossigeno, però siamo riusciti a scalarlo a mezzo litro verso sera e abbiamo cantato vittoria. 

Però avevamo dato meno liquidi per ridurre i fastidi eventuali del viaggio e questo ovviamente un segno l'ha lasciato. Così nelle prime 24 ore abbiamo fatto due clisteri e anche abbiamo provato l'esperienza autonoma del cateterismo estemporaneo perché, per il mal di pancia, Fabullo non ha fatto la pipì. 

In più, la PEG ha perso talmente tanto da aver reso inutilizzabile il piumone del letto: perché si stava con i piumoni e anche con  il riscaldamento acceso nelle ore più fredde, meraviglia del creato.

Il lunedì sono partita con la borsa per andare al negozio a fare provviste e intanto sono  andata dall'Infermiera del Villaggio, che momentaneamente stava a raccogliere zucchine, per spiegare che se il problema della pipì non fosse stato solo un'eccezione dovevo chiederle di mettere un catetere fisso a Fabio, e avevo dietro tutto il kit.

L'Infermiera mi ha detto che la pipì l'avrebbe fatta e basta, perché era evidente che fosse solo una roba legata al mal di pancia e agli ingombri in un intestino già compresso dalla scoliosi. 

Poi ho spiegato alla responsabile dell'alloggio che avevamo rovinato il piumone, e la responsabile dell'alloggio mi ha detto di non preoccuparmi, di prendere quel piumone e metterlo da parte e recuperarne un altro di scorta dall'armadio. 

Ho chiesto alle Alte Sfere, guardando il Chisone limpido e impetuoso,  di benedire tutti, perché era giusto e sono andata al negozio con il cuore pieno di angoscia per il futuro. E intanto che ero lì Paolo Aimo Attivo ha telefonato, per spiegare che tutto si era sbloccato, e non sto a darvi i dettagli. 

Quindi ho ricamminato verso il Villaggio, che significa nello specifico attraversare la statale e il ponte del Chisone, più o meno 50 m scarsi, e tutto il Villaggio Incantato ha detto che lo sapeva che sarebbe andato tutto bene. 

Abbiamo continuato a mantenere mezzo litro di ossigeno dicendoci che forse in montagna tanto ormai va così e basta.  Ovviamente voleva dire andare a passeggio per lì con la bombola sempre dietro. Però andare a passeggio, assolutamente.

Nonostante l'avere tutto il ciclo di Bentelan iniziato alla partenza, il giovedì il mezzo litro non bastava più, ce ne voleva uno, e quindi abbiamo chiamato il Medico Santo Subito che ha detto che non dovevamo cercarci impicci ulteriori, era una storia che conoscevamo, e quindi dovevamo iniziare l'antibiotico immediatamente. 

Non ci sono state crisi respiratorie e il sabato successivo è passato in visita un pediatra amico, che si è portato dietro il fonendo, e ha confermato che c'era un piccolissimo focolaio di polmonite, per cui avevamo fatto tutto bene, era impossibile sapere se ce lo fossimo portato dietro da casa o fosse cominciato lì. Dovevamo continuare a fare come facevamo, ed era una benedizione che non facesse caldo come sarebbe stato a casa, e che Fabullo stesse volentieri in carrozzina con la scusa di uscire perché così respirava meglio. 

Dopo qualche giorno siamo tornati al mezzo litro montanaro, che ci siamo tenuti e basta. 

Mentre scalavamo l'ossigeno, per la precisione venerdì 8 agosto alle 15:30, il saturimetro a esalato l'ultimo respiro. 

E vabbè che abbiamo l'orecchio un po' allenato per capire il ritmo respiratorio, e vabbè che la situazione era in netto miglioramento e quindi piuttosto tenevamo più ossigeno invece che meno, però proprio senza monitoraggio non era una passeggiata. 

Quindi abbiamo recuperato un saturimetro di quelli a pinza per delle valutazioni sporadiche, e intanto abbiamo sentito l'ASL per capire cosa fare. Si sono mobilitati nell'ordine: il Medico Santo Subito,  il distretto, l'ufficio della Signora Meravigliosa, lo specialista pneumologo in vacanza. 

Capito come fare, il lunedì hanno svolto tutta la procedura e mi ha telefonato l'azienda fornitrice; il martedì mattina, prima di Ferragosto, stavamo all'ingresso del Villaggio Incantato, ad attendere la persona che ci ha consegnato un nuovo saturimetro. E a quel punto siamo passati a mezzo litro con tranquillità. 

Ovviamente non si era mai rotto un saturimetro, ovviamente si rompe nel momento in cui lo si usa, ovviamente potrebbe evitare di essere quel momento pochi giorni prima di Ferragosto, a ridosso del fine settimana, persi tra le montagne con una diagnosi di polmonite. 

E qui concludiamo le grane della permanenza e nella prossima puntata parliamo esclusivamente di cose belle, assai più importanti delle grane del rientro. 

Il nuovo arrivo dell'ambulanza a ritirarci è stato degno di noi: ovviamente questa volta non c'eravamo sopra noi a fare strada, e non era lo stesso autista. Per cui è squillato il telefono di Paulo Aimo: ciao, noi siamo qui, abbiamo attraversato il ponte, il navigatore dice che mancano pochi metri, ma c'è un cavallo e non possiamo passare. Ah sì, certo, è Evita. Ma sta in mezzo alla strada sempre? No, sta dove decide lei, è simpatica, arrivo subito e te la sposto. 

Ci auguriamo che siete stati sereni Amici Amatissimi. 

Che settembre sia, con la sua luce fatata.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 1 agosto 2025

Di qui a settembre.

 Domenica l'ambulanza verrà a prenderci alle dieci e piano piano partiremo per salire al Villaggio Incantato nel profondo Nord Ovest, ancora più ovest di dove siamo. È necessario viaggiare così, perché non è pensabile stressare Fabullo due ore seduto, magari regge e magari no. 

Da Pinerolo in su metteremo l'ossigeno per sicurezza. E poi speriamo nell'adattamento e di toglierlo. E di non incappare nella polmonite dopo meno di 24 ore.
E che le Alte Sfere ce la mandino molto buona: non abbiamo grandi pretese, tutto sommato potremmo anche accontentarci di rimanere sempre con Fabullo nel Villaggio Incantato; sarebbe già bello muoverci lì senza la bombola dell'ossigeno a spalle, senza stare a controllare sempre i saturimetri, senza urla continue per il dolore. 
Ci basterebbe quello. 
Fargli prendere un po' di arietta. 
Fargli ascoltare la musica del torrente anche solo guardandolo dall'alto. 
Farlo stare a chiacchierare con chi passa. 
Non avere emergenze di nessun tipo. 
Non dover chiamare il dottore, anche se già lo conosciamo e sappiamo che è bravissimo e che ci può supportare. 
Dormire a turno qualche ora.
Camminare, a turno, un'ora di seguito.
Come sempre, essendo persone semplici, ci basta questo. La teoria è rimanere lì per una ventina di giorni, in modo che Fabullo ne tragga beneficio, perché i passaggi continui sarebbero troppo complessi. 
E quindi, Amici Amatissimi, Vi auguriamo un agosto meraviglioso, pieno di stelle cadenti, di passeggiate, di risate con gli amici, di pizze mangiate anche se fa caldo, di melone e angurie tagliati in allegria, di chiacchere e di musica a squarciagola. 
Questo vi auguriamo. 
Di tutto cuore.
Vi abbracciamo di qui a settembre. Quando poi Vi abbracciamo di nuovo.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 31 luglio 2025

Schifofrenia ossigenata.

 A questo punto, a bocce ferme secondo i nostri parametri di esistenza all'interno della Galassia, nella nostra bolla mica tanto condivisibile sempre, possiamo dire che non verremo ricoverati in ospedale nel giro di pochi giorni. 

Salvo imprevisti ovviamente, e bloccate nuovamente e immediatamente Quelli Che Sanno, che stanno per spiegarmi che gli imprevisti sono nella vita di tutti. 

Bloccateli, perché in questi giorni siamo particolarmente stanchi e abbiamo pochissima pazienza. 

Tornando all'argomento delle bocce ferme, a questo punto siamo organizzandoci per portare Fabullo in montagna. 

Quindi, come ogni anno, perché le cose a livello organizzativo non cambiano in senso particolarmente positivo, stiamo affrontando la storia dell'ossigeno schizofrenico. 

Sostanzialmente la teoria è che il servizio è eccellente, perché ogni singola persona possa godere della possibilità. Se leggete su qualunque sito di aziende che forniscono le ASL a tale proposito, trovate questi buoni principi, per cui poi a Natale si ricevono  i regali dei bambini buoni, con annesso Nobel per la bontà.

La verità è che poi tale servizio, come sempre, viene terzializzato a dei poveretti che fanno esattamente quello che possono e non di più.

Ciò significa che gli spostamenti avvengono nei tempi incastrati tra mille cose, e non quando serve alla persona. 

Quindi si procede con le solite telefonate in cui l'azienda chiede informazioni spettacolari: Quindi lei dal giorno x non utilizzerà più l'ossigeno nella sua abitazione di residenza ma nel luogo di vacanza; pertanto, nei giorni successivi sarà in casa nel suddetto luogo di residenza in modo che procediamo al ritiro della bombola attualmente presente? 

Ovviamente no, non essendo dotata di ubiquità come Nussgniúr e San Francesco di Giotto, perché se l'ossigeno ci serve da un'altra parte è perché saremo da un'altra parte. 

Ah già.

Domanda seguente: arriverete nel luogo di vacanza e troverete già l'ossigeno a disposizione perché è necessario.  Quindi nei giorni precedenti, quando siete ancora a casa vostra, sarete nel luogo di vacanza per ritirare l'ossigeno? 

Vabbè.

Giuro che non è uno scherzo. 

Sostanzialmente noi possiamo andare nel Villaggio Incantato solo perché è il Villaggio Incantato. 

Dove ci sono delle persone che per aiutarci provvedono al ritiro e poi alla riconsegna quando siamo partiti, tenendosi anche le bombole in casa loro. 

Anche perché, affittando noi una casa per turisti. è ovvio che può non essere libera prima e dopo il nostro arrivo. 

E i tempi di consegna e ritiro non sono differiti di qualche ora o di un giorno rispetto ai nostri movimenti: si parla di quattro o cinque giorni.

Ovviamente, tutto è speculare dall'altro lato: qualcuno deve essere in casa nostra a riconsegnare la bombola quando siamo andati via e a riceverne una nuova prima del nostro rientro, ovviamente il tutto con un'organizzazione molto elastica, perché il corriere può comunicare il proprio arrivo con un preavviso di al massimo mezz'ora.

Quindi sia benedetto il Vicinato anche questa volta, e beati noi che ce l'abbiamo.

Ma tutti abbiamo gli stessi diritti a questo mondo, anche di respirare un'aria diversa in modo rilassato. 

Sostanzialmente è più o meno come organizzare un viaggio in Amazzonia. 

Ma soprattutto, tutti abbiamo la stessa possibilità di scelta: resta da capire, se volessimo tentare l'avventura di andare in un luogo sconosciuto, come faremmo senza gli amici del Villaggio Incantato, che abbiamo per volere delle Alte sfere incontrato, e che ci hanno amato. 

Mah.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 30 luglio 2025

Gli Archimedi.

 Figuriamoci quando mi metto a dare i numeri io , per fortuna quando avevo 24 anni la discalculia non era prevista, perché altrimenti sì che sarebbero stati guai. 

Quindi ieri pomeriggio i conti sono stati veramente da comiche, ma quello che si vedeva è che non potevano tornare. 
C'era anche l'assistente di Fabullo che scuoteva la testa e diceva che non poteva funzionare, impossibile. 
Il succo sono le dosi di Tachipirina attualmente in uso. 
Ne usiamo 100 millilitri al giorno e il flacone è da 120. Un flacone costa tra i cinque e i sette euro a seconda delle offerte che trovo su internet. 
È evidente che la faccenda non può funzionare a lungo termine, ma manco a medio.
Quindi è stato necessario passare a fare i conti in milligrammi per trafficare con le compresse, addirittura a questo punto giocandoci il generico, che costa poco. 
State bene attenti. 
Diamo 100 ml al giorno e il conto in milligrammi va fatto considerato che 120 MG sono 5 millilitri. 
Abbiamo fatto tutte le proporzioni di questo mondo e ce l'abbiamo fatta 
Il conto successivo riguardava il fatto che le attuali dosi in millilitri si traducono con 720 mg per 2 + una dose da 960 mg. 
Il tutto va fatto con compresse da 500 o da mille. 
Avete capito?
Ho chiesto aiuto al Medico Santo Subito:  perché gli ho detto che o diamo un po' di più o un po' di meno, ma la compressa più frazionata di un quarto io non riesco a gestirla. 
Ma proprio no.
Perché oltre a non essere proprio dotata in matematica, non parliamo della chimica. 
Fermi tutti: perchè se qualche fenomeno, afferente alla categoria di Quelli Che Sanno, oggi si sente Archimede con i conticini o Lavoisier con le provette, ecco, che vada pure a fare il genio da un'altra parte.
Perchè quelli lì, secondo noi, hanno delle giornate diverse dalle nostre.
Noi li lasciamo volentieri studiare, usare le bacchette per gli allievi poco brillanti, scrivere i trattati, espletare teorie, dissertarne, sentirsi così all'interno dell'equilibrio cosmico, salvare in questo modo la Galassia, che non aspetta altro che il loro contributo fondamentale: ma noi abbiamo da fare le lavatrici, e da dare altre decine di farmaci, e quindi dobbiamo trovare soluzioni molto sostenibili. 
Con l'assistente di Fabio ci siamo guardate con aria molto sconsolata, di fronte a 2400 mg al dì da dividere per 500 alla compressa, su tre somministrazioni, di cui le prime due minori della terza serale. Fa venire il mal di testa solo a dirlo.
Buona Giornata.
Angela

martedì 29 luglio 2025

I sottintesi.

Ce l'abbiamo fatta. 

Giuro.

È stato fatto il possibile per farci passare come quelli che vogliono fare sempre quello che vogliono loro, che pretendono che tutti i servizi siano lì sull'attenti, che basta che noi apriamo la bocca e tutti sono sempre lì per noi. 
La versione acida detta con la gentilezza del serpente è stata quella lì. 
L'anestesista però non la pensava proprio così. 
Le era stato riferito che c'era decisamente tensione, anche perché si poteva tagliare tranquillamente con un'accetta, da quanto era densa. 
Sicuramente non era stata riferita la versione migliore di noi, per dire.
Voleva capire quali fossero le criticità di Fabullo, quali fossero le principali fonti di scompenso respiratorio.
Ovviamente tante, e abbiamo fatto vari esempi,
Però poi, ad un certo punto delle varie domande che ci ha fatto, siamo arrivati a spiegare di come Fabio ad esempio si fosse scompensato per le difficoltà incontrate nel transito in pronto soccorso e in radiologia: il problema del dolore, perché eravamo stati dei babbei che si erano fatti sbattere fuori quando le difficoltà di posizionamento erano dichiarate: proprio nel senso che sono usciti i tecnici a chiederci come fare, però non ci hanno voluto; e quindi noi abbiamo sottolineato, con l'anestesista,  che poi viene detto che siamo antipatici, ma è possibile che sia perché diciamo le cose come stanno. 
Lei ha detto che non siamo antipatici: secondo noi questa cosa voleva dire tante altre cose comprese e sottintese.
E ad un certo punto, in mezzo al discorso in cui noi pensiamo solo ad andare in vacanza, fatto per ribaltare le frittate di fronte alle evidenti boiate gestionali, lei ha detto che anche gli anestesisti ad agosto comunque sono in difficoltà e quindi sposterebbe tutto decisamente a settembre.
Non perché noi vogliamo sollazzarci con il mondo ai nostri piedi. Perché è ragionevole.
Ho mangiato un gianduiotto per festeggiare, perché quando ci vuole ci vuole. 
Buona Giornata.
Angela

lunedì 28 luglio 2025

Magari.

 Oggi alle 14 andiamo in gastroenterologia per la visita anestesiologica.

Abbiamo ricevuto un’ulteriore telefonata nella giornata di venerdì, da parte della segreteria del day hospital, per l’appuntamento.

Ho confermato che avevo ricevuto la mail, e avevo risposto, e confermavo ulteriormente: se Fabio non fosse stato bene, e non fosse stato trasportabile, lo avrei confermato tempestivamente.

Veda Lei, l’anestesista viene giù a vedere gli esami.

Chiedo scusa, non ho capito, se Fabio sta male non possiamo venire. (Tra parentesi: non ho capito cosa devo vedere).

L’anestesista viene per vedere gli esami, può anche non esserci il ragazzo.

Silenzio.

Silenzio.

Silenzio.

La ringrazio, a lunedì.

Considerazioni.

Gli esami li hanno tutti, sono sul sistema. Se la segreteria sa che non importa vedere Fabio, è perché ha sentito ciò che si dice, e lo ha detto (probabilmente per sbaglio?).

Verrebbe da pensare che ci facciano andare lì per liquidarci e basta, poiché siamo stati molto noiosi per le mancate comunicazioni, e poi per le successive comunicazioni estremamente poco congrue. Per cui, la decisione di dire che l’ospedale non può prendere in carico Fabio perché serve una terapia intensiva di altro livello, potrebbe non essere legata ad una valutazione attenta di Fabullo, ma al desiderio di non averci tra i piedi perché poi facciamo rilevare eventuali mancanze. Tra l’altro, gli anestesisti sono gli stessi che non hanno mai preparato una relazione della medicina del dolore, e che non abbiamo più rintracciato quando Fabio è stato male.

In più, ci si è completamente dimenticati dell’attuale peg, che era qualcosa da rivalutate entro poche ore.

Però, magari ci sbagliamo, oggi non verremo nuovamente mazzuolati, e tutto sarà liscio.

Magari.

Buona Giornata.

Angela