martedì 16 aprile 2024

l'Annunciazione di oggi.

 Annunciazione annunciazione. Il Beato Angelico non c'entra.

Oggi arriva il nuovo seggiolino del bagno.

Son qui che penso, ma non riesco nemmeno a ricordare vagamente quanti anni fa si è rotto quello che abbiamo attualmente in uso. E che per fortuna abbiamo riparato, messo un taccone, perché sfido chiunque ad aspettare tutto questo tempo per fare la pipì e prendere una doccia. 

Sappiamo già a prescindere che non è la perfezione per Fabullo, perché non esiste una roba così su misura, e se non è su misura ormai su Fabullo non funziona. Però rappresenta il meno peggio, e stolto colui che pensa che non sia poco.

Il succo è appunto tale arrivo, ma c’è un succo nel succo: che il seggiolino arriva con la Tecnica Santa Subito, che quando ci vediamo ci facciamo tante tante feste. 

E quindi siamo così contenti, è primavera anche oggi.

In più leggo Eskol Nevo.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 15 aprile 2024

Il desiderio vale.

 Fabullo ha mal di pancia. Talvolta di più, talvolta di meno. Non è attualmente un’emergenza, che vuole dire che non finiamo in ospedale come lo scorso ottobre, perché i nostri parametri di gestione quotidiana rimangono quelli lì. Però dobbiamo capire. Il Medico Santo Subito sta pensando e chiedendo e valutando.

Abbiamo avuto dei bei minuti.

Sabato mattina io ho ricavato mezz’ora di chiacchiere con gli Amici alla biblioteca: parole dense, così contenti di vedersi, capita una volta ogni tanto durante l’anno, noi siamo sempre qui in casa. Che bello quando tutto è festoso: non le cose che si dicono, proprio il vedersi, lo scoprirsi pieni di gioia per questo.

Sabato sera, a caldo calato, mentre davamo tutta l’acqua possibile all’erba appena spuntata, nella speranza che non sia cotta già domani, ne è uscita un’altra mezz’ora di incontro con il Vicinato di passaggio, ci sentiamo, anche lì, sempre festeggiati nel capire che sono contenti di vederci.

Ieri mattina, prima delle temperature già importanti per Fabullo, facendolo stare all’ombra, abbiamo fatto le Comari per la via, in modo deliberato e programmato: nel senso che abbiamo girellato tra le case, a sentire la buona novella da tutti quanti. In ciabatte, si intende, provinciali nell’essenza.

E quindi io ho pensato. Riflettuto. Sono precipitata nell’attacco di metafisica. Meditato sulla bellezza dei minuti trascorsi così (e sì, minuti; che fatica averli quei minuti, valgono tantissimo anche per quello, ma sono preziosi a prescindere, non facciamo le pive giulive).

Ho pensato che: apprezzare l’essere insieme è inestimabile, e non c’è bisogno di stare a farla lunga su questo. Andiamo oltre.

Apprezzare e godersi così tanto l’essere insieme è inestimabile anche perché ci si rende conto di quanto lo si desidera.

Eccolo lì il punto: quando si perdono tutti i gesti della quotidianità, perché si viene travolti da un grande dolore, ineffabile, ingiustificabile, disumano, ci si ritrova a fare a meno di tante cose che sembravano essenziali.

Si scopre che, effettivamente, si può vivere anche senza.

Si scopre che certe robe sembravano vitali, invece no.

Ci si interroga sul vivere e il sopravvivere, questo sì.

Però: diventa pericoloso l’arrivare a dire che è tutto superfluo, tutto ciò che non si può avere.

È il confine con il disagio, quello pesante.

Perché si può scoprire con serenità che si può campare serenamente senza la borsa di Prada, mitico simbolo di ciò che la sottoscritta non acquista dicendo che fa niente: ma certo che non fa niente, ovvio.

Ma l’arrivare a non desiderare tutto ciò che non si può avere, dire che è un di più, non va bene: si oltrepassano limiti in cui la nostra mente non sta bene.

Ecco: noi non possiamo stare con gli Amici per tutto il tempo che vorremmo, e ce ne siamo fatti una ragione. Ma siamo contenti di desiderarlo, sempre, quel tempo: ed è per questo che, anche solo pochi minuti, ci colmano di gioia. Perché è bellissimo e basta, ma anche perché il desiderio delle cose che valgono davvero è ciò che sempre ci salva. Noi fortunati perché amati.

E ve lo avevo detto che mi ero alzata filosofa.

Buona Giornata.

Angela

 

venerdì 12 aprile 2024

Numeri dati

 Come mi avevano raccontato, il cantiere in tangenziale è un incubo. Ma noi, o perché le Alte Sfere hanno avuto pietà, o perché era mezzogiorno, ci abbiamo perso solo dieci minuti, e senza stare fermi.

Vi conto quindi che siccome Fabullo ha sempre dolori addominali, il Medico Santo Subito ci ha fatto fare un romantico esame per l’infiammazione intestinale.

Tra l'altro fatto alla maniera di noi provinciali: provetta consegnata a casa dai volontari del comune, con contemporaneo recupero della richiesta medica che hanno inserito all'ASL. Provetta consegnata all' ambulatorio da Paulo Aimo mentre andava al lavoro, tempo necessario: dieci secondi, sbracciandosi nei saluti, che alla mattina presto è bello.

Ehhh, però, così, voi provinciali, i vostri dati sensibili vanno in giro, tutti sanno tutto, pure queste cose romantiche: dicono Quelli Che Sanno, che poi si lamentano di dover prenotare, recuperare materiale, consegnarlo, posteggiare, fare coda, discutere, senza nemmeno ricevere le feste degli Amici all'alba.

Pazienza, diciamo noi. 

La sera avevamo già gli esiti: il valore massimo è 120.

Fabullo ha 1750.

Giuro.

Ci siamo un po' rimasti. Poi abbiamo pensato: però su Fabullo i valori non sono mai quelli ordinari.

Per cui abbiamo sentito il Medico Santo Subito.

Ma questi valori sembra solo che facciano schifo o è vero?

Ehhh, fanno schifo abbastanza.

Ecco 

Adesso il Medico Santo Subito sente gli specialisti.

Per intanto, io ho dato i numeri: magari se li giocate, Amici Amatissimi, servono a qualcosa di buono. Almeno quello,  volessero le Altre Sfere.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 11 aprile 2024

Programma.

 Che tutte le Alte Sfere ci assistano oggi perché dobbiamo andare a fare fisioterapia: ed è iniziato un cantiere in tangenziale che accompagnerà le nostre esistenze fino a luglio. Le quali esistenze, secondo nostro modestissimo parere, sarebbero già sufficientemente avventurose così come sono. Non ci muoviamo mai nelle ore di punta di andata e ritorno lavorativo: ma stiamo comunque parlando di una strada che già in tempi normali e nelle ore vuote ha, come dire, una sua densità significativa. 

Il punto non sta mica nella filosofia da applicare alla suddetta esistenza: perché io, che come noto non lavoro e non ho mai impegni, passerei anche il tempo lì a cantare, scrupolosamente come un' anatra. Oggi Melody Gardot, ho già deliberato, uguale uguale. 

Il punto è Fabullo, che ha male a stare seduto, e rischia di stancarsi moltissimo se sta male, e via dicendo, so forth so on. 

Insomma, uno si organizza, no? Guarda il traffico in tempo reale (guardato: linea rosso cupo) e poi parte per tempo. 

Come no, tutto chiarissimo. Concreto. Fattibile.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 10 aprile 2024

Pure loro.

 Lunedì mattina ho chiacchierato con un'amica di professione ingegnere che sta scrivendo un progetto come volontaria per un’associazione che si occupa di disabilità: nello specifico, si parla di strutturazione di orti e giardini per i disabili.

Lei scrive questo progetto da tecnico, appunto da ingegnere: è capace di farlo, ovviamente. Conosce i materiali, la costruzione, le leggi, i relativi costi.

E quindi mi chiama.

Ma senti.

Ma dimmi. 

Mi spiega e poi: tutta questa parte progettuale la portiamo avanti io ed i miei colleghi, siamo professionisti con il curriculum giusto, e lo facciamo da volontari. 

Perché accidenti mi dicono che non possiamo valorizzare (vuole dire monetizzare, dire quanto vale in un budget) il nostro contributo volontario e ci impongono invece di pagare qualcuno? Proprio perché noi siamo volontari, gli eventuali fondi erogati saranno più efficaci. Non capisco. Non capisco. Non capisco.

Ecco: lo dicono anche gli ingegneri, che non capiscono. 

Ovviamente, io non ho avuto risposte consolatorie. 

Buona Giornata.

Angela 


martedì 9 aprile 2024

Pienezza. Leggerezza.

 Però io ne vedo di persone più in difficoltà di noi: attenzione: non sto parlando di chi vive sotto le bombe, per strada, colpito da enormi sofferenze fisiche.

Ma no. Hanno una casa, le gambe che funzionano quando decidono di uscire, un tavolo con qualcosa sopra. 

Io vedo persone che sono più in difficoltà di noi nel senso che, verosimilmente, penso io, credo, non so quale altra spiegazione dare, nel senso che sono sole. 

Noi non lo siamo. Lo diciamo sempre. Che noiosi che diciamo sempre quelle.

E pazienza. A noi le cose belle piace ripeterle. Meglio non dimenticarsele. 

Per altro: noi ripetiamo sempre le cose belle prima di tutto perché sempre ci stupiamo quando accadono. Non sono mai scontate. Capitano come quando la mattina si sveglia il picchio. O l’allodola. Non sai mai se accade, e quando accade sembra che sia per noi. O il tulipano giallo.

Ci pensavo proprio ieri perché è arrivata la Pediatra Santa Subito, inaspettata. Sembrava che tutta la primavera fosse entrata con lei. Che non facessimo altro in vita nostra che stare con gli Amici. 

Che sensazione. É come essere pieni e leggeri, tutto insieme. 

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 8 aprile 2024

Cattiva io.

 Devo nuovamente chiedervi di stare attentissimi.

Una volta firmato un progetto che sulla carta può funzionare per l’assistenza di quella bimba di cui abbiamo parlato, il territorio ha affidato la realizzazione pratica della cosa all’ente deputato a: che vuol dire quello che ha vinto l’appalto per mandare gli operatori a domicilio (o a scuola; o in comunità; in questo caso, a domicilio, appunto).

Gli operatori andranno adeguatamente formati, vista la complessità della cosa, ma hanno i requisiti formali per essere incaricati del lavoro. Il membro della commissione di valutazione che ha valutato la bimba a casa, quindi nei suoi specifici bisogni domiciliari, ha comunicato che gli operatori possono essere 2 (perché è sensato), più uno che fa da jolly, già pronto a intervenire in caso di assenza.

Il coordinatore dell’ente deputato ha detto che di operatori ne manda 4 , che ruotano.

La famiglia ha espresso enormi dubbi, oltre al fatto che l’idea va contro a ciò che è emerso nella valutazione: la bambina ha bisogno di continuità, le procedure sono altamente personalizzate, è necessario arrivare a conoscere le modalità comunicative molto complesse della bambina nel dettaglio con tanta esperienza, fatto impossibile con 4 operatori che sono troppi, detta così fa pensare che la situazione non sia stata compresa a pieno, il che vorrebbe dire che, in caso di sostituzioni i 4 diventano allegramente di più.

Il coordinatore ha spiegato che si fa così perché vengono utilizzati esclusivamente contratti part time per salvaguardare il benessere psicologico degli operatori.

Ma tu pensa.

C’è tutto uno studio sociologico.

Ed è quindi assodato che io sono una serpe, con pensieri ossessivo compulsivi e anche complottisti, roba che non vi dico quale provider uso perché altrimenti qualcuno mi installa un chip nel nucleo dell’amigdala per controllarmi; è assodato, perché vi elenco i ragionamenti che avevo esternato al volo:

-            Appurato che l’investimento politico-amministrativo nell’assistenza sanitaria e sociale territoriale non rispetta nessun requisito di qualità negli stanziamenti economici (mi sento di dire che possiamo prendere tale idea come postulato);

-            Poiché quindi le famose gare d’appalto sono sostanzialmente fatte al ribasso con una valutazione del servizio solo formale;

-            Detto tutto questo, l’ente preposto è di solito una cooperativa, che prende il personale a part time per i periodi più pieni (l’anno scolastico, in cui ci sono appunto i servizi per i nonnetti più quelli nelle scuole): il part time aumenta sempre ma non si trasforma mai in full time, c’è la mitica banca ore.

-            Quando il lavoro cala, si rispetta comunque il contratto sostituendo per il giro ferie e recuperando il di più con la banca ore, anche perché alcuni contratti erano a tempo determinato.

-            Il part time, quindi, fa sì che le ore di lavoro ci siano sempre, anche perché il grosso del lavoro è al mattino.

-            Il personale ruota tantissimo perché le condizioni offerte non sono proprio brillanti.

-            La valutazione delle effettive attitudini degli operatori non è proprio sempre approfondita; dall’altro lato, i corsi di formazione sono essi stessi un affare perché finanziati: si sfornano quindi personaggi di tutti i tipi, per esempio quella OSS che raccontava di essere stufa di quel giovane paziente allettato attaccato al respiratore paralizzato dal collo in giù, poiché tuttologo e insoddisfatto della sua esistenza in quel luogo di ricovero.

 

E invece no: è tutto fatto per il benessere psicologico degli operatori.

Mi pento e mi dolgo dei miei cattivi pensieri.

Addirittura, penso che sarebbe corretto che gli operatori in questione lavorassero gratis, o retribuissero essi stessi la cooperativa in questione, grati del pensiero nei loro confronti.

È proprio vero che il mondo è meraviglioso, basta guardarlo dalla parte giusta.

Meno male che Quelli Che Sanno non leggono mai il blog, così non si offendono.

Buona Giornata.

Angela