venerdì 24 ottobre 2025

Ditemi voi.

 Ieri Fabullo è stato nuovamente visitato e non è emerso proprio un grande miglioramento. E noi siamo assolutamente d'accordo su questa cosa e infatti avevamo già sollevato qualche preoccupazione.

Lunedì e martedì c'è stato un grande passo avanti rispetto a domenica, mercoledì mica tanto.

La dottoressa l'ha trovato pieno di catarro fin sulla punta dei capelli, anche se l'aria per fortuna passa dappertutto e non ci sono focolai. Però certamente è sempre più affaticato e il catarro lo predispone alle infezioni, visto che ancora non hanno fatto la comparsa magari non facciamole venire.

Quindi a questo punto cominciamo l'antibiotico; in più stavamo già scalando il cortisone e invece la dottoressa ha detto che dobbiamo nuovamente aumentarlo perché ci sono troppi sibili e toppa fatica.

Non so se siamo più preoccupati per la gestione degli effetti collaterali dell'antibiotico o del cortisone.

È una bella gara.

Dato il mio stato di persona poco paziente, dite a Quelli Che Sanno che se mi propongono l'eucalipto e il miele potrei non essere gentile. Diteglielo.

Sarà un fine settimana un filo impegnativo: meno male, perché gli altri sono sempre delle passeggiate in pianura sul marciapiede, un po' di avventura ci vuole. 

Intanto è arrivata la mitica telefonata dalla Gastroenterologia, dopo l'ennesima sollecitazione da parte della nostra palliativista.

A questo punto lo avrebbero visto direttamente mercoledì prossimo, ma ho spiegato che è stato bene per tutto settembre ma ora invece no, e  certamente non è fattibile mercoledì prossimo. 

L'ho detto con calma e grande gentilezza. Quindi è stato fissato per martedì 11 novembre, e anche per questo effettivamente non possiamo più perdere tempo con questa bronchitina, perché altrimenti rischiamo di non uscirne in tempo tra sintomi primari e annessi secondari da farmaci (traduzione: cacca lunga).

Quando abbiamo parlato del fatto che dobbiamo essere lì alle 8 del mattino a digiuno, ovviamente serve lo stomaco vuoto sia per l'anestesia che per la procedura, ne ho approfittato per chiedere se dovevamo dare i farmaci: così, per dure una cosa a caso.

Quelli sì,  Signora Mia.

Lo immaginavo, purtroppo come sapete è verosimile che gli antiepilettici funzioneranno poco perché hanno la necessità di essere assorbiti all'interno di uno stomaco pieno.

Ovviamente la sera prima glieli darò quindi i livelli non scenderanno troppo.

Io l'ho buttata lì per ricordare eventuali cose che magari non si ricordavano. 

Risposta: ah ecco, perché serve lo stomaco pieno per la terapia. 

Eh sì.

Detto con presa d'atto di qualcosa che non c'era scritto. 

Ditemi voi se non dobbiamo preoccuparci. 

Il Vicinato è arrivato con polpette e biscotti. Mi hanno guardato e proferito: così non dovete fare niente.

Buona Giornata. 

Angela

giovedì 23 ottobre 2025

Shocking.

 La nostra palliativista richiama di nuovo il reparto di gastroenterologia e vediamo.

Mi ha spiegato che, quando ha chiamato pochi giorni fa, ha risposto una specialista che non solo non conosceva Fabio, perché ci sta, poteva non essere presente le volte in cui siamo andati lì, poteva essere impegnata in sala operatoria piuttosto che su un ambulatorio.

Il problema è che ha detto che non ne conosceva nemmeno il nome, e per capire il caso ha dovuto aprire la cartella, poi ha detto che non ha nessuna idea di quale sia l'agenda per Fabullo.

Ne consegue che ci sentiamo titolati a pensare che non si stia parlando di lui nelle riunioni di programmazione.

C'è anche la possibilità che noi pensiamo sempre male perché siamo delle brutte persone . Per carità, tutte le eventualità vanno sempre considerate mettendoci prima di tutto in discussione noi stessi medesimi.

Ma dài.

Anche la palliativista dice che ripartire da capo sarebbe veramente durissima.

Noi siamo ammutoliti.

Ieri dagli Amici Luminosi è arrivato un bellissimo regalo, che mi ha fatto tanto ridere e tanto piacere. Adoro gli Amici Luminosi perché so che esistono, ovunque essi siano.

È arrivato un capello per la pioggia rosa shocking.

Che prima di tutto mi sta benissimo.

In secondo luogo è più facile da vedere per tutti, anche quando lo abbandono in giro, del mio che è invece sobriamente nero.

In terzo luogo, a questo punto, avendone due si spera che almeno uno possa essere sulla mia testa tutte le volte che è necessario, risparmiando le mille parole proferite ogni volta, non fosse altro che non sono parole così eleganti (mentre il cappello sì).

Vi abbraccio.

Grazie perché pensate sempre a noi.

Buona Giornata. 


Angela

mercoledì 22 ottobre 2025

Solita regola.

 Lo sto guardando,  il cappello della pioggia. È presentemente in casa nostra, che è già un avvenimento. Piazzato lì vicino alla porta, pronto per essere indossato.

Insomma, siamo in un momento di relativa razionalità.

Ma passerà, perché il cappello per la pioggia, per definizione ed essenza intrinseca, è dotato di vita propria, e quindi, come tale, scomparirà. E io ne chiederò notizie al bisogno, cioè quando mi serve per sopravvenute condizioni meteo.

Una volta l'ho perso per più di un anno.

Poi semplicemente torna, e un bel giorno è nuovamente lì come se nulla fosse.

Comunque il problema si è risolto, come si risolvono le cose a casa nostra, cioè che non si risolvono ma trascorrono.

Sostanzialmente ieri non pioveva , e grazie a Dio noi non ci siamo allagati come mezza Italia.

Ieri ci siamo interfacciati con i medici che  hanno ribadito che per il momento proviamo a non dare l'antibiotico e che una settimana intera di catarro la dobbiamo mettere in conto, l'essenziale è che non si complichi. 

Se nulla succede, nessuna emergenza, tornerà una dottoressa domani per una nuova visita. 

Intanto, poiché in questo momento sarebbe tutto fermo per forza, abbiamo chiesto agli specialisti del territorio di valutare in modo onesto con noi se dovremmo seriamente pensare di cambiare equipe per la gastroscopia; che ci cadono le braccia perché vuole dire ricominciare da capo, con degli specialisti che cominciano a dire che basta mettere in intestino, senza valutare che non sarebbe possibile per specifici anti epilettici, ancora parole e parole;  e anche avere una logistica più complessa di quella che avremmo in quell'ospedale lì. 

E per noi la logistica non è un dettaglio, perché meno ci stanchiamo e più siamo in grado di gestire Fabio nel tempo. 

E quindi attendiamo i pensieri. 

La regola è sempre la solita: di meglio non sappiamo fare. 

Leggo Mansfield Park perché a rotazione i classici nella vita ci vogliono. 

Ma proprio la Fanny, mia cara? dice LA PAOLA. 

Ma si, dai, è simpatica. Mi piace la figuraccia che fa fare a tutti quanti.

Buona giornata. 

Angela

martedì 21 ottobre 2025

Dove andremo, mah.

 Dove andiamo a finire non lo abbiamo ancora ben capito, mi permetto di parlare solo di questa piccola tareffaggine contestualizzata, sui grandi temi della vita passo la mano.

Ieri Fabullo è stato visitato una prima volta la mattina presto; però è stata un po' complicata all'auscultazione perché non avevamo ancora fatto l'aerosol e tutto ciò che ne consegue con la ginnastica respiratoria, e quindi era un po' pieno di catarro e i rumori erano troppi: per cui la dottoressa non riusciva a capire bene da dove partissero, anche se è sembrato abbastanza certo che non ci fossero focolai di polmonite. In poche parole: uno come Fabio in questa situazione dovrebbe prendere l'antibiotico a prescindere, ma, avendolo preso da poco ed essendo ancora tutto ancora per aria, sarebbe meglio cercare di evitare. Anche perché la situazione rispetto alla notte fra sabato e domenica è in netto miglioramento, anche se non ancora finita. E non finirà comunque in due giorni scarsi.

La dottoressa ha preferito fare un altro giro ieri sera alla fine delle  visite , e a quel punto Fabullo era più ripulito e con valore di ossigeno decisamente più bassi.

Per cui ha confermato che non ha una polmonite, che l'aria passa dappertutto,  e che quindi possiamo temporeggiare per l'antibiotico, cercando di capire se ovviamente la situazione non si complichi per sovrainfezioni.

Oggi parleremo con gli altri professionisti per capire cosa fare con la botulina, chissà se è pensabile lo spostamento  tra dieci giorni, e invece come comportarci per questa gastroscopia.

È venuto il fisioterapista che mi ha detto che non avevo propriamente una bella cera. Ho ringraziato per la delicatezza dei termini.

Nel profondo nord-ovest piove, e quindi è cominciata la sequenza della perdita del mio cappello per la pioggia. Per fortuna non vado propriamente a spasso, ma magari devo arrivare fino in garage o anche alla porta seguente della Via. Sono sempre lì che cerco il cappello per la pioggia abbandonato. Il Vicinato stava pensando di chiedere se esista una sindrome specifica in cui inserirmi.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 20 ottobre 2025

Ma.

 Oggi volevo cercare di chiarire perché non veniamo chiamati per fare la gastroscopia, chiarirlo sotto tutti gli aspetti.

Perché il dubbio che ci debbano far pagare di essere stati lamentosi poiché ci siamo sentiti maltrattati (chissà come mai) ce lo abbiamo.

Anche perché ci sembra che se ci fosse un effettivo problema organizzativo potrebbero semplicemente dircelo.

Quindi oggi avevo in programma di fare un po' di telefonate.

Ma.

Ma.

Ma.

Da sabato sera Fabullo non sta bene e ha l'ossigeno.

Notte da manicomio tra sabato e domenica. Intanto ho letto Il giro di boa, perchè ho deciso che, alternando, rileggo tutti i Montalbano. La Seconda Signora Panofsky non ha trovato nome nemmeno dopo vent'anni dalla precedente lettura.

Ieri la situazione si un po' normalizzata, nel senso che abbiamo avuto la certezza di non finire in ospedale e di gestirlo a casa. I volumi di ossigeno sono anche scesi.

Ovviamente è sempre tutto difficile da capire: ha avuto tantissime crisi che lo hanno stremato, facendolo respirare molto male e quello è poi un equilibrio che bisogna ripristinare, nella speranza che in mezzo non si fermino delle secrezioni e quindi venga fuori qualcosa di batterico. Oppure, dall'altra parte, ha avuto mille crisi perché stava già arrivando qualche tareffaggine. E chi lo sa.

Possiamo solo attenerci al: Fatto sta che.

Ieri mattina abbiamo capito che l'emergenza grossa della notte era passata e quindi potevamo permetterci di parlare con i nostri medici, ma di non farli venire di corsa visto che era domenica. Ed eravamo tutti d'accordo che era meglio non chiamare la guardia medica sconosciuta, che con Fabio si sarebbe trovato in difficoltà e ci mandava in ospedale senza pensarci mezzo secondo. 

Contestualmente, però, abbiamo chiamato il ragazzo dell'ossigeno per capire quanto ne avevamo nella bombola che era quasi sul rosso, e doveva semplicemente essere cambiata oggi senza troppi patemi.

Il ragazzo dell'ossigeno ci ha detto di fare il numero verde e chiamare il reperibile perché lui non si sentiva tranquillo , tutto poteva succedere. E così è arrivato il reperibile, che è stato delizioso, come sempre loro.

Il Medico Santo Subito è sempre in contatto con noi, ma presentemente in missione Umanitaria in Sud Sudan ancora per una decina di giorni, decisamente impossibilitato a venire; quindi ci sono i colleghi che comunque conoscono Fabio e sono bravissimi.

E stamattina alle 8:00 in punto saranno qua per fare colazione e visitarlo, per capire che cosa c'è davvero e se dare o no l'antibiotico. Ieri c'era del catarro che girava ma sembrava soprattutto un grande esaurimento muscolare, che ci starebbe per l'affanno delle crisi.

Però la necessità di ossigeno non è un'opinione e quindi va visitato.

Così qui torniamo al Ma.

Ma come accidenti faccio oggi a rompere l'anima per la gastroscopia, che non ho idea di quando usciremo da questo nuovo impiccio. E' stato bene tutto settembre, quando appunto doveva essere eseguita.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 17 ottobre 2025

Tra luce ghiaccio e pancia.

 Qui tutto tace, noi per portarci avanti abbiamo prenotato l'ambulanza per andare a fare la botulina, perché se poi ci andiamo davvero finiamo col non trovare il trasporto.

Siamo veramente un po' annichiliti dal dispiacere. Più che altro lo sconforto dato dalla non comprensione, se sia solo disorganizzazione, se non ci vogliono, se desiderano farcela pagare perché ci siamo lamentati del loro comportamento penoso.
Mah. 
In compenso siamo ancora nel pasticcio della pancia post antibiotico, che adesso invece di essere tutto abbondante è tutto troppo poco. E' stata una giornata, come dire, sofferente.
Così mentre Fabullo piangeva per il mal di pancia ha cominciato ad andare via la luce, alle 9 della sera. Le luci del vicinato erano tutti accese e quindi il problema era nostro.
Per una volta non avevo neanche acceso contemporaneamente 17 elettrodomestici.
E infatti era saltato il generale, lo tiravamo su e non teneva.
E quindi abbiamo capito di avere un impiccio, oltre a Fabullo disperato e noi sempre appiattiti, come sempre quando lo vediamo così. Nel nostro intimo lo sapevamo qual era il problema elettrico,  ma abbiamo fatto finta di non saperlo, e abbiamo provato a staccare una presa per volta: l'interruttore del generale non stava su lo stesso.
Finché siamo arrivati al punto che avevamo rimosso il più possibile dai nostri pensieri, e cioè il freezer di 25 anni. 25 anni veri, non si fa per dire.
Oltretutto quella presa sta nel posto più infame da raggiungere: ma,  staccata quella, la luce è tornata ed è rimasta con noi.
Per cui Paulo Aimo Papà si è occupato di Fabullo, con tutta la preparazione notturna,  e io sono partita con la roba del freezer da suddividere tra il vicinato, ho messo pure le scarpe, figuratevi. 
Dopodiché abbiamo infilato dentro pentole d'acqua calda, abbiamo sbrinato, abbiamo asciugato pavimenti, abbiamo detto tante di quelle parole che non vi voglio neanche fare immaginare.
Di buon mattino ho già contattato Tecnico: sono certo che tu non mi abbia cercato solo per darmi il buongiorno.
Ehhhhhh, ma anche tu come sei, io in fondo sono gentile.
Sei gentilissima, ma?
Ma il freezer è defunto, e sono talmente ragionevole che ho deciso di non supplicarti per una riparazione di una roba che ha 25 anni e che da tempo era sempre pieno di ghiaccio e girava continuamente.
Sono commosso dalla tua saggezza, ha risposto Tecnico.
Vabbè, ho fatto il passato di verdura con tutto ciò che c'era nel freezer.
Poi abbiamo continuato a gestire il mal di pancia, come si è potuto, e  atteso telefonate che non sono arrivate.
Vabbè, che venerdì 17 sia. 
Buona Giornata. 
Angela 

giovedì 16 ottobre 2025

Varietà Williams.

 A questo punto ieri mattina ho risentito la nostra palliativista per capire se aveva notizie delle gastroenterologhe.

Lei è letteralmente caduta dal pero (varietà Williams), perché le avevano assicurato che avrebbero preso contatti con noi; mi ha detto che avrebbe ulteriormente richiamato.

Le ho spiegato che a livello organizzativo ci basterebbe sapere cosa fare il 30 ottobre, perché i fisiatri della botulina ci avevano gentilmente spostato l'appuntamento che avevamo a settembre, perché non era il caso di fare la botulina trasferendo Fabio fin lì appena fatta un'anestesia, e magari ancora un pò in affanno, con gli antibiotici, eccetera eccetera.

A questo punto però non abbiamo ancora fatto niente e a me spiacerebbe tirare pacco a questi specialisti il giorno prima, se sappiamo già fin da ora che tanto non ci andiamo, a fare la gastroscopia.

Ho  anche detto che noi, ovviamente, siamo molto preoccupati, perché con questi rapporti tesi non abbiamo più la certezza di tutelare Fabio nella scelta dell'equipe per l'endoscopia. D'altra parte, ci dispiacerebbe ripartire da capo tenendo conto che in questo momento quello che ci serve è una valutazione relativamente semplice, che può essere fatta vicino a casa limitando quindi tanti disagi.

Insomma, le estremità superiori del nostro corpo sono decisamente per terra.

Il Vicinato prima dell'alba ci ha mandato un messaggio per sapere se stavamo. In che senso? chiedo io.

Nel senso che non hai messo fuori l'indifferenziato.

Boiafàus, dico io.

Vuoi che ci pensiamo noi? ricordati che c'è anche la carta.

Ma no, mettiamo la maglia e usciamo in pigiama, è tutto pronto, è che non sapevo più in che giorno viviamo.

Fuori c'erano gatto Achille e gatto Tobia piantati lì, siccome immobili, che mi osservavano con sufficienza e riprovazione. Avete poco da guardarmi così. 

Non hanno mosso baffo. 

E avete poco da stare lì piantati a guardarmi come le Sfingi, tanto non arrivano le carovane di turisti a fotografarvi. 

Se ne sono fregati e sono rimasti lì. 

Ma con chi stai parlando? 

Con quei due lì, guarda che faccia che hanno, secondo me mi stanno ridendo dietro.

Vabbè, almeno hai messo fuori i bidoni. 

Buona Giornata. 

Angela