mercoledì 31 luglio 2013

Da ribaltare.



Ed è tornata la luce bella del mattino, con il sole che spunta dietro agli alberi: anche perché qui niente tapparelle ma solo tende, quindi si vede.
Ieri ha piovuto tutto il giorno, il cielo si è aperto a sera e la temperatura era meravigliosa, fuori a camminare con le manichine lunghe.
E ieri ho di nuovo invidiato voi genitori zen. Perché l’asino ne ha fatta una delle sue che è andata bene, ma poteva essere un disastro.
Siamo usciti per andare a fare la spesa e lo stavo caricando in macchina: ho tolto la ruotina dell’antiribaltamento per fare la manovra e un millesimo di secondo dopo Fabullo ha fatto un saltone di felicità e si è ribaltato all’indietro.
Mi è venuto un colpo: non si è fatto niente perché è andato giù piano, il terreno era morbido e le maniglie della carrozzina sono arrivate prima e hanno lasciato spazio per cui la testa ha toccato appena per terra.
Assodato che stava bene, ripreso fiato, ringraziato tutti i santi,  in compenso, l’avrei volentieri ribaltato io.
Beati voi che riuscite a rassicurare dolcemente i vostri bambini quando fanno una boiata pericolosa, ne trovate un senso psicologico e attribuite il tutto al grande desiderio di avventura e ha un desiderio smodato di nuove esperienze.
Sicuramente è riuscito a fare una roba così perché è molto più forte, non c’è dubbio.
Ma l’avrei appeso lo stesso, così apprezzava davvero la bellezza di stare a testa in giù.
Buona giornata.
Angela

martedì 30 luglio 2013

Consideriamo.



Questa mattina mi fo furba (calma mia cara, non prendere impegni troppo importanti, dice LA PAOLA) e salvo più o meno ogni riga che scrivo.
Perché sono di nuovo qui che guardo la pioggia scendere e il vento soffiare e quell’oca che passeggia e scuote le gocce dalle ali. Però non mi sembra che sia da lampi e tuoni come ieri.
Che poi ieri è finito tutto e la giornata è stata poco assolata ma afosa: i bambini erano tutti affaticati, piangenti e stanchini. Poi, alla sera, è diventato tutto fresco e luminoso e Fabullo ha camminato benissimo, davvero, gli abbiamo fatto tanti ma tanti complimenti.
Ieri pensavo al bello di avere così tante attività nello stesso posto: non credo che in Italia sia infattibile, ma costosissimo sì, per il peso fiscale e burocratico delle cose, per cui si finisce con il dover imporre poi dei prezzi troppo alti. Il tutto aumenta se inseriamo anche una parte, per così dire, alberghiera.
Tutto questo pensandolo solamente con delle forze, per così dire, private.
Perché invece se consideriamo quanto succhia la macchina amministrativa, burocratica e politica in generale, senza per altro produrre in cambio nulla di concreto, penso che di centri così potremmo averne a iosa.
Non mi sono svegliata polemica, giuro. Trattasi esclusivamente di considerazioni e anche lucide. E stavolta anche LA PAOLA tace e acconsente sulla mia lucidità (solo per stavolta, mia cara, poi se la pianti di anticiparmi mi fai un favore, dice LA PAOLA).
Buona giornata.
Angela

lunedì 29 luglio 2013

Sorella pioggia.



Sia benedetto il rumore della pioggia, quello dei tuoni e anche il cielo grigio.
Non è che mi sono svegliata con la velleità di riscrivere il cantico delle creature; anche perché, se il passaggio successivo fosse il dono dell’ubiquità, lo troverei un tantino faticoso, fare le cose in un posto per volta mi sembra più che sufficiente.
E’ solo che ieri abbiamo sentito il caldo anche noi: da qualche parte ho letto “solo” 31 gradi, ma eravamo belli cotti e sudati e affaticati. C’era anche una bella umidità e Fabullo non ha mangiato un tubo tutto il giorno ed è stato noioso come la pece. Ha poi recuperato un po’ ieri sera con qualche jogurt.
Così adesso sono bella contenta di vedere la pioggia scendere, le pozzanghere zampillare, le piante che si muovono nel vento. Anche le oche e le anatre  che scuotono le piume. Certo, mia cara, dice LA PAOLA, che avevi cominciato bene con la poesia, ma proprio non ce la puoi fare.
Diciamo che sono un po’ meno contenta quando poi un lampo megagalattico fa saltare la luce per un secondo, quel tanto che basta per mangiarmi tutto quello che non avevo ancora salvato e riesco a rimetterci le mani solo ora: dopo aver alzato Fabullo, colazione, vestizione, prime terapie (quelle sulle altalene della stimolazione sensoriale), corsa per la lavatrice, scoperta che le monete che ho non vanno bene, richiesta di cambio in ufficio.
Sia benedetto tutto ciò perché ieri abbiamo patito il caldo umido: “solo” 31 gradi con l’afa, ma Fabullo non ha mangiato un tubo ed è stato noioso come la pece. Si è ripreso verso sera con un po’ di jogurt.
Direi che oggi le temperature sono già scese e ci godiamo l’attimo, sperando che non arrivi novembre.
Ma la buona notizia è che, in una giornata come ieri, senza praticamente mangiare e bevendo pochissimo perché è una rapa, Fabullo non ha avuto crisi, e questi per lui sono sempre i momenti critici. Quindi, molto bene.
Chissà Luana e il suo orrido. Che detta così suona maluccio, ma tant'è.
Buona giornata.
Angela  

domenica 28 luglio 2013

Salsiccia o no?



Ci stiamo alzando, perché oggi è la sospirata domenica e quindi riposo riposo riposo.
La sottoscritta, in realtà, è stata svegliata dai tuoni alle sei: per cui mi sono ricordata che avevo gli asciugamani nei fili fuori. E qui è talmente una lotta trovare la lavatrice libera, poi l’asciugatrice asciuga più  o meno per cui le robe pesanti le ho stese, vista la giornata bellissima. Poi però ho anche dimenticato di raccogliere e non esiste che si ribagni tutto dopo che ieri ho fatto mille corse avanti e indietro in ‘sta lavanderia.
Così sono andata fuori e mezzo cielo era nero e l’altro mezzo no, e sul lago c’era l’arcobaleno, però dopo aver fatto la poetica per, diciamo, sette secondi, sono tornata a dormire.
E in realtà adesso c’è un sole spettacolare, per cui oggi possiamo davvero goderci la giornata.
Però volevo raccontarvi che ieri era sera di salsicce: quelle che dobbiamo arrostire noi sul fuoco, con mamma che parte con i tridenti e infilza.
E Fabullo ha fatto le piste perché ne ha mangiate solo due. Ma saranno le salsicce o i vostri pensieri, fatto sta che dopo ha camminato BENISSIMO. Giuro, davanti a testimoni è stato in gambissima.
E quindi potrei fare quella che si mette a pensare che poi riperde e quindi eccetera eccetera. Però mi sembra meglio andare a colazione.
Buona giornata.
Angela

sabato 27 luglio 2013

Di più.



Il caldo è decisamente arrivato anche qui, ieri pomeriggio volevo andare a passeggio ma sono tornata indietro: per carità, all’ombra si sta benissimo, copertina anche stanotte, finestra aperta e poi l’ho chiusa, però ieri sera i bambini erano un po’ sudatini.
E molto bene, anche perché qui se si mette a fare tanto fresco non scherza, e così la vita è più semplice se si può stare fuori.
E, banalmente, asciuga il bucato, perché l’asciugatrice non è proprio brillantissima!!!!
Papere anche ieri sera, con tanto di classifica sul paperino più rapido a prendere il pane, ce n’è uno che sembra un razzo. Che poi sono folaghe, ma chiamarli paperini è molto carino.
E Fabullino ha camminato proprio bene, ha fatto un po’ di passi senza incrociare niente niente: non tanti nèh? Però parecchi, che sono di più del niente del giorno prima. Poi era stanco e basta, ma proprio bravo.
In compenso ha deciso lo sciopero dei compiti: sta lì e guarda lo schermo, muto. O guarda per aria. Con la faccia scrupolosamente arrabbiata. Per cui sta lì i 20 minuti prescritti senza fare altro, e basta.
Ieri è anche arrivata la terapista Anja con la meringata, per festeggiare il suo onomastico: è quella che fa il trattamento del braccio a Fabullino, e con quella spalla che si ritrova gli fa benissimo. Lei è una di quelli proprio bravi qui, è davvero un piacere vederla lavorare. Stiamo cercando di spingere un tantino perché non ce la cambino mai nei diversi turni.
Buona giornata.
Angela

venerdì 26 luglio 2013

Respirare profondo.



Ieri il terapista Pawel è stato di nuovo molto contento, per cui gli ho chiesto di sentirsi libero di darci qualunque suggerimento per questo periodo polacco, in modo che renda al massimo.  Volevo capire se, per esempio, potrebbe avere un senso cambiare il programma facendo in modo di togliere qualche attività e invece aggiungendo del tempo con lui.
E mi ha detto che per il momento non toccherebbe niente, perché Fabullino ha trovato un buon equilibrio di lavoro e riposo e tuca nèn l’òn cha funsiùna: ovvio che non l’ha detto con queste esatte parole, ma quello lì era il senso. Anch’io penso la stessa cosa, però volevo sentirmelo dire per essere sicura di non trascurare niente.
In effetti le giornate sono pienissime eppure filano: siamo impegnati con le terapie dalle otto fino all’una e mezza, con qualche pausa nella mattina. Andiamo a pranzo verso le due, a nanna verso le tre, poi tra pep mask, i 20 minuti tassativi di compiti delle logopediste (dove di solito guarda per aria ma deve stare lì), magneto e fototerapia parte un’altra oretta. E poi cerchiamo di passeggiare un pochino, guardare le papere, stare con i bambini, prendere l’aria buona visto che il clima ce lo consente: perché anche questo è importante, fa parte dell’essere qui e non a casa, del non essere di cattivo umore e quindi di rendere al massimo nella terapia.
Ieri sera abbiamo di nuovo camminato: passato il primo giorno di grande sorpresa perché le gambette funzionano di nuovo, ovvio che sono nel panico perché incrocia, deve di nuovo riuscire a controllare i movimenti bene in modo da riuscire ad andare oltre alla spasticità. Calma calma calma. Respirare profondo. Concentrarsi sulle novità positive.
Quindi: ieri sera abbiamo di nuovo camminato in giardino e sul pontile per dar da mangiare alle papere. I cigni erano fuori dai piedi, così ci siamo goduti i paperini. E poi è arrivato anche il labrador della pet therapy. Poi sono arrivati i pescatori e abbiamo cercato di non rompere loro l’anima, altrimenti appendevano anche noi. Poi siamo andati sul dondolo. E poi Fabullo ha salutato tutti e ha fatto capire che siamo tutti molto carini e simpatici ma quando uno ha sonno non ce n’è per nessuno.
Buona giornata.
Angela