giovedì 30 aprile 2020

Trulla per le feste.

Esatto, teniamoci i buoni pensieri e intanto siamo realisti. E, siccome domani è vacanza, per noi fortunati perché uno ancora lavora, sono tutta trulla perché vuole dire che si guarda Fabu in due per tre giorni. E, in quanto trulla, pure filosofa.
E quindi dico anche: da qualche parte bisogna sempre partire e un pensiero tira l'altro. Per esempio: a forza di essere istruita da Salvatore sulle meraviglie cosmiche, ho imparato a riconoscere, da sinistra a destra seduta sul gradino: Sirio Betelgeuse Venere Coppela e Castore e Polluce in alto. 
Un primo passo, che non si dove porti. A me ha portato a riposare un quarto d'ora ogni tanto a guardare le stelle in primavera. Saggi di tutte le culture dicono che anche quello è già pregare.
La certezza è che sono stati quarti d'ora di riposo. E quindi va bene così.
Vi abbracciamo. Noi stiamo tutti bene e così speriamo di voi.
Buon Primo Maggio.
Buona Giornata.
Angela

mercoledì 29 aprile 2020

I consigli dei Professionisti.

Che bello sapere che a Cremona, in città, arrivano gli animali del bosco. Magari è un pensiero che non porta a niente, ma i professionisti del cogliere l'attimo, da sempre, consigliano di tenerseli strettissimi i pensieri belli.
Perché i pensieri brutti si sa che, uno dopo l'altro, portano a terribili gorghi cupi e pantanosi, lo dice la scienza con altre parole; e allora, praticare l'opposto, e, appunto, attaccarsi ai pensieri belli (e la scienza dice anche quello, serotonina e dopamina insegnano).
E lo so che tra le colline, quando il mondo è fermo (o quando lo è solo per noi, da tanto), tutto è 
più semplice: tutto ciò per dire che oggi c'è il sole. Non so da voi, ma qui ieri è venuta giù acqua a catinelle, come fosse un temporale estivo, con gli zampilli nelle pozze, e la cisterna dell' acqua piovana si è riempita troppo e io ovviamente mi sono dimenticata che poteva capitare e quindi non ho aperto il rubinetto e quindi ha strabordato e pazienza, oggi asciugherà. E invece oggi si potrà stare fuori, ed è anche il giorno in cui Fabu vedrà gli Amici della scuola, e tra una cosa e l'altra sorriderà, almeno un po'. 
Noi siamo sempre contenti di sorridere, almeno un po'. Noi professionisti.
Buona Giornata.
Angela

martedì 28 aprile 2020

Non si può dire, oh noi sterili polemici.

Il succo è questo: la leggenda della scuola inclusiva narra che a tutti vanno offerte le stesse opportunità, come fanno i montanari, che regolano il passo a quello meno allenato, e arrivano comunque in cima.
E nessuno ci rimette: perché, per esempio, se si organizza la gita in pianura invece che sul campanile di Giotto, non ditemi che il resto della classe ci rimette. Ci sono bellissime cose in pianura (facciamo un esempio fabullico, che si può fare perché noi qui siamo spiritosi? Boog sta ben in pianura, e ditemi che non è un riferimento galattico!).
La Signora Barbara ha ragione: perché il punto non è arrivare a dire: abbiamo studiato tutte le soluzioni, ma non troviamo la maniera per supportare quella situazione specifica lì, così delicata.
Il punto è: tirando le somme in questo esatto secondo, si può dire che gli alunni disabili abbiamo ricevuto le stesse opportunità degli altri? Magari con difficoltà, perché questa situazione è complessa per tutti, non scherziamo: ma le stesse opportunità?
No. Non si può dire. I dati stanno uscendo, e non si può dire. Lo dicono i dati.
Ecco perché la scuola inclusiva (minuscolo, dài) resta una leggenda, che però segue una legge: in emergenza funzionano solo le cose che funzionano in tempi ordinari. Infatti, i casi che funzionano esistono, ma sono casi.
Allora, prepariamo altri numeri per il lotto: come è uscita la nota ministeriale che riguarda i doveri del sistema sanitario nei confronti della casistica della neuropsichiatria infantile, il 23 aprile, con grande tempismo, ne uscirà una per la scuola inclusiva, sempre con il tempismo delle toppe a colori. E ci giochiamo questa data e quest'ora.
Roba da diventare ricchi.
Buona Giornata.
Angela

lunedì 27 aprile 2020

Tante toppe.

Fine settimana passato tra le scartoffie per la onlus, scrittura progetti che mi viene da piangere: fa che entrino alla veloce le liquidità che aspettiamo dai valdesi e che anticipino il pagamento del 5 per mille. Per cui, con Paulo Aimo Casalingo che guardava Fabu, io ho fatto due pomeriggi di scrittura matta e disperatissima. Allora: questi lavori io li aborro come l' orticaria e le frattaglie nel fritto misto. Però sono sempre contenta di scoprire che sono ancora in grado di concentrarmi per dei tempi prolungati. Sapete com'è: a forza di sentirsi dire che si è poco lucidi, del tipo: è normale che Lei non sia obbiettiva Signora Mia, non stia a pensare tanto che per lei è difficile,  ci siamo noi qui per questo, dicono Quelli Che Sanno. Ecco, uno un minimo di dubbio ce l'ha: mica per niente il mobbing è infido nel mettere la pulce nell'orecchio di essere inadeguati.
E stamattina, invece, ho già contattato i fornitori per i dpi, che ne abbiamo, però voglio essere tranquilla per il futuro. 
Tra l'altro, sono basita: il 23 aprile, giuro, non prima, il Ministero della Salute ha pubblicato le linee guida per i servizi di neuropsichiatria e neuro riabilitazione anche infantile, mettendo l'accento sulla fragilità fisica e emotiva di questi soggetti. La onlus, fatta da quattro poveracci in croce, aveva già attuato tutto dal primo giorno. 
Ma il 23 aprile pubblichiamo questa cosa? Verrebbe da dire solo per tutte le osservazioni che sono arrivate da parte delle famiglie. Insomma, la nuova toppa a colori.
E siccome che sono perfida, mi permetto un pensiero. Non sappiamo quale sarà la situazione di settembre; e, detto questo, ogni pediatra farà delle valutazioni specifiche per ciascuno, e giustamente.
Ma a parte questo, ho il lieve dubbio che la scuola inclusiva, per il bene dei disabili, sempre si intende, li terrà a casa in smart school, tanto è uguale. Facciamo così: sarà sicuramente solo un delirio persecutorio di noi Madri Isteriche. Ma se così fosse, ci giochiamo la data e l'ora di oggi al lotto. 
Buona Giornata.
Angela

venerdì 24 aprile 2020

Come il cristallo.

E per domani, buon 25 Aprile a tutti quanti, resistiamo più che mai.
Di questi tempi, è scontato dirlo, tutti quanti abbiamo ottimi motivi per dire che resistiamo.
E anche per festeggiare la libertà, da tante cose.
Va bene essere zèn, va bene dire che tutto è apprendimento, evoluzione spirituale e tutto quello che si può dire, su cui noi, personalmente, arranchiamo con molta fatica troppo spesso. Come dire? Consapevoli ma inadeguati.
Preso atto di questo, penso che sia condivisibile che tutti abbiamo scelto tante cose, ma non proprio tutte. La sofferenza non si sceglie, e basta. La sofferenza non è libertà.
Le splendide frasi per cui meglio soffrire che non vivere a fondo vanno bene quando si leggono sui libri, e dipende per cosa si soffre. 
Però, noi festeggiamo la libertà di pensare, di essere in grado di leggere le situazioni per quello che sono, magari per subirle, ma senza accettarle. E la libertà di dirlo, che non si è d'accordo: di dirlo educatamente, senza bugie, senza polemiche, a suon di dati di fatto.
Primo, perché le bugie non si dicono e l'educazione è sempre dovuta. Secondo, perché è un'arma infallibile contro l'annientamento, è un'arma fastidiosa, temibile ed efficace.
Ecco, quella libertà lì non è mica scontata: l'educazione passa anche dallo studiare e ricordare la storia, che ci insegna, appunto, che pensare, capire, esprimersi,  sono una conquista che va sempre protetta e lucidata come i cristalli preziosi.
Per questo la libertà si festeggia. E resistiamo insieme.
Buon 25 Aprile a noi Amici. Vi abbracciamo.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 23 aprile 2020

La migliore risposta.

Per quelli in quarantena da sempre, è sempre incedibile godersi le cose. Soprattutto, è incredibile scoprire di essere capaci di godersele, non si sa per quale santo.
Per cui, ieri pomeriggio, abbiamo fatto il nostro incontro settimanale con la classe di Fabu, e internet ce l'ha concesso, bontà sua, e Fabullino è stato proprio contento. Poi ha cominciato a farla lunga, e siamo andati in bagno, e poi siamo tornati, e poi questo e quell'altro e poi chissà, insomma, seduto lì non ci voleva più stare. Oltretutto, è stata una giornata in cui si è lamentato tanto di tutto. 
Ed era anche ora di preparare il ritorno di Paulo Aimo Operativo, perché meno cose possibile vengano toccate e poi il lavoro per sanificare sia breve. 
E, fatto quello, siamo stati fuori. 
Ecco: per noi in quarantena da sempre, sempre troppo stanchi per organizzare gite varie al supermercato, anche quando non si facevano le code, ciò che ora cambia è che nessuno entra in casa nei momenti più disparati, portando risate compagnia e racconti.
E quindi, noi fortunati della quarantena, il vicinato lo vediamo tra i giardini, si sa.
Però ieri è stato speciale, da cui lo stupore: perché erano un po' di giorni che non uscivamo per il tempo, e abbiamo passeggiato avanti e indietro, un po' chiacchierando e un po', solamente, godendoci l'aria pulita e profumata. Che è stato difficile imporsi di rientrare, per organizzare cena e farmaci della sera.
E Fabullo, così, solo avanti e indietro, di qualche giro di ruota avanti e qualcuno indietro, era felice, non chiedeva di fare altro, stava lì a guardare ed ascoltare.
Ecco, che lui, e che noi, si riesca a godere di certe cose, per degli sprazzi dilatati, è per me sempre fonte di meraviglia. Non riesco mai  a capire se questo sia anche una fonte di ammirazione, di insegnamento, o di pena infinita per Fabullino, che riesce a ricavarsi dei momenti felici. E il dubbio lo risolvo mettendo il copriletto in lavatrice, mi sembra la risposta migliore.
Buona Giornata.
Angela

mercoledì 22 aprile 2020

Impressione, senza sole che si leva.

Dichiarazione di intenti: oggi mi cerco rogne. Strano, dice LA PAOLA, mai lo fai. 
Vabbè, oggi lo dico prima. Però: sono rogne che riguardano le impressioni delle Madri Isteriche.
E, in quanto impressioni, devono essere vissute come tali: per intenderci, non possono essere messe agli atti, Vostro Onore. Se sono fastidiose, pazienza.
Allora: quello che capita, giustamente, è che ci si muove per una ripartenza a maggio. 
Però, nelle aree come il Piemonte, in cui i numeri sono ancora alti, la ripartenza è un'evidente e corretta necessità economica, ma i medici hanno dei bei dubbi. E, ovviamente, i dubbi riguardano soprattutto tutte le categorie più fragili fisicamente, come gli appartenenti alle Famiglie Isteriche. 
Quindi, partiamo con le impressioni. Sono solo impressioni, badate bene. Il quadro con i riflessi sul mare e le barchette e il soleil che si leva, è sicuramente meglio, si sa.
Quelli Che Sanno sono poco pervenuti in tutto questo periodo. Quando poi sono pervenuti, sono stati, come dire, poco utili. O anche, come dire, poco opportuni. Nel senso che siamo passati dalla prima fase: Signora Mia, non possiamo offrire nulla, lo sa che è pericoloso. 
Alla seconda fase: possiamo fare chiacchierate, o adesso possiamo anche vederci. 
Ma le chiacchierate non sappiamo come incastrarle, e  i medici non sono così d'accordo di vederci, qui i saturimetri li usiamo spesso, mica solo ora. 
Signora Mia, Lei non è mai contenta,  offriamo i servizi e non li accettate.
Insomma, l'impressione è che Le Madri Isteriche debbano sentirsi in colpa.
C'è anche un'altra impressione: che il giro di boa sia arrivato a inizio di un nuovo trimestre, e le Madri Isteriche hanno l'impressione che sia un momento di rendicontazione economica per l'acquisizione di nuovi fondi. 
Le Madri Isteriche allontanano immediatamente l'impressione che i propri handicappati di famiglia (uhh che brutta parola!!! Pazienza.) siano un tantino soggetti economici prima che attori protagonisti. 
Capitolo scuola: i problemi della scuola on-line a tutti i livelli ovviamente sono  emersi, è faticoso per tutti, insegnanti e allievi, sia per gli aspetti tecnologici che per quelli relazionali. 
Sottocapitolo:  i figli handicappati (ma sempre brutte parole!!! Ma sempre: pazienza). Dalla raccolta delle impressioni, ci sono state, e ci sono, situazioni che hanno fatto il possibile per essere accettabili. Insomma: che ci hanno provato. E tante situazioni che non sono pervenute, anche lì: nel senso che mentre gli allievi sani hanno abbiano avuto un loro orario quotidiano, quelli non sani solamente in rarissimi casi hanno visto la strutturazione di un programma ad hoc per loro, fosse anche di pochi minuti per mantenere i tempi di attenzione, fosse anche appunto strutturato non in diretta.
Per cui: non è stato tanto chiaro che cosa abbiano fatto una bella parte di figure professionali che agli allievi handicappati sono dedicate e che per loro esistono nell'organico.
Moltissime sono le situazioni in cui sono le Madri Isteriche che hanno dovuto sollecitare un contatto didattico e sociale.
Molte sono le situazioni in cui le Madri Isteriche sono state trattate con freddezza o poca simpatia: poiché le Madri Isteriche sono anche delle maniache ossessive, hanno letto un po' tra le righe il seguente messaggio: è già difficile sempre occuparci di suo figlio, si figuri ora, certo che ne avete di pretese.
Anche lì, ad un certo punto, sono arrivate più offerte di contatto, come se ci fossero state verifiche: solo che le toppe a colori mal si adattano, e diventa difficile imporre momenti di attenzione a chi è in difficoltà se  non lo si è fatto per molto tempo.
Poi c'è il capitolo seguente: quello dei professionisti privati (liberi professionisti o pagati da strutture pubbliche) che, giustamente, stanno facendo la fame e sono disperati. Per cui chiedono alle Famiglie Isteriche di riprendere i trattamenti, pressanti. Le Madri Isteriche sono d'accordo perché ne hanno bisogno, anche per evitare dolori maggiori. Ma i medici dicono di stare ancora attentissimi e mettere tante cose sulla bilancia. Le Madri Isteriche lo dicono ai professionisti, che sono Isterici per i loro motivi, e, come dire, perdono un pochino le modalità comunicative proprie dei profili professionali.
Vabbè, Signora Mia, però adesso è contenta, le impressioni sono impressioni, su feisbùc può leggere tante altre cose invece che quelle lì, e piantiamola.
Che poi le impressioni siano rilevate da indagini che su feisbùc non ci stanno, pare che poco importi. 
Insomma, se le Madri Isteriche si limitassero a non usare i congiuntivi, meglio sarebbe per tutti.
Buona Giornata.
Angela

martedì 21 aprile 2020

400 volte.

Ieri un Amico della classe di Fabu gli ha mandato un videomessaggio tutto per lui: questo Amico è un musicista, per cui gli ha suonato e cantato una canzone. Io, che ho 25 anni, quel cantante lì non lo conoscevo, ma Michi mi ha spiegato che è appunto perché ho 25 anni, quindi non è che ci sia da stupirsi.
Però questo Amico è un mito riconosciuto, bravo da brividi. E Fabu felice, abbiamo già guardato il video almeno 400 volte.
Povero Fabullino nostro, che pena quando vorrebbe fare. Noi abbiamo mille idee di cose per lui, sono le energie che mancano. Le ore della giornata non possono bastare.
È un dato oggettivo: contare il tempo che serve a fare ogni cosa e prevedere almeno 5 ore di sonno per notte, 8 nel fine settimana. Non è questione di essere bravi: è che da Torino a Roma in mezz'ora non ci si va, nemmeno con la Lamborghini della polizia e un pilota provetto.
Punto. Per cui non è una questione di sensi di colpa. È che non si può fare e basta. 
Dio salvi gli Amici di Fabullo, quello sempre.
Buona Giornata.
Angela

lunedì 20 aprile 2020

Brillanti e non.

Amici amatissimi, noi stiamo tutti bene e così speriamo di Voi.
Siamo contenti di leggere che i numeri calano, un po' meno che qui e da Boog calano ancora poco, e speriamo nelle prossime settimane.
Ci facciamo domande cosmiche, del tipo: ma se veramente i mezzi pubblici avranno ingressi prenotati e limitati, le corse verranno moltiplicate per 10? Quando è noto che alcune città e aree metropolitane non hanno fisicamente i mezzi? O hanno 100 anni e pigliano fuoco?
E quindi lo smart working, magari meno assoluto, per carità, verrà incentivato? Oppure tutti useranno la propria auto e, ad esempio, Torino arriverà alla paralisi totale, cosa che era già tangibile quando centinaia di pendolari al giorno salivano sui carri bestiame dall'area  della città metropolitana? Quindi, per esempio, si passerà la giornata in tangenziale? 
E poi lasciamo perdere  questi pensieri qui e ci affidiamo a Quelli Che Sanno, sempre brillanti.
Appunto perché di brillanti al mondo ce ne sono già assai, nel fine settimana abbiamo piegato ceste su ceste di bucato pulito e fatto ciò che meglio ci viene. 
I mentecatti, mia cara? Dice LA PAOLA. Quelli, dico io. Anche perché ho letto (e archiviato, io serpe) una serie di mail che Quelli Che Sanno hanno scritto alle Madri Isteriche: erano talmente deliranti che i casi sono due: o Quelli Che Sanno non raggiungono il  livello cognitivo dei paracarri; oppure, loro che sanno, si adeguano al comprendonio delle Madri Isteriche, che sono appunto mentecatte.
E allora diamo loro ragione, così sono trulli.


Buona Giornata.
Angela

venerdì 17 aprile 2020

Essenza o ente, questo è il problema.

Volevo dirvi che l'inverno non è mai giunto, l'aprile è ancora qui, maggio non è arrivato, ma il canto del cucù sì.
A dimostrazione del fatto che la cultura popolare si deve adeguare al cambiamento climatico anche quest'anno. E noi siamo sempre contenti di sentire il cucù.
Un po' fa parte delle fortune: di quelli che la quarantena la sentono meno perché prendono aria sole e luce. Non fanno il giardino perché è tutto pelato senza pioggia, pieno di erbacce infestanti, di pidocchi su due piccoli ma coraggiosi ibischi, di cavallette di tutti i colori e dimensioni a causa della siccità, ma anche di lumache che neanche nel sottobosco più umido. Mah. 
E un altro po' fa parte delle meno fortune, cioè delle cose che vedono quelli in quarantena da una vita.
Però vi dico questa: che ieri è finita la faccenda penosa dei pannolini di carta velina. O meglio: la Farmacista In Gamba deve ancora provare a fare l'ordine sulla loro piattaforma, ma siamo tutti ottimisti. 
Sostanzialmente: la dottoressa, che si è trovata a sprecare un sacco di tempo per una boiata, ha fatto la prima fase di prescrizione senza intasare il servizio di visite inutili. Poi le prescrizioni andavano ritirate ma il mondo si è paralizzato e nessuno poteva ritirarle. Allora, sempre la dottoressa, ha organizzato tutto per fare la parte di burocrazia e consegna dei documenti, cioè quello che sarebbe stato a carico delle Famiglie che però non potevano fisicamente farla.
Così tutto è arrivato nell'ufficio della Signora In Gamba, che si occupa delle autorizzazioni degli ausili, che mi ha telefonato. Quindi insieme abbiamo riassunto la faccenda, perché anche lei si è trovata a fare un sacco di lavoro per il cambio dell'appalto che si è rivelato inutile dall'inizio, perché è stato chiaro da subito che il prodotto non era utilizzabile.
Le ho raccontato il pasticcio in cui si sono trovate le famiglie e che è stato man mano risolto dalla Dottoressa, che anche lei ha pensato man mano come fare. Per cui la Signora ha organizzato di mandare direttamente avanti tutto con le farmacie, intanto che noi Famiglie ci passiamo voce di parlare con le farmacie stesse, che così verificano che tutto man mano funzioni.
Insomma Quelli Che Fanno hanno risolto un problema che poteva non esserci.
Ohhh, mia cara, dice LA PAOLA, che bello che oggi non dici nemmeno una cattiveria.
Ma certo, dico io. Volevo aggiungere che Quelli Che Fanno non necessitano di inventare servizi inesistenti per fatturare per far vivere un'inutile essenza (non sapevo se usare il participio presente, che sarebbe stato ente, senza apostrofo).
Le Madri Isteriche che usano i participi e i concetti filosofici sono odiose.
Noi stiamo bene e così speriamo di Voi, Vi abbraccio.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 16 aprile 2020

Gli Amici che fanno.

Ieri la tecnologia ci ha assistito per ben un'oretta e Fabullino ha partecipato alla telefonata di classe, arrivando perfino a vedere in faccia qualcuno. È stato davvero contento. Oltretutto tutti lo hanno trovato benissimo, ed è vero, perché mangia come non mai e beve tanti liquidi, per qualche oscuro miracolo che fa che regga. 
Poi, giusto per essere coerenti, Internet ha deciso di non concedersi più, Wi-Fi andata. E solo con i dati in casa il segnale è poco, e sugli schermi piccoli, comunque, è poco significativo per Fabu.
Insomma, abbiamo fatto gli studenti medi, che diventano matti sulle piattaforme, banalmente la Michi ogni mattina. Certi giorni lisci e certi giorni per la carità. Fabu, però è stato davvero contento, di vedere la scuola. Come è sempre felice di vedere i loro video in cui fanno delle cose per lui, li guarda e li riguarda cento volte, canzoni, chitarre, documentari. Insomma, sono Quelli Che Fanno.
Povero Fabullino, quanto ha amato i suoi Amici a scuola, quanto. Tristezza nella tristezza, per lui erano veramente tutto.
E quindi, ieri,  dopo un po' di tentativi, siamo andati in giardino, approfittando della fine del vento gelido che ci aveva martellato.
Ed è un'altra cosa che sta facendo bene a Fabu, l'unica contingenza cosmica favorevole, che possiamo stare fuori, perché è il clima giusto. Sappiamo già che il primo ostacolo saranno le zanzare, che quando arrivano addio.
Per adesso facciamo quelli che ne approfittano, noi maestri decennali del cogliere l'attimo. Facessero il master, saremmo esimi professori dell'argomento.
Ma non è vero: perché nei master di sopravvivenza mentale, le Madri Isteriche sarebbero sì le maggiori esperte, ma non lo saprà mai nessuno perché le Madri Isteriche non hanno tempo. Per  cui, per sempre, sono fantasmi. 
E quindi? Quindi Quelli Che Sanno qualcosa devono fare per giustificare la propria esistenza e si inventano tutta una serie di cose on air.
La valutazione sarebbe semplice: basterebbe guardare l'equivalente "in presenza fisica" dei vari progetti tanto amati, e, per documentare, ci sono per esempio le foto delle presentazioni. Ricordiamoci che progetto è sinonimo di finanziamento.
Chi c'è alla presentazione di quei progetti che tanto dovrebbero avere un impatto, e quindi coinvolgere gli interessati? Semplice: ci sono solo Quelli Che Sanno. 
Ma è giusto: basta cambiare prospettiva e definire chi siano, gli interessati.
Ecco, le robe on air vanno molto meglio, nel senso che  è ancora più facile da dire che si fanno.
Le Madri Isteriche non hanno tempo di dire che sono tutte boiate. Quindi, è tutto perfetto, non c'è nemmeno dissenso. 
Guardi Signora Mia, dicono Quelli Che Sanno con la faccia verde, noi facciamo bellissime cose, le famiglie non partecipano per scelta personale, ma noi siamo qui per confrontarci. (Le Madri Isteriche chinano il capo e giurano con il sangue). 
Io vorrei dire che hanno ragione: se Quelli Che Sanno fanno bellissime cose e i Genitori Isterici sono sempre insoddisfatti, ma basta, troviamo delle soluzioni. Cambiamoli! Cambiamo i Genitori Isterici, dico.
Buona Giornata. 
Angela

mercoledì 15 aprile 2020

Gli inattendibili.

Mettiamola così: per anni e anni e anni i Genitori Isterici hanno sentito fior di dibattiti e tavoli tecnici in cui il presupposto era: superiamo il concetto di normalità, non esiste, è brutto, dobbiamo partire dal fatto che ognuno fa a modo suo.
Bello, nobile e giusto: quando si parla di fare sport, guidare un'auto, scrivere un trattato di fisica comparata, programmare in un altro modo il timer del forno.
Ok: lì abbiamo la disabilità che diventa abilità.
Ma poi: i Genitori Isterici, quelli con i figli handicappati, giusto per fare gli ignoranti come è richiesto ai Genitori Isterici,  ascoltavano e avrebbero voluto che si parlasse di: mangiare dormire lavorare uscire di casa rientrare avere i soldi per.
Però no, perché bisognava superare il concetto di normalità. Quelli erano bisogni talmente scontati che non valeva la pena parlarne. Il discorso non era: bisogna superare certi pensieri, ma i parametri di base vanno garantiti, altrimenti questo meraviglioso incontro sul teatro/la cucina/ l'arte per tutti non valgono niente.
Adesso, sono i bisogni di tutti: ed è chiaro che si anela ad un ritorno alla normalità, non si discute su questo. Anzi, si discute sulla difficoltà di questo ritorno, sotto tutti gli aspetti.
Ma allora: o tutta la società è troppo poco zèn, e si attacca a delle cose insulse (non la borsa firmata, ma il tempo e il modo di mangiare e di uscire di casa, il tempo per vedere gli Amici), oppure Quelli Che Sanno hanno sbagliato tutto. 
Chissà se qualcuno se ne accorgerà. Mah.
Chissà se la pianterai mai di cercarti rogne, dice LA PAOLA. Ma vah, dico io, chi vuoi che mi ascolti, e mi legga. Poi si sa che sono inattendibile. Tutti i Genitori Isterici lo sono.
Per cui vi conto che all'alba mi sono ricordata che era mercoledì, tutto più rimbambito che mai perché ieri era martedì e non lunedì. Insomma, avete capito.
Per cui sono volata fuori in vestaglia a mettere l'indifferenziato che avevo dimenticato ieri sera. E non ero manco l'unica. Però non si è svolto alcun assembramento in pigiama, giuro: saluti a svariati metri.
Buona Giornata.
Angela

martedì 14 aprile 2020

Il Nonostante.

Amici di Fabullino, noi stiamo bene e così speriamo di voi.
Che sia stata davvero una Pasqua in cui ricordarsi l'Amore per il mondo, noi concordiamo in pieno, l'idea di sorridere nonostante. Che non vuol dire essere superficiali, né essere bambascioni che se le bevono tutte, né dire che tutto va bene, né accettare affermazioni varie senza leggere tra le righe. 
Nella nostra esperienza di vita quotidiana, vuol dire amare alla follia gli atti di gentilezza, anche quelli a casaccio, che se anche servissero solo a sorridere un po', vanno bene. A noi, personalmente, in famiglia, questi atti qui, da parte degli altri, hanno sempre reso la vita non facile, ma più semplice di sicuro. È l'esercito di Quelli Che Fanno che si contrappone a Quelli Che Sanno.
Anche perché, diciamocelo, di questi tempi qui, in cui tutto è stato messo in discussione, e l'aria si pulisce e i fiumi sono più limpidi, e le toppe a colori messe su istituzioni assenti si scuciono e tutto affonda, diventa difficilissimo non farsi almeno sfiorare dall'idea che il mondo abbia qualcosa, forse un'anima, che ad un certo punto decide e basta.
Poi che da tutto ciò veramente qualcosa si impari, màh.
E quindi? E quindi noi abbiamo fatto la spesa, un'ora e un quarto di coda, per fortuna con una temperatura meravigliosa, una coda civile, gli uccellini sugli alberi di fianco. Poi abbiamo riposato meglio, perché Paulo Aimo In Vacanza era a casa anche ieri. Abbiamo tagliato l'erba. Tolto tutte le tende e stamattina lavo l'ultimo paio. Sbrigato un po' di scartoffie ma mica tutte, ci vorrebbe una mezza giornata in cui si fa solo quello senza perdere la concentrazione.
Chiacchierato con tutti quanti a distanza senza assembrarci. Fabu ieri è stato assai disturbato, speriamo non arrivino rogne. Speriamo abbia solo mal di schiena: abbiamo provato a trattarlo un pochino ma, ovviamente, da noi non vuole.
Vi abbracciamo, dateci vostre notizie, vicini e lontani.
Buona Giornata.
Angela

venerdì 10 aprile 2020

Che sia.

Bilancio di una nuova settimana da parte delle Madri Isteriche: momenti di approfondimento ed evoluzione interiore attuati seguendo lezioni on line o aprendo link? Zero, non hanno avuto tempo. Inizio di nuovi hobbies (dite alla PAOLA che mi è venuto il plurale) cogliendo la vita sospesa: zero, non hanno avuto tempo. Soddisfazione di fare lavori rimandati (fare risplendere vetri, che diventano cristalli iridescenti; lucidare scarpe che diventano morbidissime; cucinare piatti nuovi, che attivano nuove percezioni di gusto e olfatto, nuove competenze motorie, nuove conoscenze di altre civiltà, nuovi circuiti neuronali in generale): zero, non hanno avuto tempo. Frequenza di formazione professionale online, vista la grande offerta anche gratuita, che sarà utile alla ripartenza? Zero, non hanno avuto tempo. 
Ma Signora mia, ma Lei dice sempre quelle! Dicono Quelli Che Sanno.
Attenzione: è un'affermazione che tocca i vertici e gli abissi della Verità. 
Sono sempre quelle perché sono sempre quelle. Perché nulla è cambiato. Per le Madri Isteriche nulla è cambiato. È cambiata in peggio per quelle in cui si perde la fonte di reddito, quello sì.
Quelli Che Sanno sono stupiti, questo mondo offre continue fonti di meraviglia. 
Certo che nessuno come te per cercarsi rogne, mia cara, dice LA PAOLA. Ma non è vero, dico io: bastava stare attenti e un mese fa avevamo già reso il servizio di mettere giù le linee di rendicontazione a Quelli Che Sanno, meriterei un premio, altro che rogne.
Però, proprio nella coerenza di ciò che non cambia, c'è una notizia che è davvero rassicurante: leggo di persone che hanno riunito calzini. Qui no, continuano imperterriti a entrare in coppia nelle procedure di lavaggio e a uscirne spaiati, non è cambiato nulla. 
E il Cugino Toscano, in terra etrusca,sostenitore su base sperimentale e quindi scientifica,  del passaggio dei calzini in altre dimensioni, sorride: la scienza è scienza, non basta la pandemia a cambiare certi assiomi. Poi prende il caffè, sorride, e ascolta l'aria del mare.
Amici miei dilettissimi, noi stiamo bene e così speriamo di voi. Vi abbracciamo e Vi ringraziamo perché tra le  cose che non cambiano, ci sono anche quelle belle, cioè Voi che sempre siete.
Vi abbracciamo forte fortissimo, e che Buona Pasqua, sia.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 9 aprile 2020

164 miliardi di volte.


Diciamoci la verità: come tutti siamo preoccupati di tutto, e quindi anche per la Onlus.
In primo luogo, ovviamente, per i pazienti, che avrebbero bisogno di tante cose che ora non si possono fare.
Alcuni, come Fabullo, avevano appena fatto la botulina, quindi andavano mobilizzati. Altri, sempre come Fabullo, andavano mobilizzati a prescindere. Tutti i pazienti patiscono ovviamente l’isolamento; quelli con problematiche di tipo cognitivo o relazionale, ne soffrono ovviamente tantissimo.
La Onlus sta cercando di essere vicino alle famiglie in ogni modo, dando consigli, facendo videochiamate, cercando di fare una diagnosi di causa dei problemi che emergono di volta in volta, e di aiutare le famiglie a gestirli di conseguenza. Ovviamente siamo consci che si tratta di acqua fresca: nel senso che, se già la situazione delle famiglie fragili è complicata in tempi normali, che per i Genitori Isterici non esistono, figuriamoci ora.
Detto terra terra: se io faccio la Mentecatta per raccontare la favola ai bambini, lo faccio con il cuore e con immenso piacere, ma sono la prima a sapere che si può strappare un sorriso, ma le giornate rimangono tanto ma tanto difficili.
Poi siamo preoccupati per le famiglie per il futuro, per ciò in cui cerchiamo di sostenerle, cioè l’aspetto del supporto economico per le terapie, che, paradossalmente, saranno ancora più fondamentali nel futuro per cercare di rimediare un pochino ai problemi che sono insorti nella pausa forzata.
E dovremo ovviamente rivedere tutti i progetti, cercando di coprire prima di tutto le spese fisse: perché, se non le copriamo, poi non ci siamo più. Però vuol dire che, se tutto finisce in quella copertura lì, resta di meno per le famiglie: le quali, come tutti, stanno patendo anche della problematica economica, partendo da una base che, già di per sé, è molto basica. Molto molto.
Insomma, preoccupazioni logiche e concrete.
Però ci sono le buone notizie. Anzi, per i nostri parametri sono buonissime: perché hanno assegnato i fondi del 5per1000 del 2018 (sempre con calma, neh?). E riceveremo, magari non troppo tardi, normalmente ad agosto, speriamo prima, 4483 euro, che sono praticamente 1000 euro in più rispetto agli scorsi anni: che arrivano da 164 persone che hanno pensato a noi. Che vuol dire 164 miliardi di Grazie, davvero di cuore.
Grazie sempre, ma questa volta ancora di più, perché sicuramente questi soldini questa volta sono più vitali che mai. Sembra sempre che tutto sia difficile, e, paradossalmente, lo può diventare di più, come ora. E, sempre paradossalmente, ci sono anche degli spiragli inaspettati.
E quindi, vi abbraccio sempre tutti quanti, perché gli Amici di Fabullo la Onlus l’hanno voluta e creata con noi, e sempre ci sono vicini. Sempre sempre sempre.
Tutti in gamba, 25enni miei dilettissimi.
Buona Giornata.
Angela


mercoledì 8 aprile 2020

Come papere e tacchini.

Uhhhh, mi sa che i mestoli sono a riposo, ma, come dire, pronti allo scatto, ho come questa impressione. E grazie degli incoraggiamenti, in qualunque pagina stiano, e su quale stella luminosa!!!
Parlando di mestoli, se non altro, mi consolo: i malumori studenteschi coinvolgono svariate latitudini e non solo la nostra. 
Ieri abbiamo veramente fatto vita da cortile, come le papere, mia cara, dice LA PAOLA? Ma si capisce, dico io, pure i tacchini.
Nel senso che c'erano quattro ceste dico quattro di bucato da piegare, e quindi lo abbiamo fatto fuori in giardino, con una vicina sul terrazzo, un'altra seduta nel suo giardino, oltre la siepe e in alto, e gli Zietti che ogni tanto si affacciavano dalla vigna oltre al garage.
E Michi Studentessa esortata a fare la cura della luce per il malumore per almeno mezz'ora, nel senso di mettersi fuori a leggere.
Come dire, le chiacchiere da cortile. Infatti dicevamo che sembra la vita che si faceva nei vicoli stretti e bui, quando le case erano una stanza senza finestre, nulla si aveva se non le parole da condividere, e, per forza di cose, tutto si faceva in strada. 
In strada no, perché le distanze ci vogliono, e quindi in giardino per sfruttare luce del sole, sorrisi e discorsi. 
Noi fortunati, immensamente, ad avere 25 passi di giardino, non importa se pieno di erbe infestanti che non cresce più il prato, e degli Amici che hanno il piacere di stare seduti con noi, seppure a svariati metri.
Noi stiamo tutti bene e così speriamo di voi. Mi raccomando, tutti in gamba, soprattutto Boog, che sta andando meglio ma rimane mistica da quelle parti lì.
Buona Giornata.
Angela

martedì 7 aprile 2020

Forse non da dire.

Ci vergogniamo  quasi nel dirlo, ma ieri abbiamo trascorso una giornata da fortunati: Fabu in questo periodo mangia come il mitico Bucefalo; abbiamo trascorso un paio d'ore fuori in giardino a passeggiare, 25 passi dalla porta al garage e ritorno; abbiamo chiacchierato con tutto il vicinato, urlando come anatre, perché dobbiamo stare lontani e abbiamo anche riso, e questa è l'immensa fortuna della vita tra le colline, dove il silenzio e il canto degli uccellini sono gli stessi sempre; il collega di Paulo Aimo Operativo che divide con lui l'ufficio, in quarantena in attesa di esito di tampone perché era stato in contatto con un paziente poi deceduto, ha ricevuto il risultato ed è negativo, e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo; tra un cortile e l'altro abbiamo ricevuto la purea di patate, che non è nelle nostre possibilità preparare ma alla fine la mangiamo sempre in quanto benedetti; abbiamo somministrato farmaci solo 12 volte e non 26.
Insomma, da vergognarsi dire queste cose in un momento come questo. O forse è giusto dirlo: perché è giusto ricordare gli Isterici come noi che l'emergenza, la clausura e la malattia la vivono ogni singolo giorno, e quindi, quando non succedono guai, siamo contenti.
Se risultiamo fastidiosi, perché Quelli Che Sanno dicono che diciamo sempre quelle, pazienza.
Buona Giornata.
Angela

lunedì 6 aprile 2020

Quegli Argomenti lì.

Ahhh l'Argomento Scuola, con l'aggravante dell'Argomento Maturità, in questa casa va toccato con le pinze a manico lungo. Le quali, non dovessero esistere, le brevetto io di persona personalmente, potete giurarci.
Ma ho come l'impressione che non saremo gli unici.
L'Argomento Scuola ha un senso nella vita solo se si sta seduti con gli amici di fianco. Lo stare a casa è bello se non c'è nulla che riguardi la scuola da fare.
L'abbinamento stare a casa facendo lezione senza vedere gli Amici è contro ogni regola civile. E anche contro ogni possibilità di buon umore. Insomma, chissà se a Firenze volano mestoli.
Poi c'è l'Aggravante Maturità: che non si capisce ancora bene. Però: se sono uscite quelle materie lì che fanno schifo, matematica e scienze al linguistico, e adesso vogliono farci fare solo un grande colloquio, non è che può venire loro in mente che dobbiamo portare TUTTE le materie, tipo anche tedesco, non possono farci questo, non possono decidere così, emergenza o non emergenza.
Tempi scolastici cupi, nonché categorici, mettiamola così!!!
Noi siamo stati in giardino a guardare a distanza i vicini che alzavano macchine e cambiavano ruote, e Fabullo è già uno di quelli fortunati.
Buona Giornata.
Angela

venerdì 3 aprile 2020

Il Giapponese un'altra volta.

Le Madri Isteriche, da sempre inadeguate, sono però maestre nel dire ciò che il mondo vuole sentirsi dire, e su questo giurano sempre con il sangue.
Per cui al discorso: ohh almeno voi tirate un pochino il fiato, potete leggere fare ginnastica cucinare studiare il giapponese, senza correre di qua e di là per le terapie; ecco, a questo discorso hanno imparato a essere evanescenti.
Perché la risposta, per quelli più fortunati, che siamo noi, sarebbe che per fortuna non siamo malati e non abbiamo perso l'unico reddito per 4 persone. Perché, per il resto, a pensarci bene, e anche a pensarci superficialmente, non è cambiato proprio niente: ci sono stati anni scolastici in cui, già a questo punto, avevamo sfruttato ancora meno quelle ore di compagnia degli Amici.
Quindi, gli undici  decimi dei film e libri gratuiti e musei virtuali, e dei corsi di rinnovo spirituale per superare la sfida delle difficoltà per evolversi,  non verranno nemmeno aperti neanche stavolta. 
Diciamo che se simili concetti provenissero da Quelli Che Sanno, le Madri Isteriche sarebbero meno evanescenti. Ma Quelli lì stanno bene attenti a evitare ogni contatto; in caso di problemi, per cui venissero poi interpellati, la risposta sarebbe la solita: ma noi eravamo qui, nessuno ci ha chiamato.  Le Entità, insomma, l'Essere per Esistere, allo stato puro, senza che si capisca mai perché. 
Per cui le Madri Isteriche sono assai nervose quando viene chiesto: come ti mando il link?
La risposta, che non si dice, sarebbe: mandalo come vuoi, tanto per aprirlo servono due mani, e io non le ho libere dalle attività di sempre, per cui rimarrà bello chiuso, quel link.
Invece, la cosa sincera dal cuore, è che sono contenta che stiamo tutti bene, noi Amici, e che sono contenta di abbracciarvi sempre virtualmente, e quindi sì, anche in questo siamo più fortunati degli altri.
State in gamba.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 2 aprile 2020

Pensierone.

Quindi: stiamo tutti bene e così speriamo di voi.
La Pediatra Santa Subito, che arriva sempre alle cose molto prima che le esplicitiamo noi, perché ai bambini ci pensa davvero, valutando che Paulo Aimo Operativo lavora in una struttura sanitaria, assolutamente non a diretto contatto con i pazienti, ma a contatto con chi è a contatto, dice questo: Per favore, preparate una relazione dettagliata su tutte le modalità di assistenza di Fabu durante la giornata, come dare i farmaci, come lavarlo nutrirlo vestirlo usare gli ausili. Perché se vi ammalate voi, io possa seguire che venga accudito al meglio.
Dottoressa, faccio testamento, come fanno i ricchi e titolati? dico io.
Detta così è brutta, dice lei. Però lo faccia, per favore.
Ha ragione, la Pediatra Santa Subito. Ha detto quello che facciamo finta di dimenticare.
Me lo ha detto lunedì. Io ho iniziato, ma sono al pian dei babi (sempre per la filologia piemontese, molto ma molto in basso). Perché è lunghissimo: ho già scritto mezzo poema su come lavarlo, mettergli tutti i separadita e i tutori, e non ho ancora spiegato come dare i farmaci del mattino, inframezzati alla toeletta e distanziati, aspettando tra una crisi e l'altra. E quindi ci metto un'eternità e siamo sempre lì: devo scrivere bene cosa faccio con Fabullino, ma non ho tempo perché devo occuparmi di Fabullino.
E poi, diciamocelo, è un tantino pesante.
Vi abbraccio, cosa vi devo dire.
State tutti in gamba. 
Buona Giornata
Angela

mercoledì 1 aprile 2020

Lo spiegherebbe.

La Ragazza Venuta Alta è un mito assodato e riconosciuto.
Quando l'abbiamo conosciuta non parlava, non girava la testa, non la controllava. Adesso ho dimenticato di dirvi che i cartelli che fa vedere li ha scritti lei, sostenendole il polso e basta.
Scritti vuol dire anche elaborati: con quel linguaggio e quei pensieri.
Attenzione: ci ha mandato quel messaggio perché è ciò che ha desiderato e scelto di fare.
Per cui blocchiamo immediatamente il passaggio successivo di Quelli Che Sanno: che è l'espressione dolce e saputa di chi dice: cara ragazza, sempre sorridente, così è contenta.
La devi piantare, mia cara, di anticipare le cose dette, dice LA PAOLA, lo sai che si infastidiscono. 
Perché la Ragazza Venuta Alta può anche spiegare per filo e per segno cosa si provi a ricordare tutto, a distinguere il prima dal dopo come ci fosse una diga,  ad avere tanti progetti e a trovare sempre e solo Quelli Che Sanno, infastiditi perché c'è qualcuno che non fa loro un monumento per la gita al supermercato, che gente ingrata.
La Ragazza Venuta Alta spiegherebbe che handicappato sì, scemo no. 
Buona Giornata
Angela