E che sia benvenuto Mattia, nuovo piccinissimo! Boiafaus, come si dice da queste parti, fa un po' effetto per noi 25enni cronici, insomma, guardare i pronipoti e gli antenati e Wilma prendi la clava, per intenderci.
Ahhh, stamattina ti sei svegliata intelligente, dice LA PAOLA. Possibile, dico io, ma voi avete capito il succo del discorso. E quindi tantissimi auguri a Donna Paola Zia, di coccole e coccole a Mattia!
Per noi è la settimana delle grane burocratiche a manetta, perché c'è stata la pausa natalizia con Fabullo in vacanza, in cui non era possibile fare nulla. Ed è comunque tosta perché l'unico giorno un po' più libero è stato martedì, con più ore scolastiche.
Per esempio, impiccio che ho in programma oggi: storia intricata.
Riceviamo i pannolini per Fabu dell'Asl; noi siamo di quelli fortunati, che ci bastano: perché ne danno 4 al giorno, e Fabu ne usa solo uno la notte per precauzione e, occasionalmente, quando viaggiamo o robe così. Insomma, ne avanziamo, mentre, purtroppo, chi ne ha davvero bisogno è costretto ad integrare.
Però quando viene ricoverato con le flebo a permanenza va cambiato almeno ogni due ore quando va bene, per cui lì ne usiamo più di 12 al giorno e allora meno male che abbiamo Ia nostra scorta pianificata, il tutto con la massima attenzione perché non possiamo riempire la camera dell'ospedale ma nemmeno rimanere senza. Di solito ne abbiamo decine di confezioni sul furgone e chi va avanti e indietro li scarica. E poi ancora, perché spesso nemmeno i pannolini tengono quella grande quantità di liquidi, e quindi cambiamo il letto.
Anche perché Fabu usa la taglia piccola dell'adulto che in ospedale non c'è mai.
A inizio dicembre ci comunicano che è cambiato l'appalto e la procedura: invece che consegna a casa dobbiamo organizzarci con la farmacia. Meglio ancora, non dobbiamo aspettare il corriere, le nostre farmaciste sono Sante Subito e pensano sempre a noi e a tutti quanti in paese.
Per cui andiamo da loro per organizzare tutto, e ovviamente ci spiegano che c'è una grana.
Che è la seguente: è stato rifatto l'appalto al ribasso e tutti quanti si stanno lamentando perché il nuovo prodotto non funziona. Carta velina per intenderci.
E quindi? Quindi è possibile chiedere all' asl una deroga a quella fornitura per tornare al prodotto precedente. Solo che è una trafila che, purtroppo, deve fare l'utenza e non con il tramite della farmacia, ma direttamente all' asl.
Attenzione, svisceriamo: sappiamo che vi stiamo offrendo un prodotto penoso per evitare di stare pisciati, e quindi, se proprio ci tenete, vi permettiamo di tornare indietro, ma dovete venire a chiederlo, capendo come fare, e gli impiegati, manualmente, faranno un inserimento diverso dalla procedura automatica.
La domanda sembrerebbe scontata: ma se è già così chiaro che tanto va a finire male perché altrimenti non sarebbe necessario pianificare la deroga, oltretutto con un carico di lavoro assurdo e inefficiente per il sistema che già non regge, ma non si poteva evitare l'appalto al ribasso e non scegliere quella fornitura lì?
E qui non addentriamoci.
Poiché noi non usiamo tanti pannolini e ne abbiamo una bella scorta e Fabullino difficilmente, anche col pannolino, fa la pipì addosso, abbiamo deciso con le farmaciste di provare ad usare il nuovo prodotto e poi avremmo valutato insieme.
Finché sono stati asciutti è andata, oltretutto non li tiene abbastanza da avere problemi di pelle. Ma le pochissime volte in cui non ha potuto andare in bagno subito, le 4 gocce di pipì sono uscite.
Meglio non pensare a cosa capiterebbe con le flebo o con il mal di pancia da antibiotico.
Per cui, noi che siamo fortunati e possiamo farlo, non abbiamo nemmeno finito una nuova confezione e siamo tornati alle nostre vecchie scorte.
E dobbiamo capire come fare. E oggi, mentre le mani fanno ordine e pulizia e forse mangio, nelle tre ore scarse a disposizione perché poi andiamo a terapia, cerco di capire come muoverci. Probabilmente non riuscirò a finire il tutto, solo a capire come fare. Forse.
Non chiedetemi come potrebbe cavarsela la persona anziana o sola. Chiedete a Quelli Che Sanno, già che sanno.
E chiedo venia per l'argomento poetico, Ungaretti lo leggiamo domani.
Buona Giornata.
Angela