lunedì 29 aprile 2024

Però.

 Le molecole insolubili tali sono rimaste: pare che il motivo sia legato al fatto che la chimica non è un’opinione. Non è che le sue regole di base le tiri di qua e di là per farle diventare come vuoi e diffonderle, come la terra piatta e l’inoculo dei microchip.

Non è che avessimo grossi dubbi a tale proposito. Infatti l’obbiettivo era diventare, semplicemente (forse semplicisticamente) molto più provetti nella gestione del tutto.

Allora: che dopo sei giorni risultiamo molto più capaci: màh.

È tutt’ora un bel trigo triturare a suon di rotazione dello schiacciapastiglie, mescolare, mettere in siringa, la siringa si tappa, riparti da capo, infondi, lava, reinfondi, vai piano, aspetta, riprova.

Quello è.

Però.

Il però è significativo: non abbiamo più visto una colica addominale, giuro. Fabullo è ancora disturbato, per carità, i miracoli non sono propriamente atterrati qui riguardo a tale argomento.

Però, davvero: niente dolore violento, niente antidolorifici, niente peluche caldo sulla pancia. Niente strazio e tristezza nell’impotenza, consapevoli che Fabullo non si lamenta mai e, quando piange così, è proprio un male indicibile: ecco, non sta più succedendo.

I medici dicono che ci sta, che può non essere un caso.

Siamo contenti.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 24 aprile 2024

Le molecole insolubili e noi.

 Che almeno funzioni è la formula corretta: e diamo per assioma che sia anche la formula magica.

Anche perché non è una passeggiata all'interno del già ribadito: non è nemmeno un'escursione amatoriale.

Oltre al numero delle somministrazioni, infatti, si aggiunge la necessità di avere, probabilmente, importanti conoscenze di diluizione molecolare.

Allora: la chimica ed io non andiamo propriamente a braccetto, tu figurati quando bisogna pure impegnarsi nel cammino.

In più: l'ultima volta che il Pierfrancesco ed io abbiamo giocato al piccolo chimico se la ricordano ancora tutti, soprattutto il povero lavandino della cucina che fu segnato per sempre.

Così ieri abbiamo messo le sveglie per fare tutto bene, visto che già qualche farmaco nella giornata lo diamo.

E io sono partita con la prima somministrazione piena di entusiasmo, buona volontà, attenzione e motivazione.

E ho capito che boiafàus.

É una di quelle robe che si polverizza benissimo ma non è solubile. Si mescola ma non si scioglie, in parole poverissime: che vuol dire che il tutto si attacca alle pareti della siringa e servono mille lavaggi per farlo uscire, pregando che Fabullo alla fine non vomiti.

Facciamola ancora più semplice: ci ho messo un quarto d'ora. Da moltiplicarsi per tre, per ora, e poi forse per quattro. 

Ma io so che siamo pieni di risorse, diventeremo provetti, dimezzeremo i tempi: ce la faremo con 8 minuti. Per tre. O per quattro. 

Ricordo ancora quando una dietista, che brillava per squisita intelligenza, disse: ma Signora, ma si figuri cosa cambia dover trovare 25 minuti nella giornata. Con la gentilezza del serpente le avevo illustrato che non potevo aiutarla se non poteva immaginare la complessità della presa in carico quotidiana dei suoi pazienti. 

Sarebbe da aggiungere questo capitolo (per carità, piuttosto di rivedere quel reparto mi rimetto con il piccolo chimico, il Pierfrancesco sarebbe d'accordo).

Detto questo: che Festa della Libertà sia. Quella di esserci, di studiare, di pensare, di confrontarsi con civiltà, di pretendere la trasparenza in ogni decisione. 

Noi, in due in casa per qualche giorno in più, cerchiamo di tirare un poco il fiato. 

Buona Giornata.

Angela 

Buona Giornata.

Angela 

martedì 23 aprile 2024

Almeno tre quarti.

 Ieri è arrivata la prescrizione per la terapia per l'intestino: una roba bella impegnativa: tre somministrazioni al giorno per due settimane e poi quattro.

Immediatamente si è posto il problema: ti pareva se non c’era l’ingarbugliata ulteriore del già presente nodo scorsoio.

Quel dosaggio di compresse non si trovava: i magazzini ne sono sprovvisti e non c’è nessuna indicazione di quando sarà nuovamente disponibile. Gli altri dosaggi disponibili sono un problema, già è stato tutto molto complicato da definire.

Alla fine abbiamo trovato una scatola su due in una farmacia: cominciamo così e tra dieci giorni capiamo se l'altra confezione salta fuori o se dobbiamo trafficare con altri dosaggi e loro diluizioni.

Ieri pomeriggio, quando è arrivata la benedetta scatola, mi sembrava di aver più o meno conquistato almeno tre quarti di Fondazione Galattica. 

E quindi oggi cominciamo, e chi vivrà vedrà. Vale sempre il discorso che di meglio non è che sappiamo cosa fare.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 22 aprile 2024

Che fortuna sia.

 Il romanticismo non abita qui, nemmeno l’idillio, non parliamo dell’aulico. Senza scendere in prosaici e non gradevoli dettagli, vi raccontiamo che il mal di pancia di Fabullo ha caratterizzato le nostre esistenze del fine settimana: ma siamo stati benedetti dal possedere una lavatrice; nel dettaglio: una lavatrice che funziona volenterosamente e con impegno; zoom più chiuso: una lavatrice che ha girato a 90 gradi con efficienza e senza battere ciglio.

Oggi, molto probabilmente, arriveranno le richieste per il nuovo farmaco disinfettante intestinale.

Il Medico Santo Subito aveva le idee chiare, ma voleva un confronto con gli specialisti, soprattutto sui dosaggi. Poiché non c’era scelta, dopo svariati discorsi ha dovuto fare ricorso al grande ospedale pediatrico del nostro profondo nord ovest, e non è che la faccenda lo abbia propriamente convinto: per altro, nessuno si è stupito, ma solo perché abbiamo la sensibilità del ferro (in quanto vicini a queste montagne, per osmosi), solo per quello, non perché la statistica faccia lontanamente pensare che non sia proprio un brillante riferimento di luogo di cura.

Quindi ha contattato il reparto dell’Epilettologa Santa Subito, anche perché era necessario per valutare insieme le relazioni con tutta la terapia; e quindi la Primaria Santa Subito ha riflettuto e si sono messi in contatto con la specialista giusta, che ha avallato l’idea completamente.

Quando abbiamo ringraziato tutti, tutti gli specialisti ci hanno detto che siamo davvero fortunati ad avere il Medico Santo Subito, in un mondo in cui non si dovrebbe parlare di fortuna: però non si guarda il dito ma la luna, e quindi si dice quel che è vero, che esiste ciò che dovrebbe essere e che dobbiamo sempre avere in mente, ma che non dobbiamo mai negare ciò che davvero è presente ora come ora.

Quindi: fortuna, sì.

Abbiamo risposto che lo sappiamo bene, che ringraziamo le Alte Sfere in ogni singolo istante infinitesimale.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 19 aprile 2024

Altri numeri, che affarone.

 La notiziona è che la Michi è partita: ha terminato il primo anno di lezioni e ora è alle prese con lo stage. Che terminerà a fine settembre e a metà ottobre ricominciano le lezioni del secondo e ultimo anno in Hotel managment and something else che non mi ricordo.

E quindi ieri, con un suo compagno di corso e un’altra ragazza di un’altra classe, è passata dall’essere Michi Lacustre a Michi Isolana. Perché è volata a Porto Petro, in quel di Mallorca.

Prima di essere invidiosi come delle bisce acide, sappiate che al loro arrivo il tempo faceva pena come qui: grigio, pioggia, ventaccio.

In un resort (ovviavìa, adesso si dice così) che se vi viene in mente di andarla a trovare sappiate che: a giugno la camera più sgualfa costa 900 euro a notte (all inclusive si intende: ahhh bè, allora, un affarone); io pensavo alla suite con vista mare totale (perché c’è anche la vista parziale, pensate la cafonata) e piscina privata a 1920 euro a notte. Non è dato sapere quanto costi a luglio e agosto perché è già tutto esaurito (pure io sono esaurita, ma non ce l’ho quella suite lì).

Io avevo pensato: se i prezzi all inclusive al giorno sono quelli, magari ci fanno stare 5 minuti, senza fare niente, nemmeno la pipì, consumando anche pochissima aria, respiriamo piano. Michi ha detto: minimo tre notti. Vabbè.

La Michi è stata inserita nel guest relation department, ad ascoltare le richieste dei clienti, sostanzialmente: che accidenti altro può esserci da volere, non lo so. Il copriletto di color sabbia ma un’altra sfumatura. Un diverso diametro delle bolle dell’acqua frizzante. Lo sdraio lo voglio qui e non lì. La colazione tra un minuto e non adesso.

Fabullo ha guardato il video dell’aereo ed è stato contento. Poi siamo andati in fisio e stavolta il cantiere malefico lo abbiamo patito, mammasantissima che maledizione. Pare vada avanti fino a luglio: si soggiorna a lungo in tangenziale, non chiedono 1920 euro, che fortuna.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 18 aprile 2024

Parmigiano al magnesio. E viceversa.

 Di solito Fabullo, poco dopo le sette, é alzato che imperversa.

Ieri mattina dormiva ancora alle otto e mezza: che non volevano dire ore e ore filate. Proprio no. Solo quello, che a quell'ora specifica dormiva.

Io stendevo fuori, asciugavo, caricavo, scaricavo, piegavo. Trottavo, insomma.

Poco prima delle nove una scampanellata maestosa.

Buongiorno sono l'infermiera.

Me ne ero dimenticata, completamente. Zero. Tabula rasa.

Nel tempo che la macchina è entrata, ha posteggiato, ha scaricato il materiale, è entrata in casa, io avevo sparecchiato la colazione, tirato fuori il quaderno infermieristico, staccato la peg che era già spenta, trasportato Fabullo in sala di corsa e sorridevo amabilmente facendo la splendida come se non avessi fatto altro che essere pronta.

Prelievo fatto al volo.

Poi era la giornata in cui si cominciava a regolare il seggiolino del bagno. 

Un disastro. 

Fabullo urlava come un’aquila perché aveva male.

In quell' istante ho capito che avevo fatto montare male le pelotte, perché Fabullo è storto, quindi devono essere asimmetriche. Ok, con Paulo Aimo Handy Manny, sarebbe stata la prima cosa da fare, appena possibile, chissà quando. L’altra sarà quella di rendere nuovamente utilizzabile il seggiolino vecchio, perché qualcosa dobbiamo avere, sarà un lavoro lunghissimo, quello di avere a posto il nuovo ausilio, e chissà se.

Alle dieci volevo piangere dalla stanchezza e ho preso il magnesio. Ho mangiato il parmigiano.

Al pomeriggio ci siamo rimesse a capire il seggiolino con l'assistente di Fabullo, per provare bene i comandi idraulici di salita e discesa e basculamemto. Io seduta sopra e lei che azionava i pedali. Abbiamo capito che può aiutarci moltissimo negli spostamenti, se riusciamo a regolarlo.

Hai visto la pettorina? Se riusciamo a fare stare seduto Fabullo il tempo di regolare quella, forse è più confortevole delle pelotte che puntano.

Mammamia, ci vorranno settimane, Fabu resiste pochissimo, bisogna sempre essere in due, uno tiene e l’altro regola, un pezzo alla volta. 

Dobbiamo arrivare ad avere le idee chiarissime e poi, se necessario, richiamare la tecnica per quello che non riusciamo a fare. 

L’idea davanti agli occhi che Fabullo non potrà più andare in bagno, perché comunque dobbiamo trovare una soluzione migliore, se c'è, al vecchio seggiolino, che non va più. E questo sembrava così bene, e ora non più.

Oggi andiamo a fare fisioterapia, e i lavori vengono sospesi.

Ogni tanto, nei giorni così, ci chiediamo se mai ci sarà un limite a tutto questo.

Buona Giornata.

Angela 


mercoledì 17 aprile 2024

Allo stato attuale

 Esattamente. Colto nel segno.

Le due chiacchiere sono state fatte. In abbondanza. Sempre troppo poche con la Tecnica Santa Subito. Finisce sempre così in fretta, anche se parliamo veloce veloce, per dirci tutto.

Il seggiolino, in compenso, che pasticcio.

Non siamo riuscite a fare tutte le regolazioni necessarie perché Fabullo non voleva, perché stava troppo scomodo e non ci ha permesso di provare a metterlo più comodo. Alla fine, adesso, abbiamo in casa due seggiolini, di cui il vecchio inutilizzabile perché abbiamo preso di lì dei pezzi, il nuovo non ancora utilizzabile perché non regolato bene. Alle tre dovevo ancora pranzare, non sapevo più chi ero, ingurgitavo miele del Villaggio Incantato, anche il magnesio per scongiurare il mal di testa, mi cadevano le braccia, ed ero preoccupatissima, per questo seggiolino.

Allo stato attuale, passate un certo numero di ore, ho smesso di ingurgitare miele. Ma siamo messi uguale su tutto il resto.

Buona Giornata.

Angela

martedì 16 aprile 2024

l'Annunciazione di oggi.

 Annunciazione annunciazione. Il Beato Angelico non c'entra.

Oggi arriva il nuovo seggiolino del bagno.

Son qui che penso, ma non riesco nemmeno a ricordare vagamente quanti anni fa si è rotto quello che abbiamo attualmente in uso. E che per fortuna abbiamo riparato, messo un taccone, perché sfido chiunque ad aspettare tutto questo tempo per fare la pipì e prendere una doccia. 

Sappiamo già a prescindere che non è la perfezione per Fabullo, perché non esiste una roba così su misura, e se non è su misura ormai su Fabullo non funziona. Però rappresenta il meno peggio, e stolto colui che pensa che non sia poco.

Il succo è appunto tale arrivo, ma c’è un succo nel succo: che il seggiolino arriva con la Tecnica Santa Subito, che quando ci vediamo ci facciamo tante tante feste. 

E quindi siamo così contenti, è primavera anche oggi.

In più leggo Eskol Nevo.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 15 aprile 2024

Il desiderio vale.

 Fabullo ha mal di pancia. Talvolta di più, talvolta di meno. Non è attualmente un’emergenza, che vuole dire che non finiamo in ospedale come lo scorso ottobre, perché i nostri parametri di gestione quotidiana rimangono quelli lì. Però dobbiamo capire. Il Medico Santo Subito sta pensando e chiedendo e valutando.

Abbiamo avuto dei bei minuti.

Sabato mattina io ho ricavato mezz’ora di chiacchiere con gli Amici alla biblioteca: parole dense, così contenti di vedersi, capita una volta ogni tanto durante l’anno, noi siamo sempre qui in casa. Che bello quando tutto è festoso: non le cose che si dicono, proprio il vedersi, lo scoprirsi pieni di gioia per questo.

Sabato sera, a caldo calato, mentre davamo tutta l’acqua possibile all’erba appena spuntata, nella speranza che non sia cotta già domani, ne è uscita un’altra mezz’ora di incontro con il Vicinato di passaggio, ci sentiamo, anche lì, sempre festeggiati nel capire che sono contenti di vederci.

Ieri mattina, prima delle temperature già importanti per Fabullo, facendolo stare all’ombra, abbiamo fatto le Comari per la via, in modo deliberato e programmato: nel senso che abbiamo girellato tra le case, a sentire la buona novella da tutti quanti. In ciabatte, si intende, provinciali nell’essenza.

E quindi io ho pensato. Riflettuto. Sono precipitata nell’attacco di metafisica. Meditato sulla bellezza dei minuti trascorsi così (e sì, minuti; che fatica averli quei minuti, valgono tantissimo anche per quello, ma sono preziosi a prescindere, non facciamo le pive giulive).

Ho pensato che: apprezzare l’essere insieme è inestimabile, e non c’è bisogno di stare a farla lunga su questo. Andiamo oltre.

Apprezzare e godersi così tanto l’essere insieme è inestimabile anche perché ci si rende conto di quanto lo si desidera.

Eccolo lì il punto: quando si perdono tutti i gesti della quotidianità, perché si viene travolti da un grande dolore, ineffabile, ingiustificabile, disumano, ci si ritrova a fare a meno di tante cose che sembravano essenziali.

Si scopre che, effettivamente, si può vivere anche senza.

Si scopre che certe robe sembravano vitali, invece no.

Ci si interroga sul vivere e il sopravvivere, questo sì.

Però: diventa pericoloso l’arrivare a dire che è tutto superfluo, tutto ciò che non si può avere.

È il confine con il disagio, quello pesante.

Perché si può scoprire con serenità che si può campare serenamente senza la borsa di Prada, mitico simbolo di ciò che la sottoscritta non acquista dicendo che fa niente: ma certo che non fa niente, ovvio.

Ma l’arrivare a non desiderare tutto ciò che non si può avere, dire che è un di più, non va bene: si oltrepassano limiti in cui la nostra mente non sta bene.

Ecco: noi non possiamo stare con gli Amici per tutto il tempo che vorremmo, e ce ne siamo fatti una ragione. Ma siamo contenti di desiderarlo, sempre, quel tempo: ed è per questo che, anche solo pochi minuti, ci colmano di gioia. Perché è bellissimo e basta, ma anche perché il desiderio delle cose che valgono davvero è ciò che sempre ci salva. Noi fortunati perché amati.

E ve lo avevo detto che mi ero alzata filosofa.

Buona Giornata.

Angela

 

venerdì 12 aprile 2024

Numeri dati

 Come mi avevano raccontato, il cantiere in tangenziale è un incubo. Ma noi, o perché le Alte Sfere hanno avuto pietà, o perché era mezzogiorno, ci abbiamo perso solo dieci minuti, e senza stare fermi.

Vi conto quindi che siccome Fabullo ha sempre dolori addominali, il Medico Santo Subito ci ha fatto fare un romantico esame per l’infiammazione intestinale.

Tra l'altro fatto alla maniera di noi provinciali: provetta consegnata a casa dai volontari del comune, con contemporaneo recupero della richiesta medica che hanno inserito all'ASL. Provetta consegnata all' ambulatorio da Paulo Aimo mentre andava al lavoro, tempo necessario: dieci secondi, sbracciandosi nei saluti, che alla mattina presto è bello.

Ehhh, però, così, voi provinciali, i vostri dati sensibili vanno in giro, tutti sanno tutto, pure queste cose romantiche: dicono Quelli Che Sanno, che poi si lamentano di dover prenotare, recuperare materiale, consegnarlo, posteggiare, fare coda, discutere, senza nemmeno ricevere le feste degli Amici all'alba.

Pazienza, diciamo noi. 

La sera avevamo già gli esiti: il valore massimo è 120.

Fabullo ha 1750.

Giuro.

Ci siamo un po' rimasti. Poi abbiamo pensato: però su Fabullo i valori non sono mai quelli ordinari.

Per cui abbiamo sentito il Medico Santo Subito.

Ma questi valori sembra solo che facciano schifo o è vero?

Ehhh, fanno schifo abbastanza.

Ecco 

Adesso il Medico Santo Subito sente gli specialisti.

Per intanto, io ho dato i numeri: magari se li giocate, Amici Amatissimi, servono a qualcosa di buono. Almeno quello,  volessero le Altre Sfere.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 11 aprile 2024

Programma.

 Che tutte le Alte Sfere ci assistano oggi perché dobbiamo andare a fare fisioterapia: ed è iniziato un cantiere in tangenziale che accompagnerà le nostre esistenze fino a luglio. Le quali esistenze, secondo nostro modestissimo parere, sarebbero già sufficientemente avventurose così come sono. Non ci muoviamo mai nelle ore di punta di andata e ritorno lavorativo: ma stiamo comunque parlando di una strada che già in tempi normali e nelle ore vuote ha, come dire, una sua densità significativa. 

Il punto non sta mica nella filosofia da applicare alla suddetta esistenza: perché io, che come noto non lavoro e non ho mai impegni, passerei anche il tempo lì a cantare, scrupolosamente come un' anatra. Oggi Melody Gardot, ho già deliberato, uguale uguale. 

Il punto è Fabullo, che ha male a stare seduto, e rischia di stancarsi moltissimo se sta male, e via dicendo, so forth so on. 

Insomma, uno si organizza, no? Guarda il traffico in tempo reale (guardato: linea rosso cupo) e poi parte per tempo. 

Come no, tutto chiarissimo. Concreto. Fattibile.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 10 aprile 2024

Pure loro.

 Lunedì mattina ho chiacchierato con un'amica di professione ingegnere che sta scrivendo un progetto come volontaria per un’associazione che si occupa di disabilità: nello specifico, si parla di strutturazione di orti e giardini per i disabili.

Lei scrive questo progetto da tecnico, appunto da ingegnere: è capace di farlo, ovviamente. Conosce i materiali, la costruzione, le leggi, i relativi costi.

E quindi mi chiama.

Ma senti.

Ma dimmi. 

Mi spiega e poi: tutta questa parte progettuale la portiamo avanti io ed i miei colleghi, siamo professionisti con il curriculum giusto, e lo facciamo da volontari. 

Perché accidenti mi dicono che non possiamo valorizzare (vuole dire monetizzare, dire quanto vale in un budget) il nostro contributo volontario e ci impongono invece di pagare qualcuno? Proprio perché noi siamo volontari, gli eventuali fondi erogati saranno più efficaci. Non capisco. Non capisco. Non capisco.

Ecco: lo dicono anche gli ingegneri, che non capiscono. 

Ovviamente, io non ho avuto risposte consolatorie. 

Buona Giornata.

Angela 


martedì 9 aprile 2024

Pienezza. Leggerezza.

 Però io ne vedo di persone più in difficoltà di noi: attenzione: non sto parlando di chi vive sotto le bombe, per strada, colpito da enormi sofferenze fisiche.

Ma no. Hanno una casa, le gambe che funzionano quando decidono di uscire, un tavolo con qualcosa sopra. 

Io vedo persone che sono più in difficoltà di noi nel senso che, verosimilmente, penso io, credo, non so quale altra spiegazione dare, nel senso che sono sole. 

Noi non lo siamo. Lo diciamo sempre. Che noiosi che diciamo sempre quelle.

E pazienza. A noi le cose belle piace ripeterle. Meglio non dimenticarsele. 

Per altro: noi ripetiamo sempre le cose belle prima di tutto perché sempre ci stupiamo quando accadono. Non sono mai scontate. Capitano come quando la mattina si sveglia il picchio. O l’allodola. Non sai mai se accade, e quando accade sembra che sia per noi. O il tulipano giallo.

Ci pensavo proprio ieri perché è arrivata la Pediatra Santa Subito, inaspettata. Sembrava che tutta la primavera fosse entrata con lei. Che non facessimo altro in vita nostra che stare con gli Amici. 

Che sensazione. É come essere pieni e leggeri, tutto insieme. 

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 8 aprile 2024

Cattiva io.

 Devo nuovamente chiedervi di stare attentissimi.

Una volta firmato un progetto che sulla carta può funzionare per l’assistenza di quella bimba di cui abbiamo parlato, il territorio ha affidato la realizzazione pratica della cosa all’ente deputato a: che vuol dire quello che ha vinto l’appalto per mandare gli operatori a domicilio (o a scuola; o in comunità; in questo caso, a domicilio, appunto).

Gli operatori andranno adeguatamente formati, vista la complessità della cosa, ma hanno i requisiti formali per essere incaricati del lavoro. Il membro della commissione di valutazione che ha valutato la bimba a casa, quindi nei suoi specifici bisogni domiciliari, ha comunicato che gli operatori possono essere 2 (perché è sensato), più uno che fa da jolly, già pronto a intervenire in caso di assenza.

Il coordinatore dell’ente deputato ha detto che di operatori ne manda 4 , che ruotano.

La famiglia ha espresso enormi dubbi, oltre al fatto che l’idea va contro a ciò che è emerso nella valutazione: la bambina ha bisogno di continuità, le procedure sono altamente personalizzate, è necessario arrivare a conoscere le modalità comunicative molto complesse della bambina nel dettaglio con tanta esperienza, fatto impossibile con 4 operatori che sono troppi, detta così fa pensare che la situazione non sia stata compresa a pieno, il che vorrebbe dire che, in caso di sostituzioni i 4 diventano allegramente di più.

Il coordinatore ha spiegato che si fa così perché vengono utilizzati esclusivamente contratti part time per salvaguardare il benessere psicologico degli operatori.

Ma tu pensa.

C’è tutto uno studio sociologico.

Ed è quindi assodato che io sono una serpe, con pensieri ossessivo compulsivi e anche complottisti, roba che non vi dico quale provider uso perché altrimenti qualcuno mi installa un chip nel nucleo dell’amigdala per controllarmi; è assodato, perché vi elenco i ragionamenti che avevo esternato al volo:

-            Appurato che l’investimento politico-amministrativo nell’assistenza sanitaria e sociale territoriale non rispetta nessun requisito di qualità negli stanziamenti economici (mi sento di dire che possiamo prendere tale idea come postulato);

-            Poiché quindi le famose gare d’appalto sono sostanzialmente fatte al ribasso con una valutazione del servizio solo formale;

-            Detto tutto questo, l’ente preposto è di solito una cooperativa, che prende il personale a part time per i periodi più pieni (l’anno scolastico, in cui ci sono appunto i servizi per i nonnetti più quelli nelle scuole): il part time aumenta sempre ma non si trasforma mai in full time, c’è la mitica banca ore.

-            Quando il lavoro cala, si rispetta comunque il contratto sostituendo per il giro ferie e recuperando il di più con la banca ore, anche perché alcuni contratti erano a tempo determinato.

-            Il part time, quindi, fa sì che le ore di lavoro ci siano sempre, anche perché il grosso del lavoro è al mattino.

-            Il personale ruota tantissimo perché le condizioni offerte non sono proprio brillanti.

-            La valutazione delle effettive attitudini degli operatori non è proprio sempre approfondita; dall’altro lato, i corsi di formazione sono essi stessi un affare perché finanziati: si sfornano quindi personaggi di tutti i tipi, per esempio quella OSS che raccontava di essere stufa di quel giovane paziente allettato attaccato al respiratore paralizzato dal collo in giù, poiché tuttologo e insoddisfatto della sua esistenza in quel luogo di ricovero.

 

E invece no: è tutto fatto per il benessere psicologico degli operatori.

Mi pento e mi dolgo dei miei cattivi pensieri.

Addirittura, penso che sarebbe corretto che gli operatori in questione lavorassero gratis, o retribuissero essi stessi la cooperativa in questione, grati del pensiero nei loro confronti.

È proprio vero che il mondo è meraviglioso, basta guardarlo dalla parte giusta.

Meno male che Quelli Che Sanno non leggono mai il blog, così non si offendono.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 5 aprile 2024

Ditecelo a tutti


 

Voi fate come sempre: che lo dite a chiunque, chiunque, chiunque.

Il panettiere, l’idraulico, il portinaio, lo zio del portinaio, la cognata della dirimpettaia, la cugina della collega di vostro cugino di settimo grado, al primo che passa per la strada: ma anche al secondo, al terzo e al quarto. E via dicendo.

Lo dite a tutti di darlo ad AperCrescere il 5per1000: perché ne vale la pena, perché ogni singolo millesimo di centesimo va nel supporto alle terapie, nulla è fatto per dire che lo facciamo, lo facciamo davvero. E tutta la baracca amministrativa la tengono in piedi i volontari, in modo che tutte le spese siano finalizzate al supporto riabilitativo. 

Ecco. è tutto vero.

Codice fiscale: 93041780011

Grazie, Amici Amatissimi.

Buona Giornata. 

Angela 


giovedì 4 aprile 2024

Meno male.

 Meno male che noi non abbiamo mai niente da fare, come ogni tanto taluno mi esterna: perché se avessimo anche qualche impegno forse saremmo ancora meno centrati di quanto siamo. Per carità.

Ieri mattina all'alba è arrivato il Medico Santo Subito per vedere Fabullo in modo programmato: ha confermato che secondo lui il dolore al pube era una colite, tutto torna, però facciamo comunque degli esami. Abbiamo fatto un elenco di scartoffie burocratiche che ha più o meno lo spessore del registro dei residenti di Mexico City.

Poi è arrivata l’infermiera per il controllo della piaga (quella all'inguine, io sono fuori controllo senza speranze): è stata contenta ma continuiamo con la medicazione all'argento tutta la settimana. 

Nel frattempo ho gestito lavatrici, preparato Fabullo per andare a fisioterapia, ho caricato l'ossigeno, ho preparato l’acqua e le siringhe, un thermos di the per me e pure uno di magnesio, all’ora di uscire Fabu era tutto fradicio perché aveva tirato la peg e si era aperta e l'ho cambiato da capo a piedi e viceversa. Ci ho messo venti minuti e ovviamente poi abbiamo dovuto correre, in tangenziale, per carità di nuovo.

Mettiamola così: ho cantato. Ecco. Come le anatre in un tiepido giorno di aprile, con i ciliegi ammantati dal candore dei fiori, le nuvole rapide nel cielo grande.

Per la serie: pure il delirio poetico. Penso sia chiaro il livello di strematura.

Human, nella versione di Savoretti, on la chitarra, quello ho cantato. Magistralmente, si intende.

Buona Giornata.

Angela 


mercoledì 3 aprile 2024

Asino cascato.

 Riassunto: è stato detto alla Famiglia Isterica in grande difficoltà con l'assistenza della propria bimba gravissima che la misura assistenziale finora erogata non era congrua. Poi, dopo valutazione del caso in apposita commissione, la stessa misura viene rinnovata. A comunicazione del disaccordo della famiglia, la risposta è lo stupore. 

Altro che girare le frittate, qui si ruotano intere torte pasqualine e anche le Saint Honoré. (E già so cosa stanno per dire le Signore del Blog sull’argomento del materiale rotante)

Solo che, ogni tanto, a forza di girarle, le cose cadono, si spiaccicano. 

Ed è una buona notizia. 

Qui casca l’asino, per intenderci. 

Perché hanno firmato un progetto con assistenza di un'intera settimana lavorativa, di un operatore che starà in autonomia con la bambina, e verrà adeguatamente formato. 

Chiaro che adesso lo scoglio sarà che gli operatori coinvolti siano adeguati: però la firma di questo progetto è stata veramente una scintilla. 

Per altro, nel territorio in questione, è la prima volta in assoluto che ció accade. 

Che vuole dire che: il tutto costituisce un precedente e Quelli Che Sanno un filo in difficoltà in futuro saranno a non fare nulla. 

Buona Giornata.

Angela 



martedì 2 aprile 2024

Saranno le letture.

 

Speriamo che abbiate trascorso giornate di pace. Che è sempre un augurio che fa bene, a tutti.

Noi non abbiamo avuto né allagamenti né frane, che, con le cisterne d’acqua che si sono aperte dalle nuvole e venute giù  in questi giorni, è già altrochè una benedizione.

La buona notizia è che la piaga di Fabullo va molto e molto bene: ha ancora un minimo di risentimento al tatto, ma è tutto più gestibile. Primo, perché veramente, quando Fabullo ha dolore, noi ci sentiamo soli nelle Galassie, senza appigli, nel baratro, con il cuore che sembra avere un buco. Secondo, perché è più semplice la quotidianità, la cura di quell’impiccio specifico richiedeva veramente troppa ulteriore fatica.

Non abbiamo capito invece il dolore nella parte bassa dell’addome: c’è, ma ci sembra meglio. Non può essere una tragedia perché a quest’ora hai voglia se non eravamo già in emergenza.

Oggi è scritto in agenda, poiché è inizio mese, che devo aggiornare il Medico Santo Subito su tutto quanto, condizioni di salute e burocrazia da svolgere, per programmare le settimane a venire.

Ne consegue che ieri ho preparato l’elenco delle cose da dire.

Ne consegue, ulteriormente, che se per caso leggete grandi cose sui diritti dei caregivers, non ci dovete proprio credere: sapete quelle robe come i permessi 104, l’ape social, i congedi straordinari e altre simili amenità? Ecco sono per i lavoranti. Poi ci sono i Badanti per Forza, che, evidentemente, non sono caregivers, altrimenti non si spiega perché non godano di simili “privilegi” (per carità, a prescindere).

Mia cara, dice LA PAOLA in quel di aprile, oggi ti vedo un filino Madre Isterica.

E già. Pazienza. Dico io.

Leggo un romanzone sugli immigrati negli USA dalla Finlandia a inizio Novecento. Chissà se è quello il problema: che se leggo la Kinsella divento uno splendore istantaneamente.

Buona Giornata.

Angela