I bambini e le loro storie riempiono i nostri pomeriggi….
Giustappunto ieri pomeriggio eravamo in un po’ riuniti in piazza, anche in attesa del ritorno del torpedone della gita.
Il solito pargolo della Paola con un paio di amichette hanno organizzato un piano per il nutrimento delle formiche, nel senso che ai simpatici animaletti venivano offerte le merende per vedere come le trasportavano.
Finchè….cosa trovano? La mitica chiocciolina, piccola piccola con grande interesse di Fasullo. E qui scatta l’operazione nome: una delle fanciulle la guarda e dice convinta: Caterina. Poi ci ripensa: no no no ha la faccia (????) da maschietto, si chiama Michelangelo. Ok,vada per Michelangelo.
A questo punto il pargolo di Paola (al quale non ho consigliato cose tipo portati la chiocciola nel lettino perché sapevo già come andava a finire…) dice che vicino all’altalena c’è una chiocciola grande…. Ma non te la posso prendere e portare a vedere perché…SPUTACCHIA. Ho preferito non approfondire.
Allora partono alla volta delle altre chiocciole e chi trovano? FIFI’ in persona (si dice di una chiocciola?boh…. però il pargolo mi ha giurato che era lei) con il guscio ammaccato!!!!!!!!!!
E qui partono le spiegazioni: sai mamma, ha il guscio ammaccato perché è salita su quell’albero ma poi è scivolata, mamma mia, povera FIFI’….in realtà FIFI’ vedendosi attorniata, guscio ammaccato o no, comincia ad allontanarsi convinta (non mi viene un termine migliore, volevo dire battersela o darsela a gambe…ma per una chiocciola?).
Insomma FIFI’ è ammaccata ma viva e vegeta.
Poi è arrivato il torpedone vociante, da cui sono scesi bambini e maestre allegri e colorati (oh sì, anche le maestre avevano gli occhi che brillavano come i bambini….) e un sacco di racconti di animali della fattoria, il pony che leccava le giacche, capre mucche e galline, le paste di meliga preparate da loro stessi, il pranzo con le lasagne, la casetta che distribuiva il latte…tutto da dire contemporaneamente, ovvio…