Nuovamente attentissimi perché affrontiamo un argomento spinosissimo, il tabù totale: i soldi.
Perché è di questi giorni un tira e molla sui fondi per la disabilità, ci sono non ci sono non è vero che li togliamo devono solo essere disponibili. Su questo andrei molto oltre.
Ma il discorso si collega a ciò che già i disabili ricevono, che talvolta sembra chissà che cosa.
Prima puntata.
Quello che Fabullo riceverà dalla prossima settimana, quando finalmente arriverà la pensione, è quello fissato per tutti dalla normativa:
700 euro di invalidità, 500 di accompagnamento, 600 euro di assegno di cura se un familiare se ne occupa in casa senza collocarlo in istituto ( tutte le cifre all' incirca, ci sono pochi euro in più): per un totale di 1800 euro.
Signora Mia, ormai è uno stipendio da signori, che non esiste più, è ovvio che le lamentele sono sempre assai immotivate.
Attenzione: con quella cifra lì una persona completamente non autosufficiente, senza proprietà immobili, dovrebbe pagare: qualcuno che lo bada 24 ore su 24, sempre, sempre, sempre, senza tregua mai. Un affitto, di una casa che non può essere un monolocale. Le spese di casa, utenze e quant'altro. Tutti farmaci in fascia C e gli integratori. Presidi vari come pannoloni, traverse, materiale di medicazione (beato lo Sveglione che pensa che tutto sia dato), gli occhiali, l'areosol. Varie cose da comprare, tipo i detersivi. Speriamo che il disabile non mangi per bocca, così il cibo è una spesa di meno. Eventualmente un auto su cui essere trasportato, con relative spese, e la nostra Panda del 99 non va bene. Vestiti.
E lasciamo volutamente perdere tutto ciò che è invece relativo alla qualità della vita.
Valutate voi la grande ricchezza.
E nella seconda puntata, post festiva, capiamo se poi è costante nel tempo.
Buona Giornata.
Angela