lunedì 31 agosto 2020

Altro che friggere.

Spero che da voi sia stato tutto tranquillo, soprattutto da Donna Paola, considerato cosa  è purtroppo successo a Massa. Qui tutto liscio, tanta pioggia ma poca grandine, e niente danni.
Fine settimana di comunicazioni per la Michi: è arrivata la convocazione per gli esami di selezione al management di Jesolo, il 15 e il 16 settembre, scritti e orali, tutti insieme in presenza.
Pensandoci un po', abbiamo mandato la mail di conferma richiesta, ma con una domanda: è vero che tutto può cambiare all'ultimo, per carità; ma vedendo le grane di questi giorni, se ritengono plausibile già ora che tutto cambi e si faccia a distanza, chiediamo di essere messi al corrente, cosi non prenotiamo treni e albergo. Più che altro vedendo che tutti gli altri esami di ammissione hanno già cambiato modalità. E quindi aspettiamo. Poi prenoteremo, e se tutto cambia pazienza, che vi devo dire, quest'anno è così. Michi preferirebbe andare di persona, anche per iniziare a capire ambiente e logistica, però solo, appunto, sapere.
Poi: arrivata convocazione anche per Arezzo, anche per chi non si è ancora immatricolato. Lì non c'è esame numero chiuso: c'è solo un livello di inglese da superare, ma non per chi ha già una certificazione più alta come Michi. Vogliono comunque un colloquio informale, anche nelle altre lingue, per inquadrare gli eventuali gruppi di studio, il tutto ad appuntamento individuale: qui lasciano scegliere se fare l'incontro a distanza o in presenza, Michi preferirebbe ovviamente in presenza, ed è tutto più plausibile visto che è individuale. Per cui aspettiamo solo la conferma della data, che dovrebbe essere il 7 o l'8 settembre, e ci organizziamo: abbiamo già iniziato a guardare, è semplice, Arezzo è piccola, il campus vicinissimo alla stazione, ci sono tante soluzioni economiche ed è una sola notte. Insomma, pensiamo di capire tutto questa settimana.
Fine settimana campale anche per Fabullo, e per noi che gli stiamo dietro. Sarà che è offeso perché ci si occupa di Michi, sarà che qualcosa che non va c'è sicuro, da quando siamo tornati, perché è sempre arrabbiato e mangia pochissimo: fatto sta che ieri sera ha inaugurato lo sciopero della fame completo, perché il suo pupazzo Masha, amatissimo, era stato lavato. Fatto assolutamente necessario, perché c'era il rischio di prendersi il colera solo a guardarlo. Ha fatto talmente ammattire che alla fine ha avuto Masha anche bagnata, e a quel punto si è degnato di mangiare una fetta di anguria. 
Roba da friggerlo.
Fatti gli ordini per i farmaci ospedalieri, per gli integratori, restano quelli da fare prescrivere alla pediatra, capendo prima se il piano terapeutico per il Fycompa sia valido oppure no. 
E poi, ovviamente, il materasso, si capisce: perché venerdì e sabato nessuno mi ha risposto.
Buona Giornata.
Angela

venerdì 28 agosto 2020

Lavoretti.

Mettiamola così: tanto oggi arrivano i temporali e la temperatura scenderà, così pare. E quindi, comunque, in montagna sarebbe poi diventato troppo fresco per Fabullo.
E quindi ci godiamo di essercela proprio goduta, tutti quanti, lui e noi. 
Ieri in fisio è andata: era decisamente bacicco, però è andata. I terapisti sono decisamente soddisfatti del fatto che, negli ultimi difficili anni, tutto si è sempre mantenuto senza peggioramenti significativi e dolorosi: anzi, la spalla sinistra, che era intoccabile, va molto molto meglio. Merito dei trattamenti, delle vibrazioni, dell'intervento neuro ortopedico di minima sui muscoli che ha evitato di dover agire sull'osso. Anche della botulina fatta in un posto in cui la fanno bene.
La parte più carente riguarda invece il lavoro attivo: perché abbiamo ridotto le sedute settimanali di fisioterapia perché siamo troppo stanchi e, quindi lenti, nella conduzione delle giornate. Vabbè.
Quindi: prossimi lavori: programmare RX di controllo bacino, da cui non ci aspettiamo brutte sorprese; programmare revisione carrozzina con i tecnici; programmare revisione tutori, con gli altri tecnici; il 7 settembre nuova botulina, e dovremmo cercare di fargli fare più fisio per farlo stare in piedi.
Di oggi, per esempio, telefonare per il preventivo materasso: perché i messaggi scritti non ottengono risposta.
Adoro quando Quelli Che Sanno non rispondono ai messaggi scritti. Perché rimane scritto.
Buona Giornata.
Angela
 

giovedì 27 agosto 2020

Rave e fave, da capo, o quasi.

Ieri nemmeno una linea che si avvicinasse ai 37 e, soprattutto, niente più tremori epilettici che di solito indicano tareffaggine.
Ha mangiato pochino: ma, a pensarci bene, ha mangiato come sempre a casa nei periodi buoni. Siamo noi che non dobbiamo avere come riferimento la montagna, con l'arietta fresca e le passeggiate, che equivalgono alla ginnastica. 
Sostanzialmente, lunedì a pranzo è entrato in casa e non ne è più uscito: per fortuna le temperature vanno molto ma molto meglio, ma non abbastanza da portarlo a spasso quando è pronto, cioè nelle ore calde.
E comunque qualche piccola e innocua tareffaggine c'è stata, quindi è tutto allineato e non preoccupante.
A questo punto, oggi lo portiamo a fare fisioterapia, così lavoriamo su eventuali dolori residui alla schienetta. 
Ieri pomeriggio, con Paulo Aimo Operativo su Fabu, ho scritto rendicontazioni come se non ci fosse un domani, sempre le stesse cose in tutte le salse verdi e rosse per giustificare che dei bambini in carrozzina abbiano necessità di fisioterapia, che mi viene la nausea al solo pensiero di come funzionano queste faccende, lo sapete, lo so che lo sapete. 
Oggi e domani bisogna occuparsi degli ordini dei farmaci. E risentire la tizia del preventivo del materasso, perché ovviamente non se ne hanno notizie: era il 3 luglio quando cominciammo questa storia della rava e della fava.
Buona Giornata.
Angela

mercoledì 26 agosto 2020

Acqua Sole Arietta.






Ecco qui la stimolazione sensoriale di Fabu: lo portavamo a passeggiare sulla pista da sci di fondo che si snoda lungo il Chisone. E c'erano questi ponticelli a guado, dove il livello del torrente era bassissimo: non erano esattamente accessibili, ma in due e con la  carrozzina piccola ce l'abbiamo fatta. Così Fabu ha potuto, per la prima volta, veramente vedere un fiume da vicinissimo senza avere il parapetto davanti agli occhi, ha ascoltato il suono dell'acqua, ha preso sole per la vitamina D e venticello con gola e orecchie protette, ha guardato cieli trasparenze e foreste.
Ovviamente, ha salutato tutti quelli che passavano, in particolare i 4 zampe, e tutti si sono fermati a salutare lui, in particolare dopo aver sguazzato nel torrente.
Poi, nella seconda settimana, ha evidentemente avuto mal di schiena, perché piangeva tanto ad ogni minimo sobbalzo, anche nei giretti in borgata. Sostanzialmente, siamo stati degli imbecilli, abbiamo esagerato, presi dall'entusiasmo perché lo vedevamo felice.
Allora abbiamo ripiegato sulle passeggiate sulle stradine asfaltate che uniscono le diverse frazioni di Pragelato, che sono tranquille, e che ci hanno comunque consentito di fargli fare dei bei km pieni di sole e arietta. E il dolore è passato.
Poi, complice il fatto di essere in due e di poter uscire di casa a qualunque ora senza pensare al caldo, ci siamo alternati nel badantaggio e siamo andati a camminare un'altra oretta al giorno ciascuno, cosa che non capitava da decenni e che ha fatto bene a noi 25enni che hanno il dovere di essere sempre in forma.
Io, per esempio, tutti i giorni facevo il sentiero che univa Soucheres Basses a Pragelato e ritorno, scollinando in una bellissima foresta di pini e abeti.
Volevo anche dirvi che  un giorno mi ha attraversato la strada una vipera un po' fuori zona, vista l'ombra. E non ho nemmeno urlato come un'anatra, come quando la biscia che striscia  attraversò il cortile. E meno male, dice il Vicinato Memore, che lì l'hai fatta lunga che avresti fatto scappare anche il cobra di RikkiTikkiTavi; anzi, avresti fatto scappare pure RikkiTikkiTavi di persona personalmente.
Non ho urlato in quanto pietrificata. E anche perché ha attraversato e se ne è andata tranquilla ad abitare il suo bosco, e non il nostro giardino, come era venuto in mente di fare alla biscia che striscia. Però mi sono procurata un bastone.
Ieri è venuta la Pediatra Santa Subito:  che non ha trovato niente, nemmeno la gola rossa. Per cui o è qualcosa di virale in incubazione, o, al contrario, qualcosa di piccino che sta già passando. La buona notizia, però, è che ieri non ha mai avuto più di 37 in qualche momento; ma, soprattutto, non ha più avuto i treni di piccoli tremori epilettici che in lui sempre annunciano qualche tareffaggine. Per cui speriamo già di essere in fase migliore senza essere in fase peggiore.
La Michi è lì che pensa e tiene porte aperte: il posto a Cernobbio c'è. Però vuole tentare anche l'ammissione al management alberghiero a Rimini e soprattutto a Jesolo, dove si fa tedesco: intanto ha fatto l'iscrizione all'esame, i posti sono pochi. L'idea di fare questo tipo di studi pare le piaccia assai. Intanto, aspetta anche la graduatoria per la borsa di studio per Arezzo, che è la facoltà di lingue di Siena.
Per il resto, essere riaccolti con la rotazione del sole non è mica male! Vi abbracciamo tutti, che bello che siete con noi.
Buona Giornata.
Angela

martedì 25 agosto 2020

Ben tornati!







Ben tornati a noi e a Voi!!!
Siamo rientrati ieri a pranzo, in questo strano viaggio di poco più di un'ora. Siamo partiti che c'erano 17 gradi, e siamo arrivati che ce n'erano quasi 30; e tutti ci hanno detto di non farla lunga che era già una giornata buona e respirabile.
Rompiamo subito gli indugi e vi contiamo che adesso sentiamo la Pediatra Santa Subito perché Fabullo, da domenica sera, ha qualche linea di febbre, solo ogni tanto, ma torna: il massimo è stato 37.3, scende con una dose di tachipirina e torna dopo tantissime ore, magari più di 12: insomma, non è sicuramente niente di grave. Però ha tantissime piccole crisi epilettiche, quelle che gli vengono appunto quando c'è un malessere, quindi dobbiamo capire. Immaginiamo un po' di gola rossa, visto il vento che abbiamo sempre preso.
Siamo stati in questa meravigliosa borgata che vedete, che si chiama Soucheres Basses, che prevede 43 residenti, a 1400 metri abbondanti, tanti balconi fioriti, le stradine senza macchine, il Chisone che scende di lì. Noi abitavamo al numero 2 di Via Grande, che è appunto la via principale che attraversa la borgata, larga circa ben un metro e mezzo. 
Fabu è stato felice (e noi pure), perché ha potuto finalmente non essere chiuso in casa per caldo e zanzare, e ha veramente recuperato energie e buon umore, e ha mangiato come un lupo. Per la prima volta ha respirato l'aria fresca e profumata dei pini, perché tutto era circondato dalla foresta, guardato e ascoltato il torrente da vicinissimo, si è goduto cieli azzurri e non opachi per l'afa (e perdonate quello delle foto, le ho fatte una mattina presto), ovviamente incontrato cani gatti persone simpatiche, con mille chiacchierate ogni giorno, tutti ci hanno voluto bene. E nessun affollamento, così davvero abbiamo potuto stare in giro.
Insomma, stimolazione sensoriale perfetta. Siamo stati felici, che bello dirlo.
Diteci di voi!!! Ma la Giulia deve anticipare il rientro per quarantenarsi, oppure va tutto liscio su tra gli Angli?
Buona Giornata.
Angela

venerdì 7 agosto 2020

Buone Vacanze!

Amici miei, buone vacanze a tutti. Noi andiamo a Pragelato domenica nel primo pomeriggio, la casa è disponibile dalle 3 in poi, e ci staremo fino a lunedì 24. Ci mettiamo circa due ore, tangenziale permettendo, ci sono più cantieri che km.
Siamo contenti della scelta,a questo punto, perché la situazione è ancora troppo fluttuante, e, con Fabullo, è difficile sempre: figuriamoci se cominciasse a tossire ora, non capiremmo più niente, va bene avere dei riferimenti vicini.
Ne abbiamo un gran bisogno: perché a noi è andata veramente liscia, ma siamo stati molto preoccupati, chiaramente. Il nuovo lavoro di Paulo Aimo Operativo è stata una benedizione logistica, ma il rischio di contagio a inizio marzo, quando ancora era tutto poco chiaro, è stato altissimo. A parte quello, è stato anche impegnativo di per sé, ripartire da capo a 25 anni suonati.
In più, la tristezza di Fabu per i lunghi mesi passati da solo: che non è la prima volta, ma è faticoso uguale: ci si abitua a tutto ma non ci si abitua mai abbastanza da non soffrirne.
Per cui saremo contenti di vedere una casa diversa, paesaggi diversi, respirare aria di montagna, fosse anche a turni per stare dietro a Fabu e riposare tutti. Sappiamo già che potremo fare un sacco di chiacchiere, in una piccola borgata, con pochissime macchine intorno e non all'interno.
Grazie perché ci siete sempre, davvero, con il cuore. Perché ci siete stati anche in questo strano inverno.
Buona Giornata.
Angela 

giovedì 6 agosto 2020

La burla. Anzi: le burle.

Ve ne conto una veramente divertente, una storia del profondo nord ovest. Che non riguarda le Famiglie Isteriche o meglio: può riguardarle, perché per una volta può includerle.
Allora: da tanti anni la nostra regione del nord ovest prevede l'elargizione di assegni scolastici. Sono dei ticket che si possono utilizzare per l'acquisto di libri e attrezzatura scolastica, ma anche per pagare dei servizi, come i trasporti o i corsi di lingua. Vengono caricati sulla tessera sanitaria e si possono utilizzare solo nei negozi e servizi abilitati. Insomma, non ci si può comprare la borsa di Prada, come è ben noto che sono sempre portata a fare io approfittando delle situazioni.
Nel caso di Fabullino, possono essere utili per materiale scolastico, anche tecnologico.
L'accesso ai ticket è legato al reddito.
Noi, solitamente, rientriamo nella graduatoria degli aventi diritto ma che non li ricevono perché finiscono i soldi prima, molto ma molto prima. 
Insomma, sembra sempre che, da anni, venga fissato un limite ragionevole di povertà, e poi ci si stupisca all'improvviso di quanto sia ampia quella platea, oh che strano, e quindi i fondi stanziati non bastano, anno dopo anno.
Noi facciamo comunque domanda tutti gli anni perché è semplice, un lavoro da pochi minuti, senza contarci nemmeno un po'.
Ieri, poco dopo le due, arriva una mail della regione che ci comunica che siamo tra i beneficiari dei ticket. Apperò, ho pensato, finalmente la svolta.
Alle sei passeggiavo fuori con Fabullo, perché ieri è stata una giornata complessa, in cui era arrabbiatissimo. Quando è arrivata l'ombra, siamo usciti, previo bagno nell'antizanzare, perché l'afa è finita e, appunto all'ombra, si sta da puciu (sempre profondo nord ovest). Ed è arrivata una nuova mail dalla Regione: che comunicava che non era vero, che c'era stato un errore, non potevamo utilizzare i ticket fino a nuova comunicazione (non c'era scritta la possibilità o meno della nuova comunicazione, diciamo che lasciava immaginare).
Sono scoppiata a ridere, l'ho raccontato a tutta la via, che è scoppiata a ridere, a Paulo Aimo Operativo che è intanto rientrato, che è scoppiato a ridere. Il succo è stato: vedi, donna di poca fede? Sei sempre ipercritica, non hai fiducia, non ci credevi, e così ti hanno fatto uno scherzo!!!!
Poi, in serata, i giornali hanno chiarito il tutto (mica solo a me, o voi pettegoli qui intorno).
45 mila famiglie sono state per errore avvisate di essere beneficiarie: 100 euro per tutti, 300 per i disabili. Non era vero, perché invece dovevano essere infilate nella solita graduatoria degli aventi diritto ma non si può, e i soldi sono finiti anche quest'anno (è sempre incedibile quanto sia ampia la platea, chi potrebbe immaginarlo, anno dopo anno, è sempre una sorpresa, per forza la programmazione economica si trova impreparata, come prevedere!!!).
Allora: non si parla di Famiglie Isteriche per definizione, quelle dei disabili; bisogna precisarlo, perché altrimenti Quelli Che Sanno, che pervengono sempre poco, sono però pronti a dire che manipolo la realtà.
Ma: questo ha coinvolto  decine di migliaia di utenti; alle Famiglie Isteriche capita continuamente. Vengono compilate pagine di scartoffie ogni singolo giorno, con un impegno importante in termini di tempo e energie, che finiscono in nulla. Perché finiscono  i fondi, o sono stati stanziati solo simbolicamente per parlare di mitici Progetti; o le cifre erogate sono più basse, magari senza spiegazione.
E, ammettiamolo, noi siamo già fortunati, perché ce la caviamo da soli, tra piattaforme varie, senza necessità di cercare intermediari. E sappiamo anche leggerle le scartoffie, per cui, se qualcosa non torna, va bene, quello che è giusto è giusto, ma la motivazione la vogliamo scritta.
Ma è veramente un lavoro, per cui c'è chi rinuncia per difficoltà, mancanza di tempo, enorme stanchezza. 
Insomma, la burla di ieri è finita sui giornali: la verità è che cose analoghe capitano ogni giorno.
Per esempio? Parliamo di materassi. Martedì dovevamo avere risposta dall'officina ortopedica. Ovviamente ho chiamato io ieri mattina: adesso non riesco, la chiamo io oggi pomeriggio.
Ovviamente? Ovviamente tra poco richiamo io.
E niente, ditelo a Quelli Che Sanno, mai pervenuti,  che non trascurerò la schiena di mio figlio per la borsa di Prada, mia massima e nota aspirazione della vita, utile per uscire in ciabatte nella via: perché, io malpensante, già lo so come andrà a finire, con questo materasso.
Buona Giornata.
Angela

mercoledì 5 agosto 2020

I Responsabili e i non.

Grandissimi gli Amici di Fabullino, sempre. È vero: l'attenzione per gli ultimi della terra è un segno di civiltà. Prima di tutto, per il motivo più triste di sempre: che tutti possiamo diventare ultimi, in qualche modo, non importa da dove si parte. Banalmente, e fisiologicamente, tutti diventiamo vecchi, scusate la brutalità.
E poi un paese che pensa agli ultimi come prassi, non come: pensiamo al resto e poi vediamo cosa resta, è un paese che lavora poi meglio in tutti i settori. Perché vuol dire che, fin dall'inizio, vengono formate persone responsabili, diventa una normalità, non un di più, un adesso vediamo. Banalmente, una persona responsabile è una che va a lavorare per fare il proprio lavoro, e non solo per far passare le ore per tornare a casa: e non ditemi che di personaggi che si degnano di presentarsi con la faccia del: Adesso già sono qui, non è che mi puoi chiedere anche di fare qualcosa, non ne conosciamo tutti quanti, in ogni singolo settore.
E allora partiamo dalle basi, per fare un esempio squallido: la didattica a distanza è stata complessa per tutti, e si sono viste tante cose, e alcune molto belle. Come sempre, chi lavora bene ha dimostrato di farlo anche nel caos più totale,
Ma nel caos più totale: chiedete alle famiglie dei disabili quante ore di didattica sono state loro concesse alla settimana; chiedete quanti di loro hanno saputo l'orario settimanale a distanza degli altri per connettersi con loro; chiedete loro quanti insegnanti di sostegno non sono mai pervenuti. 
Ecco: lasciamo pure perdere com'è andata per gli ultimi, che tanto non sarà mai importante; ma tutti gli altri, così, senza farci caso, sono stati educati che Già è dura per tutti, vediamo poi se per i disabili resta qualcosa. Verosimilmente, questa educazione potrebbe non formare delle persone responsabili: e torniamo al punto di partenza.
Le persone non responsabili sono quelle che lasciano i bagni sporchi (quelli di tutti, mi spiace); che lavorano in un ufficio e fanno 5 ore di pausa caffè al giorno, con liste di attesa dell'utenza lunghe mesi; che vi aggiustano la macchina la lavatrice la caldaia alla basta che sia e domani è di nuovo rotta; che ricevono un incarico di dirigenza e l'obiettivo è stare su quella poltroncina (magari lauta) per più tempo possibile, e non offrire un servizio.
Ecco, il non pensare agli ultimi della terra, è anche questo. 
Io abbraccio gli Amici di Fabullino.
Buona Giornata.
Angela

martedì 4 agosto 2020

Oh sì, le vacanze.

Concordo con Luana sempre, e anche  sulla gestione vacanze, concordo in pieno: negli ultimi anni abbiamo sempre scelto le latitudini a nord perché ci serve il fresco ma in pianura, con un numero di km che non superi i 1000, meglio intorno agli 800, da farsi in due giorni e non di più, altrimenti per Fabu è troppo.
Detto questo, gli ultimi anni tedeschi ci hanno fatto spendere proprio poco, anche al supermercato. 
Quest'anno ci abbiamo rinunciato quando ho capito che, in Italia, ovviamente in montagna per ovvie  climatiche ragioni, trovare una casa accessibile a Fabu fisicamente ed economicamente era un'impresa assai ardua: per cui abbiamo dovuto muoverci d'anticipo decidendo e basta, perché poi sapevo che all'ultimo momento sarebbe stata grigia. E abbiamo cercato di risparmiare sul viaggio, almeno su quello. 
Ora: io lo so che non è colpa di nessuno. Lo so che  ci sono cose più importanti. Lo so che l'importante è la salute. Lo so che non ci dobbiamo lamentare, perché stiamo parlando di vacanze ma noi il pranzo con la cena lo mettiamo sempre insieme. Lo so che abbiamo toccato il record di un anno fuori dall'ospedale (ebbene sì, con agosto lo abbiamo raggiunto!).
Detto tutto questo, quando l'unica uscita da casa è quella per le terapie e due ore il sabato mattina a fare provviste, era bello vivere un'avventura diversa, parlare una lingua diversa, concederci gite quotidiane appunto in pianura, sapere che mangiare fuori era qualcosa di assolutamente abbordabile. Tutto qui. Era bello. Faceva bene anche a Fabullo, non è vero che per lui non cambia niente, non è mica sciocco.
Le vacanze non sono solo un capriccio, sono conoscenza, incontri, apertura.
Giuro che ho trovato appartamenti segnalati come accessibili ai disabili, ma su due piani e con l'unico bagno sopra.
Quindi meno male che abbiamo trovato, e pure in una frazioncina, in alto ma su un pianoro, dove qualche metro in carrozzina si può fare.
Buona Giornata. 
Angela

lunedì 3 agosto 2020

I misteri.

Ci sono i grandi incipit, ci scrivono pure i libri, sugli incipit.
Per cui sarebbe suggestivo dire, che ne so, che avevo una fattoria, anche se non in Africa che diventa scomodo; o che Barrabàs arrivò dal mare, anche se ci manca ancora un cane come Barrabàs, e per altro non so nemmeno valutare se tutti quegli spiriti darebbero ancora più lavoro;  o che qualcuno vien dalla campagna in sul calar del sole, ma nei giorni scorsi è stato più saggio stare chiusi ermeticamente anche quando il sole era calato, sia benedetto il temporale che qui ha portato solo fresco e non i danni del sud del Piemonte.
Mia cara, dacci un taglio, dice LA PAOLA, che stamattina non c'hai manco la scusa del caldo per delirare: vero, dico io, e per fortuna, è meraviglioso avere tutto aperto con l'aria che circola.
E niente, quindi vi tocca un solito inizio: il pantano prosegue, vischioso assai.
Venerdì pomeriggio Paulo Aimo Operativo è tornato presto, mi sono fatta coraggio, e sono andata di persona personalmente all'officina ortopedica, quella della scartoffia attesa dal 3 luglio.
C'era un sole che sembrava di prendere fuoco, un caldo che sembrava qualcosa da spostare per poter camminare, e l'aria da respirare bruciava.
Senta, io voglio solo una scartoffia, per provare a mandare avanti tutto, capire se devo prenotare visite, capire quale medico si occuperà di noi e come, però mi serve quella scartoffia, niente altro. Una scartoffia, con una dicitura, un codice, un prezzo, e bòn.
Il problema è che i fornitori non danno i prezzi perché sanno che poi tanto non forniscono, perché tanto la procedura prevede una prescrizione senza prezzo, perché per questi presidi viene dato ciò che c'è in magazzino, o ciò che fornisce l'azienda che ha l'appalto per il magazzino, e basta.
Lo so che non avete capito, ma vi prego: lasciate perdere. L'impossibilità di capire è caratteristica determinante della Vita Nel Pantano. Quello che ho capito è che in questa vita assurda non c'è niente da capire ed è frustrante e faticoso provarci.
Ok: va bene, se la procedura è questa, per favore, mi stampi un codice del materasso, con un timbro dell'ortopedia, senza prezzo, e io lo spiego alla dottoressa che la cifra non serve, però almeno abbiamo un codice da richiedere, scritto da una seconda ortopedia perché uno ce lo abbiamo già (con il prezzo, ma lasciamo perdere). Insomma, mi dia una scartoffia.
Ma no, perché il fornitore mi ha detto che adesso il prezzo ce lo dice, ma la prossima settimana (???), lunedì è chiuso, lo cerco martedì e le faccio sapere. 
Capite? È una roba segretissima, ci vuole tempo, cura, pensiero. 
E quindi? E quindi niente, sono tornata a casa senza scartoffia, stanca come un asino nel deserto alla ricerca di un'oasi.
In questo esatto istante ci godiamo il fresco della giornata plumbea dopo il temporale, preparo Fabu per andare in terapia che oggi fa anche musica, domani lascio perdere perché tanto so già che stiamo aspettando notizie e mercoledì richiamo, che vi devo dire. Più in là non vado.
Però, davvero, rassicuratevi, non sentitevi tardocchi: non c'è nessuna possibilità di comprendere.
Fate una cosa: contateci la vostra estate, che è assai più produttivo.
Buona Giornata.
Angela