venerdì 29 marzo 2024

Che bello insieme.

 Continuiamo con il capitolo così denominato: Tra le altre cose.

Tra le altre cose Fabullo ha una piaga nell' inguine destro, piccola ma feroce. É iniziata un paio di giorni fa e pensavamo di cavarcela. 

Non ce la siamo cavata.

Ha male da strazio, che se lo tocchi rimane senza fiato. Letteralmente, nel suo caso specifico.

Ieri mattina abbiamo chiamato gli infermieri, perché davvero non sapevamo più a quale entità appellarci. Niente da fare: noi il dolore di Fabullo lo affrontiamo male, ci toglie ogni forza residua. 

In realtà abbiamo fatto bene, l’infermiere è arrivato al volo e ha cambiato medicazione, quindi avevamo bisogno di aiuto; e ci ha anche detto che abbiamo fatto doppiamente bene a chiamare perché almeno c’è ancora margine per vederlo stamattina se necessario. E ha confermato che anche lui avrebbe usato dell'anestetico come stavamo facendo, perché altrimenti è intoccabile. 

E poi abbiamo chiamato la farmacia per trovare un’alternativa di detergente all'acqua, perché l’acqua brucia da stremarlo. 

E poi abbiamo fatto andare avanti tutto il resto.

Mi sembra sufficiente. 

Non siamo andati a fare fisioterapia perché io non ne uscivo viva. 

Amici Amatissimi che sia una Buona Pasqua, che bello che siamo insieme.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 28 marzo 2024

Luminoso da caos.

 Tra le altre cose, ci siamo resi conto che Fabullo ha un dolore alla palpazione della parte bassa dell'addome, e quindi siamo ulteriormente all'erta. L’obbiettivo è arrivare indenni al 2 aprile, quando le cose possono essere più lisce: eventualmente, un ecografo può arrivare fin qui. Soprattutto, speriamo non serva, che sia una banale colite, pure lieve, perché bisogna proprio andare a toccare. 

Però Fabullo è contento come sempre quando il caos (meglio: il caos all'ennesima potenza, altrimenti sai che novità) è imperatore sovrano: ora per esempio, che siamo sommersi dagli scatoloni, dai libri, dai borsoni. É tornata la Michi, che ha finito la frequenza del primo anno a Cernobbio, sta qui circa venti giorni, e poi parte per il tirocinio.

Vista la quantità di roba abbiamo il ragionevole dubbio che sia stata allo studentato di Como circa dieci anni e non sei mesi scarsi.

Ma il tempo, si sa, è relativo. Il caos pure.

Fabullo, nonostante tutto, nei momenti buoni, è luminoso.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 27 marzo 2024

Ogni tanto.

 

Le buone giornate le conosciamo, quando le vediamo conseguentemente le riconosciamo.

D’altra parte, abbiamo nozione anche dei giorni drammatici, di quelli da manicomio, di quelli in emergenza costante: anche quei giorni lì li sappiamo riconoscere.

Ieri non stava in alcuno dei due precedenti capitoli: per fortuna non nell’ultimo, ci mancava ancora.

Ma neanche nel primo capitolo, noi miseri noi tapini, come direbbe Zio Paperone (Apperò, mia cara, dice LA PAOLA, fa sempre piacere che i tuoi riferimenti culturali rimangano solidi).

Siamo, come dire? In osservazione. In attesa. Con le antenne dritte. Il respiro fermo. I passi silenziosi e rapidi. Ai blocchi di partenza per qualunque intervento su Fabullo vomitante.

Vomitante non troppo, ma comunque troppo.

Però accadono altre cose.

Per esempio questa, nata in realtà l’altro ieri, ancora con il sole.



I nostri tulipani (nostri sta per: degli Amici Amatissimi) sono rosa e rossi, di due tipologie di petali. E poi c’è lui, comparso così, senza che nessuno abbia tanto capito.

Ce ne eravamo già accorti che non si può mica capire sempre tutto: ogni tanto, è così bello.

Buona Giornata.

Angela

martedì 26 marzo 2024

Quello che basta.

 Ci sono bilanci di tutti i tipi, andiamo oltre a quello della Onlus che è fatto e basta.

Più che altro stavo pensando a Quelli Che Sanno, nello specifico quelli che sono infinitamente noiosi, ma addirittura lo sono più di me, che è tutto dire.

Sono certa che li conosciate anche voi: quelli che vi raccontano in dettaglio l’analisi approfondita in ambito psicoanalitico delle loro opinioni nate quando a scuola gli mettevano un grembiule che a loro non piaceva e non hanno mai superato il trauma; e quindi ti spiegano che i bilanci non si fanno perché nulla è giudicabile ma bisogna farli perché sono indice motivazionale di rinascita interiore.

Insomma, li conoscete anche voi. Tutti ne conosciamo qualcuno, è la legge dei grandi numeri.

Io che sono strega, non appena costoro tirano il fiato, la butto lì: noi facciamo il bilancio epilettico.

Tutto per dire che ieri lo pensavamo, quel bilancio lì. 

A noi non sembra che stia andando bene.

Sempre meglio di quando abbiamo aumentato la cannabis continua ad andare.

Però poi avevamo l’impressione che una regressione ci fosse, un po' per volta. 

Ieri, dopo svariate crisi e un paio di vomiti, abbiamo proprio pensato che le impressioni ogni tanto sono qualcosa di più.

Con la dottoressa eravamo d'accordo che stavamo un po' a vedere e, se non c’erano emergenze, aspettavamo due mesi per pensare ad altre variazioni per poter rifare gli esami.

Emergenze no, e ci auguriamo che non arrivino. Però ai due mesi non manca molto, e meno male.

Quindi: ieri non è stata una giornata eccelsa.

Per chi fosse interessato ai risvolti karmico esistenziali, consiglio un colloquio con Quelli Che Sanno. A noi, in certi momenti, basta sfangarla.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 25 marzo 2024

Oltre.

 Speriamo non sla perpetuo, lo spettacolo. Che non sia neanche una serie modello telenovela brasiliana. Non è divertente, nemmeno appassionante. 

Dopo la brillante uscita, la Famiglia Isterica ha comunicato per iscritto le proprie perplessità, detto in modo gentile.

E, almeno per ora, ci sentiamo di dire senza grossi dubbi che lo spettacolo procede. Ohhh come procede.

Quelli Che Sanno, nella figura della componente sociale, hanno risposto di essere molto sorpresi dal tono risentito della comunicazione, come se la Famiglia Isterica non fosse soddisfatta degli sforzi fatti. 

Avete letto bene. 

Giuro.

Non lo so, forse pensavano che avrebbero ricevuto una medaglia.

Ecco: se uno pensa a qualcosa di assurdamente folle, ecco, sbaglia. É oltre.

Buona Giornata.

Angela 

venerdì 22 marzo 2024

Lo spettacolo.

 State bene attenti, che ve ne conto una di quelle meravigliose. 

C’è una bambina che ha circa 10 anni, con una malattia rarissima tra le rare, che per le sue condizioni non esce praticamente mai di casa, che non ha mai potuto frequentare l'asilo e la scuola, che non ha amichetti, che non disegna, non gioca con il puzzle, non chiacchiera né canta, non assaggia né gelato né lasagne, deve essere assistita in ogni singolo istante, ha fastidi e dolori, talvolta violenti, non facilmente identificabili e tanto meno alleviabili. 

Spiacente se sto rovinando la giornata a Quelli Che Sanno, che probabilmente preferiscono non sapere che tali situazioni esistono.

La bambina non ha la pensione, in quanto bambina, ma solo l'accompagnamento.

In tutti questi anni il territorio, sia dal punto di vista sociale che sanitario, per supportare ha esclusivamente erogato una misura che si chiama affido: non scendo nei dettagli, ma è un contributo economico che, per quella bambina, fa ridere forse i polli, forse. Anche unito all'accompagnamento: in tutto, forse, ridono anche i tacchini. Sempre forse.

Perché l’assistenza di questa bimba richiede anche competenze molto specifiche e non erogabili in tempi prestabiliti: per intenderci, l'infermiera può servire in ogni istante della giornata non mezz’oretta la mattina. 

Teniamo anche conto del non irrilevante dettaglio per cui negli anni non sono mai stati erogate risorse di nessun tipo per la frequenza scolastica, perché non ha frequentato. 

Insomma, dài, non è difficile da comprendere.

Ora la famiglia è esausta e sempre più in difficoltà: soprattutto perché la necessità è quella di personale qualificato, non retribuibile con quattro soldini lì.

E quindi la famiglia ha messo il territorio, sempre sanitario e sociale, davanti ai fatti: non ci date praticamente nulla, diteci cosa fare.

Allora sono state rifatte tutte le valutazioni del caso, ed è stato deliberato che: la misura dell'affido non è congrua con la casistica in cui rientra questa bimba (apperò, in dieci anni è stato compreso, non male), né qualitativamente né a livello quantitativo. 

Troveremo un' altra soluzione. Vi faremo sapere.

Dopo qualche giorno dall'ultima riunione hanno fatto sapere: hanno rinnovato l'affido.

Avete letto bene. 

Giuro.

Sono spettacolari.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 21 marzo 2024

La tovaglia per carità.

 Il primo giorno di Primavera Fabullo l'ha riempito con una delle sue grane da cinematografo. 

Premessa: poiché sta fermo, e non è ancora estate, ha sempre delle bellissime copertine che sceglie lui. Poiché non è estate, ma nemmeno più inverno, siamo passate dalle coperte di pile ad una di cotone, una specie di scozzese bianco con i quadrettoni a righine sottili verde smeraldo. Ha anche le frange.

Una cosa assai elegante, molto country, o provenzale, o shabby chic. 

Insomma, avete capito, una di quelle robe che abbiamo noi che ci pubblica Marie-Claire tutti i mesi.

Ieri questa coperta è andata in lavatrice. Nel tempo tecnico di lavaggio e asciugatura ho cercato una sostituzione: più o meno dello stesso materiale, non troppo caldo, meno di un asciugamano, ho trovato una tovaglia.

Apriti cielo. Apriti.

In quello stesso tempo tecnico di cui sopra Fabullo ha sminuzzato ogni residuo di pazienza in frantumi microscopici. Da abbattere.

C’era anche la sua assistente che si rotolava dal ridere, si asciugava le lacrime vedendo la discussione, e questo no e quello no, ma la coperta arriva, giuro, piantala, e lui offeso con il muso lungo come quello di un cavallo, che faceva cadere tutto quello su cui metteva le mani.

Lui la tovaglia non la voleva. Era pure carina, con il glicine. Ma no, era una tovaglia, ci manca che uno vada in giro con la tovaglia. 

Stavo per accompagnarlo dal Vicinato chiedendo se gentilmente potessero ospitarlo nel pollaio, tanto è accessibile.

Poi la coperta si è asciugata e i parametri di eleganza a noi consoni sono stati ripristinati. 

Siamo tutti molto ma molto più tranquilli.

Anche voi immagino.

Buona Giornata.

Angela 


mercoledì 20 marzo 2024

Il Giorno dei Tulipani.

 



Che la Primavera sia con noi anche quest’anno, ci siamo dentro da qualche ora.

Che sia utile oppure no, noi siamo sempre contenti di vederla. Proviamo a non fare conti, né bilanci, solo siamo contenti di vedere il giorno uguale alla notte. Di ricordarcene.

La Primavera a Fabullo piace. E’ contento di tutto quello che vede, indica e commenta. Ci sono più Amici che passano in strada. Tutto è più colorato. L’aria è così piacevole, fa stare così bene. A noi sembra una buona soluzione quotidiana essere lieti se lo è Fabullo

Poi, se vogliamo farci male, ci mettiamo a pensare a cosa avrebbe voluto fare.

Ma non siamo mica così grulli, lasciamo perdere tanto volentieri.

Così non saliamo su nessuna piramide messicana per farci investire dal sole, ma guardiamo i 4 metri quadri che Paulo Aimo Operoso ha zappato e rastrellato. Perché seminiamo nuovamente l’erba, che poi non bagneremo mai a sufficienza ma per un po' ci sarà.

Amici Amatissimi, Grazie sempre per essere con noi, anche questa Primavera. Con i nostri tulipani, proprio quelli.

Buona Giornata.

Angela

martedì 19 marzo 2024

Un po' più su siamo.

 Confermo tutto.

Stavolta in via assolutamente ufficiale.

Nel senso che l’ufficio gentile, che ci aveva comunicato tutto perché ci vogliono bene, ha svolto tutte le pratiche necessarie e ha inviato le pratiche, altrimenti dette scartoffie, all'azienda ortopedica.

A questo punto possono partire gli ordini di tutte le componenti, e ci vorrà parecchio tempo, perché il produttore che è stato scelto produce su misura, che è quello che serve a noi: ma ovviamente non ci mette due giorni e non siamo proprio i primi della lista. Per questo, dopo il sollievo e la sorpresa, un filo arrabbiati siamo, per tutto il tempo perso: sostanzialmente, da gennaio, oggi avremmo già potuto iniziare delle prove con del materiale pronto.

E invece dobbiamo ancora incominciare.

Per carità: abbiamo superato il mitico pian dei bàbi del profondo nord ovest; non siamo più lì, ma guardate che sta davvero in basso. E pazienza. 

Portiamo a casa il risultato e contiamo ciecamente in un miracolo di produzione e consegna.

Che splendida vacanza sia sul Golfo Poetico di Donna Paola, chissà che blu profondo.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 18 marzo 2024

E' fatta. Davvero.

 

Venerdì scorso, nel tardo, molto tardo, pomeriggio, l’ufficio apposito ci ha detto che era stata chiusa la pratica della carrozzina di Fabio: firmata. C’è.

Adesso dobbiamo ancora riceverla la scartoffia, per carità, ma hanno voluto dircelo in anteprima, perché ci vogliono bene e sapevano che eravamo stremati.

Noi siamo ammutoliti e ci siamo pietrificati: per la gioia, davvero. La gioia e l’incredulità, era fatta, dopo mesi. La nuova procedura è stata accettata al volo. Siamo anche stati tanto contenti per il pensiero che hanno avuto, di avvisarci subito, è proprio una cosa bella, preziosa.

Poi possono anche emergere tante considerazioni: tra tutte: ma allora, si poteva dire prima come fare, e si percorreva quella strada da subito.

Ma poi, un’altra volta.

Sull’istante ci siamo altrochè goduti l’attimo. Io, pelandrona ad oltranza, così lieta di non dover scrivere e scrivere e scrivere motivazioni su motivazioni, che ne ho la nausea il timore il rifiuto.

Ci siamo seduti improvvisamente esausti. Giuro. Tutta la fatica, e le parole, e la tristezza, tutte lì insieme e anche volate via. Il cervello vuoto e leggero, ma anche pesante e confuso. Tutto in una volta.

Avevo già cucinato la minestra di legumi la mattina, altrimenti avremmo fatto la fame, mai saremmo riusciti ad organizzare qualcosa di commestibile, giuro.

Abbiamo ringraziato tutte le Persone che ci hanno lavorato, tutte, Quelli Che Fanno.

Non abbiamo ringraziato il sistema. Perché non c’è nulla di sistemato in una storia così.

Fabullo non ha più avuto né febbre, né vomito.

Da ieri siamo tornati alle quantità solite di cibo e liquidi.

Ieri abbiamo fatto scartoffie seduti davanti alla vetrata spalancata, ascoltando le chiacchiere di chi andava a camminare con zainetti e bastoni. Che nostalgia, ogni tanto. Però davanti agli occhi avevamo i narcisi e i giacinti dell’aiuola, poteva anche andarci peggio. In fondo.

Buona Giornata.

Angela

 

venerdì 15 marzo 2024

Cielo e tulipani.

 La Fisiatra Santa Subito, facente parte a pieno titolo di Quelli Che Fanno, furente ma determinata, ha preparato una nuova prescrizione: in sostanza la stessa carrozzina, con gli stessi pezzi, gli stessi costi, i codici che fanno riferimento correttamente ad ogni singolo componente effettivamente presente, ma il tutto facente parte di una categoria diversa di ausili che non prevede gara. É un tecnicismo che richiede più lavoro burocratico, ma assolutamente congruo. 

L’azienda ortopedica ha fatto il relativo preventivo al volo.

Abbiamo inoltrato tutto all'ufficio, che a sua volta manderà a Quelli Che Sanno, e attendiamo.

Attendiamo.

Non possiamo pensare a che cosa si possano inventare.

Se funziona, ci sarebbe da ubriacarci: ma non potremo. Perché la prima conseguenza sarà che non dovremo scrivere PEC allucinanti a chissà quali altissime sfere di Quelli Che Sanno con un'immensa fatica; ma, soprattutto, dovremo essere lucidissimi perché a quel punto possono partire tutti i lavori per il confezionamento della carrozzina. Il nostro sogno è averla per portare Fabio in montagna ad agosto, e non c'è nulla di scontato.

In tutto questo Fabio si è ammalato: poca febbre, poco vomito, poco affanno, ma è Fabullo e quindi siamo tutti in grande allerta. Che vuole dire che il livello di attenzione ad ogni minimo segnale è portato al massimo livello, gli occhi sono sempre strabuzzati, il respiro nostro e sempre trattenuto, le orecchie capitano ogni minima variazione. O almeno così si spera. 

La morale di Toro Farcito è: guardare il cielo profondamente azzurro tutte le volte che se ne ha la possibilità, l'attimo dopo potrebbe essere impossibile, perché non si riesce nemmeno ad alzare la testa da ciò che si sta facendo. Però nei 25 passi per andare in garage siamo riusciti a vedere che stanno sbocciando i tulipani: quelli stessi che gli amici di Fabullo hanno trasportato in valigia dall'Olanda. Ci sono sempre.

Vi abbracciamo.

Buona Giornata.

Angela 


giovedì 14 marzo 2024

Orecchie occhi unghie.

 Un manicomio è stato. 

Un manicomio. 

Perché dall' Asl è arrivata la notizia che la procedura della nuova carrozzina è di nuovo bloccata, poiché le Altissime Sfere hanno deliberato che deve essere messa a gara.

In questo modo sono stati scavalcati gli specialisti della stessa azienda che avevano steso una relazione che certifica che l’unico ausilio che può essere congruo per Fabullo è quello lì, che ha delle parti che vengono confezionate dal tecnico manualmente, non sono semplicemente pezzi assemblati: per cui quello specifico ausilio deve essere fatto dallo specifico tecnico, che ha valutato Fabullo nel corso di mesi.

Questa procedura della relazione è ciò che viene fatto in tutta Italia quando lo specialista ritiene che il paziente sia troppo compromesso per utilizzare il percorso della gara.

Detto tutto questo: i tempi saranno lunghissimi, con un gioco al ribasso magari di dieci euro, con il rischio che arrivi un tecnico che non se la cava.

Anche perché chi desidera partecipare alla gara lo farà solo sulla base dei codici, senza vedere Fabullo.

Ho fatto 1300 telefonate senza cavarne nulla. Mi viene da piangere e urlare e battere i piedi all' idea di dover preparare le mitiche PEC per le Alte Sfere di Quelli Che Sanno, per spiegare la tipologia di paziente e l'incongruità del procedimento (già evidenziata dai medici della stessa azienda, furenti) e esplicitare che li riteniamo responsabili del fatto che Fabullo non ha più la possibilità di stare seduto, con tutte le conseguenze del caso. 

Non posso pensare di dover trovare quel tempo che non ho per produrre ancora scartoffie. Mi escono dalle orecchie dagli occhi dalle unghie.

Abbiamo anche portato Fabullo a passeggio, nel tepore, i colori, i profumi della mimosa e dei giacinti, le chiacchiere. Gatto Achille e Gatto Tobia hanno pattugliato la strada. Nilde Bassotta ha salutato dal terrazzo. Laika Cagnona controlla tutto ma quando passa Fabullo lei si siede e tace per non disturbare. 

Il tutto per mezz'ora scarsa, perché poi aveva male a stare in questa carrozzina.

Aiuto.

Boiafàus.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 13 marzo 2024

Tutti d'accordo.

 È bello l’augurio del tempo bello. L’idea semplice e immensa, tutto insieme, tutto in una volta sola.

Ce la siamo cavata.

Non è successo nulla di catastrofico, e già lì siamo avanti. 

Ho messo a posto fatture progettuali. Iniziato la parte narrativa, che mi serve per giugno ma io sono strega: e quindi mando tutto alle progettiste il più possibile in anticipo, cosicché quando mi dicono che non va bene l’ultimo giorno utile posso arrabbiarmi senza rimorsi. E poi, comunque, è ancora da vedere che io finisca tutto con anticipo, quindi vale la regola che contrassegna la nostra quotidianità sempre e comunque: essere sempre un poco avanti, perché le emergenze sono più possibili per noi che per gli altri. Non è vittimismo: è statistica. 

Ho ficcato in padella filetti di merluzzo (non impanati) e cuori di carciofo, insieme, tutto surgelato: però, almeno è stato cibo semplice, ho rispettato i dettami della sana alimentazione.

Ho letto La tribù degli alberi. 

Lavato e asciugato, ma non non sistemato le ceste del bucato. 

Pulito i finocchi. 

Con Fabullo abbiamo cantato facendo il bagno, Billy Joel e gli Zen Circus, non mi ha nemmeno gentilmente invitato a piantarla, si è divertito assai. Sicuramente la cultura è tutto.

Alla mattina si sveglia e apriamo subito gli scuretti della finestra di fronte così può guardare fuori: lui dal letto è praticamente sotto la mimosa, che continua ad essere un tripudio dorato. Pioggia a parte, l’abbiamo tagliata pochissimo quest'anno, è così bella, lasciamola viva, siamo stati tutti d’accordo. 

Abbiamo tenuto le finestre aperte al pomeriggio, con Fabullo sotto la coperta di cotone a quadretti bianchi e verdi, Il picchio ha lavorato come un forsennato. Le cince hanno cantato per tutti quanti. 

E così vediamo come si procede oggi. Sempre perché di meglio non sappiamo fare.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 12 marzo 2024

Frizzante tra le dita.

Pure qui ieri il cielo era limpido e lavato. Anche centrifugato, con l'acqua che è venuta giù. Con l’aria frizzante della neve vicina. Bello ma troppo intirizzente (esiste? Participio presente? Ma si) per pensare di fare passeggiare Fabullo. Sono andata due volte in garage, 50 passi tra andata e ritorno moltiplicato due, e ad un certo punto (all'interno di un intervallo di tempo di qualche secondo? Oh già) mi sono sorpresa ad ascoltare il cinguettio forsennato di chi festeggia il bel tempo, con la faccia in su per sentire il sole e le mani aperte per fare passare il vento.

E ho pensato: o boiafàus. 

Se tutto ciò avviene concentrato in pochi passi e una manciata di attimi, vuole dire che ragiono come chi non ha più tempo e spazio. Ma anche: vuole anche dire che uno si accorge delle cose. 

Cosa sia saggio o giusto pensare, ci sarà pure chi lo sa, io proprio no. 

Insomma, un attacco di metafisica allo stato puro.

Detto questo, Fabullo è stato contento: non è successo niente, ci hanno telefonato dalle scuole elementari per salutarlo, è venuta la sua assistente e luì è sempre felice di vederla. Insomma, poiché conosciamo giorni ben diversi, ha un senso godersi un attimo infinitesimale di bel tempo.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 11 marzo 2024

Solo attesa.

 

Noi rimaniamo molto fortunati sempre, in casa nostra tranquilli: tanta acqua dal cielo, tantissima, fino a ieri pomeriggio senza tregua. Mezzo Piemonte con la neve che supera le porte di casa, anche sulle montagne del Canavese: nessuna tragedia, ma tanti disagi indubbiamente.

Noi, appunto, siamo in una collina tranquilla che non frana, e i fiumi stanno in basso. Avessimo avuto più vasche per accumulare acqua per l’estate sarebbe stata una benedizione. Fabullo ha guardato la pioggia, l’ha anche un pochino ascoltata con la finestra un po' aperta e le coperte addosso, senti che bel rumore. Le Famiglie Isteriche colgono ogni singolo istante per la rieducazione sensoriale, che, terra terra, vuole dire per esempio ascoltare cose belle. E’ un tantino faticoso, ammettiamolo, non perdere mai un secondo di concentrazione per permettere a Fabullo di cogliere tutto, il singolo istante, aggirando la carrozzina che non va bene, le cose da fare, essere pronti a metterlo su e metterlo giù.

Per altro: per la nuova carrozzina è stata chiesta una nuova revisione dei codici, quindi secondo preventivo in una settimana. Ora attendiamo. Senza saggezza, senza pazienza, senza comprensione. Attendiamo e basta.

Mah.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 8 marzo 2024

L'aviatore.

 



Quando Fabullo arriva in quel reparto parte il circo, così Paulo Aimo Aulico è stato sottoposto a critica letteraria: perché ha spiegato che con la cuffietta dell' elettroencefalogramma Fabullo sembrava un aviatore. E tutti i presenti hanno detto che sì, che può essere, che è un po' vero, ma che nel profondo nord ovest parte subito la filastrocca di Giuanín Pepepsigàla che faceva l'aviatore e che era uno non tanto poetico nel risolvere eventuali problemi di rifornimento carburante. Insomma, non posso insegnarvela la filastrocca, LA PAOLA poi mi sgrida.

Mentre attraversavamo l’ospedale l’Ingegnere si sbracciava perché ci aveva avvistato. Siamo arrivati su e Fabullo era atteso dal comitato di benvenuto, tante feste, regali. Ma l'Ingegnere ve lo siete portato da casa? Ma no, mi hanno raccattato per strada. Fabullo era tranquillo, e contento, che è poi quello che ci vuole. Zero sala d’attesa.

Il tracciato è andato molto ma molto bene: il migliore in assoluto dal 2016 ad oggi.

Tutti quanti lo hanno studiato con attenzione, mentre, per altro, tutti venivano a trovarci e la telecamera riprendeva tutte le feste che rimarranno quindi un documento per i posteri (sul PC si vede il tracciato e contemporaneamente viene guardato cosa fa Fabio dalla telecamera, per mettere tutto in relazione): e secondo tutti quanti il merito è del neurostimolatore, che nel tempo lavora.

Sulle crisi aumentate e poi calate con l'aumento della cannabis: sul fatto che i vomiti si sono annullati e poi sono tornati sporadicamente: vuole dire che l'aumento ha funzionato subito e adesso sta di nuovo andando male, oppure sarà una fase di stabilità?

Eh, a saperlo, è l’unica cosa che si può dire: il dato oggettivo è che il tracciato è molto bello, quindi possiamo permetterci di attendere; se non si torna all'emergenza facciamo gli esami per la tossicità sul fegato ad aprile, così capiamo che margine di aumento abbiamo ancora.

E va bene. Eravamo stanchi assai. Ma contenti.

Buona Giornata.

Angela


giovedì 7 marzo 2024

Andiamo ad incontrare.

 Amen. 

Nel senso che nel momento in cui le ragazze del blog mi dicono che tutte le 25enni incappano in svarioni vari, come quelli in cui incorre la sottoscritta, io prendo tale affermazione come una verità rivelata e per me va benissimo. Questo è il fatto che devo risolvere il problema del gastroprotettori nel posto sbagliato, cercando soprattutto di capire fino a quando siamo coperti, ma è un dettaglio che in qualche modo verrà incasellato. Per intanto oggi andiamo dall'Epilettologa e ci andiamo anche esattamente nel giorno in cui abbiamo l'appuntamento, e questo non è un dato da poco, bensì qualcosa di cui essere molto orgogliosi, come di tutte le cose conquistate perché non scontate.

Detto tutto questo vediamo un po' come va a finire, Nel senso che dopo l'aumento della cannabis le crisi sono andate strepitosamente meglio; attualmente continuano ad andare meglio di prima anche se abbiamo di nuovo avuto delle perplessità. E quindi siamo molto contenti di vedere la nostra dottoressa, che non sappiamo se ci sarà qualcosa che può fare per noi, ma sicuramente non è una che sottovaluta le cose e che lascia perdere, se ci fosse anche una sola possibilità di fare stare meglio Fabullo.

Comunque lí incontreremo degli Amici che vediamo volentieri. Poi che ci sia qualcosa di assolutamente paradossale nell'incontrare gli amici in ospedale già si sa: ma noi apprezziamo l'incontro a prescindere, non avendo ancora trovato altre ricette di vita più sagge di questa.

Che le alte sfere ce la mandino molto buona.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 6 marzo 2024

Calendario.

 Pianificazione della settimana: mercoledì, cioè oggi, andiamo a fare fisioterapia e giovedì 7 dall' epilettologa.

Lunedì guardo il calendario e mi dó della babbea integrale perché leggo che il 7 è mercoledì: quindi chiedo ai terapisti un appuntamento per giovedì ma é tutto pieno. Pazienza.

Poi lo racconto a Paulo Aimo Organizzato quanto sono babbea integrale.

Lui mi spiega che lo sono molto ma molto di più, perché il 7 è veramente giovedì e non mercoledì. Ma se ho guardato il calendario, cosa ho visto allora!

Ho visto febbraio, perché non avevo girato la pagina. 

I terapisti hanno ritrovato uno spazio per Fabullo oggi.

Ho spiegato che non connetto tanto, ma era già abbastanza chiaro a tutti.

La domenica pomeriggio, settimo giorno fatto per riposare, io la dedico tutta alla burocrazia, fino alla nausea, allo sfinimento, al rigetto totale.

Tra le altre cose ho ordinato i gastro protettori per Fabullo, con mezz'ora di comparazione tra le farmacie on line (quelli in fascia C, fate che dirlo a Quelli Che Sanno che stanno per insegnarci a vivere, che non è proprio aria per loro, che girino molto molto larghi). Ieri arriva il messaggio di presa del corriere: solo che la consegna arriverà in Onlus. Perché ho selezionato l’indirizzo sbagliato, era salvato perché avevamo usato quel fornitore per qualche sanificante. Così o la consegna arriva prima che io riparta di lì o rimaniamo senza fino alla prossima settimana e dovremo trovare altre soluzioni.

Sono un filo stanca.

É per quello che mi viene il nervoso quando mi viene il nervoso per ció che non lo merita: perché si sprecano energie e mi deconcentro.

Che tardocca, mammamia.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 5 marzo 2024

Amara, la situazione.

 Ieri mi raccontavano di un corso di gestione dello stress per i professionisti sanitari in cui un'operatrice ha riferito che le pesa tantissimo occuparsi di un paziente perché è sempre arrabbiato con tutti, sempre oppositivo, e anche tuttologo. Il paziente in questione è un ragazzo paralizzato dal collo in giú e attaccato al respiratore per un incidente. Non si spiega il cattivo umore.

Una mamma mi raccontava delle difficoltà nel trovare operatori che assistano la bambina gravissima a domicilio perché è complesso e non possono prendersi certe responsabilità. Gli operatori coinvolti sono specializzati e non pescati chiacchierando alla fila della gastronomia.

Una figlia narra della madre disabile in istituto sempre allettata perché non c'è personale, e quello che c'è riferisce che la signora è troppo noiosa, che strano, chissà come si diverte lì. 

E via dicendo.

Allora: ovvio che il burn out esiste eccome. Ci mancherebbe.

Però certe situazioni vanno anche valutate.

Nel senso che la carenza cronica di personale sanitario fa sì che tutto diventi molto pesante.

Dall'altro lato la condizione lavorativa, l’appiattimento delle competenze, il mancato riconoscimento professionale e retributivo, eccetera, eccetera, hanno portato alla spirale pantanosa in cui ci ritroviamo. Con una situazione della politica sanitaria molto ma molto preoccupante e con pochi spiragli.

E questo fa anche sì che, soprattutto in ambito assistenziale, si pigli veramente tutto, ma proprio tutto, chiunque passi di lì.

E forse, potendo scegliere, certi operatori dovrebbero essere indirizzati verso altre professioni. 

Anche perché, come sempre, quelli bravi esistono, si impegnano tanto, assolutamente più del dovuto, pure per quelli che non sono esattamente un buon investimento sociale. Nell'appiattimento generale, poi, quello in burn out con tutte le ragioni diventa uguale a quello che potrebbe dedicarsi ad altre attività.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 4 marzo 2024

A questo rivolgersi.

 

La mimosa e l’eclisse, luce che torna, fiori che reggono: e sì, ha un suo perché. Dedicato a Quelli Che Sanno, per esprimere il concetto per cui anche noi, in ciabatte e ragionamenti terra terra, proprio basici non siamo.

Ciò non toglie che sia lecito, talvolta, essere in difficoltà per cose banali: elementi di vita che, razionalmente, sappiamo che contano meno del nulla. Nonostante ciò, incidono troppo sulla quotidianità.

Ok, assodato il preambolo, mia cara, dice LA PAOLA, vieni orsù al dunque.

Ehhh, difficile, perché non c’è un dunque, c’è il nulla, a cui non merita certamente pensare. E invece.

E invece io c’ho il nervoso per una sciocchezza, ma ce l’ho tanto, il nervoso, ormai da settimane: che fa sì che la sciocchezza, che di solito mi passerebbe sopra senza nemmeno smuovere i capelli di un filo (e ovvio che sono senza messa in piega i capelli, ci vuole poco a renderli imbrigliati), invece io la penso tanto, troppo, si autoalimenta, cresce in proporzione. Figuriamoci, dopo tutte le cose passate, vissute, che ben hanno scavato sulla vita, io penso ad una stupidaggine.

Eppure. Io sono furente con me stessa perché una persona in cui talvolta mi tocca imbattermi non manca mai di spiegarmi, acidamente, che io non so che fortuna ho a non dover uscire per andare a lavorare, che non devo preoccuparmi di uscire di casa la mattina e correre tutto il giorno, io invece sto in un posto così accogliente sempre vestita così bene (giuro: detta così: mentre io ero in tuta e ciabatte).

Allora: il livello cognitivo che dà origine a simili affermazioni, ovviamente, probabilmente non è valutabile per varie ragioni. Il livello di stress psicologico che porta a tali acidità, sempre probabilmente, potrebbe essere elevatissimo. Razionalmente abbiamo già spiegato tutto.

Detto questo, è, sempre altrettanto ovviamente, una sciocchezza immane, che merita meno di un infinitesimo di attenzione.

Ed è questo il punto: che io sono furente non con la mente suprema in questione, ma con me stessa, perché poi c’ho il nervoso per giorni e giorni, in continuazione. Che non basta il cioccolato, la meditazione, la lettura. Non basta respirare profondo, roba da andare in iperventilazione.

Allora la morale dovrebbe essere: ogni tanto uno può anche avere il nervoso, ecco. Attitudine che, per sua stessa definizione, si esplica esclusivamente nei confronti delle sciocchezze; perché ciò che è importante fa nascere indignazione, rabbia, attivazione, necessità di comprendere.

Qui no, non meriterebbe un tale spreco di energie.

E così c’ho il nervoso. Pazienza.

Parliamo di cose davvero importanti.

Luana sta bene, starà meglio, e poi benissimo, però ha passato un po' di guai: e quindi noi facciamo ciò che fanno gli Amici: la pensiamo tanto, forte, bene. Per mandare Amore, Abbracci.

A questo bisogna rivolgersi.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 1 marzo 2024

Sotto la pioggia.

 



Eccola qui, sempre più bella, perché non si può dire diversamente.

Basta guardarla, le parole sono mica sempre un obbligo.

Non è ancora completamente fiorita, perché ha iniziato a piovere. 

Sapete? Questi fiorellini così tenui non battono ciglio sotto la pioggia (che qui per fortuna è solo acqua benedetta e non portatrice di disastri, pura buona sorte, sarebbe mica responsabilità della pioggia), basta non toccarli, altrimenti, da zuppi, si sfagliano. 

Se vale l’idea del ballare sotto la pioggia, la mimosa è Maestra.

Chissà come fa.

Che marzo sia con noi.

Buona Giornata.


Angela