A questo punto, a bocce ferme secondo i nostri parametri di esistenza all'interno della Galassia, nella nostra bolla mica tanto condivisibile sempre, possiamo dire che non verremo ricoverati in ospedale nel giro di pochi giorni.
Salvo imprevisti ovviamente, e bloccate nuovamente e immediatamente Quelli Che Sanno, che stanno per spiegarmi che gli imprevisti sono nella vita di tutti.
Bloccateli, perché in questi giorni siamo particolarmente stanchi e abbiamo pochissima pazienza.
Tornando all'argomento delle bocce ferme, a questo punto siamo organizzandoci per portare Fabullo in montagna.
Quindi, come ogni anno, perché le cose a livello organizzativo non cambiano in senso particolarmente positivo, stiamo affrontando la storia dell'ossigeno schizofrenico.
Sostanzialmente la teoria è che il servizio è eccellente, perché ogni singola persona possa godere della possibilità. Se leggete su qualunque sito di aziende che forniscono le ASL a tale proposito, trovate questi buoni principi, per cui poi a Natale si ricevono i regali dei bambini buoni, con annesso Nobel per la bontà.
La verità è che poi tale servizio, come sempre, viene terzializzato a dei poveretti che fanno esattamente quello che possono e non di più.
Ciò significa che gli spostamenti avvengono nei tempi incastrati tra mille cose, e non quando serve alla persona.
Quindi si procede con le solite telefonate in cui l'azienda chiede informazioni spettacolari: Quindi lei dal giorno x non utilizzerà più l'ossigeno nella sua abitazione di residenza ma nel luogo di vacanza; pertanto, nei giorni successivi sarà in casa nel suddetto luogo di residenza in modo che procediamo al ritiro della bombola attualmente presente?
Ovviamente no, non essendo dotata di ubiquità come Nussgniúr e San Francesco di Giotto, perché se l'ossigeno ci serve da un'altra parte è perché saremo da un'altra parte.
Ah già.
Domanda seguente: arriverete nel luogo di vacanza e troverete già l'ossigeno a disposizione perché è necessario. Quindi nei giorni precedenti, quando siete ancora a casa vostra, sarete nel luogo di vacanza per ritirare l'ossigeno?
Vabbè.
Giuro che non è uno scherzo.
Sostanzialmente noi possiamo andare nel Villaggio Incantato solo perché è il Villaggio Incantato.
Dove ci sono delle persone che per aiutarci provvedono al ritiro e poi alla riconsegna quando siamo partiti, tenendosi anche le bombole in casa loro.
Anche perché, affittando noi una casa per turisti. è ovvio che può non essere libera prima e dopo il nostro arrivo.
E i tempi di consegna e ritiro non sono differiti di qualche ora o di un giorno rispetto ai nostri movimenti: si parla di quattro o cinque giorni.
Ovviamente, tutto è speculare dall'altro lato: qualcuno deve essere in casa nostra a riconsegnare la bombola quando siamo andati via e a riceverne una nuova prima del nostro rientro, ovviamente il tutto con un'organizzazione molto elastica, perché il corriere può comunicare il proprio arrivo con un preavviso di al massimo mezz'ora.
Quindi sia benedetto il Vicinato anche questa volta, e beati noi che ce l'abbiamo.
Ma tutti abbiamo gli stessi diritti a questo mondo, anche di respirare un'aria diversa in modo rilassato.
Sostanzialmente è più o meno come organizzare un viaggio in Amazzonia.
Ma soprattutto, tutti abbiamo la stessa possibilità di scelta: resta da capire, se volessimo tentare l'avventura di andare in un luogo sconosciuto, come faremmo senza gli amici del Villaggio Incantato, che abbiamo per volere delle Alte sfere incontrato, e che ci hanno amato.
Mah.
Buona Giornata.
Angela