giovedì 14 maggio 2020

Giulivi come il sole.

Ecco, l'amara battuta della pioggia, che ha condiviso la Signora Barbara, ce la concediamo noi in quanto amara battuta: ma dovrebbe rimanere tale per noi, e non essere un alibi per eventuali figure preposte, rientranti nella categoria ampia di Quelli Che Sanno. 
Perché  la teoria degli alibi è molto più infinita di qualunque infinito immaginabile. Per esempio il covid. Siccome siamo tra noi, e nessuno ci legge, ben si sa (immaginate un meraviglioso occhiolino, stamattina immaginiamo), torniamo a ciò che diceva Luana: il covid è ora spesso un modo per coprire altre nullafacenze.
Ecco: ci sono tante bellissime indagini, fatte da organismi seri, sull'impatto del covid sui disabili e le loro famiglie. E ne emerge un tristissimo quadro: perché tutto è stato ed è difficile, indubbiamente; perché è stato necessario capire come fare, in situazione di grande pericolo, indubbiamente; perché non tutto si può fare bene, dovendo limitare il contatto fisico, sempre indubbiamente. E questo si riflette su tutti i settori che convergono sulla costruzione di un progetto individuale: sanitario scolastico assistenziale, detto senza virgole.
E i dati mostrano che gli interventi sono stati inadeguati, insignificanti e tardivi: ma tardivi non vuole dire dopo tre giorni, perché tutto è giustamente difficile. Tardivi vuol dire che, magari, il primo segno di vita, il primo contatto è avvenuto dopo un mese. In quel mese è capitato di tutto. 
Ci sono famiglie che riportano di non avere notizie dell'insegnante di sostegno da inizio emergenza, solo per fare un esempio.
La cosa che emerge poco da queste indagini è: ma come era prima? Non diamo per scontato che questa rete medico-scolastico-assistenziale funzionasse: ed ecco lì il punto. Ciò che non funziona in emergenza affonda. Sarebbe importante farlo, questo punto, e i Genitori Isterici non credono in questa possibilità: perché se questo emergesse, allora davvero ci sarebbe la possibilità di guardare la luna e non il dito. Invece la prospettiva concreta è che tutto venga sempre buttato nel grande calderone dell'emergenza, in cui poco si poteva fare.
Altro esempio: ci sono molti pazienti, come Fabullo, che hanno veramente patito il non vedere i terapisti, perché dai genitori non vogliono essere toccati.
Ma ci sono anche altre osservazioni di questo tipo: mio figlio è una vita che patisce per la poca mobilizzazione, che dicono che fa parte del quadro e basta; la fisioterapia non la fa mai, o ne fa 12 sedute all'anno, o, se la fa regolarmente, è fatta per finta, con il terapista che intanto telefona chiacchiera fa il piano ferie la lista della spesa: la fisioterapia è mancata perché era un modo per uscire di casa. 
Ecco il punto: quelli che sono venuti meno non sono interventi specifici. Sono i Parcheggi.
E lì si passa al punto successivo: quando sono state contattate le famiglie? In tutti i settori di intervento, dopo circa un mese, praticamente negli stessi giorni in tutta Italia. Un po' perché le lamentele sono venute fuori. Un po' perché, chiedetelo a quelli brillanti, era l'inizio di un nuovo trimestre. E per avere i nuovi ingressi di budget, o per presentare la nuova programmazione,  quando è che si fanno i rendiconti intermedi? 
E non lo so, sono mica brillante, io. Poi c'è il sole, oggi posso permettermi l'essere giuliva.
Il punto è: va bene la pioggia, va bene essere Madri Isteriche, ma la Signora Barbara, ieri, che ha rappresentato tutti, ha messo l'accento sul dolore immenso di un figlio che soffre e sull'immensa stanchezza. Ma non ha detto che dolore e stanchezza significhino sempre poca lucidità nel valutare le cose. Quello, come dato costante, è da dimostrare. 
Invece, per esempio, ed è solo un esempio,  l'insegnante che nessuno sa che fine abbia fatto, e qui le Madri Isteriche giurano con sangue, è un fatto più concreto di questo tavolo. Come anche il documento del ministero della salute del 23 aprile che dice che la rieducazIone neuro motoria non è un'urgenza: allora per forza che, in tempi normali, ne bastano 12 sedute all'anno.
Insomma, non posso dirlo perché LA PAOLA non vuole che io dica simili cose: ma il succo sarebbe: stanchi ma non tonti.
Gli Amici di Fabullo abbracciamo fortissimo la Signora Barbara.
Buona Giornata.
Angela

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Inutile dirlo.... Sottoscrivo col sangue!
Barbara mamma di Sara

Paola ha detto...

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altro che tonti :-( purtroppo i veri, e tanti, "finti tonti" sono altrove ed occupano anche posizioni da Quelli che Sanno e prendono decisioni che dovrebbero servire ad aiutare i veri stanchi.... quelli stanchi per non poter mettere mai in off nè fisico ne mente.... MAI MAI MAI....
Un abbraccio fortissimo
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FORZAFAMIGLIESPECIALI
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FORZA AIMO
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FORZAFABULLO
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Nonna Roby ha detto...

Forza, forza famiglie speciali e mamme isteriche!!! Speriamo vivamente che Quelli che Sanno leggano quanto scrivete su questo blog… e “arrossiscano”!
Un abbraccio fortissimo, siamo tutti vicini a voi!
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BOOG ha detto...

Forza Forza Forza FABULLO!!!
Forza Famiglia Aimo!!!
Forza Mamme isteriche!!!
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