lunedì 27 luglio 2020

Parole che cambiano.

Dopo il vento è arrivata la pioggia, più che mai benedetta. Senza bombe d'acqua e grandine, solo un po' di fresco. Anche per il povero giardino, a cui abbiamo definitivamente rinunciato se non nelle cose più grossolane, tagli e sfoltimenti vari: insomma, ciò che non richiede acqua tutti i giorni, perché è già tanto se riusciamo a bere noi. Pazienza, ci penserà Nussgnùr, e man mano, tutto verrà sostituito da rosmarini lavande ibischi e tutto ciò che ce la fa da solo.
Assolutamente vietato pensare che si tratti dell'ennesima cosa a cui si rinuncia, dopo il lavoro, la vita con gli amici, i sandali, lo smalto, la pettinatrice,  le passeggiate, le gite, le torte le pizze e l'aprire il quaderno delle ricette, i film, le lunghe chiacchierate. 
È semplicemente salvare il pianeta dall'emergenza climatica: sempre avere superfici verdi, riducendo lo spreco d'acqua, e quindi scegliere le specie più opportune. 
Bòn, anche per oggi abbiamo il pensiero giusto.
E, siccome che anche stamattina, per ora, è fresco e cade qualche goccia, fare scorta di aria fresca e corrente che circola finché Fabullino dorme. Perché un'altra delle cose a cui si è rinunciato, per ausili e rampe, sono le porte. 
Ma si chiama open space. 
Però c'è un limite al cambiare il nome delle cose. Ho sentito un'altra propaggine di Quelli Che Sanno, infinita schiera, scambiare le seguenti battute con una Famiglia Isterica: 
Ma Signora Mia, noi eravamo qui, poteva telefonarci.
Telefonare a chi? Poiché tutte le volte che vi abbiamo chiesto supporto ci avete risposto che potevate intervenire solo in specifiche condizioni in cui non rientravamo, non vi ho mai considerato un punto di riferimento. Quindi eravamo in carico? 

Risposta, vi prego, mettetevi seduti:

È VERO, LEI CI HA CHIESTO AIUTO, MA NON CI HA DETTO CHE AVEVA BISOGNO.

Giuro. 
Ecco, secondo me è più utile piantare rosmarino. 
Buona Giornata.
Angela

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho seguito il consiglio di Angela, sulla frase riportata in fondo, mi sono messo seduto. Ma sul momento non c'è stato nulla da fare, sono caduto dalla sedia insieme a qualche "accessorio". Poi pian piano ho raccolto i "pezzi" e mi sono sforzato di pensare con la testa degli altri ma anche così lo stato confusionale non si dipanava: a casa mia la logica ha ancora un senso e non riesco a pensare a qualcuno che chieda aiuto ma che non abbia bisogno. Mah, che dire ...
Forza Fabullo!
Salvatore A

Nonna Roby ha detto...

A me sono cadute entrambe le braccia, poi mi sono detta: queste persone dove hanno il cervello? Forse non l’hanno proprio, l’ha mangiato il gatto di casa!!! Poveri noi, povero mondo!
Secondo zio è colpa della burocrazia.
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Un abbraccio forte