mercoledì 2 novembre 2022

La luna davvero.

 Storia di lavoro in Onlus.

Storia importante, con tante sfaccettature.

Dopo tanti pensieri, studi, prove, valutazioni; e poi nuovi pensieri, nuovi studi, riprove, rivalutazioni, il che vuol dire tante ore dedicate: dopo tutto questo è stato individuato un girello per un bambino. Un girello che non solo gli permettesse di spostarsi in qualche modo, ma di evolvere, di esercitare il cammino in modo da migliorare e da arrivare a passi successivi.

Perché le stesse valutazioni facevano capire che era un obbiettivo possibile: l'evoluzione, non l'accontentarsi.

Dicevamo: tante ore dedicate:  non per fare cadere le cose dall'alto, ma perché era necessario, è così che si deve fare.

Il girello individuato era indubbiamente particolare, non si usa tanto, ma per quel bambino ci voleva quello: erano stati ovviamente valutati tutti. Serviva quello.

In quanto particolare, era ovviamente più costoso.

I terapisti e la famiglia sono andati dallo specialista con il preventivo e il girello e tutti gli appunti di valutazione: lo specialista è stato d'accordo, ma ha detto: è troppo caro, pensiamo ad altro.

Dottore, guardi, le facciamo vedere le prove con tutto il resto. Gli altri modelli non possono funzionare per le ragioni x e y e z.

Lo specialista ha detto che era vero: però il preventivo sfora ciò che ci è concesso.

Vero: ma al bambino serve questo.

Lo specialista ha detto che era vero, e quindi si è preso la responsabilità di andare a parlare con l'ufficio protesi: che ha detto di no, perché è troppo caro.

Fermiamoci qui, non sappiamo ancora come finirà. Fermiamoci qui, perché comunque c'è già tanto da riflettere.

Allora: il risultato di tutto, ovviamente, è una notizia indegna, perché lo specialista vorrebbe prescrivere un ausilio perché LUI STESSO concorda e approva che sia quello unicamente giusto, e invece non viene concesso perché troppo costoso: ed è dichiarato che è così.

Certo che è una storia pietosa.

Però analizziamo una sfaccettatura: non vediamo il bicchiere mezzo pieno, perché non esiste, il bicchiere resta vuoto.

Ma dobbiamo prendere atto che è la prima volta che si arriva a guardare la luna e non il dito.

Altri specialisti, e anche quello stesso specialista in passato, avrebbero immediatamente detto che la valutazione era scorretta, che era un pensiero allucinato, che bastava qualunque altro girello.

E invece no: quello specialista conosce la Onlus da tanto tempo, ha preso atto della correttezza del lavoro, dei risultati della valutazione, ed è stato d'accordo, e ha prescritto.

Capite? È fondamentale quest'onestà intellettuale: perché se non fosse stato d'accordo, la sua decisione sarebbe stata difficilmente contrastabile, e l'ASL non era tenuta a dare spiegazioni: così, invece, è stato necessario ammettere quale fosse la causa vera di una mancata fornitura: mancano i soldi, non è che non è necessario.

E lì ci siamo arrivati grazie, appunto, a tanto lavoro rigoroso con la presentazione di dati inappellabili.

Non è un traguardo, ma una tappa importante sì. Dieci anni di Onlus non sprecati, fosse anche solo per questo.

Buona Giornata.

Angela 

4 commenti:

Nonna Roby ha detto...

La Onlus lavora bene, come sempre, però la notizia fa cad

Nonna Roby ha detto...

Scusate errore. La Onlus lavora bene però poi non ci sono i soldi. Sono stati mal spesi? Oppure non vengono stanziati per le cose importanti? E poi si va dicendo che i disabili sono tutelati.....parole al vento!!!
Auguro una buona giornata anche se con freddo e nebbia. Un abbraccio e xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx per ogni cosa.

Paola ha detto...

Dieci anni onlus che valgono 20 anni di sanità pubbblica. forse anche 30...
siete mitici!
Come e' mitica Luana che gia' stara' spicciando cose in casa (non strafare eh!!!!)
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FORZA FABIO
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FORZA AIMO
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FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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BOOG ha detto...

Forza Forza Forza Forza Ragazzi
Forza Fabullo
Forza onlus