martedì 7 marzo 2023

Formale richiesta.

 Abbiamo davanti a noi ancora sei mesi per accedere alla procedura della 18app, e visto il pasticcio non sono così tanti. Non abbiamo a che fare con un servizio dotato della capacità di intelligere, come ha sperimentato anche la Signora Barbara. Per altro, non è nemmeno un servizio utile. Se un servizio non serve non è un servizio.

Come dice l'altra Paola, possiamo fare la carta di identità elettronica, e noi qui abbiamo il supporto di tutti e tempi di attesa inesistenti: ma comunque per Fabio è un impegno che non è corretto imporgli. Noi ci teniamo questa possibilità in tasca, perché se capiamo che per le vie concesse a tutti gli altri cittadini italiani si va per le lunghe noi passiamo di lì, tanto la dovremmo fare a settembre, poco cambia. Ma non lo raccontiamo al MiC e non ci può essere imposto.

Così ieri sono venuti il Medico Santo Subito per la visita mensile, il fisioterapista, lo specialista dei sistemi posturali, il Vicinato per la burocrazia per cui supporto io.

Tra uno e l'altro ho chiamato l'URP del MiC.

Il numero verde pubblicato, e svariati altri, mi hanno messo in attesa: io ho atteso il quarto d'ora di musichetta, ho eseguito lo screenshot di ogni attesa e ho riattaccato. 

Finalmente un numero mi ha risposto. Ho iniziato a parlare e ho nominato la 18app.

No, no, no, la fermo subito deve riferirsi al servizio della 18app.

Sono io che fermo Lei, e chiedo di essere ascoltata, perché quel servizio l'ho già contattato e mi ha detto che non sono il servizio giusto. Chiedo di poter proseguire nel discorso perché venga compresa la richiesta.

No, non può parlare con me, deve fare il numero verde. (Seeee, bella gioia, quello che non risponde).

Questo numero che sto chiamando è pubblicato sulla pagina dell'URP del Ministero della Cultura, non è un numero privato, e quindi pretendo di arrivare ad esplicitare la situazione prima che venga detto che non è il numero giusto. Un disabile non può accedere ai servizi degli altri cittadini e a questo punto devo raccogliere materiale per procedere e gradirei anche sapere con chi sto parlando.

Va bene, allora mi dica (con degnazione, e non mi ha detto con chi stavo parlando).

Ho esposto la situazione.

Le passo l'ufficio di fianco.

L'ufficio di fianco era il numero verde irraggiungibile direttamente, così era libero subito.

Immediatamente ha cominciato a fermarmi: non deve chiamare qui, deve chiamare quello e scrivere a questo.

Sono io che fermo Lei: non si permetta di dirmi che non devo parlare con Lei se non sa di che cosa stiamo parlando. E, comunque, sarebbe corretto sapere a chi mi sto rivolgendo.

E mi ha detto il nome, senza cognome.

Ho esposto la situazione partendo dall'essere andata appositamente in posta: vabbè, Signora, la procedura è questa, certo che doveva avere lo spid di poste, se dobbiamo parlare di questo le ribadisco che non è il posto giusto.

E io ribadisco che invece Lei deve prendere in carico la mia possibilità di esporre la richiesta. Per altro a parte questo se il MiC ritiene sensato che solo i disabili debbano avere più impegni di altri, siamo evidentemente un paese perduto.

No no no, non è così, La ascolto.

Sono riuscita ad arrivare in fondo.

Ahhh, ma no, Signora deve insistere con poste, certo che devono erogare questo servizio, deve rivolgersi a loro.

Come Le ho detto, mi sono già rivolta a poste e mi hanno detto che la procedura da voi delineata non è più valida.

E no, non è un problema nostro, non posso aiutarla. Insista, con poste abbiamo avuto diversi problemi.

Io ritengo invece che se un disabile non può accedere al bonus cultura, se il MiC dice anche che ci sono già stati problemi con poste e non prende in carico la situazione, il problema è del MiC. Le dirò di più: il problema è il MiC.

Ma che cosa pretende che io faccia? Non posso fare niente.

Perfetto. Allora mi mette in contatto con un livello superiore. I disabili vengono messi in maggiore difficoltà degli altri cittadini da parte del MiC.

E allora mi scriva una mail con lo screenshot del problema con poste e mi faccia formale richiesta di supporto.

Io Le sto già facendo formale richiesta.

Me la deve fare per iscritto.

Ma Lei comprende che sta parlando con il tutore di un disabile? Che equivale con il parlare ad un disabile?

(Che voleva dire: ma si rende conto che potenzialmente sta parlando con una persona che magari non ha la possibilità di scrivere una mail?)

Ma certo, ha tutta la mia comprensione.

(Solo che io parlavo della voce del verbo comprendere, non del pat pat sulla spalla. Oserei dire che ci troviamo nella voce del verbo ignorare e relativo participio presente).

Mi dica il Suo indirizzo mail così attenziono la Sua comunicazione quando arriva.

Allora Le chiedo di fare un altro appunto, un pizzino (così le dicesti, mia cara?, dice LA PAOLA. Così le dissi, il pizzino): che il MiC non si permetta di rispondermi di arrangiarci con la carta di identità elettronica. Mio figlio è un disabile gravissimo, collegato ad una serie di apparecchiature per parte della giornata: se ci imponete il rilascio immediato della carta elettronica lo dovete imporre a tutti i diciottenni. Non permettetevi. Non permettetevi di dire che le soluzioni ci sono ma noi non le accettiamo.

(Che di lì a dire che i genitori che si occupano dei figli disabili lo hanno scelto, perché ci sono tante altre possibilità, il passo è brevissimo. Si sa che dire che le tragedie sono responsabilità di chi le vive va di moda, e che tutto dipende da come si affronta la vita).

Io oggi non ho parlato con la signorina xxx. Io ho parlato con il MiC.

Adesso devo mettere insieme una mail che non saranno due righe di richiesta, ma un bel discorso chiaro. E una volta che è scritta la invio, ma non solo a quell'indirizzo lì.

Il problema è scriverla, perché comunque la situazione merita di essere esposta molto ma molto bene, vuole dire un'oretta di lavoro. Io non ce l'ho quell'oretta.

Ieri sera volevo urlare. Urlare: per la disperazione non per la nostra situazione, per la nostra vita , ma per non avere il tempo di occuparmi di cose che sarei in grado di affrontare. Ma non ho tempo.

Buona Giornata.

Angela 



3 commenti:

Luana ha detto...

Mammamia!
Forza Angela.
Forza Mamma di Sara.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

Che calvario.....nonno parole!!! Forza Angela forza Fabio forza famiglie speciali. Sempre nei miei pensieri affettuosi. 🤗🤗💓

BOOG ha detto...

Forza Fabullo
Forza Angela
Forza Aimo
Forza Famiglie Speciali