venerdì 10 gennaio 2025

Fino a quell'albero lì.

Poi è anche successo che queste feste di Natale sono state caratterizzate, per fortuna, dalla possibilità di avere più giorni di vacanza di seguito dal lavoro: che vuole sostanzialmente dire che Paulo Aimo Operativo è stato di più a casa e abbiamo potuto essere più spesso in due. Peraltro è andata proprio bene, perché in tutte le difficoltà che ci sono state è stato anche essenziale. 

Questo però ha permesso l'esistere di una cosa che non si vedeva da decenni: e cioè che per ben tre volte, dalle 14:15 alle 15:15, sono andata a camminare. 

Questo normalmente ormai accade solamente più quando andiamo in montagna d'estate; a casa è impossibile, perché i fine settimana sono talmente risicati e rosicati per tutte le cose che ci sono da fare, e da recuperare, che diventa impossibile concedersi alcunché. Anzi, ormai dal venerdì sera in poi inizia un incubo che dura due giorni e mezzo, fatto solo di affanni.

Invece è stato possibile.

Sono andata nelle vicinanze del lago che c’è a pochi minuti di qui, perché si cammina semplicemente, in piano, su stradine poco frequentate dalle macchine. Quando ho cominciato mi sono resa improvvisamente conto che l'ultima volta che ero stata lì ci avevamo portato i bambini piccoli: Michela in bicicletta e Fabullo sul seggiolino con Paulo Aimo Papà, perché lui la bicicletta non ha fatto in tempo a impararla. Il camioncino a spinta coi piedini si, la bicicletta no.  Non so come dirlo in un altro modo perché questo è. 

Il pensiero è stato più o meno travolgente quanto un camion,  l'arrivo di un'onda alta metri, la vampa di un incendio che brucia qualunque essenza di vita, la caduta in un dirupo, l’idea di precipitare nel fiume in macchina con le portiere bloccate. 

L'unica è stata semplicemente dire: ok, continuiamo a camminare fino a quell'albero, poi fino all'altro albero, poi fino a quel palo, poi fino a quella casa, poi fino a quella stalla, poi fino a quella bicicletta, eccetera eccetera. 

Altre ricette non ne ho trovate, E comunque ho camminato. E basta. 

Alcune volte nel cielo color turchese dell'inverno on 10 gradi, le Alpi Graie tutte bianche con il Gran Paradiso grosso grosso, tante persone da incrociare e le ho solo salutate senza fermarmi a chiacchierare perché avevo deciso che camminavo, giuro. Altre volte di gradi ce n'erano solo cinque, bisognava tenere la sciarpa davanti al naso per il vento e l'umidità, non si vedeva lontano perché era tutto cupo, ma le gambe andavano lo stesso. 

L'altro pensiero meno travolgente, ma più sotterraneo, doloroso altrettanto, forse anche subdolo, è che bello avere le gambe, sentire la terra sotto i piedi, aprire anche le mani per sentire l'aria che passa.

Fabullo invece non lo dice.

Ho camminato lo stesso. 

Approfittando del fatto che chissà quando ricapita.

Quindi era giusto camminare.

Buona Giornata 

Angela

 


7 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Piccole soddisfazioni.. godi quelle senza pensieri amari. Xxxxxxxxxxxxxxx per oggi che sia giornata positiva e pureil fine settimana. Un abbraccio grande 🤗💓💓

Anonimo ha detto...

Quanto è vero. Vero da poterlo toccare. Vero da averla sentita bruciare tante volte questa improvvisa presa di realtà che ti coglie quando abbassi per un attimo le difese. Vero e basta. E ancora più vero continuare a tirare fuori subito dopo forza e fierezza per andare avanti. Avete tutta la mia ammirazione e stima per il vostro coraggio e la vostra fierezza. A voi penso quando vacilla o le mie.
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

Che stretta al cuore.
Un abbraccio cara Angela.

Nonna Roby ha detto...

Forza forza famiglie speciali sempre nei miei pensieri. 💓💓🤗

Paola ha detto...

Quanta verià nelle tue parole e quanto si stringe il cuore a leggerle... un abbraccio immenso e nel 2025 vi si vuole ancora piu' bene (se mai sia possibile aumentare la quantità di bene che gia' vi vogliamo)
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

BOOG ha detto...

Forza Fabullo
ForzaAngela Forza
Forza Aimo
Forza famiglie speciali

Anonimo ha detto...

La terra sotto i piedi... un pensiero così semplice, così definitivo...
Un abbraccio infinito