venerdì 31 ottobre 2025

Calendario.

 Uno si sveglia il venerdì mattina di un fine mese come ottobre e fa un importante considerazione filosofica, astronomica, terra terra.

Che quando uno è stanco molto più di un somarello, perché i simpatici quadrupedi con quelle bellissime orecchie secondo me hanno infinitamente più resistenza di noi, le Alte Sfere dovrebbero organizzare il calendario perché le feste non cadano nel fine settimana.

Non va mica bene.

Lo sappiamo che ogni festività va valutata nella sua essenza, nella sua profondità, nella sua suggestione, nel suo profondo significato.

Tutto Sappiamo. Ne siamo intrinsecamente consci.

E siamo perfettamente d'accordo con questi nobili argomenti: sempre intrinsecamente, ne siamo avvolti, allineati nell'essenza.

Ma abbiamo tanto sonno lo stesso.

E ci fanno male le sopracciglia, gli alluci, le ossa del carpo, i muscoli lombricali, e altre simili inezie.

Situazione energetica che non è detto che combaci con quella di Quelli Che Sanno, tutti pronti a riflettere e a estrinsecare (grandi discorsi sulla nostra non percezione dell'assoluto).

Un giorno in più di pausa, a casa in due, non sarebbe andato proprio sprecato.

Ecco, mia cara, dice LA PAOLA saggia sempre, e a cotali ponderazioni delle 5 del mattino, cos'hanno risposto gli interlocutori in oggetto?

Le Alte Sfere non hanno mostrato darci delle soluzioni, tipo spostare un giorno nel calendario senza che nessuno se ne accorga, quelle cose da sliding door. 

Ovviamente ce ne siamo fatti una ragione, alle cinque e zero cinque abbiamo lasciato perdere.

Abbiamo riavvitato la piantana della pompa gastrica che ci stava cadendo in testa, perché ogni tanto il bullone perde la voglia di stare stretto. 

Abbiamo parlato con i medici e deciso di continuare l'antibiotico ancora qualche giorno. 

Abbiamo gestito lavatrici asciugatrici e ulteriori tentativi di mettere insieme qualche pasto ancora senza freezer perché continuiamo a non risolverla.

Abbiamo comunque festeggiato perché Fabullo per qualche momento è stato senza ossigeno, e abbiamo assaporato l'idea che, nonostante i calendari sbagliati, ovviamente secondo il nostro umile parere, qualcosa cominci a funzionare. 

Buona Giornata. 

Angela

giovedì 30 ottobre 2025

L'essenziale.

 L'evoluzione della bronchitona è assodata.

Le emergenze notturne a livello respiratorio non ci sono più, e attualmente Basta mezzo litro di ossigeno sempre, salvo alcuni momenti in cui per qualche motivo Fabio si affatica di più.

Il mezzo litro di ossigeno è quella situazione in cui i medici che non conoscono Fabullo dicono che è impossibile perché è come non averlo; i medici che conoscono Fabullo, che sono più attendibili di noi poveri Genitori Isterici, ribadiscono che prova a toglierlo e vedi cosa succede.

I poveri Genitori Isterici, invece, quando arrivano in questa fase cominciano a cadere nell'incubo che questo mezzo litro vada poi tenuto per sempre: però per ora non è mai successo e c'è sempre stata l'evoluzione positiva per cui l'abbiamo tolto, ma non siamo mai tranquilli finché ciò non avviene davvero.

Sempre beati quelli con le grandi sicurezze. Abbiamo però anche notato che Quelli Che Sanno, che ci spiegano le verità innegabili del mondo, difficilmente hanno un figlio che usa l'ossigeno in fase acuta.

Credo che la regola fondamentale per la gestione di Quelli Che Sanno sia di lasciarli sapere per i fatti loro.

Noi Genitori Isterici stiamo lì ad attendere di poterlo togliere, contenti per come sta andando e, contestualmente, timorosi che la faccenda però non si concluda tornando al punto di partenza di questi tempi.

Dal canto suo, Fabullo non ne può più di questo ossigeno, perché nonostante le medicazioni il fastidio al naso è per lui esasperante.

Per cui se lo toglie ogni 20 secondi scarsi, possibilmente quando la sottoscritta ha le mani sporche e non può rimetterlo all'istante senza lavarsele, e buttando anche gli occhialini per terra che così vanno disinfettati.

I respiri profondi sono sempre d'obbligo.

Non i quarti d'ora di meditazione. I respiri profondi.

Uno per volta, per carità. Un respiro alla volta e basta.

L'essenziale è ricordarci che abbiamo avuto giorni peggiori, tipo quelli fino a lunedì. 

Buona Giornata. 

Angela

mercoledì 29 ottobre 2025

Diceva il Bardo.

 Prima che a qualcuno venga in mente di organizzare una festa con samba, mortaretti,  ricchi premi e cotillon per l'avvento della nuova legge 106 sulla disabilità, emanata come La Panacea Universale, diciamo delle cose.

Esiste una parte in cui si parla delle tutele per i lavoratori affetti da patologia oncologica che devono essere tutelati e non licenziati: si spera che poi la legge funzioni davvero, però meno male che questa cosa è stata scritta, è lì ci fermiamo sotto questo punto di vista.

Andiamo invece nella parte che riguarda la disabilità cronica che è stata raccontata con le trombe, gli araldi, gli sbandieratori.

La concessione al lavoratore disabile, piuttosto che ai genitori di disabili minorenni, di ulteriori 10 ore all'anno da utilizzarsi per visite varie, oltre ai tre giorni di 104, va letta per quello che è : sostanzialmente poco più di un giorno all'anno: sembra chissà cosa,ma è quello.

Che nelle situazioni che ben conosciamo incide quanto una capocchia di spillo nell'universo.

Inoltre viene offerta la possibilità, oltre ai due anni di congedo straordinario retribuito, anche quella di due anni non retribuiti e senza contributi con il mantenimento del posto di lavoro: sempre per i disabili e i genitori dei disabili minorenni. Ricchi.

Questa possibilità va concordata e concessa dal datore di lavoro, e in realtà è sostanzialmente sovrapponibile a quella che è l'aspettativa per gravi motivi familiari, che solitamente veniva sempre concessa.

Quindi si chiama in un modo più specifico e più congruo, ma non è nuovamente cambiato un tubo.

In più: viene sempre specificata la distinzione dei genitori con figli solo minorenni.

Questo perché viene sempre e solo preso in considerazione il fatto che: un maggiorenne disabile possa andare a lavorare; o se ne vada in istituto, non è chiaro con quali soldi; sia ricchissimo, perché a quel punto riceve la pensione in quanto maggiorenne, conseguentemente può pagarsi qualcuno che se lo badi, mentre i genitori se ne tornano tranquillamente a lavorare dopo che l'hanno guardato per i primi 18 anni, peraltro  genitori che a quel punto sono in un'età brillantissima e hanno trascorso degli anni estremamente riposanti.

Ovviamente con la pensione il disabile grave non paga nessuno per tutte le ore che servono, e quel nucleo familiare è già diventato povero nei decenni precedenti, perché non è la stessa situazione della persona che diventa disabile da adulta con un patrimonio proprio o familiare da parte.

Il buon Bardo, tempo fa,  diceva Molto rumore per nulla.

E' sempre vero.

Buona Giornata.

Angela

martedì 28 ottobre 2025

Discussioni da pettinatrice.

 Una notte è trascorsa senza dover fare la Macchinetta: che vuol dire, in parole molto povere, che la quantità di catarro non ha creato una fatica tale per Fabio da dover avere bisogno di un grande supporto per rimuoverlo, questo benedetto catarro. Dirvi se sia stata un'occasione, o se invece continueremo così, in questo momento non lo sappiamo, ma ci permettiamo di essere prima di tutto contenti, e dopo anche un po' ottimisti.

L'ossigeno serve sempre e lui non lo sopporta più, e nonostante le cremine ha il naso tutto rosso. Quindi ha sostanzialmente ragione da vendere.

I tempi per cui l'antibiotico stia cominciando a fare davvero effetto ci sono.

Noi siamo contenti sempre perché siamo persone semplici, che non hanno l'ambizione di dormire ma semplicemente di non incorrere in spaventi continui.

In questi giorni è arrivata anche lei, bella tra le belle.

Per me rimane sempre un mistero di come una cagnolona così alta, così lunga, con delle zampe così slanciate, riesca ad appallottolarsi in pochi centimetri quadri.

Abbiamo parlato con lei (lei, proprio lei, come fa Donna Paola con le Ragazze) della sua pettinatrice, da cui viene spesso tradotta non perché partecipi alle mostre in quanto cane di specchiata nobiltà, ma poiché si riduce in condizioni non consone, che determinano la totale impossibilità di farla entrare in casa: ha espresso risposte molto chiare sulla sua opinione riguardo a tale attività impostale dall'alto.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 27 ottobre 2025

Più lunga.

Durissima.

Non vediamo mica ancora tanto la luce. Diciamo che pensiamo che ce la caveremo a casa nostra, ecco. Ogni tanto ci crediamo un po' di meno, tipo la notte e la mattina; ma intanto siamo qui.

Il catarro sembra infinito, tanto da riempire gli oceani. Di giorno, mettendo tanto su e giù Fabullo, cambiando posizione, areosol, Macchinetta, cortisone, riusciamo a tenere volumi bassi di ossigeno.

Ma la notte no.

E non si può canticchiare stavolta, non funziona.

Di notte lo stesso ritmo non è sostenibile. Banalmente perché è notte, e abbiamo già tutti affrontato il giorno.

Per cui il catarro si ferma di più e tutto si imballa.

Per cui serve molto ossigeno, facciamo quarti d’ora di Macchinetta perché tutto si smuova e riprenda il giro, perché se Fabullo comincia a faticare troppo non va mica a finire bene.  I quarti d’ora durano un quarto d’ora, ma in una notte ce ne stanno  tanti.

Abbiamo fatto una riflessione: che quando in autunno cambia l’ora, la ricetta per lasciar perdere con le ridotte ore di luce, per non ascoltare Quelli Che Sanno che ci parlano dei loro bioritmi alterati, è realizzare che: vabbè, se non altro stavolta si dorme un’ora in più, mi piglio l’ora per leggere, tempo regalato.

Ecco, noi lo scorso sabato sera, nel Mondo al Contrario, abbiamo invece realizzato che sarebbe, “semplicemente”, stata una notte ancora più lunga, con più macchinette da fare, e più emergenze.

Speriamo che gli antibiotici comincino a funzionare davvero.

Buona Giornata.

Angela

 

venerdì 24 ottobre 2025

Ditemi voi.

 Ieri Fabullo è stato nuovamente visitato e non è emerso proprio un grande miglioramento. E noi siamo assolutamente d'accordo su questa cosa e infatti avevamo già sollevato qualche preoccupazione.

Lunedì e martedì c'è stato un grande passo avanti rispetto a domenica, mercoledì mica tanto.

La dottoressa l'ha trovato pieno di catarro fin sulla punta dei capelli, anche se l'aria per fortuna passa dappertutto e non ci sono focolai. Però certamente è sempre più affaticato e il catarro lo predispone alle infezioni, visto che ancora non hanno fatto la comparsa magari non facciamole venire.

Quindi a questo punto cominciamo l'antibiotico; in più stavamo già scalando il cortisone e invece la dottoressa ha detto che dobbiamo nuovamente aumentarlo perché ci sono troppi sibili e toppa fatica.

Non so se siamo più preoccupati per la gestione degli effetti collaterali dell'antibiotico o del cortisone.

È una bella gara.

Dato il mio stato di persona poco paziente, dite a Quelli Che Sanno che se mi propongono l'eucalipto e il miele potrei non essere gentile. Diteglielo.

Sarà un fine settimana un filo impegnativo: meno male, perché gli altri sono sempre delle passeggiate in pianura sul marciapiede, un po' di avventura ci vuole. 

Intanto è arrivata la mitica telefonata dalla Gastroenterologia, dopo l'ennesima sollecitazione da parte della nostra palliativista.

A questo punto lo avrebbero visto direttamente mercoledì prossimo, ma ho spiegato che è stato bene per tutto settembre ma ora invece no, e  certamente non è fattibile mercoledì prossimo. 

L'ho detto con calma e grande gentilezza. Quindi è stato fissato per martedì 11 novembre, e anche per questo effettivamente non possiamo più perdere tempo con questa bronchitina, perché altrimenti rischiamo di non uscirne in tempo tra sintomi primari e annessi secondari da farmaci (traduzione: cacca lunga).

Quando abbiamo parlato del fatto che dobbiamo essere lì alle 8 del mattino a digiuno, ovviamente serve lo stomaco vuoto sia per l'anestesia che per la procedura, ne ho approfittato per chiedere se dovevamo dare i farmaci: così, per dure una cosa a caso.

Quelli sì,  Signora Mia.

Lo immaginavo, purtroppo come sapete è verosimile che gli antiepilettici funzioneranno poco perché hanno la necessità di essere assorbiti all'interno di uno stomaco pieno.

Ovviamente la sera prima glieli darò quindi i livelli non scenderanno troppo.

Io l'ho buttata lì per ricordare eventuali cose che magari non si ricordavano. 

Risposta: ah ecco, perché serve lo stomaco pieno per la terapia. 

Eh sì.

Detto con presa d'atto di qualcosa che non c'era scritto. 

Ditemi voi se non dobbiamo preoccuparci. 

Il Vicinato è arrivato con polpette e biscotti. Mi hanno guardato e proferito: così non dovete fare niente.

Buona Giornata. 

Angela

giovedì 23 ottobre 2025

Shocking.

 La nostra palliativista richiama di nuovo il reparto di gastroenterologia e vediamo.

Mi ha spiegato che, quando ha chiamato pochi giorni fa, ha risposto una specialista che non solo non conosceva Fabio, perché ci sta, poteva non essere presente le volte in cui siamo andati lì, poteva essere impegnata in sala operatoria piuttosto che su un ambulatorio.

Il problema è che ha detto che non ne conosceva nemmeno il nome, e per capire il caso ha dovuto aprire la cartella, poi ha detto che non ha nessuna idea di quale sia l'agenda per Fabullo.

Ne consegue che ci sentiamo titolati a pensare che non si stia parlando di lui nelle riunioni di programmazione.

C'è anche la possibilità che noi pensiamo sempre male perché siamo delle brutte persone . Per carità, tutte le eventualità vanno sempre considerate mettendoci prima di tutto in discussione noi stessi medesimi.

Ma dài.

Anche la palliativista dice che ripartire da capo sarebbe veramente durissima.

Noi siamo ammutoliti.

Ieri dagli Amici Luminosi è arrivato un bellissimo regalo, che mi ha fatto tanto ridere e tanto piacere. Adoro gli Amici Luminosi perché so che esistono, ovunque essi siano.

È arrivato un capello per la pioggia rosa shocking.

Che prima di tutto mi sta benissimo.

In secondo luogo è più facile da vedere per tutti, anche quando lo abbandono in giro, del mio che è invece sobriamente nero.

In terzo luogo, a questo punto, avendone due si spera che almeno uno possa essere sulla mia testa tutte le volte che è necessario, risparmiando le mille parole proferite ogni volta, non fosse altro che non sono parole così eleganti (mentre il cappello sì).

Vi abbraccio.

Grazie perché pensate sempre a noi.

Buona Giornata. 


Angela

mercoledì 22 ottobre 2025

Solita regola.

 Lo sto guardando,  il cappello della pioggia. È presentemente in casa nostra, che è già un avvenimento. Piazzato lì vicino alla porta, pronto per essere indossato.

Insomma, siamo in un momento di relativa razionalità.

Ma passerà, perché il cappello per la pioggia, per definizione ed essenza intrinseca, è dotato di vita propria, e quindi, come tale, scomparirà. E io ne chiederò notizie al bisogno, cioè quando mi serve per sopravvenute condizioni meteo.

Una volta l'ho perso per più di un anno.

Poi semplicemente torna, e un bel giorno è nuovamente lì come se nulla fosse.

Comunque il problema si è risolto, come si risolvono le cose a casa nostra, cioè che non si risolvono ma trascorrono.

Sostanzialmente ieri non pioveva , e grazie a Dio noi non ci siamo allagati come mezza Italia.

Ieri ci siamo interfacciati con i medici che  hanno ribadito che per il momento proviamo a non dare l'antibiotico e che una settimana intera di catarro la dobbiamo mettere in conto, l'essenziale è che non si complichi. 

Se nulla succede, nessuna emergenza, tornerà una dottoressa domani per una nuova visita. 

Intanto, poiché in questo momento sarebbe tutto fermo per forza, abbiamo chiesto agli specialisti del territorio di valutare in modo onesto con noi se dovremmo seriamente pensare di cambiare equipe per la gastroscopia; che ci cadono le braccia perché vuole dire ricominciare da capo, con degli specialisti che cominciano a dire che basta mettere in intestino, senza valutare che non sarebbe possibile per specifici anti epilettici, ancora parole e parole;  e anche avere una logistica più complessa di quella che avremmo in quell'ospedale lì. 

E per noi la logistica non è un dettaglio, perché meno ci stanchiamo e più siamo in grado di gestire Fabio nel tempo. 

E quindi attendiamo i pensieri. 

La regola è sempre la solita: di meglio non sappiamo fare. 

Leggo Mansfield Park perché a rotazione i classici nella vita ci vogliono. 

Ma proprio la Fanny, mia cara? dice LA PAOLA. 

Ma si, dai, è simpatica. Mi piace la figuraccia che fa fare a tutti quanti.

Buona giornata. 

Angela

martedì 21 ottobre 2025

Dove andremo, mah.

 Dove andiamo a finire non lo abbiamo ancora ben capito, mi permetto di parlare solo di questa piccola tareffaggine contestualizzata, sui grandi temi della vita passo la mano.

Ieri Fabullo è stato visitato una prima volta la mattina presto; però è stata un po' complicata all'auscultazione perché non avevamo ancora fatto l'aerosol e tutto ciò che ne consegue con la ginnastica respiratoria, e quindi era un po' pieno di catarro e i rumori erano troppi: per cui la dottoressa non riusciva a capire bene da dove partissero, anche se è sembrato abbastanza certo che non ci fossero focolai di polmonite. In poche parole: uno come Fabio in questa situazione dovrebbe prendere l'antibiotico a prescindere, ma, avendolo preso da poco ed essendo ancora tutto ancora per aria, sarebbe meglio cercare di evitare. Anche perché la situazione rispetto alla notte fra sabato e domenica è in netto miglioramento, anche se non ancora finita. E non finirà comunque in due giorni scarsi.

La dottoressa ha preferito fare un altro giro ieri sera alla fine delle  visite , e a quel punto Fabullo era più ripulito e con valore di ossigeno decisamente più bassi.

Per cui ha confermato che non ha una polmonite, che l'aria passa dappertutto,  e che quindi possiamo temporeggiare per l'antibiotico, cercando di capire se ovviamente la situazione non si complichi per sovrainfezioni.

Oggi parleremo con gli altri professionisti per capire cosa fare con la botulina, chissà se è pensabile lo spostamento  tra dieci giorni, e invece come comportarci per questa gastroscopia.

È venuto il fisioterapista che mi ha detto che non avevo propriamente una bella cera. Ho ringraziato per la delicatezza dei termini.

Nel profondo nord-ovest piove, e quindi è cominciata la sequenza della perdita del mio cappello per la pioggia. Per fortuna non vado propriamente a spasso, ma magari devo arrivare fino in garage o anche alla porta seguente della Via. Sono sempre lì che cerco il cappello per la pioggia abbandonato. Il Vicinato stava pensando di chiedere se esista una sindrome specifica in cui inserirmi.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 20 ottobre 2025

Ma.

 Oggi volevo cercare di chiarire perché non veniamo chiamati per fare la gastroscopia, chiarirlo sotto tutti gli aspetti.

Perché il dubbio che ci debbano far pagare di essere stati lamentosi poiché ci siamo sentiti maltrattati (chissà come mai) ce lo abbiamo.

Anche perché ci sembra che se ci fosse un effettivo problema organizzativo potrebbero semplicemente dircelo.

Quindi oggi avevo in programma di fare un po' di telefonate.

Ma.

Ma.

Ma.

Da sabato sera Fabullo non sta bene e ha l'ossigeno.

Notte da manicomio tra sabato e domenica. Intanto ho letto Il giro di boa, perchè ho deciso che, alternando, rileggo tutti i Montalbano. La Seconda Signora Panofsky non ha trovato nome nemmeno dopo vent'anni dalla precedente lettura.

Ieri la situazione si un po' normalizzata, nel senso che abbiamo avuto la certezza di non finire in ospedale e di gestirlo a casa. I volumi di ossigeno sono anche scesi.

Ovviamente è sempre tutto difficile da capire: ha avuto tantissime crisi che lo hanno stremato, facendolo respirare molto male e quello è poi un equilibrio che bisogna ripristinare, nella speranza che in mezzo non si fermino delle secrezioni e quindi venga fuori qualcosa di batterico. Oppure, dall'altra parte, ha avuto mille crisi perché stava già arrivando qualche tareffaggine. E chi lo sa.

Possiamo solo attenerci al: Fatto sta che.

Ieri mattina abbiamo capito che l'emergenza grossa della notte era passata e quindi potevamo permetterci di parlare con i nostri medici, ma di non farli venire di corsa visto che era domenica. Ed eravamo tutti d'accordo che era meglio non chiamare la guardia medica sconosciuta, che con Fabio si sarebbe trovato in difficoltà e ci mandava in ospedale senza pensarci mezzo secondo. 

Contestualmente, però, abbiamo chiamato il ragazzo dell'ossigeno per capire quanto ne avevamo nella bombola che era quasi sul rosso, e doveva semplicemente essere cambiata oggi senza troppi patemi.

Il ragazzo dell'ossigeno ci ha detto di fare il numero verde e chiamare il reperibile perché lui non si sentiva tranquillo , tutto poteva succedere. E così è arrivato il reperibile, che è stato delizioso, come sempre loro.

Il Medico Santo Subito è sempre in contatto con noi, ma presentemente in missione Umanitaria in Sud Sudan ancora per una decina di giorni, decisamente impossibilitato a venire; quindi ci sono i colleghi che comunque conoscono Fabio e sono bravissimi.

E stamattina alle 8:00 in punto saranno qua per fare colazione e visitarlo, per capire che cosa c'è davvero e se dare o no l'antibiotico. Ieri c'era del catarro che girava ma sembrava soprattutto un grande esaurimento muscolare, che ci starebbe per l'affanno delle crisi.

Però la necessità di ossigeno non è un'opinione e quindi va visitato.

Così qui torniamo al Ma.

Ma come accidenti faccio oggi a rompere l'anima per la gastroscopia, che non ho idea di quando usciremo da questo nuovo impiccio. E' stato bene tutto settembre, quando appunto doveva essere eseguita.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 17 ottobre 2025

Tra luce ghiaccio e pancia.

 Qui tutto tace, noi per portarci avanti abbiamo prenotato l'ambulanza per andare a fare la botulina, perché se poi ci andiamo davvero finiamo col non trovare il trasporto.

Siamo veramente un po' annichiliti dal dispiacere. Più che altro lo sconforto dato dalla non comprensione, se sia solo disorganizzazione, se non ci vogliono, se desiderano farcela pagare perché ci siamo lamentati del loro comportamento penoso.
Mah. 
In compenso siamo ancora nel pasticcio della pancia post antibiotico, che adesso invece di essere tutto abbondante è tutto troppo poco. E' stata una giornata, come dire, sofferente.
Così mentre Fabullo piangeva per il mal di pancia ha cominciato ad andare via la luce, alle 9 della sera. Le luci del vicinato erano tutti accese e quindi il problema era nostro.
Per una volta non avevo neanche acceso contemporaneamente 17 elettrodomestici.
E infatti era saltato il generale, lo tiravamo su e non teneva.
E quindi abbiamo capito di avere un impiccio, oltre a Fabullo disperato e noi sempre appiattiti, come sempre quando lo vediamo così. Nel nostro intimo lo sapevamo qual era il problema elettrico,  ma abbiamo fatto finta di non saperlo, e abbiamo provato a staccare una presa per volta: l'interruttore del generale non stava su lo stesso.
Finché siamo arrivati al punto che avevamo rimosso il più possibile dai nostri pensieri, e cioè il freezer di 25 anni. 25 anni veri, non si fa per dire.
Oltretutto quella presa sta nel posto più infame da raggiungere: ma,  staccata quella, la luce è tornata ed è rimasta con noi.
Per cui Paulo Aimo Papà si è occupato di Fabullo, con tutta la preparazione notturna,  e io sono partita con la roba del freezer da suddividere tra il vicinato, ho messo pure le scarpe, figuratevi. 
Dopodiché abbiamo infilato dentro pentole d'acqua calda, abbiamo sbrinato, abbiamo asciugato pavimenti, abbiamo detto tante di quelle parole che non vi voglio neanche fare immaginare.
Di buon mattino ho già contattato Tecnico: sono certo che tu non mi abbia cercato solo per darmi il buongiorno.
Ehhhhhh, ma anche tu come sei, io in fondo sono gentile.
Sei gentilissima, ma?
Ma il freezer è defunto, e sono talmente ragionevole che ho deciso di non supplicarti per una riparazione di una roba che ha 25 anni e che da tempo era sempre pieno di ghiaccio e girava continuamente.
Sono commosso dalla tua saggezza, ha risposto Tecnico.
Vabbè, ho fatto il passato di verdura con tutto ciò che c'era nel freezer.
Poi abbiamo continuato a gestire il mal di pancia, come si è potuto, e  atteso telefonate che non sono arrivate.
Vabbè, che venerdì 17 sia. 
Buona Giornata. 
Angela 

giovedì 16 ottobre 2025

Varietà Williams.

 A questo punto ieri mattina ho risentito la nostra palliativista per capire se aveva notizie delle gastroenterologhe.

Lei è letteralmente caduta dal pero (varietà Williams), perché le avevano assicurato che avrebbero preso contatti con noi; mi ha detto che avrebbe ulteriormente richiamato.

Le ho spiegato che a livello organizzativo ci basterebbe sapere cosa fare il 30 ottobre, perché i fisiatri della botulina ci avevano gentilmente spostato l'appuntamento che avevamo a settembre, perché non era il caso di fare la botulina trasferendo Fabio fin lì appena fatta un'anestesia, e magari ancora un pò in affanno, con gli antibiotici, eccetera eccetera.

A questo punto però non abbiamo ancora fatto niente e a me spiacerebbe tirare pacco a questi specialisti il giorno prima, se sappiamo già fin da ora che tanto non ci andiamo, a fare la gastroscopia.

Ho  anche detto che noi, ovviamente, siamo molto preoccupati, perché con questi rapporti tesi non abbiamo più la certezza di tutelare Fabio nella scelta dell'equipe per l'endoscopia. D'altra parte, ci dispiacerebbe ripartire da capo tenendo conto che in questo momento quello che ci serve è una valutazione relativamente semplice, che può essere fatta vicino a casa limitando quindi tanti disagi.

Insomma, le estremità superiori del nostro corpo sono decisamente per terra.

Il Vicinato prima dell'alba ci ha mandato un messaggio per sapere se stavamo. In che senso? chiedo io.

Nel senso che non hai messo fuori l'indifferenziato.

Boiafàus, dico io.

Vuoi che ci pensiamo noi? ricordati che c'è anche la carta.

Ma no, mettiamo la maglia e usciamo in pigiama, è tutto pronto, è che non sapevo più in che giorno viviamo.

Fuori c'erano gatto Achille e gatto Tobia piantati lì, siccome immobili, che mi osservavano con sufficienza e riprovazione. Avete poco da guardarmi così. 

Non hanno mosso baffo. 

E avete poco da stare lì piantati a guardarmi come le Sfingi, tanto non arrivano le carovane di turisti a fotografarvi. 

Se ne sono fregati e sono rimasti lì. 

Ma con chi stai parlando? 

Con quei due lì, guarda che faccia che hanno, secondo me mi stanno ridendo dietro.

Vabbè, almeno hai messo fuori i bidoni. 

Buona Giornata. 

Angela

mercoledì 15 ottobre 2025

Ragioniamo bene.

 Sono noiosa, metto le mani avanti.

Cerchiamo di essere concreti, congrui, coerenti, e quindi non ricadiamo nella malattia dell'onnipotenza.

Non è che adesso possiamo dire che per esempio la Onlus non riceve certi contributi perché ci sono le tensioni mondiali, dai. O che Fabullo aspetta per tempi folli i servizi perchè non sempre si fa il proprio dovere. Per carità, non facciamo gli ossessivi che manipolano la realtà.

Però.

Se chi può permettersi di comandare in alto, molto in alto,  ci comunica che tutto è sostanzialmente in vendita, le terre, la pace, interi popoli. È evidente, a quel punto, che chi comanda un po' più in basso si senta autorizzato a dire ad esempio ai propri cittadini rappresentati che non è che possono  permettersi di non essere d'accordo, o di avere determinate opinioni sulla storia; è sempre chi rappresenta può anche dire che non ha certamente il tempo e comunque il dovere di rispondere alle domande, anzi può anche non dirlo proprio, e semplicemente non presentarsi mai a rispondere a tali domande, evidenziando così che la democrazia è solo un'opinione.

Perché se uno si sente onnipotente, a cascata è ciò che viene imparato. Il bullismo dall'alto, scende sempre in basso.

E allora funziona allo stesso modo, che all'interno di un ASL, i singoli possano decidere chi vince concorsi. O prende gli appalti: che importa se poi i pazienti ricoverati sono in autogestione o sedati così non disturbano.

Perché no, l'esempio che arriva dall'alto è appunto l'onnipotenza lecita.

E allora, ancora di più, soprattutto quando si parla di contributi che arrivano dalle fondazioni private, perché dovrebbe essere impossibile che, tutto sommato, si possa ipotizzare dall'inizio dove andranno a finire, tenendo conto che i bandi sembrano scritti per facilitare determinate situazioni. 

A questo punto effettivamente chi eroga decide chi beneficiare, a prescindere. Fa niente se sono sempre quelli, o riconducibili. 

Tutto è lecito.

Quindi: non manipoliamo le notizie, però le riflessioni non è che si possano affogare.

Sono noiosa. Pazienza. 

Buona Giornata. 

Angela

martedì 14 ottobre 2025

I deliri che contagiano.

 Per i topolini io confido in Achille, e glielo dico tutti i giorni quando cammina per il cortile con la coda dritta e l'aria sprezzante. E anche bello grasso, va detto, perchè lo viziamo troppo, e mi sa che la caccia è proprio solo un hobby per quello lì. Poi è molto impegnato nello studio legale qui di fianco, ha la sua cesta lì, con la copertina, e riceve anche i clienti. E' su un altro livello, si sa.

Parliamo di massimi sistemi, massimissimi, non alla nostra portata, probabilmente, però ieri sono veramente rimasta così, dilaniata da pensieri. 

Ho guardato la diretta dal parlamento di Israele.

Allora: fatte salve le non competenze personali, è stato commovente vedere chi tornava a casa da entrambe le parti; è stato straziante guardare quella povera gente che camminava nella sabbia lungo il mare, in file eterne, spingendo poveri carretti, con sopra povere cose, a ritrovare povere macerie che contengono le loro famiglie, che verranno spazzate dagli scavatori, prendiamo atto che non sparavano, ecco. Fatto salvo questo. Questa è la parte da festeggiare, per quello che vale nello specifico.

I discorsi al parlamento, però. Il detto, e il negato perchè non detto.

Li ho ascoltati ed ero talmente allibita, ammutolita, sconvolta, che non solo non riuscivo a proferire, ma nemmeno a pensare. Blocco di ogni possibilità di commento anche mentale.

Non sono ancora uscita da quel vuoto lì. Mi sembra che sentirsi inviati dalle Altissime Sfere e salvatori della Galassia non porti a cose buone; nella storia, ha recato immensi sfaceli. Al punto che la fase successiva, quella sul Mar Rosso con tutte le firme, non l'ho guardata. 

Sapete, sembra sempre che le cose non ci riguardino: invece sì, che ci riguardano. A parte il lato umano, che riguarda tutti quelli esistenti a questo mondo, anche coloro che stanno seduti sul taburetto  a pontificare, dicendo che nulla tocca  loro, perchè hanno la loro vita e basta.

Ma i Personalismi Onnipotenti sono contagiosi, quindi i relativi deliri, appunto di onnipotenza, rimbalzano per chilometri e chilometri, e a livello amministrativo prima o poi ci toccano: perché anche i nostri, di amministratori, a qualunque livello, si sentiranno in qualche modo investiti dall'onnipotenza in oggetto , e ciò porta a far sì che l'erogazione corretta dei servizi , per la loro funzione e non per la celebrazione del singolo e il suo conseguente arricchimento, sia l'ultimo dei problemi. 

Peraltro, contemporaneamente, leggevo di un'indagine che ha coinvolto un bel pezzo della nostra ASL, sempre con l'idea che dall'alto  si può fare sempre come si vuole.

Oggi non mi sono svegliata sociologa.

Mi sono svegliata disarmata.

Buona Giornata.

Angela



lunedì 13 ottobre 2025

Sempre attendiamo.

 Noi attendiamo: nello specifico, giovedì mattina la palliativista doveva sentire le gastroenterologhe, le quali, in teoria dovevano rispondere: per altro ad una collega, non a noi che attendiamo risposte rapide da un lunedì di luglio, Signora Mia scriva il Suo numero sul mio cellulare, che adesso è venerdì pomeriggio, lunedì mattina programmiamo e La chiamo subito. Magari con una collega si fa diversamente, no?

Attendiamo.

Storie da Vicinato.

La roba per i lepidotteri è arrivata, durante l’influenza, e il Vicinato ha preso atto che non avevo fatto confusione con i gastroprotettori.

Adesso ho comunicato che almeno un topolino si è stanziato nel vano motore della nostra macchina, le tracce parlano chiaro. Forse è perché cerca di stare al calduccio, solo quello, cosa ne dite?

Come no, l’ultima volta che è successo da queste parti la macchina non è andata in moto perché si erano mangiati l’impianto elettrico; però magari tu prepari loro un plaid a quadretti e sono più ben disposti.

Certo che voi per smontare sempre la poesia siete sempre degli specialisti, vuole dire che bisogna dissuadere i simpatici roditori senza lasciarli liberi di scorrazzare lì?

Ma no, puoi anche preparare per loro una bella cioccolata calda, non appena le temperature calano ancora, intanto ti diamo il numero dell’elettrauto.

Uffa.

Intanto che attendiamo, tra svariate altre innumerevoli attività, leggo quel buontempone di Barney Panofsky, per la terza volta, ma l’ultima avevo 24 anni, e conto ciecamente sul fatto che questa volta rivelerà il nome della Seconda Signora Panofsky.

Attendiamo.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 10 ottobre 2025

Altro che Poirot.

 State bene attenti: e sapete che quando cominciamo così non è che marchi proprio bene.

I Genitori Isterici in grave difficoltà assistenziale con la loro bambina molto grave sono stati contattati da Alti Vertici : i suddetti Alti, che sono partiti dalla rava e dalla fava, come se nessun discorso fosse stato estrinsecato negli scorsi 24 mesi, hanno esternato il concetto secondo cui, nel confronto svolto con i diversi funzionari ( che verosimilmente hanno raccontato la mezza messa perché presi in castagna e in necessità di difendersi), è emerso che la Madre Isterica non è particolarmente collaborante nell'accogliere le proposte.

Bingo.

Anche lì: era solo questione di tempo per arrivare a quella famosa definizione di Quelli Che Sanno che prevede due b poste tra vocali.

Il succo è: il progetto assistenziale lo ha scritto l'equipe medico sanitaria e assistenziale del territorio, comprendente tutte le figure : lo hanno scritto loro, non i Genitori Isterici.

Loro lo hanno approvato.

Loro hanno approvato il conseguente stanziamento economico.

C'è tutto.

Tranne l'erogazione del servizio che non è mai stato attivato in modo stabile in due anni.

Poiché si parla di un servizio a favore della persona con una serie di problematiche di salute, è l'equivalente di ricevere un appuntamento per una visita o un esame, con la prenotazione scritta da parte dell'ente apposito, e poi essere abbandonati su una sedia senza che la prestazione venga erogata per mesi e mesi. E' come essere dal dentista con la bocca aperta e il professionista scomparso.

È uguale. 

Ovviamente sono presenti numerose mail scritte dai Genitori Isterici che non hanno mai ricevuto risposta. 

Quindi: in questo quadro, di grazia, in che cosa esattamente la Madre Isterica non è particolarmente disponibile e collaborante? 

Guardate che è una situazione molto più misteriosa del mio Poirot sul Nilo. 

Buona Giornata. 

Angela

giovedì 9 ottobre 2025

I pelandri.

Ieri abbiamo cercato di mandare avanti le cose, perché non è che si possa sempre fare i pelandroni in questo mondo. Peraltro, non ci eravamo accorti di essere occupati da tale nobile attività, fatto sta che le cose da fare ci sono.

Quindi la prima cosa fatta è stata radunare tutta una serie di appunti per scrivere alla commercialista per il benedetto passaggio al terzo settore, che vada in esilio cosmico tutta la burocrazia galattica (apprezzate la finezza, ve ne prego), perché ormai la fine anno si avvicina: le modalità sono state  quelle consuete della nostra condotta quotidiana, cioè documenti cercati portandosi dietro il tablet con una mano e facendo altro con l'altra, e dettando tutto ciò che veniva in mente contemporaneamente alla catinella le pompe che partono e si arrestano siringhe e i farmaci. Siano sempre benedetti coloro i quali dicono che la bellezza stia nel concentrarsi in una singola azione alla volta. Chissà quale passaporto serve per vivere in quel mondo lì.

La stesura di tutte le questioni è sostanzialmente terminata, la mia preoccupazione è a livelli sconcertanti per tutta la faccenda burocratica, bisogna solo spedire alla commercialista.

Sempre contemporaneamente, abbiamo sentito la nostra infermiera che voleva aggiornamenti, ha riferito tutto alla palliativista che ci ha chiamato: adesso si occupa lei di cercare di capire con i medici perché è tutto piantato. Che sia sempre benedetta, perché mi toglie forse un problema, e perché magari viene ascoltata più di noi.

Potremmo discutere giorni interi sul fatto che non sia giusto, ma intanto che discutiamo sono contenta se qualcuno ci si mette per darci una mano e ci toglie un poco di affanno. E se qualcuno si occupa di noi, tutto sommato, io lascio perdere anche le discussioni. Sempre beati quelli che hanno nella loro quotidianità un sacco di tempo  da dedicare alle questioni di principio, la statistica dice che difficilmente colgono l'essenza, ma vogliamo bene loro lo stesso. 

Certo che oggi non sei simpatica, mia cara, dice LA PAOLA, che ha sempre ragione. E' che talvolta è veramente disarmante capire quanto i grandi teorici non abbiano veramente idea di cosa sia il lavoro di cura. 

E tengo sempre a precisare che usiamo la parola lavoro solo perché dobbiamo capirci, altrimenti non andiamo da nessuna parte: perché tale termine,  giuridicamente, include degli elementi che non fanno parte dell'assistenza continua di Fabio. 

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 8 ottobre 2025

Come mille.

 Sono molto d'accordo sul fatto che i soggetti che non ci hanno chiamato per l'esame che stiamo attendendo di fare siano vergognosi. Ovviamente c'è la possibilità che ci siano stati tutta una serie di emergenze e di difficoltà organizzative.

Contestualmente, però, tenendo conto che non hanno gestito tutto bene, e noi ci siamo tanto arrabbiati, un minimo di dubbio che ci facciano i dispetti c'è, anche se ovviamente non sarà verificabile se non con la definizione di patologia ossessiva propria delle Famiglie Isteriche.

Ieri non abbiamo ancora cominciato a bisticciare, perché ero da raccogliere con il cucchiaino e le attività sono state rivolte alle urgenze Onlus, poiché tutto si era sospeso.

Quindi ho preparato appunti per le progettiste per capire a che punto siamo, che mi sollecitavano da parecchio con tutte le ragioni.

Il tutto ovviamente mentre si faceva altro, tipo stare dietro ai gomiti post crisi di Fabio. Preparare il passato di verdura, che, aggiungendo poco brodo per volta, si può chiamare vellutata. Gestendo il pane vecchio per fare i crostini per la suddetto vellutata. Bruciando i suddetti crostini. Varie (tante) ed eventuali (troppe).

Poiché l'Epilettologa Santa Subito ha potuto vedere tante cose in diretta e in diverse situazioni, che vuole sostanzialmente dire sonno e veglia, è stato possibile chiederle se lei pensa che siano le crisi che svegliano Fabio o Fabio che si sveglia e durante il risveglio ha le crisi: perché questa è la situazione che si pone continuamente anche la notte, a ciclo ininterrotto.

L'Epilettologa che, oltre a essere Santa Subito, è davvero bravissima, si è studiata il tracciato proprio nel passaggio sonno veglia e ha visto  bene che la crisi arriva dopo il risveglio: non è quella che sveglia Fabullo, ma è il cambiamento del tracciato elettrico che fa a sua volta venire la crisi. Ecco perché, come dicevamo ieri, provare a dargli un ritmo di sonno più armonico potrebbe aiutare decisamente.

E quindi a cascata farlo vomitare di meno.

Sempre a cascata, a questo punto, respirerebbe meglio perché si stancherebbe di meno.

Sempre a cascata, io potrei parlare con le progettiste senza gestire le traverse vomitate, la fisioterapia respiratoria mille volte al dì, ma questo potrebbe già rientrare nell'utopia più totale.

Anche quest'anno il Nobel per la fisica non l'ho preso io, perché il mondo va così. 

Ho letto una storia bellissima di montagne vietnamite. 

Sono attualmente passata al buon Poirot sul Nilo, perché ogni tanto è necessario. 

Insomma, una giornata come mille altre.

Buona Giornata. 

Angela

martedì 7 ottobre 2025

Per intero.

 È andata bene prima di tutto perché non ci sono stati incidenti poco romantici, di tipologie che non sto a dettagliarvi, tanto sono ben conosciute.

Siamo usciti alle 11 e tornati alle 16, e ho tenuto il fiato per tutto il tempo. Adesso, dirvi se ci sia una relazione diretta tra il non respirare e il mancato incidente di cui sopra, non lo so, fatto sta che.

Non ho nemmeno patito l'ambulanza, che non è poco, e, malgrado le ore impegnative, non mi è venuto mal di testa che avrebbe accentuato il patire l'ambulanza.

Alle nove del mattino avevo pranzato con pasta e ceci.

Per gli spuntini trendy alla vineria ci pensiamo nella prossima vita.

È andata bene perché il tempo era splendido, caldo, e questo semplifica la vita non poco. 

È andata bene perché gli ambulanzieri si sono organizzati per essere sempre gli stessi, e quindi sapevano benissimo come gestire tutto e dove andare. 

È andata bene perché la batteria del Baracchino è sempre verde.

È andata bene perché Fabullo ha avuto molte crisi in diretta e le hanno viste tutte : con gli occhi, con il tracciato, e hanno controllato se venivano rilevate dal Baracchino, e c'erano.

Sono stata contenta perché tanto le crisi sono tantissime a prescindere, e allora meno male che sono venute nel momento giusto.

La Dottoressa ha detto che non dobbiamo andare in tilt per la cannabis perché gli effetti centrali che ha dato l'oppio la cannabis non li dà. La devo piantare, sostanzialmente, però l'Epilettologa, poiché è Santa Subito, non lo dice così.

A parte questo, vedendo che però il tracciato non è peggiorato, lei aspetterebbe un attimo ad aumentarla visto che non l'abbiamo fatto per tenersi un margine per il futuro.

Dopodiché vorrebbe anche che questo benedetto oppio venisse abbassato, perché è evidente che il dolore va molto meglio e che era legato all'intrappolamento della peg, per cui sarebbe il caso di procedere con questa gastroscopia, così poi le cose sono definite : anche l'Epilettologa é accordo sul fatto che o ci si prospettano tragedie o il cibo rimane nello stomaco e basta.

Peraltro lei vorrebbe tornare a ridare delle cose per provare a farlo dormire, secondo lei il sovraccarico era stato per l'oppio e non per il farmaco che abbiamo sospeso subito perché era tutto concomitante.

A Fabio non fa bene non riuscire a dormire, perché questa alterazione del ritmo fa aumentare ulteriormente le crisi.

Lei adesso ha scritto tutto bene, e noi dobbiamo ricominciare ad imperversare.

E quindi lo faremo.

Da oggi ricominciamo a tirare un po' il fiato e facciamo dei programmi: bisticciare con tutti quanti, al punto primo.

Per gli obiettivi lieti, ripassare nella prossima vita .

Comunque siamo molto contenti così, considerato che potevamo anche non essere contenti così .

Il primo che nomina il bicchiere mezzo pieno lo dovrà deglutire per intero, bicchiere compreso. 

Buona Giornata.

Angela

lunedì 6 ottobre 2025

Non me l'ha detto.

Lasciamo perdere come andrà la visita, vabbè. Andrà.

Saremo talmente stanchi che non avremo eventualmente tempo e risorse per stare troppo male, beati coloro che possono riflettere su ogni dettaglio per indefinite ore, perché per essi è l’ingresso privilegiato tra Quelli Che Sanno.

Lasciamo perdere anche quanto saremo stravolti.

Lo saremo troppo per preoccuparcene.

Eventualmente, ce ne struggeremo domani di esiti e notizie e nuove riorganizzazioni difficili delle giornate.

L’obbiettivo di oggi è molto basico, moltissimo.

Che Fabullo non si riempia di cacca lunga fino in testa, in viaggio o in ospedale.

Gli obbiettivi della vita non possono che essere personali.

Sta andando molto meglio, moltissimo, ma gli antibiotici sono finiti da pochi giorni.

Vabbè, Signora Mia, viaggia sdraiato in ambulanza (ps: ce la paghiamo, Fabullo non ne ha il diritto per i trasferimenti), si porta vestiti di ricambio, sacchi per la roba sporca, traverse, un po' di organizzazione, suvvia. Fa sempre tutto difficile.

Venerdì pomeriggio sono andata a fare della spesa, ho incontrato una Nonnina del Vicinato: ohhh, sei qui, sono mesi che non ti vedo fuori; poi ha scosso la testa: non ti vedo proprio bene.

Non mi ha detto che faccio tutto difficile.

Buona Giornata.

Angela

 

 


venerdì 3 ottobre 2025

Quante stelle per una poltrona.

 Ingurgitare cortisone da non avezzi, per impagabile fortuna, oltre che cacciare il mal di gola prontamente, fa sì che una viva l'esperienza del doping da molto vicino: con Paulo Aimo Stroncato, dopo una giornata di cambi continui e lavatrici, a tarda sera imperversavo ancora correndo e parlando a macchinetta, come se avessi dormito 6 ore a notte negli ultimi 20 anni (umiltà, sempre).

Stiamo risalendo, il virus si sta stufando di noi, probabilmente non diamo grandi soddisfazioni.

Adesso la nostra grande ambizione è che passi la cacca lunga, senza antibiotico, per multiple ragioni tutte valide.

Ma l'emergenza dell'emergenza è che lunedì abbiamo appuntamento con l'Epilettologa Santa Subito, abbiamo già prenotato l'ambulanza, ma devono cambiare le cose, altrimenti la logistica non è pensabile.

Poiché non abbiamo notizie  della gastro, che blocca l'intervento dei palliativisti, e del'Epilettologa, quest'ultima, poiché Santa Subito, ha deciso di partire ad acquisire un nuovo studio elettroencefalografico in modo da cominciare a pensare ad eventuali cambi grossi di terapia per poterli proporre quando sarà possibile. In più lunedì sarà presente l'ingegnere e faremo qualche ritocco nel dosaggio del Baracchino. E poi ripartiremo anche con l'aumento della cannabis, spiegherò alla dottoressa perché abbiamo fatto tilt.

Quindi è proprio importante andarci e noi ci stiamo impegnando con tutta la nostra volontà che sarebbe bello interessasse un pochino alle Alte Sfere, talvolta.

In questi giorni convulsi e complessi abbiamo visto la pallavolo, abbiamo sbirciato la Cremonese, (pensando che è bello che non vincano sempre i soliti come prima cosa, ma soprattutto al sorriso di Boog): il tutto non in varie faccende affaccendati, perché questo è il modo di dire che può piacere a chi può cuocere biscotti ; bensì in contemporanea con 1000 accudimenti che non finiscono mai, con le ossa rotte e la testa che girava, e una mano a tenere il fazzoletto perché a me sanguinava il naso 400 volte al giorno. Queste non sono faccende. 

E appunto, gioendo set dopo set, ci chiedevamo come sarà fare il tifo per la pallavolo in poltrona con il cuore un po' leggero. Chissà. Un'esperienza da Trivago. Forse qualcuno dovrebbe mettere delle stelle su queste attività.

Allo stesso modo, in queste ultime sere,  ci siamo poi chiesti come sia poter stare attenti a tutto ciò che riguarda la Flottiglia, senza ritrovarsi a non poter ascoltare le notizie dignitosamente, e poi dover andare a cercare qualcos'altro perché non si è potuti seguire bene tutto. 

Ogni tanto non abbiamo pazienza con chi ci dice che è stanco, ma è un problema nostro. Infatti non ribattiamo mai e poi mai, perché non possiamo essere elementi di paragone,  non sarebbe giusto. Ma che non abbiamo pazienza, almeno occasionalmente, resta un dato di fatto.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 2 ottobre 2025

Carta dei diritti.

Ho cominciato a deglutire il cortisone perché la gola peggiorava inesorabilmente (Ma Signora Mia, ma il limone la malva il latte tiepido il miele: dite a Quelli Che Sanno che non è giornata, salvateli da me). Ad un certo punto, ho cominciato a pensare ponderatamente che il palato molle si sarebbe appiccicato alla trachea, e mandibola e mascella si sarebbero inchiodate con dei rivetti che ancora un po' potevano saldare le giunture di una petroliera.

Adesso speriamo che cambi veramente qualcosa perché qui la gestione sta diventando irrevocabilmente tortuosa. Più del solito, intendo.

Paulo Aimo Solidale è spianato dal raffreddore, quelle inezie che però uno ad un certo punto pensa seriamente a chiamare il prevosto e a fare gemebondo testamento. 

I medici ci hanno chiesto di fare ancora un giorno di antibiotico con Fabullo, per sicurezza, perché tutto é virale ma su di lui si sovrappone e si infetta, e pare che questa forma di tareffaggine sia veramente un'insidia catastrofica. 

Il fatto che non siamo gli unici in questa situazione non è che proprio ci consoli. 

In realtà l'antibiotico dovrebbe essere ulteriormente prolungato, ma la gestione cacca lunga sta assumendo dei connotati da unità di crisi. Domando perdonanza per i dettagli (ho appena riletto La gita a Tindari, portate pazienza, Catarella è uno di noi), ma il problema non sta tanto nella quantità che potrebbe dare disidratazione, perché non siamo per fortuna lì, grazie alla buona sorte; quanto più nella frequenza dei cambi nella giornata e nella attuale struttura scheletrica di Fabio, che fa sì che, quando va bene, la lavatrice giri a 90 gradi imprecisate volte al dì;  quando va male, si proceda con tagliare vestiti vari, perché non è possibile toglierli senza fare danni peggiori da gestire. 

Solo per dire: recentemente è arrivato un carico di mutande formato Texas (cit: Saetta McQueen 3) e stiamo ringraziando le Altissime Sfere perchè siamo amatissimi. 

Venerdì avevamo l'arrivo qui dei tecnici per la carrozzina che era pianificato da settimane, e abbiamo annullato tutto perché noi siamo troppo spettri e non garantiamo la soluzione di tutto in due giorni. Contemporaneamente la casa è continuamente in trincea per la gestione della poco romantica faccenda. 

Lunedì dovremmo essere dall'Epilettologa Santa Subito, ed è per questo che abbiamo chiesto la possibilità di sospendere l'antibiotico, perché in queste condizioni la logistica è impensabile. 

Forse uno dei diritti che sarebbero da scrivere su qualche nobile carte  è il Diritto all'Influenza Blanda : le patèrle, che sono le ciabatte del profondo Nord Ovest; la copertina la tisanina e il libricino. La minestrina no, a tutto c'è un limite, direbbe Mafalda. 

Boiafaus. 

Buona Giornata 

Angela

mercoledì 1 ottobre 2025

La famosa legge, quella là.

 Io c'ho i vetri rotti nella faringe e se oggi non va meglio comincio il Bentelan secondo indicazione del Medico Santo Subito.

Paulo Aimo Solidale è nel pieno della tareffaggine.

Gli stracci e i moci Vileda lavati a 90 gradi tante volte hanno molta più energia, moltissima. Sono più belli, e più in forma: proprio nel senso di forma definita, che per un mocio è tanta roba. I moci, rispetto a noi, sembrano degli stampi da budino.

Solo per farvi capire.

Fabullo da oggi smette l'antibiotico, perché lo ha preso cinque giorni, è completamente senza ossigeno da venerdì scorso e non ha più avuto nemmeno una piccola linea di febbre da giovedì sera.

Lo sospendiamo perché la cacca lunga è veramente ingestibile per lui.

Ve lo ricordate la vicenda della Famiglia Isterica in grave difficoltà assistenziale,   a cui il territorio aveva concesso una progettualità di assistenza in modo che la madre non perdesse il lavoro, ma poi l'assistenza qualificata in realtà non era mai stata trovata? Ecco siamo sempre lì.

La faccenda è sotto osservazione di tutti gli alti vertici, ma non ci si schioda di un passo.

E c'è stato un ulteriore passaggio spettacolare, di quelli che piacciono a noi del blog.

State attentissimi come al solito, Amici Amatissimi, ma è lampante, giuro.

Sostanzialmente in tutte le questioni emerse in questi lunghi quanto inconcludenti mesi, ad un certo punto è emersa la prevista questione : prevista, perché questi meccanismi sono sempre standard, sempre, scontati dalla prima all'ultima fase.,

Signora Nostra, non vorrebbe avere un supporto psicologico?

Eccoli lì, quelli che cambiano discorso.

Certo che bisogna accettarla questa proposta, per due motivi fondamentali.

Il primo è quello logico, che però in questo momento è abbastanza irrilevante: e cioè che potrebbe determinarsi l'incontro con una professionista in gamba, e quindi essere qualcosa di molto utile nella rielaborazione del dolore.

Ma il motivo fondamentale per cui bisogna accettare è il secondo, che parte da un presupposto notissimo che è il seguente: Quelli Che Sanno sono dei babbei. Non si può dire in un altro modo.

Quelli Che Sanno, che fanno grandi discorsi, esternano perle di saggezza, solitamente parlano di argomenti di cui dovrebbero occuparsi ma di cui poco conoscono, che riflettono seduti sul taburetto, che scrivono grandi sproloqui su argomenti che non portano a nulla se non alla pubblicazione da qualche parte che a sua volta porta al mantenimento di qualcosa di fine a se stesso, quelli lì, Quelli Che Sanno, sono dei babbei.

È una legge cosmica.

Se così non fosse, Quelli Che Sanno diventerebbero Quelli Che Fanno, e sappiamo benissimo che sono due essenze che non potranno mai sovrapporsi.

Partendo da questo presupposto, ecco qui il secondo motivo che è quello principale per cui è necessario accettare il supporto psicologico in questa vicenda: perché Quelli Che Sanno commetteranno un ulteriore errore. Per forza commetteranno un errore, non c'è scampo né speranza, così sarà un ulteriore boiata che li metterà ulteriormente in difficoltà: che purtroppo non è quello che vuole la famiglia, ma, vedendo con chi si ha a che fare, tanto vale che l'asino caschi. Povero asino quante volte già cascato.

Infatti.

Quindi Quelli Che Sanno dovevano confrontarsi con l'ente che eroga il supporto psicologico in questi casi, dopodiché hanno detto alla Mamma Isterica dove indirizzare una mail, e la mamma ha provveduto, raccontando brevemente le sue necessità che teoricamente dovevano già essere note, specificando che desiderava provare ad intraprendere un percorso di supporto psicologico ADI.

Che per tutti gli addetti ai lavori vuol dire domiciliare.

Anche perché la mamma aveva spiegato il problema, e, ribadisco, non doveva averlo spiegato solo la mamma, teoricamente.

In questi casi bisogna semplicemente sedersi sul bordo del fiume e attendere.

E ovviamente l'attesa ha dato frutto.

Perché è arrivata la mail gentilissima in cui si dava alla mamma il primo appuntamento per il supporto psicologico: il giorno X, all'ora Y, presso la sede dell'ente erogatore del servizio.

Chiarissimo.

Bingo.

Per il famoso Decalogo, noi lo sapevamo che erano dei babbei, e adoriamo quelli che sanno quando sono coerenti.

La mamma ha ovviamente risposto che, se uno dei suoi più grandi problemi è non poter mai uscire di casa per l'assistenza della figlia, ed è proprio uno dei problemi per cui chiede l'assistenza psicologica, come già specificato nella mail di contatto, diventa proprio difficile potersi recare all'appuntamento, non potendo uscire di casa, il che rappresenta uno dei problemi per cui ha necessità di quell'appuntamento.

Detta così sembra difficile.

Ma sul blog di Fabullo sappiamo dirla meglio: è la famosa legge dell'acqua liofilizzata, quella per cui bisogna aggiungere acqua per ottenere acqua.

La risposta non è arrivata immediatamente perché probabilmente hanno prima dovuto andare ad acquistare le pale, e cominciare a scavare, scendendo prima però i numerosi gradini a cui erano già arrivati.

Poi è stata fissata la seduta domiciliare .

Che ottobre sia insieme, Amici Amatissimi, vi abbracciamo.

Buona Giornata.

Angela