Durissima.
Non vediamo mica ancora tanto la luce. Diciamo che pensiamo
che ce la caveremo a casa nostra, ecco. Ogni tanto ci crediamo un po' di meno, tipo
la notte e la mattina; ma intanto siamo qui.
Il catarro sembra infinito, tanto da riempire gli oceani. Di
giorno, mettendo tanto su e giù Fabullo, cambiando posizione, areosol, Macchinetta,
cortisone, riusciamo a tenere volumi bassi di ossigeno.
Ma la notte no.
E non si può canticchiare stavolta, non funziona.
Di notte lo stesso ritmo non è sostenibile. Banalmente perché
è notte, e abbiamo già tutti affrontato il giorno.
Per cui il catarro si ferma di più e tutto si imballa.
Per cui serve molto ossigeno, facciamo quarti d’ora di
Macchinetta perché tutto si smuova e riprenda il giro, perché se Fabullo comincia
a faticare troppo non va mica a finire bene.
I quarti d’ora durano un quarto d’ora, ma in una notte ce ne stanno tanti.
Abbiamo fatto una riflessione: che quando in autunno cambia
l’ora, la ricetta per lasciar perdere con le ridotte ore di luce, per non
ascoltare Quelli Che Sanno che ci parlano dei loro bioritmi alterati, è realizzare
che: vabbè, se non altro stavolta si dorme un’ora in più, mi piglio l’ora per
leggere, tempo regalato.
Ecco, noi lo scorso sabato sera, nel Mondo al Contrario,
abbiamo invece realizzato che sarebbe, “semplicemente”, stata una notte ancora
più lunga, con più macchinette da fare, e più emergenze.
Speriamo che gli antibiotici comincino a funzionare davvero.
Buona Giornata.
Angela

4 commenti:
Lo spero anche io e xxxxxxxx per questo e per la vostra eterna stanchezza. Sono vicina e molto dispiaciuta per tutti i problemi. Un abbraccio forte forte.
Nonna Roby 🙏🙏🤗🤗
Mi associo al pensiero di Nonna Roby.
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Vi abbraccio forte anche io
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Forza Forza Forza Fabullo
Forza Forza Forza Angela
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