Ieri è stata la giornata internazionale della disabilità. Sono state dette tante cose tutte veramente buone e giuste. Mirabili. Ammirevoli. Sono anche state raccontate delle bellissime storie, con grande orgoglio e determinazione ed è assolutamente giusto farlo. Non fosse altro per rispetto di chi tutti i giorni si conquista il più piccolo dei gesti.
Noi siamo stati orgogliosissimi di Fabullo quando a scuola con tutti i suoi mezzi compensativi se la cavava davvero egregiamente, perché sfruttava il suo ottimo aspetto cognitivo.
Poi, però ,lo abbiamo dovuto ritirare togliendogli ogni possibilità, non per motivi di salute ma perché lo abbiamo infilato in una scuola che ci sembrava meravigliosa, e invece non si è rivelata tale, ed era veramente indegno che lui stesse lì.
Purtroppo poi la vita è andata avanti diversamente e certe possibilità si perdono per sempre.
Dall'altra parte però si è parlato ieri molto del nuovo disegno legge sui caregiver, che fa sostanzialmente pena.
Forse anche ribrezzo.
Che le organizzazioni che si occupano dei disabili e che erano chiamate a comporre il disegno di legge stesso non hanno nemmeno visto le bozze, ma è stato loro presentato il testo definitivo da fare a provare.
Quindi la faccenda è ancora lunghissima a prescindere, perché va appunto approvato.
Detto questo, si parla dei criteri economici di supporto ai badanti per forza che si trovano senza lavoro e senza contributi per il futuro.
Questa brillantezza proposta ha messo in atto risorse che coprono una piccolissima parte dei nuclei familiari perché le restrizioni per l'eventuale, molto futura richiesta sono estreme.
Le ore di assistenza considerate sono 91 alla settimana: è già lì moltiplicate 24 per 7 e capite quanto invece fa, solo per dire la concretezza. La cognizione. Il sapere di cosa si parla
In più, per quelle 91 ore che già sono la beffa, è previsto sostanzialmente un euro all'ora. Previsto, ovviamente, comunque, in un tempo non prevedibile perché è ancora tutto per aria.
E per di più, alla fine di tutto, non è mai stata preso in considerazione la discriminante tra la disabilità sopraggiunta da adulti e quella dei nuclei familiari che hanno incontrato la disabilità pediatrica, che cambia completamente le carte in tavola, nel precipizio della povertà.
E questo discorso non è stato puntualizzato purtroppo neanche dagli organismi di rappresentanza della disabilità che devono occuparsi della cosa.
Buona Giornata.
Angela

5 commenti:
Tante.parole ma nulla di concreto. Purtroppo. Xxxxxxxxxxxxxx forza forza vi penso tanto e abbraccio forte. Buona giornata. Nonna Roby 💓🤗💓
Non è un paese per vecchi, per giovani, per sani, per malati, per disabili
Non è forse, semplicemente, un Paese, nel senso alto che questa parola, Il Concetto di questa parola, dovrebbe avere.
Politica, nel senso Alto che questo termine dovrebbe avere, assente, o meglio colpevole.
Ma Politica siamo noi, cittadini, responsabili e complici di un sistema di cui siamo diretti elettori, dunque colpevoli.
Come siamo arrivati a tutto questo?
Da rivoltarsi fuori e dentro le tombe.
Resistere, resistere, resistere.
E alzare, almeno la voce...
Anche le barriere .....io in strada con girello ho sovente difficoltà. Non vi è rispetto e educazione. Monopattini in mezzo a marciapiedi ecc. 😢
Sono nonna Roby 💓
Forza Forza Forza Fabullo
Forza Forza Forza Angela
Xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Boog
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