venerdì 5 dicembre 2025

Quelli della crisi esistenziale.

 A Torino abbiamo Luca Paiardi, che è un architetto che ha incontrato la disabilità dopo un incidente, un grande atleta del basket paralimpico. Un onore ascoltarlo parlare.

Dice sempre cose che illuminano vie che dovrebbero già essere molto chiare di per sé, per carità, perché non sono mai delle novità; ma, come ben sappiamo, poiché le cose non sempre cambiano quando il numero di candele non é sufficiente  non è sufficiente bisogna continuare ad accendere .

La prima cosa che dice sempre riguarda lui come Persona: è sempre molto orgoglioso di ciò che fa e dei suoi successi sportivi, ma comunica in modo chiaro e netto, senza tanti giri di parole,  che tutto ciò, in quelle modalità, è possibile per le sue capacità motorie residue. Questo è un dato fondamentale, perché punta subito l'indice sul fatto che non tutti i disabili hanno le stesse possibilità di autonomia sotto vari aspetti. E quando pensate che questo argomento sia qualcosa di scontato, rammentate che, assai usualmente, invece di mirare a ciò che viene indicato si guarda al dito: come avviene nel grande mondo della progettualità fine a se stessa, che fa sempre vedere tutto bello solo per auto promuoversi. Nel senso che è bellissimo raccontare di aver permesso a 10 disabili cognitivi di produrre la propria  verdura da vendere, per esempio, ed è giusto raccontarlo ed è stato indubbiamente un grande sforzo organizzativo, professionale, economico ; ma diventa limitante il non dire che si tratta di un progetto che non  può essere replicato su tutti i disabili.

Un'altra cosa che dice Paiardi è relativa alla sua professione: in qualunque centro abitato, guardate quanti disabili vedete in giro. Se sono pochi o inesistenti non vuol dire che non esistano, ma solo che non possono uscire di casa. 

Ovviamente lo dice da architetto parlando di un aspetto specifico: ma è nuovamente un concetto fondamentale, perché è applicabile, oltre alle barriere architettoniche, a qualunque ambito. 

Una volta un brillante esponente di Quelli Che Sanno, candidamente, senza rendersi conto della boiata che stava dicendo (la spontaneità ingenua la dice lunga sulle competenze), ci ha raccontato che loro i disabili motori, dopo le medie (poiché sono la madre poverina le chiamo così quelle scuole), li mandano tutti al posteggio diurno, perché è un posto molto piacevole in cui stanno bene. Io con la gentilezza del serpente avevo risposto che era evidenziato dal fatto che su quello specifico territorio le scuole superiori non ospitassero mai disabili neuromotori, i non numeri erano evidenti, e non mi sembrava propriamente qualcosa che potesse far ambire al ricevimento di una medaglia all'onore. Ho anche aggiunto che sarebbe stato quindi da chiedere se ci fosse anche un interesse specifico a tale "scelta" (cattiva me: l'esponente in oggetto apparteneva alla stessa sublime entità che gestiva il posteggio diurno sempre in oggetto).

Amici Amatissimi, io ho grandi progetti per tre giorni di seguito a casa in due: lavatrici come non ci fosse un domani, perché non potendoci fare supportare dalle temperature e dal meteo esterni siamo veramente in una crisi esistenziale nonché organizzativa. 

Vi prego però di non raccontare a Quelli Che Sanno che non leggono il blog che siamo in crisi esistenziale, perché lo dicono già loro tutti i minuti, tutte le volte che rileviamo  dei fatti (fatti, capite? fatti) a riprova  che non è che tutto venga sempre fatto bene. Sapete, Amici Amatissimi, la definizione di Genitore Isterico ha sempre un grande vantaggio su chi la esterna. Di base toglie 1000 impicci: tutto si liquida e morta lì.

Buon riposo, Amici Amatissimi 

Buona giornata. 

Angela

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bene scritto e molto chiaro cara Angela. Xxxxxxxxxxxxxx sempre per queste situazioni difficili. Auguro un buon fine settimana lungo rtrsneuillo. Un abbraccio Forte
Nonna Roby 💓💓

Luana ha detto...


Spero che siano una 3 giorni con almeno un po' di riposo per gli Aimo. Forza Fabio!
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Anonimo ha detto...

Forza Forza Forza Fabullo
Forza Forza Forza Angela
Buon fine settimana a tutti
Xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Boog

Paola ha detto...

Mi sono ritrovata in pieno in quanto hai scritto... nelle mie prime volte a Londra spesso era un "Madonna santa ma quanti disabili ha questa città?" sulla metro, sui bus, in coda per i taxi, ai ristoranti... che spesso hanno anche spazi con luci e suoni soffusi, ecc , ovunque ti giri vedi una sedia a rotelle, un carrellino, stampelle, insomma mi sembrava che fosse scoppiata un epidemia... ma poi rifletti e capisci che @@# no no non e' un epidemia e' che qui ci sono strutture, modi di pensare e di agire che possono dare spazio e dignità a tutti... TUTTI (non e' tutto rose e fiori eh che non passi questo messaggio, purtroppo questo aspetto positivo si vede solo perche' qui in Italia siamo veramente al minimo sindacale e obbligatorio e molto spesso neanche quello.... qui a Spezia abbiamo nel parco piu' grande della città 2 altalene per bambini in carrozzina che sono guaste da tempo immemorabile, se devi prendere un taxi e sei sulla sedia a rotelle devi prenotarlo con larghissimo anticipo... per urgenze si incrociano le dita, le fermate dei bus che sono attrezzate per bypassare i 2 gradini che servono per salire sul mezzo, sono non piu' di 10 in tutta la citta'....) se poi ci si aggiunge la maleducazione e la mancanza totale di rispetto verso il prossimo ... ciaone...
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MA NON SI MOLLA.... FORZA FORZA FORZA
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Spero nel fine settimana lungo con un po' di serenità per tutti... per gli Aimo un pizzico di piu'