mercoledì 13 luglio 2016

Se ci bastano i libri.



Ieri il mio sport preferito è stato eccome praticato dalla sottoscritta: si chiama dentro e fuori lo stendino, ieri almeno una decina di volte, roba da campioni olimpici. Perché non c’ho voglia di avere la roba bagnata in casa: e ieri il sole picchiava eccome, però poi pioveva quattro gocce, e poi tornava.
Comunque Fabullo al centro estivo c’è andato eccome ed è comunque stato contento: sappiamo che se lo gode meno di quanto vorrebbe, per le troppe crisi, ma comunque gli fa piacere. Ha anche mangiato pochino, facendo la piaga del questo sì e questo no, ma ha comunque mangiato.
Insomma, equilibrio precario ma ancora equilibrio, sempre per il discorso del dormire fuori dall’ospedale, ecco. Solo che ci fa una pena infinita, questo sì. Come quando parte lanciato per farci tutto un suo discorso, che davvero è sempre più elaborato e probabilmente ci si potrebbe anche lavorare su, ma dopo un attimo parte la crisi e lui si tiene la testa e aspetta che passi. Ecco, tempi  troppo brevi in cui può pensare ciò che vuole. Vabbè.
Oggi vacanza dal centro estivo perché è giorno di piscina, Michi è qui che si prepara tutta trulla. Però per Fabullo sarà un po’ vacanza comunque, perché oggi siamo organizzati che Paulo Aimo Papà torna prima dal lavoro, così è una roba diversa, si riposa con papà, mamma fa la spesa di metà settimana così magari si mangia qualcosa e forse prepara anche due valige. In questi giorni abbiamo già ritirato una bella fetta di medicinali, anche dall’ospedale, e oggi prendiamo l’ultimo carico dalla farmacia.
Qui si discute già sui libri da portare, perché metti che poi non abbiamo da leggere e Paulo Aimo Autista dice che sì, va bene, ma dove li mettiamo. E io che dico che c’ho il Kobo, ma che si scordino poi tutti quanti di volerlo usare perché poi hanno finito le loro cose. Veramente, è come una droga leggere a casa Aimo, non ce la facciamo a stare senza, diventiamo di pessimo umore. Però riflettevamo sul fatto che c’è scritto che nella casa in cui andiamo c’è anche l’asciugatrice: per  cui possiamo portare pochi vestiti e tanti libri. Pesano mica uguale, però , dice Paulo Aimo Organizzato. Insomma, tante di quelle parole. Fabu in questi giorni è tutto preso da una serie di cose sugli animali, non c’è nient’altro che tenga, niente cartoni, addirittura meno giornali di auto. Ovvio che ci interessano quasi esclusivamente rane ramarri e qualche leopardo.
Però va anche detto che se ci bastano i libri, abbiamo ancora una speranza di salvezza, quindi va bene così.
Buona giornata.
Angela


4 commenti:

Luana ha detto...

Forza Fabio!!!!
Milioni di incroci anticrisi!!
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Forza ragazzi! Drogatevi di libri!
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Anonimo ha detto...

Angela che bella la tua frase "leggere in casa Aimo è come una droga, non si riesce a stare senza", anche per me è così, è una necessità primaria !
Buona giornata
Roberta

BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZI!!!
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FORZA FABULLO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Anche a me piace molto leggere e devo dire che, con i miei problemi di glaucoma, mi affatico di meno che non a guardare la TV. Anche qui i libri non mancano molti mi vengono regalati, altri li prendo in biblioteca, quindi…
Quando sarete in Germania potrete acquistarne alcuni in lingua originale… per la gioia di Miky studentessa!
Un bacio speciale al nostro campione e incroci per tutto. Ciao!!!