martedì 24 aprile 2018

Quelle idee lì. Pazienza.

Ieri contatti, nel senso di lunghe mail, a: pediatra di base, pediatra dell’ospedale, neuropsichiatra, tecnico del Tobii. Adesso aspettiamo: io lo so che la cosa più importante è sempre agire per mettere in moto le cose, ma ogni tanto sorge spontanea la domanda su che c’avremo sempre da aspettare.
Poi telefonata con le progettiste, utile e chiarificatrice sul materiale da preparare: non è difficile, saranno solo circa tre o quattro ore di lavoro. Che vanno suddivise sulle possibilità della sottoscritta, che arrivano ad un massimo di un quarto d’ora per volta; fra i diversi quarti d’ora, è importante mantenere un minimo di concentrazione sull’argomento, per non dover fare mente locale ogni volta che si riprende, sprecando minuti preziosi.
Lo so, oh come lo so, che sono noiosa, che dico sempre quelle, che persevero; bisogna però prendere in considerazione la possibilità che uno si ripeta non perché è un ossessivo, ma perché le cose, appunto, sono proprio sempre quelle.
Per cui vi racconto anche oggi che a me personalmente questo mondo del terzo settore, con tutti i suoi progetti da costruire per farseli finanziare, ecco, a me non piace proprio ma proprio niente.
Perché è giusto regolarizzare e normalizzare le procedure in modo che siano perfettamente trasparenti, per carità: perché è notoriamente un settore in cui le porcherie abbondano, mascherate da buone azioni. E i fondi sono sempre, almeno ufficialmente, più ridotti: insomma, non c'è trippa per gatti.
Però, contemporaneamente, ho dei dubbi che, per raggiungere l’obbiettivo di cui sopra, la strada giusta sia complicare in maniera cavillosa ogni procedura, e far sì che, per avere veramente supporto, sia necessaria una rete specialistica ai massimi livelli, che a sua volta dimostri di creare il cosiddetto sistema di disseminazione: sostanzialmente, ogni progetto finisce con l’avere dei costi importanti per strutturarlo solo burocraticamente, molto prima di iniziare a costruire scuole, o pagare personale, o procurare cibo e scarpe e cure mediche.
E per essere visibili e competitivi, bisogna organizzare anche una serie di cose tipo i corsi per i genitori dei disabili: a cui quelli dei disabili gravi non possono partecipare perché non hanno i fondi per l’assistenza del figlio mentre loro frequentano il corso.
Insomma, un mondo che mantiene prima di tutto se stesso, e poi, eventualmente, arriva dove dovrebbe arrivare: e nel quale, appunto per le competenze che richiede, diventa impossibile provare a fare da soli.
Ecco, dati questi presupposti, però, è evidente che le porcherie non smettano comunque di abbondare (fino ai paradossi più penosi di Roma Capitale e delle cooperative per i rifugiati), e che le risorse siano sempre più scarse, e  le possibilità di accedervi sempre più appannaggio di grandi organizzazioni che hanno però costi immensi.
Allora, forse, l’idea di rendere tutto più cavilloso per avere più trasparenza, e quindi più risorse, starà anche creando nuovi posti di lavoro di nuove figure professionali del mitico terzo settore, ma non è proprio una strategia che porta all'obiettivo giusto.
Poi, per carità, rimarranno pensieri di un’isterica frustrata e incapace di elaborare il dolore: ma così approfitto della mia condizione di nota infermità mentale per tirare fuori dei pensieri. Male che vada Quelli Che Sanno mi faranno sapere che non hanno gradito, pazienza.
Perché domani è il 25 aprile, e bisogna ricordarsi che anche pensare è un privilegio .
E allora è meglio che vi conti che la Michelina oggi va in quel di Piazza San Carlo a  dare l’esame del B2 in inglese, si è preparata i panini, e li ha lasciati qui.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

La mente della Miki oggi è tutta concentrata sulla prova di inglese, la sua memoria e le sue attenzioni sono tutte lì. Ecco perché i panini sono rimasti lì, non per dimenticanza ma per aver spostato la sua concentrazione su un unico obiettivo, quello più importante.
Ahahahaha, forza MIKI!!!! sarà senz'altro un successo!
E naturalmente forza Angela!!! Come ti capisco, le piccole imprese stanno facendo i salti mortali per andare avanti proprio perché hanno un sacco di burocrazia da portare avanti che niente ha a che fare con il lavoro e tale burocrazia deve essere per forza supportata da nuove figure. Eccoli lì i nuovi posti di lavoro, nuovi lavoratori che servono per districarsi nella giungla burocratica a scapito dei soliti bischeri.
Forza Fabio!!!! speriamo sia per te una buona settimana!
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BOOG ha detto...

FORZA MICHELA!!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA RAGAZZI!!!
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Anonimo ha detto...

Rieccomi, non sono scappato via, ho tenuto d'occhio Angela e Fabullo e le loro piccole grandi storie. E' strano ma era festa anche l'ultima volta che ho scritto sul blog, sono l'"Amico delle Feste"… Ma mi piace l'idea d'esserci quando tanti pensano a come divertirsi, alle feste, alle vacanze e alle cose semplici e apparentemente scontate della vita. Non diamo niente per scontato e riteniamoci fortunati quando ci sembra che qualche stupidata possa rovinarci una giornata o una serata. Insomma mi piace andare controcorrente trovandomi spesso in minoranza e in difficoltà, sarò sbagliato ma quello sono. Cerco di recuperare qualche mio pensiero e di offrirlo a Fabullo, alla sua mamma e ai suoi numerosi amici. E' bello sapere quanto affetto e amicizia gli amichetti donino a Fabullo e mi chiedo sempre perché le cose buone e belle della vita non debbano avere la giusta evidenza fra le persone prima e poi sui mass media. Si parli, si scriva delle positività e si premiino, uffà. Un pensiero a Paola che ha subito una grave perdita qualche giorno fa. Un complimento ad Angela per i suoi tulipani favolosi e soprattutto per il suo contributo di lavoro e passione per una Onlus che fa tanto bene. Un pensiero a Michela che avrà sicuramente superato brillantemente l'esame di inglese e pazienza se ha dimenticato i panini, avrà recuperato dopo festeggiando in modo appropriato. Ed infine nel giorno della Liberazione che ricorda tutti coloro che hanno combattuto per i valori fondamentali della civiltà e hanno resistito alle ingiustizie create dagli uomini, il mio pensiero va a Fabullo, piccolo grande guerriero da sempre Resistente alle difficoltà della vita, in cerca anche lui di una Libertà speciale che tutti gli auguriamo senza mai perdere la speranza. Che possa essere Libero di godersi una vita priva di sofferenze e dolori. La strada è impervia ma tanti piccoli passi sono stati fatti e tanti altri se ne faranno. Forza Fabullo!
Il tuo A-mico Salvatore