Il primo maggio si può andare a qualche manifestazione, andare a camminare per la campagna, andare per vivai a vedere fiori improponibili, fare grigliate, invitare gli Amici, giocare a Trivial Taboo Pinnacola, vedere città e borghi, ascoltare musica nelle vie.
Noi non abbiamo fatto tutto ciò solo perchè pioveva, ovviamente, altrimenti saremmo stati scattanti e in forma: per altro, la pioggia è stata tanta e non disastrosa, sostanzialmente bendetta. E, sicuramente, altrettanto benedetti sono stati tre giorni di seguito a casa in due. Stante tutto ciò, io ho scritto al MiC.
Spett.le MiC,
la presente per sollecitare la richiesta di
presa in carico della mancata attivazione della possibilità di accesso
al bonus cultura a favore di un disabile interdetto: dal giorno 27 marzo
non abbiamo più ricevuto alcun aggiornamento e nessuna risposta.
Desideriamo mettere agli atti che:
Desideriamo mettere agli atti che:
- ad oggi nostro figlio Aimo Fabio di anni 18 (data
di nascita 20 settembre 2004) non può usufruire della 18app a
differenza degli altri diciottenni,
- a far data dal 31 gennaio 2023, data di inizio erogazione della 18app, nostro figlio Aimo Fabio ha perso delle opportunità offerte dal bonus cultura,
- a far data dal 31 gennaio 2023, data di inizio erogazione della 18app, nostro figlio Aimo Fabio ha perso delle opportunità offerte dal bonus cultura,
- teniamo infine a sottolineare quanto scritto in precedenza:
Il Ministero della Cultura sta imponendo ad un
disabile un percorso accidentato rispetto agli altri aventi diritto per
arrivare a usufruirne.
Il dato di fatto è: poiché la possibilità di accedere con identità Spid, da parte del tutore per conto del tutelato tramite delega (dietro ovvia presentazione della documentazione giuridica), è già presente su svariate piattaforme istituzionali, significa che si tratta di un accomodamento ragionevole. Il non pensare, da parte del Ministero della Cultura, a questa possibilità, addirittura il caricare di responsabilità l'utenza stessa, rappresenta una discriminazione quantificabile che si esplica in una violazione al diritto di cittadinanza. Il MiC ha una responsabilità precisa che non può essere palleggiata: non all'utente, per altro. Torniamo al servizio che deve servire e all'entità che esiste per esistere.
Il fatto che il Ministero della Cultura, che dovrebbe farsi promotore di chiari valori, imponga questa improba vicenda, che con la Cultura non ha nulla a che fare, nemmeno a distanze siderali, ci fa seriamente pensare che siamo un Paese perduto.
Il dato di fatto è: poiché la possibilità di accedere con identità Spid, da parte del tutore per conto del tutelato tramite delega (dietro ovvia presentazione della documentazione giuridica), è già presente su svariate piattaforme istituzionali, significa che si tratta di un accomodamento ragionevole. Il non pensare, da parte del Ministero della Cultura, a questa possibilità, addirittura il caricare di responsabilità l'utenza stessa, rappresenta una discriminazione quantificabile che si esplica in una violazione al diritto di cittadinanza. Il MiC ha una responsabilità precisa che non può essere palleggiata: non all'utente, per altro. Torniamo al servizio che deve servire e all'entità che esiste per esistere.
Il fatto che il Ministero della Cultura, che dovrebbe farsi promotore di chiari valori, imponga questa improba vicenda, che con la Cultura non ha nulla a che fare, nemmeno a distanze siderali, ci fa seriamente pensare che siamo un Paese perduto.
Riteniamo
quindi doveroso ricevere spiegazioni sul mancato rispetto del diritto
da parte dell'Istituzione stessa che se ne fa promotrice. Possiamo solo
immaginare le seguenti ragioni:
- disinteresse del MiC rispetto alle differenti procedure legate alla disabilità;
- incompetenza nello strutturare la soluzione tecnica (ribadiamo: presente nelle altre piattaforme istituzionali),
- politica di risparmio, costringendo l'avente diritto, per stanchezza, alla rinuncia al bonus,
-
la difficoltà tecnica non può essere una valida ragione, poichè,
ribadiamo ancora una volta, non è presente in altre piattaforme
istituzionali: l'eventuale difficoltà è del MiC.
Al
fine di facilitare il ricordo della non soluzione, si allega nostra
comunicazione del 12 MARZO 2023. La presente viene inoltrata anche con
modalità PEC per evitare la spiacevole possibilità che non venga in
futuro riscontrato il nostro invio.
Restiamo in attesa di cortese sollecito riscontro con conseguente presa
in carico reale e seria; a questo punto, dopo le richieste al Ministero
responsabile, poste con la dovuta educazione e con una precisa analisi
della situazione oggettiva, ci sentiamo titolati a esporre dubbi e
problematiche ad altri livelli di conoscenza pubblica.
Angela Bellini e Paolo Aimo
I pensieri probabilmente si intuiscono tra le righe, nel senso che, in spontaneità, le parole usate sarebbero state diverse, assai meno signorili: però ciò che non è scritto e detto non è atto, e quindi tutto è inattaccabile. Dove andiamo, però, non lo so: noi del Paese perduto.
Buona Giornata.
Angela
5 commenti:
Quanto hai scritto eolto chiaro, il ragionamento fila. Spero tu riceva risposta a breve, risposta sensata.....
Il fine settimana lungo e stato uggioso e freddo.ma benedetta ipggia. Buona giornata e buona salute. 🤗
Forza famiglie speciali, forza chi.lotta giustamente per i diritti dei disabili. Forza forza👍👏
Fabio ha una fortuna immensa ad avere genitori come voi.
Forza Aimo! Tenete duro.
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FORZA AIMO
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FORZA FAMIGLIE SPECIALI FORZA
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Un abbraccio grandissimo
Forza Fabullo
Forza Angela
Forza Aimi
Forza Famiglie Speciali
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