Alla faccia che le passeggiate sono un’altra roba; ma sono un’altra roba, giuro, anche le mattine fredde sui mezzi pubblici e le facce cupe e mute (perché a quelle mattine seguono i pomeriggi, con le facce più allegre, e ci scappano pure due parole con qualcuno); e pure i rientri a casa con i piedi zuppi dalla pioggia, perché basta cambiare le calze, e se viene il raffreddore vorrà dire che non si pensa a nulla o quasi, se non a mettersi una berretta da notte e basta; e sono meglio anche le code alla cassa, ma pure quelle in qualche inconcludente ufficio pubblico; pure lavare i vetri è un’altra roba, lucidare le scarpe.
Anche andare sul sito dell’inps è meglio di tutto questo: e qui
direi che le abbiamo dette tutte.
Sono tutte vere, credetemi, tali possibili evenienze: nel
senso che è vera la loro positività quotidiana, chi lo direbbe mai.
Noi lo affermiamo con assoluta convinzione.
Il catetere è stato tolto venerdì mattina alle dieci: alle
otto avevo cominciato a imperversare, che non esiste che qui non si colga il punto.
Ok, è tolto, ma se per le 14 non ha fatto la pipì lo veniamo
a rimettere e lo teniamo.
Alle 13.30 Fabullo, dopo una crisi, ha vomitato qualunque
liquido avesse nella pancia.
Disperazione disarmata, anche furente: per la sofferenza di
Fabullo, e perché quale pipì poteva uscire senza liquidi nella pancia, e nessuno
ci avrebbe mai creduto.
Alle 13.55 la pipì era fatta, giuro. Senza nessuna buona
ragione razionale: solo le Alte Sfere, le entità luminose di ogni ordine e
grado, le preghiere.
Ho mandato il seguente messaggio:
Habemus pipìm, perché habere regge l’accusativo, e c’ho le
prove.
E’ seguita romanticamente l’immagine del pannolino pisciato.
Quando ci vuole ci vuole.
E lì abbiamo archiviato la falsa pista della vescica neurologica,
che tutto sia benedetto.
Non abbiamo archiviato i dolori addominali, e per ora siamo
tornati alla povera tachipirina, con tutti i suoi limiti. E ripartiamo da capo
nel pensiero della terapia del dolore.
Intanto in queste notti il dolore ha portato all’affanno,
alla fatica respiratoria, alla macchinetta per la ginnastica respiratoria durante
le tenebre, e a due dosi di bentelan sabato e domenica perché la fatica era
troppa, e già è da vedersi che vada a finire così.
Mammamia.
Mammamia.
Buona Giornata.
Angela
5 commenti:
Fine settimana da incubo... speravo meglio..... sono vicina con xxxxxxxxxxxxxxx per oggi. Abbraccio forte e pensieri positivi. Forza forza 🙏🙏❤️💓
Forza Forza Fabullo Forza
Boog
Il fatto che la gestione del tutto sia peggio che navigare sul sito dell'INPS la dice lunghissima....
Angela, riesci a sdrammatizzare comunque, sei incredibile. Incredibilmente forte, incredibilmente tutto.
L'addestramento per diventare un Marine per te e Paolo sarebbe una passeggiata in discesa in una giornata di primavera.
Un abbraccio a tutti, tenete duro.
Barbara mamma di Sara
Spero con tutto il cuore che chi di dovere dia il via libera per una terapia del dolore come si deve. Forza Fabio. Forza Aimo.
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Non mollate e speriamo che quqalcuno si metta una mano sul cuore e decida il prima possibile di alleviare il dolore di fABIO
FORZA FORZA FORZA
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FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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