giovedì 6 marzo 2025

Il Cugino del Vicinato, il Vicinato, i Santi Subito.

Contrordine generale e nuova riorganizzazione in tempo zero. 

Per un problema organizzativo di quel servizio di radiologia, l'ecografia viene spostata a lunedì. 
Il Medico Santo subito però a quel punto è stato molto perplesso, perché i giorni diventano troppi e ha parlato con il chirurgo per provare eventualmente a farla loro insieme. Fabullo è troppo stanco, è un miracolo se non ha ancora l'ossigeno,
Il Chirurgo, sempre Santo Subito, sempre lui, ha detto che tanto  non basta, perché poi non si riesce a vedere abbastanza a prescindere da chi esegua l'esame, quindi dopo l'ecografia vorremmo comunque una TAC; e allora facciamo subito la TAC senza perdere ulteriormente tempo.
Così è stato inserito in urgenza entro le 24 ore e andiamo in ospedale questa mattina: nel frattempo, sempre questa mattina, con il Medico Santo Subito avevamo organizzato i prelievi, e ho avvertito l'infermiera al volo, così verrà domani perché ovviamente quel posto in TAC lo dobbiamo prendere. 
Quindi è partito tutto il ragionamento sugli eventuali piani di emergenza per il futuro: il primo era mettere in sicurezza la giornata e tutto ciò che comunque in qualche modo dipende da noi. 
Per esempio, questa mattina avevo fissato la riunione con la progettista per scrivere due proposte alle fondazioni, tra cui quella famosa menata della musica classica. Allora le ho scritto, mi sono scusata per il pacco, le ho  mandato tutti i testi che avevo prodotto con tutti i punti di cui volevo parlarle, così lei comincia a pensare e a mettere giù cose. 
Poi era necessario mettere anche insieme il pensiero che potrebbe accadere che un esame tiri l'altro, e l'altro ancora, e che si prospettino dei giorni un pochettino convulsi, dando per scontato che siamo degli inguaribili ottimisti e che vogliamo credere che  oggi torniamo anche a casa nostra. 
Per cui siamo partiti a manetta con le lavatrici, tutto deve essere a disposizione, soprattutto ora che Fabio vomita dalle quattro alle cinque volte al giorno per le crisi epilettiche. 
Sempre contemporaneamente, a distanza con Paulo Aimo Operativo,  abbiamo fatto un altro pensiero: l'ospedale è a solo un quarto d'ora di distanza, teoricamente non dovremmo aspettare molto perché abbiamo appuntamento e lì difficilmente fanno grossi ritardi perché la tabella di marcia è molto precisa. Nello stesso tempo potrebbero arrivare mille ambulanze tutte insieme, e i codici rossi che arrivano dal pronto soccorso passano davanti a quelli in accesso in radiologia. 
Quindi: il viaggio in macchina di un quarto d'ora probabilmente lo avremmo fatto, ma è tutto da vedere quanto dovremo stare lì: se Fabio cominciasse ad avere molto male e a piangere tanto, poi come la facciamo noi la TAC, non è che  sul lettino dell'esame lo possiamo girare sul fianco perché abbia meno spasmi, dobbiamo sfruttare al massimo la possibilità di questo esame. 
Conclusione: andiamo in ambulanza così viaggia sdraiato, e se dobbiamo aspettare può comunque riposare meglio. 
Cerchiamo l'ambulanza, un po' con i tempi stretti perché mancano meno di 24 ore: contemporaneamente Fabullo era da accudire, tra dolori vomiti farmaci e quant'altro, proviamo a telefonare a tutte le pubbliche assistenze ma dandoci una mossa e senza perderci con le cose da fare qui.
Fermi tutti: non ce la possiamo fare, troppo poco tempo a disposizione, e più passano le ore meno troviamo un trasporto. Ma un pezzo di Vicinato lavora in una pubblica assistenza, quindi possiamo cominciare a scremare almeno qualcosa: se quell'ente non ha disponibilità poi andiamo avanti, ma intanto recuperiamo mezz'ora in cui procedere con l'accudimento fabullico.
Ovviamente nel pasticcio generale non trovavo il cellulare di quel pezzo di Vicinato lì, che era al lavoro e non potevo suonargli il campanello. 
Facciamo un passaggio in più che è comunque più rapido del mettersi a contattare tutti i centralini. 
Il cugino di quel pezzo del Vicinato, tra pettegoli si fa così.
Chiama chiama chiama. Non posso, sono con un cliente, finisco e ti richiamo. No, non mi richiamare perché non me ne frega niente di parlare con te. Ah no? Che bello saperlo, quindi mi chiami per dirmelo? No, voglio il numero di tuo cugino, mi serve un trasporto per Fabio. Te lo mando subito gioia mia. Ecco bravo grazie grazie.
Il pezzo di Vicinato ha organizzato tutto, e per oggi abbiamo il trasporto, così siamo più tranquilli. 
Adoro i Provinciali. Sono quelle storie che Quelli Che Sanno, antipatici per scelta (loro) al prossimo loro, definiscono raccomandazioni; Quelli Che Fanno parlano invece dell'aiutarsi a vicenda, senza nulla togliere a nessuno. Se il mezzo non ci fosse stato, non avrebbero messo in difficoltà nessuno per noi, solo tempo risparmiato: il bene più prezioso.
Il nostro primo pensiero è tornarcene a casa nostra, perché siamo persone semplici che si accontentano di poco. 
Buona Giornata.
Angela

6 commenti:

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo ragazzi. Santo subito il vostro medico e il vostro prezioso vicinato che fa. Forza Fabio.

Barbara mamma di Sara

Nonna Roby ha detto...

Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx Er questa giornata convulsa e per avere buone notizie. Vi penso tanto e sono con.voi con 💓 un abbraccio fortissimo 🙏🙏🤗

Luana ha detto...

Attendiamo notizie. Forza Aimo!
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Paola ha detto...

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FORZA FORZA FORZA
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Zio Prof. ha detto...

🤞🤞🤞!!!

BOOG ha detto...

Forza Forza Fabullo Forza