Le notizie.

La notizia ufficiale di stamattina è che ieri, per qualche mistero misteriosissimo, Fabullo ha fatto due pasti più la colazione: volentieri e con una fame da lupo. Del perché, non si sa. Altrimenti che mistero sarebbe.

Due pasti ossessivamente mono tematici, pomodoro e stracchino: ma alla fine si è mangiato 6 pomodori e mezzo chilo di stracchino. Che le diete bilanciate sono qualcos’altro, ma anche i giorni di digiuno totale stanno da un’altra parte: è la distinzione tra sopravvivenza e qualità. Se manca la prima non si cerca la seconda.

Appunto, le cause restano misteriose: faceva un caldo da manicomio, non gli abbiamo fatto mettere la testa fuori, è stata una lunga giornata, ieri pomeriggio aveva la faccia offesa perché si annoiava, ha fatto ammattire, insomma, tutto come al solito: solo che ha mangiato.

E non sappiamo se il miracolo si ripeterà, noi, per intanto, ci godiamo il fatto che alle undici passate ce l’abbiamo fatta a ritirarci nei nostri appartamenti, con i libri in mano, un pochino meno angosciati del solito, almeno da quel punto di vista. E oggi si vedrà, ieri è assodato.

L’altra notizia è che ha appena fatto esattamente tre minuti di pioggia: che poi chissà, ma, al riparo delle zanzariere, la temperatura è uno spettacolo.  Anche lì: ditemi dove devo firmare perché resti così tutto il giorno; facciamo che, per il momento, si respira.

L’ultima notizia è una di quelle boiate di Casa Aimo: perché ieri sera stavo preparando gli integratori per Fabullo, perché ovviamente dobbiamo cercare di compensare, almeno in minima parte, tutto ciò che non mangia. E c’erano quelle benedettissime capsule gelatinose con l’olio di pesce: che, ovviamente, non vuole prendere. Per cui le buchiamo con la siringa, ne aspiriamo il contenuto e glielo propiniamo: operazione che sembra semplice, ma che risponde a tutta una serie di leggi fisiche di cui io non sono all’altezza; per cui si crea il vuoto, bolle d’aria, che ne so, fatto sta che è eplosa la siringa ed è finito olio di pesce in microgocce introvabili, per tutta la cucina. E sì che è un prodotto per bambini, che costa più o meno quanto un paio di scarpe,  un pochino meno disgustosetto, ma quello resta: per cui, al culmine della giornata, dopo aver trottato tutto il giorno per fare tutto ciò che non si può fare quando si è da soli con Fabu, quando l’obbiettivo è sdraiarsi, c’era tutto da ripulire, senza nemmeno capire esattamente dove, litri d’aceto, e adesso sembra ancora di stare al porto, ma senza la salsedine, per cui mi viene assai il nervoso.

Oggi è il nostro giorno libero da visite: si va al centro estivo per pranzo, poi si torna, e si cerca di non diventare troppo matti.

Buona giornata.

Angela