lunedì 3 agosto 2020

I misteri.

Ci sono i grandi incipit, ci scrivono pure i libri, sugli incipit.
Per cui sarebbe suggestivo dire, che ne so, che avevo una fattoria, anche se non in Africa che diventa scomodo; o che Barrabàs arrivò dal mare, anche se ci manca ancora un cane come Barrabàs, e per altro non so nemmeno valutare se tutti quegli spiriti darebbero ancora più lavoro;  o che qualcuno vien dalla campagna in sul calar del sole, ma nei giorni scorsi è stato più saggio stare chiusi ermeticamente anche quando il sole era calato, sia benedetto il temporale che qui ha portato solo fresco e non i danni del sud del Piemonte.
Mia cara, dacci un taglio, dice LA PAOLA, che stamattina non c'hai manco la scusa del caldo per delirare: vero, dico io, e per fortuna, è meraviglioso avere tutto aperto con l'aria che circola.
E niente, quindi vi tocca un solito inizio: il pantano prosegue, vischioso assai.
Venerdì pomeriggio Paulo Aimo Operativo è tornato presto, mi sono fatta coraggio, e sono andata di persona personalmente all'officina ortopedica, quella della scartoffia attesa dal 3 luglio.
C'era un sole che sembrava di prendere fuoco, un caldo che sembrava qualcosa da spostare per poter camminare, e l'aria da respirare bruciava.
Senta, io voglio solo una scartoffia, per provare a mandare avanti tutto, capire se devo prenotare visite, capire quale medico si occuperà di noi e come, però mi serve quella scartoffia, niente altro. Una scartoffia, con una dicitura, un codice, un prezzo, e bòn.
Il problema è che i fornitori non danno i prezzi perché sanno che poi tanto non forniscono, perché tanto la procedura prevede una prescrizione senza prezzo, perché per questi presidi viene dato ciò che c'è in magazzino, o ciò che fornisce l'azienda che ha l'appalto per il magazzino, e basta.
Lo so che non avete capito, ma vi prego: lasciate perdere. L'impossibilità di capire è caratteristica determinante della Vita Nel Pantano. Quello che ho capito è che in questa vita assurda non c'è niente da capire ed è frustrante e faticoso provarci.
Ok: va bene, se la procedura è questa, per favore, mi stampi un codice del materasso, con un timbro dell'ortopedia, senza prezzo, e io lo spiego alla dottoressa che la cifra non serve, però almeno abbiamo un codice da richiedere, scritto da una seconda ortopedia perché uno ce lo abbiamo già (con il prezzo, ma lasciamo perdere). Insomma, mi dia una scartoffia.
Ma no, perché il fornitore mi ha detto che adesso il prezzo ce lo dice, ma la prossima settimana (???), lunedì è chiuso, lo cerco martedì e le faccio sapere. 
Capite? È una roba segretissima, ci vuole tempo, cura, pensiero. 
E quindi? E quindi niente, sono tornata a casa senza scartoffia, stanca come un asino nel deserto alla ricerca di un'oasi.
In questo esatto istante ci godiamo il fresco della giornata plumbea dopo il temporale, preparo Fabu per andare in terapia che oggi fa anche musica, domani lascio perdere perché tanto so già che stiamo aspettando notizie e mercoledì richiamo, che vi devo dire. Più in là non vado.
Però, davvero, rassicuratevi, non sentitevi tardocchi: non c'è nessuna possibilità di comprendere.
Fate una cosa: contateci la vostra estate, che è assai più produttivo.
Buona Giornata.
Angela

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Angela hai perfettamente ragione. Se non fosse che noi mamme isteriche e papà isterici ne conosciamo altri come noi e ci si confronta, si potrebbe pensare di essere pazzi e invece no, alla pazzia ci fanno arrivare con tutta questa burocrazia inutile che farcisce le nostre già difficili vite, invece di aiutare.
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

Mammamia, un pochino ho capito, ho capito che non funziona niente, ho capito che il pantano è sempre un pantano e che non c'è l'interesse ad eliminare la fontanella che alimenta il pantano.
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Forza Aimo!!

La nostra estate sarà distribuita un po' in terra croata (ma come? vai all'estero? dovresti stare in Italia per un anno. Eh già, mi sarebbe piaciuto ma là spendo esattamente la metà che a rimanere in toscana) e un po' sulle dolomiti (che anche quelle a buon mercato non lo sono affatto).

FORZA FABIO! XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

La nostra estate… eeeh! A casa, facendo brevi passeggiate nelle ore fresche e nelle vicinanze: qualcuno dirà estate da vecchietta, infatti avendo compiuto 25 anni che altro si può fare? Sperando che il caldo torrido dei giorni passati non torni!
Incrociamo per questa burocrazia che avvelena (è la parola giusta) le giornate delle famiglie isteriche.
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Buone vacanze a chi le fa, più divertenti delle mie…!

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA GENITORI ISTERICI!!!
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