mercoledì 5 agosto 2020

I Responsabili e i non.

Grandissimi gli Amici di Fabullino, sempre. È vero: l'attenzione per gli ultimi della terra è un segno di civiltà. Prima di tutto, per il motivo più triste di sempre: che tutti possiamo diventare ultimi, in qualche modo, non importa da dove si parte. Banalmente, e fisiologicamente, tutti diventiamo vecchi, scusate la brutalità.
E poi un paese che pensa agli ultimi come prassi, non come: pensiamo al resto e poi vediamo cosa resta, è un paese che lavora poi meglio in tutti i settori. Perché vuol dire che, fin dall'inizio, vengono formate persone responsabili, diventa una normalità, non un di più, un adesso vediamo. Banalmente, una persona responsabile è una che va a lavorare per fare il proprio lavoro, e non solo per far passare le ore per tornare a casa: e non ditemi che di personaggi che si degnano di presentarsi con la faccia del: Adesso già sono qui, non è che mi puoi chiedere anche di fare qualcosa, non ne conosciamo tutti quanti, in ogni singolo settore.
E allora partiamo dalle basi, per fare un esempio squallido: la didattica a distanza è stata complessa per tutti, e si sono viste tante cose, e alcune molto belle. Come sempre, chi lavora bene ha dimostrato di farlo anche nel caos più totale,
Ma nel caos più totale: chiedete alle famiglie dei disabili quante ore di didattica sono state loro concesse alla settimana; chiedete quanti di loro hanno saputo l'orario settimanale a distanza degli altri per connettersi con loro; chiedete loro quanti insegnanti di sostegno non sono mai pervenuti. 
Ecco: lasciamo pure perdere com'è andata per gli ultimi, che tanto non sarà mai importante; ma tutti gli altri, così, senza farci caso, sono stati educati che Già è dura per tutti, vediamo poi se per i disabili resta qualcosa. Verosimilmente, questa educazione potrebbe non formare delle persone responsabili: e torniamo al punto di partenza.
Le persone non responsabili sono quelle che lasciano i bagni sporchi (quelli di tutti, mi spiace); che lavorano in un ufficio e fanno 5 ore di pausa caffè al giorno, con liste di attesa dell'utenza lunghe mesi; che vi aggiustano la macchina la lavatrice la caldaia alla basta che sia e domani è di nuovo rotta; che ricevono un incarico di dirigenza e l'obiettivo è stare su quella poltroncina (magari lauta) per più tempo possibile, e non offrire un servizio.
Ecco, il non pensare agli ultimi della terra, è anche questo. 
Io abbraccio gli Amici di Fabullino.
Buona Giornata.
Angela

4 commenti:

Luana ha detto...

Eh si, è proprio così!
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Forza Aimo!
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Forza Fabio!
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Anonimo ha detto...

Ehiiii.... Ma siamo proprio gemelle diverse e distanti (l'età e' la stessa ... 25 forever!!) abbiamo i pensieri in perfetta sintonia!... UGUALI! Orio-Firenze-La Spezia-....
Ma il cerchio della vita si deve chiudere per tutti... (x il tempo che passa non hanno ancora trovato soluzion...) e spero che i nodi vengano anche ai pettini degli irresponsabili e menefreghisti irrispettosi del prossimo!
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FORZAFABULLO
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FORZAFAMIGLIE SPECIALI
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Nonna Roby ha detto...

Sottoscrivo in pieno anch’io! Rubare vuol dire anche non fare il proprio dovere pur essendo pagati per farlo, vuol dire non prendersi cura degli altri, in particolar modo dei bisognosi!!!!
E ci sarebbe da dire ancora molto.
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Un abbraccio e ganascino alla guanciotta di Fabio.
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA FAMIGLIE ISTERICHE!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA
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