venerdì 25 settembre 2020

Campale assai.

 Ieri giornata produttiva ma campale, a dire poco. Non siamo andati a scuola ma in fisioterapia, perché era il giorno della revisione carrozzina: Fabullo non era più seduto bene, ed era logico, perché non l'avevamo più ritoccata da un anno abbondante. I moderni sistemi di postura, per fortuna, hanno superato il concetto dei gusci in vetro resina fatti su calco, che si potevano modificare in teoria, ma in pratica non lo si faceva per la sua complessità tecnica e burocratica. Per cui si faceva un lavoro, si sperava fatto bene a discrezione del tecnico, il bambino stava seduto bene nel periodo immediato, prima di qualunque cambiamento, banalmente di crescita, e poi, per un lungo periodo stava seduto male, prima che si deliberasse cosa fare. Di solito si finiva per bamblinare fino al cambio carrozzina, per imperizia, disorganizzazione, o anche eventuale interesse al cambio globale, ovviamente redditizio.

Lasciando perdere le problematiche non consone, i sistemi posturali moderni sono tutti modulari per permettere di seguire l'evoluzione. Dal punto di vista della politica sanitaria, permettono un gran risparmio perché durano di più. Dal punto di vista sociale, sono utili perché per le famiglie e i pazienti è tutto più semplice. 

Dal punto di vista clinico, che dovrebbe essere l'unico a cui pensare, sono materiali che permettono di differenziare i punti di maggiore tenuta da quelli che devono essere solo morbidi. E sono talmente modulari da potersi adattare a qualunque colonna vertebrale.

Ma, come tutto ciò che è modificabile e personalizzabile, tutto sta agli operatori, che devono essere bravissimi.

Per cui ieri sono arrivati il tecnico ortopedico da Como con lo specialista (state attenti) della filiale del nord Italia dell'azienda tedesca che importa lo schienale della carrozzina di Fabu dalla Nuova Zelanda (che al mercato mio padre comprò); il quale specialista, in quell'azienda di distribuzione, si occupa solo di sistemi posturali.

E arriva spesso in Onlus, e ci dà sempre una gran mano.

Un lavorone, tra tecnici e terapisti, veramente il piacere di vedere lavorare professionisti in gamba, e tre ore dopo Fabu era seduto su una carrozzina praticamente nuova.

Molto faticoso per Fabullo, perché è stato messo su e giù 400 volte, e tutte le volte che si addormentava veniva svegliato e alzato per fare una prova. 

Contemporaneamente, lavorone di sanificazione continua, perché comunque 4 persone non hanno potuto fare diversamente che lavorare gomito a gomito, ovviamente con tutti i DPI, ma intanto io pulivo superfici. 

Però è un lavoro fatto e siamo contenti.

Anche contenti perché la Onlus lavora così bene. 

E quindi tutti bene, ma veramente cotti. Questo fine settimana prevede di pensare allo statuto, di piegare 5 lavatrici lavate e asciugate, di fare mente locale su del materiale da comprare negli USA per saltare l'importatore e risparmiare, ma vuol dire sdoganare: e devo ancora fare bene i conti partendo dal budget del progetto. E stare dietro a Fabullo. E pensare che una volta, che vuol dire un paio di anni fa, avrei anche preparato qualcosa di buono da mangiare, quando le ore di sonno bastavano.

Io sapevo che passati i 25 anni si dormiva di meno. Noi qui si dorme sempre troppo poco, ma non è mica vero che basta. Si vede che diventiamo più giovani, chiaro.

Buona Giornata.

Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Forza AIMO!
Forza Fabio!
Che sia un Buon fine settimana con almeno un po' di ore di riposo.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

Buon fine settimana non troppo faticoso ciao a tutti nonna roby

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA FAMIGLIE ISTERICHE!!!
BUON FINE SETTIMANA BLOG!!!