martedì 10 gennaio 2023

Avete ragione.

 Ovviamente le Ragazze del blog sono più forti di qualsiasi influenza, australiana o marziana. E i quattro zampe, con eventuali ali connesse, modello super eroe, sono parte integrante e sostanziale di tutta la faccenda del ritorno alla vita, più determinanti del carro armato virale che passa e ripassa e poi, per fortuna, se ne va.

Quindi: inseguivo un piano terapeutico di un anti epilettico da esattamente il 27 dicembre, perché è scaduto il 24. È da farsi sul portale delle malattie rare e solo una dottoressa ha le credenziali.

In questo mondo telematico, poi, bisogna portare l'originale alla farmacia ospedaliera: perché una piattaforma che ha credenziali limitatissime nell'accesso, e un farmaco che può essere dato in pochissimi casi, non può essere una roba che genera un documento per la farmacia dell'ospedale, che, a sua volta, non è proprio un emporio di un nostro villaggio di provincia. In soldoni sonanti: vuole dire che bisogna andare a Torino a prendere la scartoffia e portarla ad Ivrea, nel nostro caso. Potremmo anche abitare a Verbania, visto che il centro per l'epilessia è un riferimento regionale, per cui siamo fortunati. Il tutto rivolto ad una persona che non ha nessuna autonomia e chi lo assiste non può allontanarsi perché altrimenti non lo assiste.

Dovevamo passare dalle compresse, grosse come nocciole bislunghe e insolubili, le mischiamo con l'acqua dopo il passaggio nel tritapastiglie, ma si mescolano senza sciogliersi, e i due pasticci accaduti con la peg partono tutti di lì; allo sciroppo, uscito da poco e di migliore gestione. 

Ma le dottoresse, che sono Sante Subito ma rimaste in due a gestire un lavoro immenso, facendo come si può, alla fine hanno replicato il piano vecchio, con le compresse, e adesso l'ho mandato alla farmacia ospedaliera, chiedendo gentilmente di fare l'ordine e poi andremo a Torino a recuperare l'originale appena possibile: perché siamo coperti per 13 giorni e bisognerebbe ordinare con un anticipo di 14: anche perché mandano i farmaci nella sede Asl più vicina, così qualcuno del Vicinato li recupera più facilmente (dalle 10 alle 12, comodo, la festa seguente la facciamo quando organizzeranno le consegne nelle farmacie locali, nei negozi intendo, esattamente come fanno con altri presidi sanitari dell'ASL tipo i pannoloni, che così sono sempre aperte): e tutto ciò può avvenire solo con una spedizione del mercoledì.

E poi si vedrà.

Se per caso vi è venuto mal di testa a seguire questa storia contorta, e pensate che non abbia alcun senso, avete ragione. 

Buona Giornata.

Angela 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok ho dovuto leggere due volte... E comunque ancora resta una faccenda ai confini della realtà....
Buon anno a tutti, un anno possibilmente di normale normalità.
Un abbraccio forte
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

Fanno diventare un problema anche il reperire i farmaci. Roba da matti.
Forza Aimo!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Paola ha detto...

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FABIO
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

Mi sono venute le vertigini leggendo questa storia.....cose da pazzi!!!! Eppure è così. Tutto sempre più complicato, poveri voi, povere famiglie speciali. Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx per la soluzione positiva. Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx per una buona giornata🤗🤗💓

BOOG ha detto...

Forza Fabullo
FORZA ANGELA
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI