Ciò che veramente ci tortura in ogni istante, facendoci passare dallo sconforto, all'avvilimento, alla paura, è il non essere creduti: ma non perché enunciamo dei principi cosmici che fanno capo a concetti come le scie chimiche poligonali dei bimotori piuttosto che al complotto di chi disegna i mappamondi sferici, e siamo allora dei poverini portatori di verità rivelate che nessuno ascolta candidando così il mondo alla perdizione.
No.
Non sono quelle le cose che raccontiamo e per cui non veniamo creduti.
Noi portiamo numeri e documenti, cartelle cliniche non scritte da noi: che non è necessario interpretare, quello è, sono fatti.
Come è un fatto che Fabullo utilizza la mano destra, eventualmente per togliersi ciò che dà fastidio.
Che continua ad avere un importante percezione posturale e lo dimostra.
Ma quando uno fa vedere le cose scritte la risposta è: sì vabbè ma adesso non c'entra niente.
Invece c'entra: perché la neurofisiologia non è mica un'opinione.
Per Fabullo non ci interessa rimarcare gli sbagli fatti in passato, le frittate fatte sono dolorose per noi ma andiamo oltre, arriverà qualcuno di molto più intelligente di noi a salvare il mondo: ai fatti però bisogna attenersi, quelli attuali.
Gli specialisti che non conoscono Fabullo da tanto tempo, non ci credono. E basta. Sono bravissimi specialisti, e anche delle brave persone, che veramente mettono l'anima nel proprio lavoro: però, questa volta, dovrebbero proprio guardare tutto, e non solo la pancia.
E' il dolore a farci male davvero, come la morsa che stringe; e la paura di essere considerati matti perchè addolorati: non che ci interessi di per sè, è un'idea superabile; ma perchè è un'opinione che danneggia Fabullo, perchè così si parte dal pre-giudizio, da quello che si pensa a prescindere.
Siamo molto spaventati: non solo da quello che sarà, con la consapevolezza che al peggio il limite non c'è; siamo spaventati dalla mancanza di fiducia, ecco.
Dolore e spavento, dice un Molto Saggio, sempre insuperabile nel trovare le parole: è così, perchè stanno insieme quelle due parole lì.
Abbiamo messo la sveglia e medicato la PEG una volta ogni ora. Non l'abbiamo mobilizzata, ma ruotata 5 volte in un giorno. Non è più rossa e non perde. Abbiamo mobilizzato il ginocchio più volte con grande cautela, fatto la Tecar sulla catena muscolare posteriore. È sempre dolente, in certi momenti lo è molto, ma Fabullo lo estende spontaneamente: non sempre, ma fino a pochi giorni fa non lo faceva mai.
Diciamo però che non è proprio un ritmo sostenibile. Per questo ci servirebbero delle valutazioni diverse: per risolvere dei problemi, che diventa abbastanza evidente non siano definitivi se comunque le cose cambiano un pochino.
Certo è che, però, se l'andatura che dobbiamo mantenere è questa, probabilmente il rischio che i problemi diventino definitivi c'è eccome, se tutto deve dipendere da noi. La suola delle scarpe, di questo passo qui, finisce in fretta.
Addolorati. Ecco. Profondamente. Visceralmente.
Buona Giornata.
Angela
3 commenti:
Capisco il dolore immenso e le preoccupazioni con cuore stretto. Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx un abbraccio grandissimo 🤗🤗🙏💓
Vi penso tanto.
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Vi voglio bene e non ci sono parole che possano minimamente alleviare questo enorme peso sul cuore.....
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FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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Paola
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