Ho chiacchierato con una progettista con cui mi piace sempre chiacchierare, per svariati motivi: è una persona simpatica, è un'amica, è molto brava nel suo lavoro e quindi mi fa capire delle cose.
E mi ha formulato il seguente pensiero: le formule di finanziamento che propongono le banche per anticipare i fondi progettuali di un bando vinto, con un interesse minimo, sono estremamente interessanti e permettono di portarsi avanti nelle attività associative, non capisco perché vedi questo aspetto in maniera così negativa, è in realtà un'opportunità.
Eh.
Allora: non mi sono messa a discutere troppo, perché questa persona ha un punto di vista completamente diverso sulla faccenda, per quanto di grande competenza professionale.
Però.
ContinuO a pensare che questa proposta di prodotto bancario (perchè quello è, qualcosa che le banche vendono, infatti c'è un interesse, quindi un costo, esattamente come qualunque formula di prestito: non è filantropia, è vendere ciò che si ha, e una banca non vende asparagi, per quanto sia la stagione) non sia un'opportunità per le associazioni: sia eventualmente una strada obbligata, questo sì; se non si può fare diversamente cosa accidenti vuoi che le associazioni facciano. E ovviamente più diventa frequente il percorso di questa strada obbligata, più diventerà importante l'offerta di questi prodotti bancari, più le fondazioni che erogano i fondi, nello specifico quasi sempre fondazioni bancarie, erogheranno i suddetti fondi a grande distanza di tempo dallo stanziamento dichiarato.
E' un meccanismo di più facile comprensione della massa del neutrino.
Tenendo conto che parliamo di un settore che non è un'azienda ma che fa no profit, sinceramente la parola opportunità non mi sembra proprio appropriata.
Però, appunto, questa persona ha un punto di vista professionale completamente diverso nel settore.
Quello che mi sembra invece ancora più profondamente triste, e anche disarmante, e anche preoccupante, è che siano proprio le organizzazioni no profit ad apprezzare, eventualmente, questa offerta di finanziamento: mi sembra paradossale che il no profit non sottolinei l'assurdità di tutto questo, con grande indignazione.
Appare la prova concreta che il primo obiettivo del no profit sia mantenere se stesso, prima che realizzare gli obiettivi statutari. Ancora una volta.
Non so voi, Amici Amatissimi, ma ho talvolta la sensazione che questa Galassia parli una lingua che io non comprendo più. Si vede che capita dopo i 25 anni, il problema devo essere io.
Buona Giornata.
Angela
2 commenti:
Ci sono cose incomprensibili iome ne accorgo ogni giorno. Un mondo a testa in giù!! Io sono troppo vecchia per capire.... xxxxxxxxxxxxxxx per la salute di tutti voi. Un abbraccio.grsnde🤗💓
Come ha detto qualcuno...? Ah sì, denaro sterco del demonio.
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