lunedì 16 settembre 2013

Una Storia.



Vi racconto una storia, che non è proprio la storia con cui cominciare la settimana a cuor leggero, ma tant’è.
C’è un bambino, un amichetto di Fabullino, che sta male. Ma proprio male, nel senso che le funzioni vitali sono compromesse, che ogni giorno è tutto più difficile; e poi ha tanto male, per cui tutto è ancora, se possibile, più difficile. Per alleviare il dolore, lo si aiuta con dei farmaci potenti, con delle cure palliative, che però, ovviamente, hanno tanti altri impicci. Tipo che si dosano con grandissima difficoltà, perché non sono formulate per i bimbi; e hanno mille controindicazioni, tra cui rallentare ulteriormente le funzioni vitali. Però l’alternativa è farlo soffrire.
In mezzo a tutto ciò s’è una famiglia. Che aspetta senza tregua. Senza tregua, nel senso che non riposa mai.
E che aspetta senza nemmeno saper bene che cosa voler aspettare, se quando e se come. E qui mi fermo.
E in tutto questo che fa la famiglia? Sa che il piccino non può più fare fisioterapia, e ci contatta per offrire alla onlus l’attrezzatura che hanno in casa: rulli palloni cunei e tante belle cose che a noi sono davvero utili, soprattutto in vista del cercare di allargarsi.
Ecco: vorrei dire che avevano già qualche pensiero, mi pare. E anche qualche cosa da fare. Però hanno pensato anche a questo.
Qui potrebbe partire la parte eccelsa: per cui anche nel buio più nero esiste una luce. Per cui anche nelle tragedie più senza fondo le Persone tirano fuori delle energie incommensurabili. Per cui anche nelle prove più terribili della vita ci sono dei segni che ci fanno pensare ad un ordine superiore.
Solo che io non sono così profonda o così spiritualmente elevata. E sono diplomatica quanto il palo della luce sulla strada dell’ubriaco. E quindi l’ordine armonico e magico di fronte alla sofferenza di un bambino e dei genitori, bèh io non riesco proprio a vederlo. Perdonatemi, ma non ce la faccio proprio. Posso alternare tra la rabbia, la disperazione e il dolore muto, tanto più in là non vado.
Invece, provo grande ammirazione, quella sì, per la Mamma che in questa tragedia è riuscita a pensare agli altri Bambini. Per l’idea, perché richiede fatica anche pensare.
E quindi Grazie da parte di tutti noi.
Buona giornata.
Angela

8 commenti:

mammadoni ha detto...

come sempre centri in pieno il ragionamento. Un grande abbraccio pieno di rispetto e ammirazione per questi Genitori...non ci sono parole

forza Fabullino XXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Luana ha detto...

Mammamia che situazioni.... Fai avere alla famiglia l'abbraccio grande del Blog.

Paola ha detto...

Hai gia' scritto tutto tu... io posso solo aggiungermi agli amici per un abbraccio infinito a queste meragliose persone.
XXXXXXXXXXXXXXXXX

Anonimo ha detto...

Anche da parte mia sostegno , affetto, solidarietà e preghiere per questa famiglia. Sandra D.

BOOG ha detto...

Quando leggo di bambini che soffrono la mia Fede traballa.
Preghiamo in silenzio per questo bambino.
FORZA FABULLO CHE OGGI SIA UNA GIORNATA SPETTACOLARE.

daniele ha detto...

Cosa aggiungere a quello che gia hai scritto?
Tanta ammirazione, e rispetto a questa Famiglia. e che il coraggio non li abbandoni mai.

Anonimo ha detto...

"Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori. Dopo il suo ultimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti." (Is 53,4,11)

Francesca ha detto...

un abbraccio a questa famiglia