martedì 13 febbraio 2018

Dio salvi la polmonite?

Sorvoliamo su ieri. Vi rendo solo l’idea: avete presente i Mariti delle barzellette? Non i nostri, neh? Per la carità. Assolutamente non quelli del blog. Appunto, quelli delle barzellette: che con la tareffaggine, senza febbre, si mettono a letto con la berretta da notte, e Non può essere solo influenza da quanto sto male, richiedendo di fare testamento e invocando il prevosto con l’olio benedetto. Appunto, quelli lì che si sentono solo nelle barzellette.
Ecco, io ieri ero così. Con la mattina che è stata un incubo a dire poco, Fabullo da tirare su e giù e da stargli dietro; ovviamente, come tutte le volte in cui c’è poca efficienza, lui ci ha decisamente messo del suo. Così non ho potuto mettermi a letto moribonda, per queste svariate ragioni, e anche perché non possiedo una berretta da notte, quindi non sarebbe stato fashion. Però alle due ho messo Fabu a nanna e sono riuscita a stare sdraiata un’oretta di seguito, attentissima a non dormire, altrimenti addio, mi sarei svegliata stamattina, e Fabu aveva voglia a chiamare. Ma è comunque stato utile; poi verso sera la tareffaggine ha cominciato a calare, a dormire il prima possibile, e stamattina ho di nuovo 25 anni, non sembra vero.
Oggi risparmio energetico  a oltranza, per i nostri parametri, si intende, anche perché domani portiamo Fabu a Erba a fare i calchi per i tutori.
Quindi oggi vi racconto solo cose belle. Per esempio che, a questo punto, possiamo dire che Fabullino mangia, e che non è più un caso. Dati alla mano: ieri sera abbiamo ordinato nuovamente i fermenti lattici per la bocca. La scatola è da 30, ne avanzano 8, avevamo cominciato e poi sospeso subito quando ha di nuovo preso l’antibiotico: diciamo che al momento sono 20 giorni che non usiamo più l’antimicotico, ma solo quelli. Che siano quelli oppure no, che sia l’antimicotico che ha dato un effetto che perdura, fatto sta che mangia. Noi andiamo con i piedi di piombo, perché al momento non ci sembra vero, e vogliamo solo che prenda peso e calorie: vuole agnolotti con sugo al pesto? E noi glieli diamo. Stiamo pian piano cambiando ripieni: dalle verdure, al formaggio, siamo già passati ai funghi, il nostro prossimo obbiettivo sono quelli alla carne, un gusto per volta; intanto ieri sera abbiamo provato a cucinare agnolotti al ripieno di zucca per tutti, e già che erano per tutti, facendo finta di niente glieli abbiamo propinati al ragout invece che al pesto. Lui li ha guardati poco convinto perché il colore non era quello, li ha assaggiati guardingo, e poi se ne è sbafato un bel piatto.
Dire che siamo felici è poco.
Non dobbiamo solo farci domande: perché veramente il nostro pensiero, e quello di tutti, è: ma bastava l’antimicotico? Dato per caso, per il cortisone per la polmonite? Sia benedetta la polmonite, allora?
Per carità: se arriva il treno di crisi non riesce a mangiare. Però adesso riusciamo a distinguere i vari momenti, possiamo discriminare.
E sicuramente dall’estate 2015 le crisi lo hanno fatto impazzire e non è finita. Ma sarebbe bastato un antimicotico a farlo soffrire meno, almeno in certi momenti? Se pensiamo a quanto lo abbiamo torturato per infilargli le cose in gola; o ai momenti più cupi, in cui abbiamo detto che Fabio è capace di mangiare per bocca, se non mangia o individuiamo il problema oppure ci giurate che lui non è in grado di intendere e che questo non è il suo modo di dire che non vuole più nulla, o ci giurate questo oppure per mettere la peg chiamate il giudice, perché noi non la firmiamo. E i medici non l’hanno giurato e ci hanno dato ragione e basta. Con il senno di poi, meno male che abbiamo tenuto duro.
Ma poi bastava un antimicotico? Ma quanto ha sofferto e quanto abbiamo sbagliato? L’hanno  visitato tutti mille volte: pediatri, logopedista, dentista, anche la stessa pediatra (un Mito) che poi ha suggerito l’antimicotico preventivo in fase polmonite. E nessuno aveva mai, mai e poi mai, trovato niente, non una minima lesione. Probabilmente era qualcosa che non si vedeva ma dava un grandissimo fastidio, e poi magari l’esperienza negativa ha lasciato un segno anche nei momenti in cui il fastidio sarebbe stato minimo, e aveva paura, più ovviamente le crisi,  che oggi non vanno bene, ma un po’ di tempo fa andavano ben peggio, e meno mangiava e più stava male e più aveva crisi, in un circolo vizioso senza fine.
Insomma, vi rendete conto che dobbiamo ringraziare la polmonite?
Io non sarò mai Zen, non c’è niente da fare.
Allora vi racconto solo che ieri, nello sconforto totale della tareffaggine, ma contenta per gli agnolotti, con dolori dall’ombelico al lobo dell’orecchio destro, sono andata trenta secondi a sbirciare la mimosa, sotto il velo da sposa: ed è bella viva, e con i boccioli.
Ecco, io di meglio non ho saputo fare, e adesso vado a stendere.
Buona giornata.
Angela   

4 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
BUON CARNEVALE A MICHELA!!!
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mammadoni ha detto...

Standing ovation per la famiglia Aimo
Forza Fabullo
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Nonna Roby ha detto...

Ho incrociato per la tareffaggine e pare abbia funzionato, eh! Sarà meglio continuare XXXX XX XXX XXXXX XXXXXXXX X XX XX XX XXX XX XXXX XXXXXX XXXXXXXX X XX XX XXXXXX anche per l’appetito tornato di Fabullo. E vai con gli agnolotti conditi con sughi vari… che ottima cuoca mamma Angela!
Ganascino e bacetti al giovanotto. Ciao a tutti

Luana ha detto...

Che ganza l'Angela!!! Forza ragazzi!!!
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Forza Fabio!!
Chissà stasera che mangiarini per il martedì grasso!
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