venerdì 11 maggio 2018

Parlare delle cose.

Parliamo solo delle cose che ieri sono andate bene: è stata la Festa di Luana, prima di tutto, ogni motivo per festeggiare sia benedetto, figuriamoci poi se si tratta di un motivo importante. Poi c’è stato il sole tutto il tempo. Poi, e conseguentemente, la lavatrice ha asciugato. Poi abbiamo avuto una casa bella in cui stare, buon cibo sul tavolo, amici simpatici con cui chiacchierare. Abbiamo viaggiato in macchina sereni, Orbassano e ritorno, con un traffico umano se si considera che trattasi di tangenziale. Abbiamo avuto musica in macchina per cantare in modo magistrale, ma si capisce, neanche a dirlo. È arrivato il corriere con gli integratori di carboidrati per Fabullo e l’ho anche intercettato.
Ecco, mi fermerei qui.
Non andrei su altri dettagli, tipo: come è stato Fabullo ieri. Eviterei di pensarci. Così Quelli Che Sanno potranno elucubrare sulla mancata elaborazione dei traumi tramite lo strumento del rifiuto. È più costruttivo di altre elucubrazioni: per esempio, il processo mentale che ha portato una scuola a dire che quella bambina, in mensa, non può avere una pedanina semplice sotto i piedi, per appoggiarli  a terra, il che alla bambina è più che sufficiente per stare seduta bene su una sedia come le altre; vogliono una sedia grande, enorme, che non lascia spazio alle altre su quel lato così gli altri bambini rimangono distanti, a cui la bambina possa essere legata, una che cammina da sola tutto il tempo, ovviamente acquistata con i soldi pubblici, perché altrimenti gli altri bambini possono inciamparsi nella pedana sotto il tavolo. Per pedana si intende uno di quei cosi per appoggiare i piedi che si usano ovunque, fate conto voi. Inserendo però la faccenda in un contesto di  quella Scuola Inclusiva, in cui la bambina non è stata rifiutata perché è contro la legge, ma in ogni momento viene fatto il possibile perché la famiglia decida spontaneamente di spostarla, ecco, in questo contesto uno fa due ragionamenti, e risponde. La pedana non va bene perché non è un ausilio, e quindi non si mette e la scelta sta tra la bambina seduta storta e la bambina legata? Molto bene, burocrazia per burocrazia la pedana verrà indicata da relazione medica: e, ovviamente, se ne parla per il prossimo anno, perché pare che i tempi della Scuola Inclusiva siano quelli lì.
Scusate, mi è scappata, non volevo raccontarla.
Andiamo oltre, come vi dicevo: non vi conto di Fabu ieri.
Vi conto però che, dopo ieri, oggi Paulo Aimo ha un giorno libero, deciso ieri sera nella tetraggine più totale, e sia lodato Dio perché ci è data questa possibilità. E io mi prendo circa 10 ore di seguito libere e vado al Salone del Libro, l’ultima volta è stato decenni fa (sia il salone che le 10 ore di seguito).
E basta. Non pensare che dobbiamo fare i turni per questo. Non pensare che in famiglia si potrebbe decidere di fare qualcosa insieme. Non pensarci, soprattutto, durante la giornata.
Per cui oggi vado al Salone.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Luana ha detto...

Grazie a tutti.
Che sia una buona giornata per Fabio, per Angela, per Paolo e per tutti gli amici del blog!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Forza ragazzi !!!!!!

BOOG ha detto...

Che sia una splendida giornata per tutti!!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
BUON FINE SETTIMANA!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

mammadoni ha detto...

Forza Fabullo
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Auguroni, anche se in ritardo, a Luana!!!!!

Buon week end a tutti!

Nonna Roby ha detto...

Angela filosofa! Condivido, godiamo delle piccole cose, anche io metto in pratica questa filosofia; anche perché le grandi cose non fanno per noi, almeno per il momento.
Buon fine settimana (che sia tranquillo per voi) sperando in un tempo meteorologico abbastanza clemente!
Bacetti e ganascino <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3