lunedì 6 maggio 2019

Babbo Natale esiste.

Sarebbe bello dire che tiriamo le fila di tutta la vicenda, e invece no. Quelli Che Sanno dormiranno come sempre sonni tranquilli: per la carità, sincronizzate gli orologi, perché sicuramente saranno nervosi, se lo diranno l’un con l’altro, e qualche effetto boomerang ci sarà. Il primo sarà ipotizzare che, quella che abbiamo raccontato, sia tutta una storia montata ad arte. In effetti sembra così, con i tasselli che arrivano a poco a poco e confluiscono.
Ma qui di artistico non c'è nulla, le Madri Isteriche lo giurano con il sangue.
Dicevo che non tiriamo le fila: perché vorrebbe dire arrivare ad un dunque, magari, addirittura, a delle soluzioni.
E invece proprio no.
                       Abbiamo raccontato questa storia qui perché io sono una piaga noiosa incattivita            dalla vita (notate la splendida figura retorica), che è la definizione corrente di Madre Isterica: ma, questa storia qui, è solo uguale a tantissime altre.
Le Madri Isteriche chinano la testa contando le volte in cui hanno chiesto qualcosa ai servizi territoriali e la risposta è sempre stata no. La richiesta non poteva mai essere fatta rientrare. In che? Non si sa più.
Ecco, partiamo di qui. Non le tiriamo le fila, facciamo solo delle riflessioni.
I servizi territoriali, che rientrano nel mitico Terzo Settore, sono quelli creati dai territori, appunto, per le esigenze assistenziali del territorio stesso. Solitamente, quindi, il loro datore di lavoro è un consorzio di comuni: giustamente, perché, soprattutto nei piccoli comuni, è l’unico modo.
In quanto tali, lavorano su qualcosa di specifico, quel territorio lì, esistono apposta: perché ogni territorio ha peculiarità diverse. Le problematiche non sono uguali nelle grandi periferie rispetto a km di borgate di montagna sparse.
E già lì, prima riflessione, che nasce dalla storia che abbiamo appena raccontato, che è solo un esempio: è evidente che qualcosa non torna, nell’hinterland di una grande città del Nord Ovest italiano non può essere che non esista nulla.
Poi: queste strutture territoriali sono sempre, dico sempre, sotto dimensionate a livello di fondi erogati, che vuol dire che non c'è personale sufficiente, perché non lo si può pagare. Insomma, che tutto ciò che è welfare non sia esattamente una priorità di qualunque governo è la scoperta dell’acqua calda.
Vero.
Però.
Pensiamo  a questa storia, che però non è un caso isolato.
Non era un problema di fondi da trovare: ci sono, sono lì inutilizzati. Il compito dell’Ambito, che ha partecipato al bando, è di renderli fruibili. Per tale compito, l’Ambito viene pagato. Ecco: sicuramente per questo lavoro qui, come per tutti gli altri, l’Ambito è pagato poco. E gli operatori non hanno solo quello da fare, ma centinaia di problematiche da portare avanti a cui stare dietro.
Però questo discorso sarebbe inoppugnabile per due aspetti: se il lavoro relativo a questo bando (valutazione, stesura PAI, eccetera) fosse stato un’urgenza: una roba da fare dall’oggi al domani. Abbiamo migliaia di richieste, un solo operatore, altre emergenze da gestire (34 anziani moribondi con nessuno al mondo, ingresso di 12 nuovi bambini disabili a scuola, necessità di 10 educatori di comunità, eccetera eccetera), ci lasciano due giorni per definire tutto di un bando che poi non può più essere cambiato.
Ecco: non era così. La faccenda è stata chiara ora perché la Madre Isterica, invece di stare a pontificare su feisbùc, ha letto il bando: ma sono anni che la faccenda procede, anni, un bando dopo l’altro. E il PAI poteva eccome essere aggiornato.
E poi: l’effettiva impossibilità per mancanza di risorse è giustificabile solo quando le competenze sono presenti. Tenendo conto che l’Ambito è lo stesso che ha detto alla ragazza Ma come sei venuta alta, ecco, permettete che qualche ragionevole dubbio emerga.
In più: veramente le Madri Isteriche non hanno abbastanza dita per contare tutte le situazioni in cui i servizi territoriali non possono intervenire perché non rientra. Non c’è mai nulla che rientri.
La trafila è questa: non rientra l’assistenza a quell'ora lì, ma solo a quell'ora là, quando non serve. Non rientra quel lavoro lì, ma quel lavoro là, dove non serve.
Ma se deve essere tutto studiato sul territorio specifico, questo territorio qui, perché non rientra mai?
Mistero.
Ehhhh...però.
Facciamo tante cose. I tavoli di discussione. I gruppi di auto aiuto. Le serate divulgative. Non viene mai nessuno, la gente non capisce.
Tutte belle cose, finanziate da varie situazioni, ad esempio da bandi e contributi comunali e regionali, che permettono l’esistenza del servizio territoriale e di buona parte del Terzo Settore. Che così può pagare i propri operatori. Insomma: che esiste per esistere, e basta.
Poi, di solito, finisce così: qualche tragedia sociale appare sui giornali. Ma sì che conosciamo questo/a disabile/anziano/famiglia, però ha sempre rifiutato il nostro aiuto, non ne sapevamo più niente. Che cosa vorrà dire? Che mai nulla di richiesto rientrava e poi non partecipava con ardore alla serata divulgativa?
Ecco la riflessione: la Madre Isterica di questa storia andrà eccome a fondo: ma con un obiettivo concreto, di ottenere il dovuto per la figlia almeno per il prossimo bando, perché quello che è perso è perso.
Ma sa già che l’Ambito sarà, proprio al limite, solo lievemente irritato, e rimarrà tale, sotto tutti i suoi aspetti. Perché l’Inps dovrebbe valutare la faccenda tramite il proprio ufficio di territorio, che con quell’ambito ci parla tutti i giorni; e dovrebbe segnalare la faccenda al datore di lavoro dell’Ambito, cioè il consorzio dei comuni, che vuol dire una serie di persone, che a, questo punto si mettono a valutare la qualità del servizio offerto da quelle persone sotto tutti gli aspetti.
Tutto questo perché lo dice una Madre, che è Isterica per definizione.
Ecco, io credo a Babbo Natale. Ma che possa capitare una roba così, proprio no.
E perché si sia impaginato così, non lo so.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

E' tutto moooolto complicato. Purtroppo tutto molto complicato!
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Un abbraccio
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Forza Fabio!

Nonna Roby ha detto...

Secondo me, posso però sbagliare, è tutta colpa della burocrazia, questa riesce a frenare qualunque iniziativa. Ogni nuovo governo parla di semplificare la burocrazia, poi però non si fa niente e tutto rimane com’era, purtroppo. Molto deludente e complicato.
Un abbraccio e bacetti. Un pensiero alle famiglie speciali!!!

BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA FABULLO!!!
SONO MOMENTANEAMENTE ASSENTE DAL BLOG PER PROBLEMI CARDIACI (COMPLICATI) DI MIA SORELLA SPERO CHE TUTTO SI RISOLVA ENTRO LA SETTIMANA.
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