venerdì 3 maggio 2019

Il bello della scelta.

Viene la parte migliore, per noi che amiamo le parole: quelle che hanno un significato perché diventano fatti. E, in questo caso, più che mai, i fatti sono, appunto, le cose non fatte.
Promettetemi che non commetterete atti inconsulti, vi prego.
Allora: all’interno di questo famoso progetto, con cui vi ho tediato rovinandovi la settimana, vengono definite Responsabili le persone che accedono alla piattaforma Inps, accreditandosi, inserendo i dati dell’utente che ha necessità, partecipando, insomma, al bando.
Tutti i mesi i Responsabili ricevono dall’Ambito questa mail (questa è quella di febbraio, come esempio), che è veramente uno spettacolo, che pure LA PAOLA, che teme sempre la mia fantasia delirante, dovrà ammettere che c’è di peggio anche a  quello che viene in mente a me. E questo peggio è pure reale: perché l’unica cosa che ho fatto io è mettere le X al posto del nome del progetto, per ovvi motivi di privacy. Perché poi è ovvio che, di fronte a simili storie, Quelli Che Sanno si attaccano alla privacy.
Leggete:

Cari responsabili del progetto XXX,

inoltro la solita email promemoria per ricordarvi di effettuare l'accettazione mensile per le prestazione di XXX da voi ricevute nel mese di FEBBRAIO 2019 .
L'accettazione può essere effettuata dal 10 al 19 del mese in corso.
L'INPS ci richiede di porre particolare attenzione alla fase di conferma della ricevuta da parte vostra: se non viene fleggata l'opzione "non erogata in accordo con l'Ambito" scatta la penale.
Ricordo quanto segue: se NON avete usufruito di tutte le ore/ giorni a vostra disposizione, o non avete usufruito di nulla (per vostra scelta personale), dovete CONTINUARE a fleggare: “NON EROGATO IN ACCORDO CON L'AMBITO” vicino alla cifra che troverete sotto la voce quantità effettivamente ricevuta, inoltre se la quantità che di cui voi avete usufruito nel mese è inferiore a quanto scritto sul PAI (cioè la cifra da usare ogni mese), dovete continuare a fleggare: "IN ACCORDO CON L'AMBITO”.
Continuiamo a raccomandarci che NON dovrà MAI essere fleggato "PER RINUCIA ALLA FRUIZIONE" . Nel caso ci fossero delle discrepanze tra quanto da noi inserito e quanto da voi effettivamente usufruito vi prego di telefonarmi subito, in modo che insieme si possa rimediare agli eventuali errori.

Anche questa volta si conferma la regola dell’importanza delle parentesi tonde, guardate cosa c’è scritto dentro: per vostra scelta personale.
Quando l’unica proposta ricevuta e inserita nel mitico PAI è la frequenza di una piscina, che può garantire la disponibilità della vasca per questa ragazza solo nelle ore imminenti all’alba, che si è rivelata una tale fatica per tutti da risultare controproducente. E basta, nient’altro, area dell’immediato hinterland torinese, non c’è niente.
Questa è la scelta personale.
Ovviamente, le famiglie, i mitici Responsabili, obbediscono. Perché altrimenti si blocca tutto da parte dell’Inps, e prima di dimostrare tutta la faccenda si vien vecchi. Mentre le famiglie sperano sempre che qualcosa si sblocchi: per cui obbediscono all’ordine di Quelli Che Sanno, l’Ambito in questo caso, e tutti i mesi insistono perché qualcosa venga fuori.
Anche pensando che, se l’Ambito ha i requisiti per gestire il bando, starà facendo tutto bene. Finché, un giorno, leggono il bando. E vengono in mente tutte le molteplici situazioni in cui l’Ambito non è stato proprio brillante nelle sue competenze.
L’altra parola che fa paura, leggendo la mail, è penale: ma, a questo punto, sarebbe interessante sapere per chi scatti la penale.
È stata l’altra domanda che la Madre Isterica ha fatto all’Ambito, oltre che Perché. Nessuna risposta.
Adesso definiamo.
I fondi sono lì, per lo meno fino alla scadenza del bando, che è imminente. E c’è già quello nuovo a cui iscriversi. Non sono finiti da un'altra parte. Questo no.
Però.
Quello che nel bando è definito l’Ambito è, in questo caso specifico, il consorzio socio assistenziale territoriale, uno di quegli organismi che confluirà nel mitico Terzo Settore.
Un organismo nato per offrire servizi, è questa la sua sola ragion d’essere. In teoria.
Questo consorzio si è candidato al Bando per diventare Ambito (ahhh, le parole, ma dobbiamo usarle bene, perché vedete ben che fregature nascondono per chi non sa i congiuntivi): per essere, cioè, l’organismo titolato ad assistere gli utenti coinvolti dal bando in quell’area specifica. Per candidarsi, hanno dimostrato di avere i requisiti: aiutare l’iscrizione, conoscere gli utenti, valutarli, preparare un PAI concordato, individuare le strutture da convenzionare e convenzionarle.
Per proporre questa candidatura all’Inps, e vincerla, presentano anche un budget: che sono i costi gestionali, quelli del personale che lavora per fare tutto questo, per esempio.
Ed è giusto che sia personale retribuito perché competente: il Terzo Settore non può basarsi solo sul volontariato. Deve essere un settore che offre servizi e che non fa lucro, ma il personale deve essere retribuito, altrimenti tutto si pianta.
Questi costi di gestione non sono assolutamente i fondi a disposizione degli utenti, che sono lì, sono altri fondi.
Che vengono percepiti dall’Ambito comunque, perché ha svolto il suo ruolo. E perché l’ha svolto? Perché ciò che non è stato erogato non lo è stato per scelta personale dell’utenza.
Penso che a questo punto il cerchio si chiuda, e gli Amici del Blog, che tutto hanno capito, stanno cercando le braccia da raccogliere.
Il lanciafiamme no, vi prego.
Insomma: l’Ambito ha comunque percepito il suo dovuto, semplicemente non ha fatto niente.
Il controllo avviene da parte dell’ufficio Inps, sempre di zona. Il controllo, però, significa controllare che i dati sul sistema siano congruenti. Punto.
L’unica risposta data alla Madre Isterica e Ingrata, al perché non si sia fatto, è stata: Ehhh ma è difficile.
Sentite: tutto ciò che va oltre la tabellina dell’8 per me, personalmente, è difficile. E infatti lo lascio fare all’Andrea al Poli e al piccolo Davide in quel di Firenze.
Ma se i nostri due matematici preferiti, un bel giorno, dicessero: io non lo fo perché è difficile e sto qui a fare la tabellina del 2 e non chiedetemi altro, ecco, pure loro verrebbero buttati fuori. Ed è per questo che sono i nostri matematici preferiti, perché quella risposta lì, a loro, non passa per la testa. A me sì, ma infatti faccio altro.
Attacco la lavatrice, per esempio. Che però non rappresenta una caratteristica per portare avanti certi ruoli, tipo la gestione di quel bando lì.
Buona giornata.
Angela


3 commenti:

Luana ha detto...

Ho dovuto rileggerlo più volte per capire bene pensando di aver capito male... e invece avevo capito benissimo. So che le forze delle mamme "Ingrate" sono centellinate e orientate alla sopravvivenza, ma qui non si può lasciar correre e sarebbe ottimale che la mamma in questione andasse fino in fondo. Perché le persone se non sanno fare il loro lavoro vanno mandate a casa.
Speriamo che sia un buon fine settimana! Forza Fabio!!!! Forza mamme!!
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Paola ha detto...

Anche qui si e' dovuto rileggere...
e sottoscrivo quel che e' venuto fuori da Firenze... andare fino in fondooooo
non solo dovrebbero andare a casa ma dovrebbero anche risarcire i danni causati da negligenze, ritardi, malafede documentati.
Ohimeme che brutte cose... come se non ne aveste gia' abbastanza
E poi come si fa a non aver voglia di scappare da questo povera Italia???!?!?!?
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Che sia un fine settimana positivo per tutti ma soprattutto per gli "eroici famigliari speciali" (eroiche le mamme che spesso sono le piu' esposte e dirette ma eroici anche i papa' e tutti gli altri famigliari, spesso sono un po' piu' nell'ombra ma anche tutti loro offesti e obbligati a subire queste situzioni e... senza "imbracciare lanciafiamme"....)
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FORZA FABULLOOOOOO
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Nonna Roby ha detto...

Povera Italia! Povere famiglie speciali! Poveri noi tutti, non ci sono parole adeguate!!!
Buon fine settimana di riposo e relax (possibilmente) per la famiglia Aimo! Un abbraccio e ganascino a Fabullo.