giovedì 23 maggio 2019

Sincronizzare gli orologi, per intenderci.

Di fronte a vicende come quella di cui si parlava ieri, il sentimento prevalente è ovviamente la rabbia: per il senso di abbandono e solitudine totali, per i servizi che non funzionano, per la solita scusa che mancano le risorse economiche. Che è indubbio, ma tutta questa amara vicenda è anche l’esempio più lampante che, quando le risorse invece ci sono eccome, non se ne fa nulla lo stesso. Per incompetenza, pigrizia, un misto delle due cose, probabilmente.
L’altro momento di rabbia che emerge subito dopo è la percezione che la colpa è sempre delle famiglie: la legge di cui parliamo ogni tanto, Quello Che Non.
Se emerge un problema che non si può proprio più nascondere, le famiglie epperò dov’erano? Facile lamentarsi poi.
Non vede che sta male? Perché non l’ha fatto vedere? Ma io ho chiamato il dottore, l’ho portato in ospedale, mi hanno sempre detto che era tutto legato al quadro clinico di base, che lo sapevo che era così. Ma lei doveva insistere!
O in storie come quella di ieri: ma lei se ne esce adesso? L’abbiamo sempre detto che le famiglie devono informarsi bene! (Nello specifico: diciamo sempre di leggere il bando. Le Madri giurano con il sangue) Ma no, mi dicevate di non preoccuparmi, che sono cose granose, che dovevo lasciarle a voi che siete del mestiere. Vabbè, ma noi non è che possiamo sempre sapere di cosa avete bisogno.
Quando poi qualcosa diventa molto triste: è una famiglia che si è isolata, hanno sempre rifiutato il nostro aiuto. Dove si intende la partecipazione alla conferenza sull’accettazione e l'elaborazione del dolore, a cui accedere trovando qualcuno che si occupi del familiare sfortunato, per andare a sentire il servizio che dovrebbe a sua volta aiutare a fornire questo supporto.
E lì di mezzo non c’è nulla: ci sono le Famiglie Isteriche da accogliere nei loro sfoghi in modo che si sentano poi in colpa per lo sfogo stesso.
Oppure le Famiglie Ossessive che si presentano con dati alla mano, tutto scritto di prove tangibili: che entrano di fatto nella categoria delle maniacali. Che però vanno fermate: per cui, prima o poi, arriva qualche ritorsione,  non drammatica, apparentemente: ma che va inserita come l’ennesima complicazione in un quadro di grave fatica.
Suvvia signora mia, la pianti, sta rasentando il ridicolo nelle sue accuse e nel suo senso di persecuzione, dicono Quelli Che Sanno.
Intanto la Madre Ingrata ci terrà aggiornati.
Buona Giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

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Forza famiglie!!

Fabio continua con i suoi pranzi e cene luculliane?

Nonna Roby ha detto...

Come va la tossetta stizzosa di Fabullo? Spero meglio grazie alle cure familiari e all’aerosol! XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Rallegriamoci ché il tempo è migliorato, che bell’arietta tiepida! Speriamo che duri.
Un abbraccio

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIE!!!
FORZA AIMO!!!
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