lunedì 10 giugno 2019

Cercasi dita da contare.

Ohhh, ma Davide pòòòr cít, povero bambino per noi di queste parti, ma quindi quando inizierà e finirà questi benedetti esami, per poi poter finalmente riposare e quindi sfumare l'incredibile tensione di un anno impegnativo? Qualcuno dia una mano a Luana, per tirarsi su dal rotolarsi per terra dalle risate, che non è elegante, suvvia. Noi madri degeneri che non afferriamo la profonda sensibilità dei bambini, che non è che non abbiano voglia di fare i compiti, è che sviluppano altri tipi di immaginazione!!!
Dài, che ve ne conto una, mentre cerco di illuminare con grandi pensieri il bicchiere mezzo pieno delle vacanze di Fabullo, che non esce per andare in bici come se non ci fosse un domani. Bicchiere mezzo pieno rappresentato dalla sveglia che non suona, dai pasti già pronti fino a stasera e pianificati fino a venerdì.
Dunque: vi ho già contato che AperCrescere fa parte di una rete internazionale che si occupa di disabilità, che abbiamo partecipato in modalità telematica a Kiev ad un convegno sulla disabilità e il relativo disagio, che quell'intervento era basato sulla necessità di cogliere il problema, e quindi ammetterlo, altrimenti non si poteva nemmeno lontanamente pensare di lavorare nella giusta direzione (Get the point, perché era in inglese); e che, da quella volta, partecipiamo a riunioni, sempre telematiche, per forza, con partecipanti che coprono una vasta area nazionale.
La sottoscritta, poiché è quella del Get the point, da alcuni partecipanti viene velatamente tacciata di essere troppo polemica: perché il mondo è così, la differenza tra verità e polemica è labile, la verità è lamentela e la lamentela non è di moda.
Ovviamente, alcuni partecipanti la pensano molto diversamente e lo dicono assai chiaramente.
E arriviamo sempre lì: l'immensa distanza tra gli enti deputati del territorio (di tutti i settori) e le famiglie. Quanto Quelli Che Sanno conoscono le famiglie? Possibile che tutte tutte tutte le famiglie dicano di sentirsi dei fantasmi? Ma tutte?
Risposta di Quelli Che Sanno: è la sofferenza. Abbiamo dei dati per misurare il problema: tutte le iniziative che facciamo per accogliere le famiglie nel loro disagio, farle socializzare e parlare, vanno pressoché deserte. Sono indicatori di misura chiari, è depressione, per mancata accettazione del problema, che va curata.
Lasciamo stare l'irrisolta domanda del dove si mettono i figli da guardare mentre si partecipa alle iniziative, la ricetta dell'acqua liofilizzata, aggiungi acqua alla bustina per ottenere acqua se muori di sete.
Io ho fatto una domanda più tecnica: parliamo di indicatori, che sono quelli che si usano per stendere le relazioni, fare quelli che lavorano, chiedere fondi.
Assunto che è dimostrato dai numeri che le iniziative vanno pressoché deserte, esistono indicatori che misurano ogni quanto sono Quelli Che Sanno ad andare dalle famiglie, rendendo l'analisi onesta e corretta?
Le Madri Isteriche sono lì che cominciano a contare i mesi, ma non bastano le dita di mani e piedi di tutto il condominio, scala A, B e anche C. Allora passano agli anni, ma il risultato è nebuloso lo stesso.
Sappiate anche che la risposta non è arrivata
E che bisogna sincronizzare gli orologi, perché le Madri Isteriche queste cose qui mica le devono dire.
Buona giornata.
Angela

2 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Come sono le giornate di Fabullo senza la scuola? Un po’ noiose forse. E quelle di Mamma Angela? Più faticose che mai, suppongo! Poi ci sarà il centro estivo, spero con Michela quale volontaria come gli scorsi anni. Spero tutto abbastanza bene!
Un abbraccio e pizzicotto al giovanotto
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Anonimo ha detto...

Forza Angela!
Forza Fabullo!
Salvatore A