lunedì 24 giugno 2019

Una chicca

Avete presente la storia di quella piccina con la malattia rarissima, pochi casi nel mondo, il filo rosso che si dipana nelle generazioni? Ecco, sono nella meravigliosa Alghero.
E ci mandano la chicca sottostante, scattata sul lungomare.
Allora: prima possibilità: è una provocazione, appiccicata da qualche Madre Isterica, per intenderci. Che voleva far notare che è veramente difficile doversi sempre spostare di km per trovare un modo per arrivare al mare.
Seconda possibilità: è un'indicazione "seria". E qui serve una riflessione.
È ovvio che le risorse, per rendere il mondo un po' più accessibile a chi non ha sempre tutte le fortune, sono scarse o nulle. È ovvio che non c'è nessuna pianificazione economica agli alti livelli in tal senso per supportare lo sforzo dei privati, che magari vorrebbero anche adeguarsi. Insomma partiamo con la premessa delle buone intenzioni. Mi sembra che l'atteggiamento di un gestore dovrebbe essere: mi spiace, vi aiuto in tutti i modi, ma i soldi per fare i lavori non li ho, li ho chiesti ma non me mi li danno, lo so che è triste ma non so come fare. Lo so che la spiaggia accessibile non è questa, sarebbe bello, speriamo lo sia appena possibile.
Esporre invece una simile indicazione non sembra proprio il modo più brillante di affrontare la faccenda. Considerato che tali indicazioni stanno sul lungomare, mi sembra assai strano che l'amministrazione comunale non li abbia visti, ammesso che non ne abbia alcuna responsabilità.
La domanda che  sorge spontanea è se, insomma, il cerebroleso sia davvero solo quello seduto in carrozzina.
Buona giornata.
Angela

6 commenti:

Paola ha detto...

Eh noooooo i cerebrolesi, ahime', sono altri e non sono seduti in carrozzina, no no
Diciamo che se questi personaggi fossero costretti, ogni tanto, a sedercisi su una carrozzina .....gli si aprirebbero subito apiragli di orizzonti dell'intelligenza.... anzi... si spalancherebbero sti orizzonti!
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FORZAMAMME ISTERICHE
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FORZA FORZA FORZAAAAAA
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FORZAFABULLOOOOOOOOO
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BOOG ha detto...

Concordo parola per parola quanto detto da donna Paola.
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA FORZA FORZA MAMME ISTERICHE!!!
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Nonna Roby ha detto...

I “cerebrolesi” sono Quelli che Sanno e che, come dice Paola, non hanno mai provato a vivere dovendo affrontare tante, tantissime difficoltà!!! Molto ben fatto pubblicare questa foto: forse qualcuno che legge… chissà! Potrebbe anche fare un po’ di riflessione! Almeno, io lo spero.
Un abbraccio alle famiglie coraggiose, forza, forza sempre!

Anonimo ha detto...

Che brutto cartello! E che brutto vivere in un paese dove è permesso affiggere questo tipo di cartelli. Fa davvero male, però fa capire quanto ancora c'è da fare e combattere per la buona civiltà. Non ho molto altro da aggiungere.
Forza Fabullo!
Salvatore A

BOOG ha detto...

TUTTI I CITTADINI CHE VIVONO SUL SUOLO ITALIANO HANNO PARI DIGNITA'
ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

Luana ha detto...

Voglio sperare che sia un cartello messo lì da qualche madre isterica che informa gli altri della non accessibilità della spiaggia. Voglio sperare che un gestore di una spiaggia non sia arrivato a tanto. E' vero che servono risorse per adeguarsi ma ci sono sgravi fiscali ed agevolazioni per chi si adegua.
Girando un po' devo ammettere che in Italia siamo un po' indietro nell'adeguamento delle infrastrutture pubbliche all'accessibilità dei disabili (che poi una passerella su una spiaggia fa comodo a tutti, quindi è sicuramente un valore aggiunto). In quasi tutte le spiagge attrezzate della Toscana esistono passerelle ma niente di più. In Croazia invece ci sono anche delle specie di "montacarichi" con l'imbracatura per l'accesso direttamente in acqua. E poi vabbé, negli USA, nonostante la mia esperienza sia ormai molto datata, erano avanti milioni di anni luce sotto questo aspetto. Ma lì son diverse le persone. Benché se ne dica di cotte e di crude sugli americani e senza pensare all'uso improprio delle armi, sotto l'aspetto di responsabilità civile siamo davvero su un altro pianeta.
Forza Fabio!!!!