Non siamo assolutamente in emergenza, solo che ieri mattina sinceramente mi sentivo molto meglio rispetto al fine settimana e quindi pensavo di essermela tolta. Invece, tempo molto poco, è diventato evidente che non mi ero tolta proprio niente, andava meglio ma non era assolutamente finita.
Il punto è stato questo: che quando Fabullo ha cominciato ad avere qualche problema respiratorio e qualche linea di febbre, avevamo, per coincidenza, dato una prima dose maggiore di cannabis in accordo con l'Epilettologa Santa Subito. Questo perché i dosaggi del depakin erano troppo bassi, ma non possiamo più aumentare nient'altro. Poi abbiamo dato la seconda dose la mattina dopo, intanto lui aveva anche avuto qualche problema a fare la pipì.
E quindi siamo andati completamente in tilt.
Tilt.
Tilt.
Tilt.
Abbiamo fatto tilt.
Perché abbiamo pensato a quanto era successo con l'accumulo di oppio, e abbiamo quindi ritenuto che la depressione è respiratoria, e quindi il ristagno di catarro, e quindi il lieve aumento di temperatura, e quindi la difficoltà nel fare la pipì fossero ovviamente una risposta centrale ad un farmaco inibente l'attività cerebrale.
Così siamo impazziti dall'angoscia e dal dolore. Ovviamente, intanto, stavamo seguendo tutti i sintomi con l'ossigeno, il cortisone, gli antibiotici, perché quello era ciò che andava fatto a prescindere da quale che fosse la causa.
Però abbiamo perso la ragione, per la paura e il tormento, perché a quel punto non sapevamo più cosa fare, ed era evidente che o accettavamo di non provare a gestire le crisi epilettiche, o accettavamo che Fabullo per desse tutte le sue autonomie di base (ma proprio di base, respirare, fare pipì, più basico di così).
Eravamo straziati, stravolti, esausti.
Poi, dopo un po' di ore, ho cominciato a stare male io, con poche linee di febbre, Dolori dappertutto, un po' di mal di gola. Un'influenza sciocchina, mica niente di più.
Subito abbiamo pensato fosse per la stanchezza della situazione, lo sconforto, i pianti, l'agitazione.
Ma con il passare dei momenti non c'era niente da dire: era tareffaggine pura.
A questo punto abbiamo recuperato un po' il cervello: anche Fabio aveva la tareffaggine.
La difficoltà a fare pipì non era come quella volta dell'accumulo di oppio, ma ricordava l'episodio in montagna in cui non aveva svuotato bene l'intestino e quindi tutto era un pasticcio: infatti era successa esattamente la stessa cosa. Era tutto sballato per l'influenza.
A questo punto ci siamo calmati con la cannabis, però siamo tornati alla dose precedente perché altrimenti comunque non capivamo mai più niente, e ripartiremo a bocce ferme, tanto era un incremento piccolissimo. Oltretutto, il farmaco con la cannabis è in olio, e i primi giorni di aumento disturba l'intestino un pochetto: ne abbiam già a sufficienza ora.
Ovviamente il problema è diventato poi gestionale perché si tratta di un'influenza inconsistente (per noi, per Fabullo mica tanto), in cui basterebbe stare seduti in poltrona, nemmeno a letto: ma non è qualcosa che ci sia concesso.
Ha tolto l'ossigeno molto rapidamente, adesso stiamo trafficando con le complicazioni da antibiotico e non vi fornisco dettagli poetici. Ovviamente la pipì la fa, anche se noi siamo ancora decisamente angosciati e sempre qui che preghiamo tutte le Alte Sfere.
Contemporaneamente, da ieri, Paulo Aimo Solidale ha cominciato ad avere dolori sparsi, testa pesante, eccetera eccetera.
Taccio.
Buona Giornata.
Angela









