Quanti pensieri, sempre quelli.

Si sta davvero meglio in casa: ieri c’è stata una giornata dipinta ma senza arrivare alle temperature da manicomio e i muri sono belli freschi, nanna con il lenzuolino per intenderci. Ha piovuto un pochino, senza fare danni, senza il disastro che si è abbattuto a Firenze: che lo so che sono magre consolazioni, però siamo davvero contenti che Luana stia bene.

Pare che in questa settimana torni il caldo torrido: speriamo non ci metta troppo in difficoltà, per intanto abbiamo preso un pochino fiato e ritrovato energie.

Fabullo non capiamo tanto bene: grosse crisi motorie no. Molte assenze sì, e anche irritabile da morire, per cui chissà se sono di più di quelle che vediamo. O è solo arrabbiato, stufo, o dolorante perché si muove poco. La lunga, lunghissima estate.

Alla fine della prossima settimana avremmo dovuto finire il ciclo polacco e avevamo prenotato l’appartamento dell’anno scorso in alta Baviera per una settimana, in cui fermarci al ritorno: ed è tutt’ora prenotato, perché costava pochissimo perché c’era il pagamento anticipato. E adesso cerchiamo di valutare giorno per giorno se possiamo muoverci oppure no, sperando per altro di capirci qualche cosa.

Prima capire che non ci sia il rischio che stia male sul serio. Detto questo, pensare se abbia senso andare fin lassù o se poi sia comunque talmente nervoso che ci fa impazzire. Vero anche che, impazzire per impazzire, staccheremmo comunque un pochino, dal telefono dal mondo da tutto quanto. Chi lo sa. Oppure sarebbe contento anche lui di fare qualche cosa di diverso. Che fatica, mammasanta. Dobbiamo anche aumentare il farmaco, e gulp.

Oggi pomeriggio andiamo in fisio ad allungare un pochino le gambette.

Buona giornata.

Angela