venerdì 4 settembre 2015

Troppo thè.



Quando una è proprio turùla che fa? Che beve più di due litri di thè nero, godendosi il profumo, le spezie e tutto quanto. Così poi all’una passata è ancora sveglia, ovvio. Così adesso sono un cadavere e sto pregando che Fabu si riaddormenti ancora un pochino. Però, di oggi, questa è la prima e ultima teiera: poi si passa al thè verde, che non è che dia quelle grandi soddisfazioni, e alle tisane. Punto.
Questa storia del panda fatto a maglia è uno spettacolo; ed è ancora più spettacolo il fatto che l’è pure carino, il panda, dico: considerato che io i ferri posso al massimo piantarli in giardino per tenere su le piantine, ecco. Potrei provare all’uncinetto, ecco. Però è già bello interessante: chissà se vuol dire che, mentre c’è chi si lancia in grandi imprese e salva il mondo, io sto   a casa a fare la calza; o, meglio, il panda. Che poi non sarebbe così male, per la solita teoria delle ciabatte e della minestrina col dado.
Oppure, semplicemente, dovremmo chiedere a Luana che cosa si era mangiata e bevuta, quello sì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non ci sembra che Fabu abbia dei dolori, è stata la prima cosa che abbiamo pensato già qualche mese fa: al momento l’anca non gli fa male alla mobilizzazione e nemmeno in piedi; abbiamo fatto rx alla colonna ed è bella dritta, nonostante l’asimmetria, e tutti si stupiscono.
Invece, pare che queste crisi abbiano delle punte tipiche che sono di solito legate a delle punte di sviluppo ormonale e di accrescimento, per cui la dottoressa è dispiaciuta e preoccupata ma non particolarmente sorpresa. Pare che la prima di queste tappe sia da piccolini e ce la siamo persa, perché eravamo ancora solo cardiopatici e sani per tutto il resto. Quella dopo è intorno ai sei anni: e in effetti lì eravamo diventati matti, e avevamo poi cominciato l’inovelon: che è sperimentale, difficile da tollerare, e invece Fabu l’ha tollerato da Dio, non ha avuto nemmeno mezzo effetto collaterale e per tre anni ha funzionato egregiamente. L’altra tappa è appunto  tra i dieci e gli undici anni, bingo.
Ieri è di nuovo stata una giornatina da dimenticare, o giù di lì. C’era la terapista Chiara, che non vedeva Fabu da tre settimane ed è probabilmente più obbiettiva di noi, e anche lei ha visto un aumento delle crisi e più che altro l’ha trovato isterico, con dei pianti da manicomio per niente. Ieri sera ho scritto alla dottoressa per aggiornarla e vediamo: certo è che, se veramente vuole che proseguiamo con questo aumento di farmaco, sono solo tre giorni e quindi dobbiamo andare avanti. Aspettiamo sue notizie.
Oggi la Michi è tutta impegnata nell’allestimento di una mostra sulla grande guerra, con le foto degli oriesi del periodo, per la festa del paese. Fabullo dovrebbe andare da Cecilia, vediamo un pochino come gira.
Io sono una piaga senza senso.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

mammadoni ha detto...

Che brava la Michi dai mille interessi!!!!
Forza grande famiglia Aimo
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Mostra sulla Grande Guerra! Mi sembra di ricordare che abbia già partecipato ad un allestimento analogo quando era alle elementari, o sbaglio? Brava Miky, ti rendi utile per la festa del paese (a metà settembre?). Ci saranno anche le bancarelle di oggettini vari come gli anni passati? Sarà un lavoro piacevole e divertente.
Buon fine settimana con un abbraccio.