Quando una è proprio turùla che fa? Che beve più di due
litri di thè nero, godendosi il profumo, le spezie e tutto quanto. Così poi all’una
passata è ancora sveglia, ovvio. Così adesso sono un cadavere e sto pregando
che Fabu si riaddormenti ancora un pochino. Però, di oggi, questa è la prima e
ultima teiera: poi si passa al thè verde, che non è che dia quelle grandi
soddisfazioni, e alle tisane. Punto.
Questa storia del panda fatto a maglia è uno spettacolo; ed
è ancora più spettacolo il fatto che l’è pure carino, il panda, dico:
considerato che io i ferri posso al massimo piantarli in giardino per tenere su
le piantine, ecco. Potrei provare all’uncinetto, ecco. Però è già bello
interessante: chissà se vuol dire che, mentre c’è chi si lancia in grandi
imprese e salva il mondo, io sto a casa
a fare la calza; o, meglio, il panda. Che poi non sarebbe così male, per la
solita teoria delle ciabatte e della minestrina col dado.
Oppure, semplicemente, dovremmo chiedere a Luana che cosa si
era mangiata e bevuta, quello sì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non ci sembra che Fabu abbia dei dolori, è stata la prima
cosa che abbiamo pensato già qualche mese fa: al momento l’anca non gli fa male
alla mobilizzazione e nemmeno in piedi; abbiamo fatto rx alla colonna ed è
bella dritta, nonostante l’asimmetria, e tutti si stupiscono.
Invece, pare che queste crisi abbiano delle punte tipiche
che sono di solito legate a delle punte di sviluppo ormonale e di
accrescimento, per cui la dottoressa è dispiaciuta e preoccupata ma non
particolarmente sorpresa. Pare che la prima di queste tappe sia da piccolini e
ce la siamo persa, perché eravamo ancora solo cardiopatici e sani per tutto il
resto. Quella dopo è intorno ai sei anni: e in effetti lì eravamo diventati
matti, e avevamo poi cominciato l’inovelon: che è sperimentale, difficile da
tollerare, e invece Fabu l’ha tollerato da Dio, non ha avuto nemmeno mezzo
effetto collaterale e per tre anni ha funzionato egregiamente. L’altra tappa è
appunto tra i dieci e gli undici anni,
bingo.
Ieri è di nuovo stata una giornatina da dimenticare, o giù
di lì. C’era la terapista Chiara, che non vedeva Fabu da tre settimane ed è
probabilmente più obbiettiva di noi, e anche lei ha visto un aumento delle
crisi e più che altro l’ha trovato isterico, con dei pianti da manicomio per
niente. Ieri sera ho scritto alla dottoressa per aggiornarla e vediamo: certo è
che, se veramente vuole che proseguiamo con questo aumento di farmaco, sono
solo tre giorni e quindi dobbiamo andare avanti. Aspettiamo sue notizie.
Oggi la Michi è tutta impegnata nell’allestimento di una
mostra sulla grande guerra, con le foto degli oriesi del periodo, per la festa
del paese. Fabullo dovrebbe andare da Cecilia, vediamo un pochino come gira.
Io sono una piaga senza senso.
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
Che brava la Michi dai mille interessi!!!!
Forza grande famiglia Aimo
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FORZA FABULLO!!!
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Mostra sulla Grande Guerra! Mi sembra di ricordare che abbia già partecipato ad un allestimento analogo quando era alle elementari, o sbaglio? Brava Miky, ti rendi utile per la festa del paese (a metà settembre?). Ci saranno anche le bancarelle di oggettini vari come gli anni passati? Sarà un lavoro piacevole e divertente.
Buon fine settimana con un abbraccio.
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