martedì 2 aprile 2019

I veli pietosi.

Prepariamo un velo pietoso, modello brevettato, grande come un campo da pallone, così andiamo sul sicuro.
Perché Fabullo non andrà a scuola nemmeno oggi: ieri ha ancora avuto mal di pancia e non si può fare. Non è stato nulla di grave. Solo faticoso.
Però non può andare a scuola  a star male, deve riposare, avere la certezza di 24 ore in cui va tutto liscio. Quindi tutto si rivaluta per domani.
Allora, appunto, usiamo il velo pietoso e andiamo oltre.
Ultima puntata della storia del letto, avete presente?
Riassunto rapido: il letto che passa l’asl è 190 cm. La ragazza è 180: vuol dire che rimangono 5 cm di sopra e di sotto in cui spostare una persona che va posizonata in tutto e per tutto. Il letto che aveva, smepre passato dall’asl, era 200 e andava bene. Ma pare siano finiti i soldi e i conseguenti cm.
La famiglia, che ha sempre delle assurde pretese e poi si lamenta, decide di non seguire la via più semplice, che prevede il taglio dei piedi: non sembra elegante, come soluzione.
Quindi mette l’integrazione per il letto più lungo, qualche centinaio di euro.
Il letto viene ordinato e la famiglia ha il compito di mettere insieme l’arrivo del magazzino dell’asl a ritirare il vecchio e la nuova fornitura: questa attività di coordinamento è, appunto, a carico della famiglia, che si richiede brillante e capace di gestire il tutto.
L’impresa si rivela impossibile: sarebbe più semplice allineare un paio di costellazioni, trovare per la strada un francobollo raro, prendere il caffè con il Dalai Lama, che decide appunto di bere caffè.
Dopo svariate telefonate e numerose ulcere gastriche, l’unica soluzione è portare via il vecchio un giorno e ricevere quello nuovo il giorno dopo; nella notte intercorrente la ragazza viene messa a dormire in un letto normale, con una fatica che non vi dico e notte in bianco per assisterla al meglio.
Vabbè, dài, per una notte sola, dicono Quelli Che Sanno.
E ve l'avevo detto che è una famiglia piena di pretese!
Il giorno dopo arriva il letto nuovo che viene montato: poiché l'organizzazione richiede sempre un master alla  Bocconi, la consegna può avvenire solamente nell'esatto momento in cui la mamma ha un impegno inderogabile, e in casa con la figlia c'è solo un assistente.
La Mamma, ovviamente Isterica, torna e vede subito che il letto è più corto: il materasso non è quello da 200 ma da 196. E vabbè, 4 cm, 2 per parte, capirai: poiché la figlia non è corta come me, vuol dire che rimangono 8 cm per parte invece di 10.
Allora, proviamo ad essere immobili: ad avere un ditone che tocca in fondo, fa male, e non poterlo spostare. Proviamo. E poi mi dite qual è il valore di quei due cm. Proviamo a girare una persona che non può aiutare e rimane incastrata.
La Mamma Isterica chiama l'azienda, dove sono notoriamente simpatici a tutta Torino come la carta vetrata sulle mani screpolate: io avevo ordinato e pagato il modello con  materasso da 200, come da catalogo.
No, quello che lei ha scelto è questo, il materasso da 200 non esiste. Ma se c’è scritto sul catalogo! E il letto precedente, che mi avevate fornito voi, era da 200!
Le alternative sono: commettere atti impropri o farsi venire un accidenti. Le alternative non sono alternative perché la ragazza qualcuno la deve guardare (uh, ma Signora mia, che brutte cose dice oggi! Dicono Quelli Che Sanno. Sarà il cambio dell’ora, dico io).
La Mammà Isterica, non competente né troppo intelligente altrimenti sarebbe più brava a gestire tutto, lascia perdere.
Però ha un’altra rimostranza, l’ingrata: le sbarre, tirate su, non arrivano all’altezza del materasso, è evidente che c'è qualcosa che non va, il paziente rotola serenamente dal letto.
La Simpaticona dell’azienda ribatte che quello è l’allestimento standard, se voleva cose diverse doveva dirlo prima.
La Mamma Isterica, stavolta, però, non lascia perdere, che noiosa: questo non è un allestimento, è un lavoro mal fatto, mi mandi subito qualcuno o mia figlia non avrà un letto nemmeno stanotte.
Quindi ritorna un omino, tutto offeso e antipatico, Non sapete nemmeno voi quello che volete e ci fate correre e bubu e bubu. Finché vede il letto, annaspa come una triglia e ammette che le sbarre sono montate male e i ganci pure difettosi.
Del perché non si sia potuto verificare tutto subito, accorgendosi dell’errore, mistero.
Storia finita, con un letto più corto e basta.
Altro velo pietoso, grande quanto il deserto del Sahara.
Sì, però, dicono Quelli Che Sanno, la Madre Isterica avrebbe il dovere di onesta cittadina di mettere insieme una bella relazione e depositarla alla Direzione Generale dell’asl, che sappia tutta la storia dall’inizio e sappia anche come si comporta l’azienda fornitrice, è importante che la coscienza civile parta dai cittadini, è un loro dovere.
Ma certo, innegabile: raccontare settimane di tribolazione all’Asl a partire dalla Brillante Addetta dell’ufficio apposito che all’asl ci lavora da sempre, che però deve proprio essere una sconosciuta. Promuovere un protocollo di verifica del servizio offerto dall’azienda fornitrice.
Io vorrei solo dire che se la Madre Isterica avesse il tempo di fare ciò, forse l’asl dovrebbe dirigerla.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Paola ha detto...

Provare a scrivere un riassunto di tutto quanto e mandarlo a qualche giornale locale/nazionale?
Inviarlo a qualche associazione nazionale? postarlo sui social (questo non saprei troppo farlo ma qualcuno di esperto, un under 20, si trova.....
Possibile che non si possa fare niente? solo stendere veli pietosi anzi lenzuola pietose....
Sale una rabbia che mamma miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Sono nel cuore, e posso solo tentare di capirle, di quelle famiglie speciali che devono stendere quasi quotidianamente questi veli pietosi su diritti calpestati, mortificati e insabbiati....
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FORZAFAMIGLIESPECIALI
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FORZAFABULLOOOOOOOO
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mammadoni ha detto...

Mammamia che noiosa e pedante questa mamma Isterica, ne ha sempre una :-)))


Forza mamme Isteriche

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e sopratutto Forza Fabullo
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Luana ha detto...

Che nervoso.... e che pazienza devono avere le mamme isteriche...mammamia...
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un abbraccio a tutte
Forza Fabio!!! Vogliamo leggere che sei tornato a scuola!

BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA FORZA!!!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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