martedì 17 settembre 2019

Le belle speranze.

E quindi Quel Matematico è entrato a scuola. Ci stupirà tutti quanti, lo sappiamo, e lo farà come fanno quelli geniali, così, come se nulla fosse, con leggerezza. Tipo Quel Genio dell'Andrea al Poli. Che tirano fuori idee sublimi con la scioltezza con cui io, per esempio, che ne so, stendo un paio di calzette. Ok, ho subito sbagliato: perché mentre stendo le calzette partono subito i pensieri occulti sul perché ci fossero solo quelle calzette lì in lavatrice, eppur siano spaiate. Insomma, ho sbagliato paragone, ma voi avete capito.
Oggi raccontiamo una storia di quelle odiose. Un medico che lavora sul territorio mi dice che ha partecipato ad una riunione di rete con una famiglia (c'era anche la famiglia, bontà loro, era invitata, mica scontato), con una bambina piccola e grave. Vuol dire che sono presenti tutti i servizi: non quelli segreti, che uno potrebbe dire: ok, mi sembra di non capire, che qualcosa non torni, ma siccome che sono segreti è ovvio che non capisco. Tutti i servizi che si muovono sulla rete territoriale: sanitario (riabilitativo e/o appartenente ad altre specialità cliniche, dipende dal caso specifico), scolastico, socio assistenziale. Il medico presente deve dare agli altri le indicazioni sulla gestione del caso partendo dai dati clinici. 
Mi raccontava appunto di essersi vergognato di essere lì, facente parte della quint' essenza di  Quelli Che Sanno. Perché, ovviamente, la parte determinante sarebbe ascoltare i genitori per capire esattamente le esigenze.
I Genitori Isterici non hanno potuto parlare. Ad ogni accenno venivano bloccati con la comunicazione formale degli interventi che sarebbero stati condotti, con una freddezza artica: ma il gelo artico di una volta, non quello dei ghiacciai che si sciolgono.
Ad un certo punto il Papà Isterico ha provato a dire che questa pianificazione a loro non era utile, non era di vantaggio per la bambina. Bloccato. Investito dal torrente di parole riguardante i doveri di Quelli Che Sanno, oltre a cui non si va.
Allora, mettiamola così. Sempre per la solita, cronica, mancanza di risorse, sappiamo che difficilmente si può fare veramente ciò che è necessario. 
Però: da parte di certe figure professionali è assolutamente richiesta la capacità comunicativa, che comprende anche l'ascolto, è parte integrante del profilo professionale, esattamente come la conoscenza della legge xy. Perché l'obiettivo del lavoro in rete è quello di supportare i bisogni specifici: se questi bisogni non vengono ascoltati è evidente che non possano essere supportati. Per cui non è chiaro se il problema sia davvero la mancanza di risorse, o la cattiva condotta dell'azione in rete.
In secondo luogo: se la capacità comunicativa è parte determinante di un profilo professionale ed è  evidentemente carente, è assolutamente lecito chiedersi quanto quel professionista sia competente, poiché sta già mancando in un requisito fondamentale. 
Quindi: mancano le risorse o manca la competenza?
Passo successivo: se viene offerto qualcosa di inutile, perché dal verbale di quell'incontro esce che è stato concordato quello,  concordato non si sa bene con chi, quel servizio viene ovviamente retribuito.
E torniamo al solito discorso che non è ben chiaro se certi organismi esistano per offrire i servizi a cui sono deputati o per mantenere se stessi.
Ovviamente tutto ciò difficilmente emerge.
Perché ciò che si legge sui verbali è semplicemente che la famiglia piange ed è molto sofferente. E poi i verbali vengono firmati da tutti, famiglia compresa, e finisce lì.
Sarebbe bello che ogni tanto le cose uscissero: per esempio che questo medico, magari in un'altra sede, facesse presente che non ritiene corretta questa modalità di comunicazione.
Chi lo sa.
Le Madri Isteriche per eccellenza, quelle streghe dentro, esprimono i loro pensieri e chiedono che vengano messi a verbale: non ritengo che le nostre esigenze siano state ascoltate e che quindi l'intervento programmato sia efficace;  chiedo davanti a tutti i presenti che questo venga scritto, e non firmerò un verbale in cui non esista questa richiesta.
Però cerchiamo di capirci: si è lì, devastati dalla disperazione,  con un futuro davanti che ha il colore del plumbeo, con persone che stanno parlando con noi dopo aver frequentato il Master in Scienze dell'Umiliazione, quando si spera sempre di poter ricevere un aiuto, e soprattutto si sa di quanto sia pesante litigare, perché tanto poi in qualche modo tutto si ritorce contro alla famiglia. Oggettivamente: mantenere la freddezza di esprimere dei pensieri, e chiedere che vengano messi a verbale, il tutto senza piangere perché altrimenti  viene anche fatto emergere che la famiglia presenta delle evidenti caratteristiche di sofferenza, per cui quanto viene riportato è evidentemente poco attendibile. Ecco, non mi sembra che sia proprio una passeggiata.
Le madri streghe dentro lo fanno, pur sapendo che non servirà assolutamente a nulla, e che comunque saranno poi loro in torto: perché prima o poi verrà detto che vi abbiamo offerto qualcosa e voi avete rifiutato.
Però è veramente l'unica possibilità remota: pretendere da Quelli Che Sanno che una richiesta venga messa a verbale, e pretendere una  risposta per iscritto perché quella richiesta non può essere ottemperata.
E poi io, comunque, che sono un'anima di belle speranze, continuo a sperare, appunto, che quel medico abbia parlato con il direttore sanitario per raccontare la faccenda.
Insomma, che ogni tanto emerga la differenza tra quelli che sanno e quelli che pensano e che fanno. Che fanno bene.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

Luana ha detto...

Per avere qualsiasi diritto c'è sempre da intraprendere una battaglia. E la battaglia con le istituzioni, quando già sei messo alla prova perché la vita ti ha riservato una battaglia ben più grande, è la più umiliante che ci sia.
Coraggio famiglie speciali! Forza Madri isteriche streghe dentro!
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FORZA FABIO!


P.s. la scuola sarà anche "quasi" a posto ma mancano metà insegnanti!

Anonimo ha detto...

Ciao Angela, ciao amici del blog. Ieri non ho avuto il tempo di scrivere, qualche volta esco per andare al cine e ieri il film era anche piuttosto lungo, ma bello. Ci tenevo anch’io a dare una mia opinione sul blog, sulle motivazioni che ci spingono ad alimentarlo. Se mi permettete cerco di interpretare anche le motivazioni degli altri. Innanzitutto c’è un bene comune che ci unisce ed è il pensiero amorevole che abbiamo tutti per Fabullo, che vorremmo sempre non soffrisse quello che purtroppo è costretto a soffrire. Noi speriamo sempre che Angela possa raccontarci di Fabullo che giochi con gli amici e sorrida per qualcosa di divertente. Lo trovo semplicemente umano e bello che Angela abbia il bisogno di scriverci di Fabullo, della onlus e di sé stessa. La fa sentire un poco meglio, sa che gli Amici le vogliono bene e sono vicini a Fabullo e alla sua famiglia. Cosa c’è di strano o di male in tutto questo? Proprio niente, anzi io credo che il blog sia meraviglioso e faccia capire a tutti, anche a chi legge soltanto, il punto di vista di chi soffre una situazione particolare che purtroppo è comune a tante famiglie. Insomma tutti noi dobbiamo essere consci che ci sono persone che lottano ogni giorno contro problemi oggettivi e purtroppo talvolta contro problemi creati da mancanze di capacità e di risorse adeguate. Non c’è molto altro da dire se non che probabilmente anche noi che scriviamo e rispondiamo ad Angela lo facciamo anche per un nostro bisogno. Infatti io penso che per le persone che hanno avuto modo di conoscere seppure da lontano Fabullo, Angela e la sua famiglia, risulti praticamente impossibile fare finta di niente, dimenticarsi, non avere a cuore la salute del piccolo e le problematiche annesse. Vogliono esserci e mostrarsi idealmente accanto alla famiglia Aimo, comunicando il bene che hanno bisogno di esprimere.
Forza Fabullo!
Salvatore A

Paola ha detto...

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FORZAFABULLOOOO
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FORZA FORZA FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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E ANCORA PIU' FORZA PER LE MAMME ISTERICHE
mamma mia quanta ne dovete avere di forza
FORZAAAAAAAAAAAA
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Nonna Roby ha detto...

Beh, ma pretendiamo proprio troppo: che la scuola sia totalmente a posto e che ci siano anche tutti gli insegnanti. Pensiamo forse di essere in un paese “civile” e ben organizzato? Tutto si sistemerà
piano, piano…
Un abbraccio alle mamme ‘isteriche’ che lottano giornalmente contro muri di gomma!!!
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA FAMIGLIE SPECIALI!!!
FORZA MAMME ISTERICHE!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA
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