giovedì 19 settembre 2019

Solo per ridere.

Facciamo che oggi non vi racconto niente di socialmente utile. Una roba innocua, per ridere; o, per lo meno, su cui abbiamo riso noi e su cui continuiamo a farlo tutte le volte che ci pensiamo. Mi è venuta in mente pensando a Donna Paola da La Spezia che fa due parole anche con i sassi. Insomma, Dio salvi le risate. 
Ma certo, Signora Mia, quello deve fare lei, concentrarsi solo sulle piccole cose piacevoli. Va bene, dico io, valutando se avrebbe un senso utilizzare cartucce soporifere da elefante, per fare dormire Quelli Che Sanno per qualche mese, il tempo di godersi il tempo senza di loro, una piccola cosa piacevole, appunto.
Allora: quando eravamo in vacanza nel piccolo villaggio di cento anime nelle colline tra Saar e Renania, portavamo a spasso Fabu più volte al giorno, a prendere il fresco. Ovviamente abbiamo chiacchierato con la gente, soprattutto verso sera, quando tutti tornavano dal lavoro ed erano in giardino (che per i tedeschi tornare dal lavoro vuole dire le cinque, non le otto e ventitré): tutti sapevano che eravamo gli Italiani che stavano dai Triem, eccetera eccetera. In queste passeggiate, rapide e in ciabatte, per intenderci, la Michi se ne stava sui divani a farsi gli affari suoi, giustamente.
Un giorno Michi ed io tornavamo con il furgone dal supermercato, che era a pochi minuti in macchina di stradette su e giù. Entriamo nel villaggio e al nostro passaggio un tizio si sbraccia per salutare e io faccio ciao.
E Michi, con la faccia da extraterrestre: ma chi è? È il marito di quella signora simpatica che ti dicevo, quella che la zia ha le mucche là in fondo....
La Michi annuisce con la faccia ancora un po' così, come dire, frastornata, come chi esce da un'esperienza difficile. 
Ok, ok, è solo che per un istante ho temuto che capitasse come con LA PAOLA. Mi sarei buttata giù dal furgone.
Uhhhh, beati voi che avete dei figli che non sono noiosi.
Tutto perché quando io e LA PAOLA ci incrociamo in macchina ci salutiamo clamorosamente, oltre che calorosamente: clacson, braccia di fuori,  cose così. Se una delle due è a piedi, ci si posteggia dove c'è posto, tipo in mezzo alla strada. Qualora Michi sia presente, la fa lunga e vuole scomparire.
Ecco perché aveva quella faccia lì, come se avesse appena scampato chissà quale pericolo.
Io le ho spiegato che lì nel villaggio non facevo queste scene qui: TRANNE CHE se fosse comparsa LA PAOLA che ci faceva una sorpresa. E io mi buttavo dal furgone e chiedevo asilo politico, ribadisce la noiosa.
Ovviamente ha poi raccontato tutto a Paulo Aimo, e a tutti quanti. Però tutti, compresa LA PAOLA, le hanno spiegato che tra genetica e influssi ambientali è verosimile che anche lei diventi così.
Pare preoccupata dalla prospettiva.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

huuu l'atteggiamento della Miki mi ricorda qualcuno.... solo che quel qualcuno comincia a tartassare "si va? Hai fatto? Andiamo! Allora? Si va? E' tardi! Andiamo! Hai finito?" e via dicendo, tipo un mantra...
E allora che dovremmo fare? non parlare più! E se ci togliete anche il piacere di parlare che ci rimane?
Forza Aimo!
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Forza Fabio!!!!

p.s. notizie scolastiche: Davide ha conosciuto il prof. di matematica e con soddisfazione ha detto:"Mi sembra bravo, mi sembra preparato" Ah Bhè allora...ho detto io

Nonna Roby ha detto...

Beh! Avere un Professore di matematica “preparato” fa pensare che viviamo veramente in un paese “civile”! Auguri, Davide, che tu possa avere tanti Prof. così!
Incrocio per tutto XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
con un abbraccio <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3

BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZI!!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA
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