lunedì 30 settembre 2019

È che la geometria bisogna studiarla.

Sempre a proposito di geometrie: se una è sempre stata rapa non è che possa diventare, che ne so, orchidea. Ma nemmeno pratolina o begonia, se è per questo. Immagino sia questo il motivo per cui, nelle suddette geometrie, proprio bene non ci siamo orientati. E quindi siamo più o meno, come stanchezza, al punto di venerdì. E, come progressione nelle cose da fare, pure; siamo onesti, non facciamo le piattole sempre: ho cucinato le melanzane, ecco, in tempo prima che andassero a male.
Allora: venerdì ho fatto riposare Fabu senza portarlo a scuola perché a mezzogiorno dovevamo uscire per andare in onlus a ritirare la nuova carrozzina, e sarebbe stato un lungo pomeriggio di prove. 
Mi sono organizzata tutta bene, perché volevo uscire di casa lasciando ordine, soprattutto con i piatti lavati, perché poi se ne sarebbero aggiunti altri. Alle 11 Fabu aveva mangiato, i piatti erano lavati. Rimaneva da riordinare, che vuol dire ad esempio risistemare tutti i farmaci, catini, saponi, roba da lavare; fare pranzo io e vestirmi per uscire, pensare alla lavatrice. E squilla il telefono. 
Il tecnico che ha già la lavastoviglie sul furgone e ce la porta, ho cercato di fare in fretta perché so che ne avete bisogno: io devo uscire a mezzogiorno. Ce la facciamo, dice lui.
Per cui riordino come un tornado, il tecnico arriva, si mette al lavoro, io porto Fabu in bagno, preparo lui, preparo me, preparo le cose per uscire, il pranzo poi domani. La lavatrice chissà.
In realtà va tutto per le lunghe perché installare in quella nicchia è complicato. Dico al tecnico di stare tranquillo, lo ringrazio per la fatica, dico che posso anche uscire un quarto d'ora dopo, è solo meno tranquillo il viaggio ma ce la faccio, ma vado comunque a recuperare qualche vicino che stia lì, e che poi chiuda.
In realtà a mezzogiorno e un quarto era fatta, ho lasciato tutti lì a farsi il caffè, chiudete poi le finestre e tiratevi dietro la porta, grazie grazie grazie al tecnico per il lavoro rapido.
A quel punto voliamo in onlus, va tutto bene, il sistema posturale viene composto lì, è perfetto, veniamo via alle sei stravolti: Fabu aveva un sonno  mai visto, io avevo bisogno di cibo serio. Entriamo in tangenziale e basta, nel senso che ci fermiamo subito lì. Incidente, coda chilometrica. Arriviamo  a casa dopo un'ora e mezza, Fabu che piangeva, che poi non ha praticamente cenato, speriamo sia solo stanco. La lavatrice di oggi verrà gestita domani: ma intanto tutto va in lavastoviglie, alleluia, meno male anche perché era la sera della frittata.
A dormire a mezzanotte meno qualcosa. A mezzanotte e qualcosa Fabu comincia a tossire, pieno di catarro. Facciamo un puf, domani che è già oggi partiamo con l'areosol, speriamo in bene. 
Andiamo in cucina, la lavastoviglie girava e tutto era allagato. Acqua ovunque.
Vi risparmio il resto della notte. A cui si aggiunge Fabu che tossiva.
Ad un certo punto ci siamo alzati dal letto alle otto e mezza. Piallati. Mettiamo su una teiera di quelle ai limiti della legalità per quello che ci mettiamo dentro. Uno si occupa di Fabu e dell'areosol, respira bene, cerchiamo solo di togliere il catarro fastidioso, che non faccia pasticci.
L'altro lava il pavimento perché era solo stato asciugato, gestione lavatrice, mettiamoci dentro tutti gli stracci usati per l'allagamento, tutti i panni puliti che aspettavano il riordino avrebbero aspettato ancora, le melanzane non ne parliamo. Poi uno deve fare la spesa. Michi, oggi niente cavallo, porta pazienza. Intanto alle nove e un quarto, avanzando come zombi, abbiamo chiamato il negozio di elettrodomestici per raccontare il fattaccio: ommisignùr, avvisiamo il tecnico che oggi è a riposo e vi chiama lunedì. L'unica consolazione è che la lavastoviglie aveva già lavato quando ha allagato tutto.
Procediamo sempre come i cadaveri. Alle dieci suona il campanello perché il cancello era rimasto chiuso, non sono i vicini perché si annunciano anche chiamando dalla strada, è un furgone, è il tecnico, che Dio lo benedica. Sono mortificato, ho lavorato in fretta perché so che avete bisogno, e si sbaglia sempre a fare presto, guarda lì. Tra l'altro ho provato a chiamarvi per dirvi che arrivavo, ma non funziona. Controlliamo: linea isolata. Alla faccia delle geometrie cosmiche.
E quindi riporta via il tutto, riasciughiamo il pavimento perché un po' di acqua è uscita ancora.
A mezzogiorno passato esco a fare la spesa, vado in edicola perché un nostro lusso settimanale è il quotidiano del sabato, con tutti gli inserti, così leggiamo una settimana. L'edicola stava chiudendo ma mi sporge il giornale. Volo a far la spesa.
Torno a casa. Nel quotidiano c'è la rivista, ma non l'inserto. Allora ditelo.
Insomma, il lato positivo è che la casa non si è più allagata,  non avendo la lavastoviglie.
Ci siamo ripresi ieri pomeriggio, più o meno. Quando a forza di procedere molto piano avevamo recuperato un po' di forze, messo a posto il più grosso e, appunto, cucinato le melanzane, che vuol dire, tagliate, messe nel sale, lavate, piazzate in forno a gligliare, nessuno si aspetti chissà che. Il telefono funziona di nuovo, non per merito nostro, si sarà messo una mano sulla coscienza. La tosse va molto meglio.
Con la burocrazia, siamo allo stesso punto di dove siamo rimasti. 
E decidiamo che domani non vi racconto deliri analoghi perché tutto gira dritto.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Luana ha detto...

Nooo che fine settimana!
Altro che geometrie
Forza Aimo, verrà prima o poi una settimana tranquilla.
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Forza Fabio!

Paola ha detto...

Oh Signurrrrrr!!!!!
Da non credere... ma possibile?!?!?!?!?!?
Senza parole.....
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Spero che la tranquillità possa entrare in quella casa....
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FORZAAIMOOOOOOO
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FORZAFABULLOOOO
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BOOG ha detto...

SONO SENZA PAROLE!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FABULLO!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Allucinante, a dir poco! Mai un po’ di pace, tranquillità, serenità! Incrociamo per tutto, tosse compresa XX X XX XXX XX XX
XX XXX XXXXX XXXXXXX XX X XXXXXX XX XX XXX XX XX!
Gli sbalzi di temperatura indubbiamente “fregano”! Da domani temperature in calo…
Un abbraccio grande <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3