venerdì 8 novembre 2019

Che sollievo.

Facciamo un pensiero filosofico: partiamo dal presupposto che abbiamo paura del futuro per noi e per i nostri figli, perché il sistema socio-economico fa più acqua che il nostro giardino qui fuori stamattina. È innegabile: il mondo del lavoro è precario nel senso che anche le figure formate hanno incarichi brevi, non dignitosi nei ritmi richiesti, e sottopagati. Il che vuol dire crisi di tutti i consumi e di chi i prodotti li vende; vuol anche dire, però, crisi di un sistema basato sulla contribuzione, perché non ci sono le basi per contribuire (vi prego, andiamo oltre al fatto sacrosanto che non farebbe schifo che contribuissero quelli che non l'hanno mai fatto, altrimenti non ne usciamo più), quindi non possono essere finanziati scuole, pensioni, sanità, tutto quanto. Ok? Presupposto talmente ovvio da dare la nausea.  Che si unisce all'evidenza del fatto che, al momento, non se ne esce perché le proposte di tutti gli ultimi anni agli alti vertici sono penose e ai bassi vertici poco si fa perché è sempre concesso (pensate alla storia dell'Ambito, per esempio).
Di qui pensiamo a tutto l'odio verso chi ci minaccia: fanno paura quelli che vengono da lontano, con niente, dimmi te se dobbiamo spendere per loro, è tutto lì il problema, ci portano via tutto; fanno paura quelli che decidono di sposarsi con una Persona che sembra non congrua, perché quando le famiglie erano normali andava tutto meglio, è tutto lì il problema, cosa dobbiamo dare assegni familiari a quelli lì, potrebbero darli a noi che facciamo tutto bene; la follia è quando diciamo che le Signore anziane non dovrebbero andare in parlamento (S di Signora maiuscola, seguente p minuscola) a fare le commissioni di controllo perché non possiamo nemmeno più  esprimere delle opinioni e poi si lamentano che la gente per bene ce l'ha con loro.
Ok? Passo successivo.
Secondo voi, quei pensieri lì, fanno rima con i seguenti: adesso ci manca anche che spendiamo per fare le rampe e i bagni per disabili in tutte le scuole, basterebbe metterli tutti in un posto solo e si risparmia. Oppure: dimmi te se mio figlio non deve fare quella gita lì ma invece quella là solo perché in classe gli hanno messo quello lì. Oppure: si capisce che mio figlio non va bene a scuola, c'è in classe quello con i problemi che disturba, anche l'insegnante si lamenta che non può fare lezione, non che io ce l'abbia con gli handicappati, però, ci manca ancora che ci perdiamo noi. 
Non so per voi, ma per me tutti i pensieri precedenti stanno nello stesso capitolo.
Ma suvvia Signora Mia, lei tira sempre le cose per i capelli, è la sua angoscia di Madre Isterica è Sfortunata che le fa dire questo,  non capitano queste cose. Dicono Quelli Che Sanno.
Non è che si passi il tempo a portare i disabili al centro commerciale, cosa crede?
Meno male, dico io, mi sento molto sollevata.
Buona Giornata.
Angela

5 commenti:

Luana ha detto...

Hai ragione Angela, purtroppo non sono solo pensieri. C'è chi li esprime liberamente quei pensieri lì che fanno rima. Ma il brutto è che li ho sentiti anche da parte di persone che credevo avessero una umanità più incentrata visto che la domenica vanno sempre in chiesa. Non so come si sia potuti arrivare a questo punto.
E non so proprio come si faccia ad infamare e denigrare la Signora in questione. Ma in che mondo si sta vivendo? Ma le persone cosa hanno in testa? Segatura al posto della memoria? Mi sembra che vada tutto a rotoli.
Come sono andate le radiografie delle anche?
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Forza Fabio!!
E speriamo in un ottimo fine settimana

Paola ha detto...

Mi allineo con Luana... insospettabili che poi a mezze parole o con piccoli gesti ti fanno capire chi siano veramente e che io immediatamente immagino dietro un monitor a sputare veleno, forti dell'anonimato o dall'essere andati la domenica a battersi il petto o chinato il capo da qualche parte...
Nei fine settimana che passo da Giulia respiro davvero un aria diversa (e non che a Londra non esistano problemi eh...) mentre seduta al pub per una birra o al tavolo di casa condivido - con suoi amici di ogni nazionalità, colore, genere - il parmigiano, il prosciutto di parma o la torta di riso fatta dalla nonna Lucia (che farla passare nel bagaglio a mano non e' affatto facile eh) perche' , e scusate i toni, come diceva il mio saggio papà classe 26 e partigiano nei nostri monti) "GIRA CHE TI RIGIRA ALLA FINE ABBIAMO TUTTI SOLO UNA BOCCA E UN CULO"
Ogni volta che "MAMA PAOLA" torna in Italia e' un po' più ricca di cose belle, quelle cose che si portano nel cuore che mi aiutano a sopportare quanto si legge o si vive qua da noi...
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FORZAFABULLO
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FORZAMAMMEISTERICHE
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Buon fine settimana a tutti



BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA MAMME ISTERICHE!!!
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Nonna Roby ha detto...

Dovremmo vergognarci di essere italiani, con quanto sta succedendo in questi giorni! Ha ragione l’amica Paola quando dice che a Londra si sente meglio: problemi anche lì ma non razzismo e intolleranza! (grande il padre di Paola… con i suoi aforismi.)
Ma le radiografie che dicono? Tutto bene? Speriamo di sì.
Buon fine settimana a tutti con il freschetto autunnale!
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Anonimo ha detto...

Le parole di Angela rappresentano esattamente i malesseri dell'epoca che stiamo vivendo. Credo si sia persa di vista l'unica vera essenza dell'umanità, ossia l'esserci per l'altro, per rispettarlo, per aiutarlo nelle difficoltà, per costruire insieme positività e non negatività. Quanto saremmo tutti più felici se avessimo a cuore le difficoltà degli altri, sacrificando un poco del nostro tempo nei tanti modi che ci sono concessi. Perchè in effetti come si cantava anni fa "gli altri siamo noi". Invece imperversano egoismi, superficialità, menefreghismi. Necessita un cambio di rotta! E bisogna farlo in fretta altrimenti saranno dolori per tutti.
Forza Fabullo!
Salvatore A