mercoledì 20 novembre 2019

Lavoretti.

Ieri mattina alle sette Paulo Aimo Pendolare, uscendo, mi ha detto: apro un po' il rubinetto della cisterna di raccolta dell'acqua (la usiamo per bagnare il giardino) che non trabocchi. Chiudila a metà mattina. 
Come no. Figuriamoci se io mi ricordo. Infatti l'ho chiusa ieri sera, dopo 12 ore, quando Paulo Aimo Accampato è stato un'ora e un quarto a Porta Susa in attesa che qualcosa partisse, per un guasto elettrico che ha paralizzato tutto per più di due ore. E figuriamoci cosa c'è nelle principali stazioni torinesi all'ora del rientro, i marciapiedi si sono riempiti di centinaia di persone, anziani che non stavano più in piedi dalla stanchezza ma le panchine sono 4 in croce, ad un certo punto partiva un piccolo locale che però è stato fermo 20 minuti perché non riuscivano a chiudere le porte, gente che urlava, insomma, quando la città diventa un'entità insostenibile. Paulo Aimo ha poi preso il suo solito treno partito con 70 minuti di ritardo. 
E, intanto, io tardocca ho chiuso l'acqua. Però va detto che, con tutta quella che è scesa ieri, per il momento difficilmente ci disidratiamo. E quindi, chissà Luana, dalle notizie l'Arno sembra tranquillo, chissà che preoccupazione però.
A mia parziale discolpa, va detto che ieri ho cominciato a sdoganare il materiale che abbiamo ordinato per la onlus e che sta cominciando ad arrivare dagli Stati Uniti, e io odio sdoganare: perché è un lavoro che bisogna fare in quel momento lì, senza smettere, finché non si è finito, e danno le informazioni con il contagocce, per cui tutto va rifatto cento volte.
E poi arrivano Quelli Che Sanno: ma perché Lei ha questa mania di rivolgersi all'estero, e poi chissà cosa compra, perché quello che non c'è qui vuol dire che non va bene e non serve.
Vi giuro che ancora si dicono simili cose: nella assoluta incomprensione dei meccanismi economici. Ma senza fare in complottisti o i polemici, è solo un dato di fatto: ci sono materiali che non hanno ancora un importatore, e sono materiali assolutamente autorizzati, solo da sdoganare. Soprattutto perché, se Quelli Che Sanno continuano ad avere servizi di riabilitazione con solo un pallone e un tappeto vecchio e sporco, e continuano ad esserne soddisfatti, non si crea la domanda per cui ad un'azienda convenga importare, non ci sono i numeri. Oppure, ci sono già materiali equivalenti importati, ma che costano il triplo per i vari passaggi da fare dai vari operatori coinvolti, che giustamente vanno pagati. 
È chiaro che è un lavoro: ma se ce la faccio io, tardocca e volontaria, vuol dire che si può fare, in maniera regolare, con tutte le procedure e le fatture a posto. Eh, ma sa com'è, continuano Quelli Che Sanno, alla fine si danno più soldi agli enti benefici che a noi che lavoriamo tutti i giorni. 
Portate pazienza: la onlus fa questi investimenti ogni tanti anni, quando ha soldi in cassa, e, nello specifico, stiamo parlando di 2000 euro. Io non ci credo che un servizio,  che fa girare in vari modi ben altre cifre, non possa parlare di 2000 euro. Che noi invece ci mettiamo anni ad accumulare e a chiedere.
E bon, oggi si continua, man mano che arriva la roba, il tutto incastrando l'assistenza di Fabu.
Buona Giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Qua tutto ok, i pensieri per l'acqua alta per ora sono accantonati.
Forza magica Onlus, avanti così!
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Forza Fabio!!! Forza Madri Isteriche!

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA FAMIGLIE ISTERICHE!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA
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Nonna Roby ha detto...

Il maltempo ha colpito anche il Piemonte, quindi ritardi di treni ecc. ecc. Speriamo proprio passi alla svelta e non ci siano ulteriori disagi e danni. Noi, tutto considerato, siamo tra i fortunati, in qualche altra zona si sta peggio!!
Forza, forza a tutti voi e pure alla Onlus!
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Baci e ganascino a Fabullo!