lunedì 9 dicembre 2019

Meglio partire leggeri.

Cominciamo leggeri, perché in realtà cominciamo la settimana con una grana che non so come risolvere, che mi sento già che sta arrivando il mal di testa da pensieri che si incrociano si scontrano si aggrovigliano e non si sgrovigliano più.
Problema standing di Fabullo, che non sta arrivando l'autorizzazione. Negli anni abbiamo risolto tantissimi problemi riguardo agli ausili: non abbiamo più problemi con i tecnici ortopedici, perché quelli a cui ci rivolgiamo ora sono bravissimi e fanno veramente squadra così terapisti, dedicando all'analisi di ogni ausilio tutto il tempo che serve. Non abbiamo più problemi con le prescrizioni, perché i terapisti pensano al raccordo con i medici e preparano delle relazioni che sono perfette per giustificare ogni  scelta. Insomma non ci abbiamo dormito, ci abbiamo lavorato tanto, e le soluzioni, per fortuna, le abbiamo trovate: e non era mica scontato, perché nel Mondo All'Incontrario non sta scritto da nessuna parte che facendo le cose bene si ottengono risultati.
Questa volta, con lo standing,  abbiamo avuto problemi con l'azienda produttrice: che ci ha fatto aspettare più di 3 mesi per fornirci l'ausilio per fare la prova. Per carità, tutto giustificabile, perché l'azienda ha avuto enormi problemi economici,  ha chiuso e poi riaperto, e in questo momento la manodopera non è ancora tornata nell'organico precedente; diciamo che non è giustificabile che sia così complesso importare, o avere da un'altra azienda un ausilio analogo, con gli stessi codici e che quindi rientri nello stesso budget di spesa.  Fatto sta che sono passati mesi. Quando è arrivato abbiamo avuto la prescrizione in un secondo e subito l'ho portata ad autorizzare.
E lì cadiamo nell'unico problema che non avevamo mai e poi mai avuto, e che non so veramente come risolvere. Perché, mentre in mezza Italia si aspettano le autorizzazioni per un tempo infinito, nella nostra ASL ci mettevamo 10 giorni, che comprendono anche i due giorni di spostamento dalla pratica da Caluso alla sede centrale di Ivrea, dove l'autorizzazione avviene, così non dovevamo portarla direttamente a Ivrea noi. L'eccellenza non stava nel sistema, ovviamente, altrimenti funzionerebbe dappertutto;  o meglio dappertutto potrebbe funzionare così se ci fosse la stessa competenza: nel senso che, in quello specifico ufficio, noi abbiamo una signora bravissima, competente, rapida nel fare i lavori, che sa come farli e veramente offre un servizio brillante sotto tutti i punti di vista, perché è anche gentile quando le si pongono delle domande e ha sempre le risposte. Il problema è che ora deve occuparsi anche di altre mansioni per cui chi è andato in pensione non è stato sostituito, e quindi, oggettivamente, il cumulo di lavoro che ha va al di là della possibile efficienza: perché uno può anche essere bravissimo, o semplicemente compiere il proprio lavoro come andrebbe fatto, ma comunque da Torino a Roma in un'ora in auto non ci si può andare, nemmeno con tutto l'impegno del mondo. E quindi tutte quelle scartoffie non possono essere preparate da una persona sola in poco più di una settimana, come accadeva prima, poiché quella persona sola deve fare altri miliardi di scartoffie.
E il risultato è che Fabullo non sta sullo standing da giugno, e sta facendo molta fatica anche ad andare sul girello, perché non fa più esercizio sullo standing. E, come tutti quelli che stanno in carrozzina, è a rischio osteoporosi, e lui non ce l'ha proprio perché lo mettiamo in piedi;  ma adesso non lo mettiamo in piedi. E passata questa settimana sarà praticamente Natale, e quindi addio. 
E quindi invece che mettermi a piangere preferisco cominciare leggera,  e pensare a Donna Paola, che scende in pigiama e babbucce, che qui si chiamerebbero patèrle. E soprattutto pensare alla faccia del Gino che l'ha vista uscire.  E dire che sia sempre benedetta, perché ci sta regalando questo momento di buon umore, e sappiamo tutti che la famiglia con il bambino cestista racconterà per sempre di questo bellissimo incontro. Incontro con le paterle, si capisce.
E poi speriamo che Luana a Firenze non abbia avuto nessun problema con le scosse di terremoto. E vi abbraccio tutti quanti.
Buona Giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Che ganza la Paola! Da noi si chiamano ciabatte o più volgarmente "ciantelle".
Noi il terremoto lo abbiamo sentito eccome! Ma niente di preoccupante. Aspetto di avere notizie dalla zona del Mugello dove ci è stato l'epicentro.
Forza Fabio! Milioni di incroci per lo standing sperando che da qui a natale la gentile Signora vi dia l'autorizzazione a procedere.
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Forza Fabio!!!!

Nonna Roby ha detto...

Il terremoto, uh! Ho sentito stamane la notizia, mamma mia che spavento! Non ci sono state vittime né danni, mi sembra. Spero bene per Luana e tutti i residenti in zona!
Quanto scrive Angela è purtroppo pane quotidiano: chi raggiunge l’età pensionabile non viene sostituito, quindi chi rimane è oberato di lavoro extra. E poi si parla di disoccupazione!!! Cose vergognose!
Un abbraccio e incroci XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA MAMME ISTERICHE!!!
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